Ma che vuol dire essere Nerd?

Essere Nerd

Spesso nei commenti dei post qui, su Nerds’ Revenge, vengono fuori frasi del tipo: “Io non sono Nerd, vengo qui per i post sui film…“, “Non so nemmeno cosa vuol dire Nerd…” e “Per quel che voglia dire essere Nerd…“, con tutte le loro varianti.

Questa cosa del Nerd nel titolo porta un po’ di confusione.

Il fatto è che questa parola, oggi, vuol dire tutto e vuol dire niente e, credo, che ognuno possa darle un significato diverso. In questo post cerco di spiegare cosa vuol dire per me.

Quindi cosa rispondere alla domanda: che cosa vuol dire essere Nerd?

All’inizio la parola Nerd era dispregiativa, in inglese vuol dire solo cose brutte come fanatico e secchione. Poi per estensione è diventata discriminatoria andando ad essere associata a quelle persone che, non essendo particolarmente atletiche o non avendo particolare interesse negli sport, nelle scuole americane venivano emarginate perché poco competitive e fighe.

Quindi da una parte c’erano i figaccioni che giocavano a football, a basket, si facevano le tipe carine, avevano successo e si preparavano ad una brillante carriera come garzoni dai benzinai; e dall’altra c’erano i secchioni che, essendo fondamentalmente soli, passavano il tempo sui libri, sui fumetti, sui videogiochi, sui primi computer nelle BBS – le antenate dei forum attuali – nei vari club di scacchi o matematica e che si preparavano a fondare società che avrebbero fatturato milioni e milioni di dollari.

In sintesi i Nerd erano gli emarginati.

Poi negli anni ’80 arrivò il cinema con film come La Rivincità Dei Nerds, e vari sequel, War GamesBreakfast Club, ecc… ecc…. facendo notare che avere un buon QI, sapere intrattenere una discussione che non fosse fatta solo di football e rutti, e sapere usare la testa in modo alternativo, poteva essere altrettanto sexy e appetibile quanto avere solo gli addominali scolpiti e i pettorali gonfi e sodi.

Insomma, essere Nerd, con quei significati di prima, non era poi così male.

Con questo non voglio dire che i Nerd sono diventati di botto oggetti da calendario sexy, ma hanno cominciato ad essere sdoganati, ad essere meno emarginati di prima e socialmente più accettati.

Poi gli anni ’80 sono passati, sono arrivati i ’90 insieme ai personal computer, ai telefonini, alle console di gioco e internet nelle case di tutti, o quasi. D’improvviso non solo i Nerd cominciavano a passare il tempo giocando e navigando in internet. D’improvviso tutti facevano cose che erano relegate ad un ristretto gruppo di persone.

Negli anni 2000 c’è stato il boom tecnologico, l’arrivo di Myspace, prima, e Facebook, poi, la banda larga, i forum, la diffusione di contenuti scaricabili a UFFO ci hanno resi tutti dipendenti dalla tecnologia. I telefonini e i computer si sono fusi negli Smartphone, ora siamo tutti connessi, ora siamo tutti esperti di tecnologia, di film, di fumetti, di videogiochi e di tutto il resto.

Non per scienza infusa, ma perché è più facile accedere ed entrare in contatto con altre persone con gli stessi nostri interessi, scambiarsi opinioni e, soprattutto, venire a conoscenza di novità e di cose che, altrimenti, non avremmo conosciuto.

Sette anni fa, poi, è arrivato in Tv The Big Bang Theory, sit-com incentrata su quattro Nerd, che ha avuto un enorme successo sdoganando definitivamente il concetto di essere Nerd. Ora i Nerd non sono più i secchioni emarginati di una volta, sono intelligentoni cool e simpatici.

Da allora sono tutti Nerd. Tutti con gli occhiali con la montatura grossa nera, con lo Smartphone sempre in mano, tutti esperti di fumetti, di manga, di telefilm, di cinema, di fantascienza, di libri, di videogiochi e di tutto il resto.

Se provate a cercare su Google, vedrete quante migliaia di siti hanno Nerd nel nome. Su Facebook è un proliferare di pagine a tema Nerd, stessa cosa su Youtube e in generale oggi definirsi Nerd è un punto di vanto perché il suo significato è diventato: essere intelligenti.

Maledetti Hipster del cazzo.

Nerd, per quanto mi riguarda, non significa essere intelligenti, avere gli occhiali neri e tutto il resto, significa avere voglia di capire le cose, di studiarle, di non fermarsi alla superficie.

Mi ritengo Nerd non perché io sia asociale o mi senta escluso, ma nemmeno perché mi reputi tanto intelligente, sono un Nerd perché le cose mi piace capirle.

Fin da ragazzo quando vedevo un film, o leggevo un libro, o un fumetto, e non ci capivo una mazza, andavo a studiare, andavo a cercare qualcuno che ne parlava per vedere cosa mi fosse sfuggito, ovviamente non su internet che ancora non c’era.

È questo, fondamentalmente, cosa significa essere Nerd, la voglia di imparare sempre e comunque, di andare a trovare le chiavi di lettura delle cose, espandere la conoscenza. Non ci vuole particolare intelligenza, è più importante la voglia.

I film di fantascienza, i fumetti, i videogiochi, i computer, la nostalgia degli anni ’80 sono solo una manifestazione estetica dell’essere Nerd. Non è la collezione di manga che rende una persona Nerd, ma è la capacità di capire il contenuto di quella collezione.
Non è avere il computer Alienware per giocare a COD in 4K, o la PS4, o sapere chi è Zaphod Beeblebrox o aver visto 700 volte Ritorno Al Futuro che rende Nerd, piuttosto è capire cosa voleva dire Douglas Adams quando ha scritto la Guida Galattica Per Gli Autostoppisti.

Poi certo, c’è la cultura pop, c’è sapere chi ha scritto Maniac Mansion e aver giocato con l’Amiga 500, rimpiangere gli anni ’80 e tutto il resto, queste cose ci stanno e fanno tanto comunità e senso di appartenenza, ma non è solo quello, non può essere solo quello.

Quindi non è nemmeno così importante sentirsi di essere Nerd, o al contrario sentirsi di non esserlo, alla fine quella è un’etichetta così inflazionata che non significa più niente, l’importante è l’approccio alle cose che fa la differenza, e volendo, il Nerd.

Quando pensavo di aprire il blog, due anni fa, il mio scopo era parlare delle mie passioni con gente che le condividesse. Quindi cinema, fumetti, libri, videogiochi e tutta quella fuffaglia che mi piace e di cui i miei amici sono un po’ stufi di sentirne parlare.

Spiegando la mia idea a Capitan Catarro gli dissi anche che non sapevo come chiamare il blog. Essendo io un po’ ossessivo, prima di fare qualcosa devo avere tutte le cose in ordine e chiare, non comincio a fare le cose e poi ci penso.
Per esempio se, tipo, decido che devo andare in bicicletta, allora mi devo comprare la bici bella, la tutina aderente, le scarpette, il casco, il navigatore in cui impostare il percorso, il portacellulare da braccio, le cuffie per gli sportivi impermeabili al sudore e tutto il resto. Una volta che ho tutto mi son già rotto il cazzo e la fotta della bici mi è passata, quindi poi non ci vado più. A volte penso che più che il desiderio di andare in bici ho il desiderio di accumulare cose, come fossi un compulsivo. Sono un ossessivo compulsivo.

Ma sto divagando.

Dicevo, che ne avevo parlato con Capitan Catarro e ad entrambi era chiaro che volevo parlare di cose “da Nerd” e che quindi il nome avrebbe dovuto vertere su quello. Perfetto.
Siccome io e il Capitano parlavamo spesso delle cose che ci piacciono lamentandocene, perché non ci va mai bene niente, abbiamo pensato che forse sarebbe stato bello se noi, da Nerd, avessi usato il blog per fare quei discorsi e prenderci una rivincita su tutti gli stronzi che sfruttano le nostre passioni per spillarci soldi senza darci in cambio niente.
Per esempio George Lucas con tutte le sue manovre su Star Wars.

Da lì il passo è stato breve, a Nerd si è aggiunto Revenge, in inglese per dargli quel tono esotico. Piccola parentesi, già che ci sono spiego che il titolo è Nerds’ Revenge e non Nerd’s Revenge perché la parola è plurale e il genitivo sassone, la ‘S, sulle parole plurali, che finisco già in S, sparisce lasciando solo l’apostrofo. È una regola grammaticale inglese. L’unica che so.

Quindi ecco come è nato Nerds’ Revenge.

Probabilmente oggi mi inventerei un altro nome, per quanto questo mi piaccia, perché questo mi sembra un po’ fuorviante, anche se in parte mi rispecchia.

Questo è quello che penso io, se volete nei commenti potete dirmi quello che pensate voi, basta tenere i toni e i modi di rispondere nell’ambito della discussione e non della Guerra Santa.

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

71 pensieri su “Ma che vuol dire essere Nerd?

  1. sono un nerd, non lo sono.. mi rispecchio molto nella tua descrizione.. mi infotto da matti per una passione e dopo 3 mesi mi stufo di aver speso l’equivalente di tutto il progetto Shuttle.. e ovviamente mi basta guardare una puntata di “come è fatto” e esclamare: “SI….. PUO’… FARE!!!!”
    Non sono esperto di cinema.. di videogiochi.. fumetti non capisco un ostia.. non so programmare un computer per far si che il ogni 15 gennaio nella provincia di telaviv ad un altro si apra il cassettino del CD…
    sono mediocramente consocitore di un po’ di tutto.. sono come le cosce di rana.. non so ne di carne ne di pesce.. però! so di sicuro che quel poco che so mi fa parlare con tutti.. ascolto molto.. imparo e tengo da parte.. (vuole la storia che l’unica volta che ho parlato con chreddy di persona mi abbia reso ancora più paranoico di quello che non sono)
    Sono un po’ come il Genesio (cercatevi la ballata del Genesio) ho fatto un po’ di tutto.. ho visto un po’ di tutto.. e non sono mai pieno e mai stufo..
    C’è una massima che mi piace: “e il vecchio non voleva morire perchè voleva imparare…”
    certo avessi i fondi di uno Stark o di un Wayne tutto sarebbe più semplice..

    • Penso che chiunque avesse quei fondi sarebbe in pace con se stesso e non si metterebbe a farsi domande esistenziali se non: uff, e oggi vado a mangiare a Parigi o a San Francisco? :D

      Scherzi a parte, non tutti riesco a sostenere una conversazione su tutto, anzi. Il ragazzo di una mia amica che faceva il venditore di case, non sapeva parlare d’altro che di case. Due palle, non potevi parlare di altro con lui perché non conosceva altro.

      Si può dire che, almeno, con un buon Nerd si può sostenere una buona conversazione :D

  2. Bello e condivido, sopratutto la parte degli hipster.

    Mai apprezzato il fatto che per essere in una categoria ti devi vestire e accessoriare come uno s’immagina debba essere quella categoria. Così vai in giro e trovi subito:

    Il nerd, timidino, che indossa magliette con citazioni fighe. Il creativo con il tatuaggetto, il piercing e metà testa rasata e colorata. Il grafico che non vive senza I-pod e I-pad. E l’hipster, il peggiore di tutti.

    Secondo me la gente ha paura di non essere riconosciuta per quello che è (quello è uno scrittore? ma non è possibile! dov’è la giacca di tweed con le toppe, gli occhiali e l’aria assorta e assente?). Se ti vesti come ciò che dici di essere la gente ci crederà, oppure penserà che sei un cretino come tanti.

    Così io evito di darmi una classificazione e mi vesto come mi pare. Però se essere nerd è come dici tu, ossia avere voglia di conoscenza e approfondimento di una qualsiasi cosa che appassiona allora si, sono una nerd. E pure fiera.

    • Beh, si potrebbe aprire un mondo parlando di come la gente si veste e perché.

      Per non aprire una discussione infinita dico solo che noi, come individui, vogliamo essere riconoscibili e avere un’identità.
      C’è chi ha il carattere e personalità di essere se stesso, chi invece non ce l’ha e allora se la crea con il proprio lavoro o con quello che vorrebbe essere/fare.

      Io mi vesto un po’ a cazzo di cane perché ho gusti pessimi e non so abbinare i vestiti :)
      Però, ecco, non ho bisogno di essere “classificato” a primo acchito per una qualsivoglia categoria. Preferisco dare un’idea di che cosa sono davvero, piuttosto di quello a cui appartengo, se appartengo a qualcosa. :)

  3. Non so bene cosa sia un Nerd, l’ho sempre detto.

    Volendo prendere come riferimento gli “interessi” principali di questo blog

    ne sono abbastanza lontano.

    Odio i videogiochi,
    non amo particolarmente la fantascienza,
    odio la scienza,
    mai letto un manga,
    non ho mai visto quei cartoni giapponesi particolari che non mi ricordo come si chiamano

    coi computer non so fare quasi niente,
    non ho letto le 5 puntate di come costruirsi il cinema in casa perché non c’ho capito niente

    ne ho le tasche piene, dei supereroi
    guardo le serie tv col contagocce (per non dire che non ne guardo quasi per niente)

    non uso faccine

    il mio nick è comprensibile, non è un acronimo, non è in inglese
    non è futuristico, anzi, è molto retrò.

    Detto questo, io credo che il nerd sia l’ennesima categoria di un mondo che di distinzioni ne fa fin troppe.
    Vengo qui, come ho detto una camionata di volte, per simpatia verso il padrone di casa e la gente che c’è,
    cercando di creare un ponte tra i miei interessi e quelli degli altri.

    Poi, se siano catalogabili come nerds o no, non sono affari miei.

    Fine del pippone.

    • “È questo, fondamentalmente, cosa significa essere Nerd, la voglia di imparare sempre e comunque, di andare a trovare le chiavi di lettura delle cose, espandere la conoscenza. Non ci vuole particolare intelligenza, è più importante la voglia”.

      Mister, su questa cosa, invece, dissento un bel po’.
      Prendendo a riferimento te come rappresentante della categoria

      mi sembra che i nerd, esattamente come tutti gli altri e tutte le altre categorie

      approfondiscano (ed è giusto che sia così) solo ciò che rientra nella loro sfera di interessi.

      A me, ad esempio, non piacciono particolarmente i videogiochi e perciò non ne so nulla, non approfondisco più di tanto
      a te, mi pare di aver capito, non piace il calcio e, sempre da quel che ho dedotto, non approfondisci l’argomento.

      Penso valga lo stesso per le scienze politiche, su cui, qui sopra, anche per idee generali e astratte

      (quindi non parlando necessariamente della situazione politica attuale, ma discutendo del pensiero alla base delle correnti politiche intese in senso generale)

      non si parla mai.

      Non che con questo voglia invitarti a farlo, ci mancherebbe, ma è solo per dire che alla fine ognuno approfondisce gli argomenti di cui è interessato, nerd o non nerd.

      • Beh, ma questo è logico, ognuno approfondisce ciò che gli piace, non può essere realmente onnivoro o onnisciente.

        Però facciamo una distinzione da MrChreddy e da Marco… non sono bipolare o schizofrenico :D

        Qui sul blog parlo di cose divertenti perché non ho voglia di parlare di attualità, politica, cazzi e mazzi, non mi interessa quello e soprattutto, alla fine si finisce (quasi) sempre a litigare e non mi va. Se vedi mi son sempre estraniato dalle discussioni accese, a parte quelle che ho appiccato io volontariamente.

        Qui è l’angolino dove parlo di cinema, fumetti, quando capita, videogiochi, quando riesco a giocare, e tecnologia, per quello che ne so.
        La politica, in senso lato, la lascio alla vita di tutti i giorni che, almeno qui, non la voglio sentire. :)

    • Un conto è la classificazione, un conto è il senso di appartenenza ad un “gruppo”.

      La prima è esterna e viene appioppata e ha seminato un sacco di morti nella storia.

      La seconda è una nostra scelta personale, libera. Per alcuni è un modo per essere, per altri sono una caratteristica.

      Poi il resto l’ho detto a Chiara qui sopra, il discorso è riduttivo e superficiale, però non avevo voglia di scrivere un papiro e cominciare una discussione infinita.

  4. Finalmente, hanno spaccato tutti le palle costa moda dei NERD. Caro Chreddy hai fatto benissimo a dire che non è una questione di nome con cui veniamo chiamati ma che tutto dipende dallo spirito con cui fai le cose. Io oramai sono arrivata ad un punto della vita in cui le etichette mi irritano: a me/noi piacciono queste cose, io/noi queste cose le facciamo e poi ne parliamo pure e vaf******o a come mi/ci chiamano gli altri.
    Quando ancora vivevo nella mia isoletta. Non avevo persone con cui condividere opinioni e pareri… all’epoca non esisteva internet e non avevo nessuno (tranne mio padre) con cui fare due chiacchiere. Poi in fondo la razza umana è decisamente sopravvalutata. :)
    Ora che il nerd è una moda io non smetto di essere me stessa solo per fare il bastian contrario, però, che palle….. non possiamo fare finta che le etichette non esistono?

    PS. Tu sei proprio nerd perchè, come me e come molti altri dei nostri, non vai in bici se non hai tutta l’attrezzatura. Anche questo è essere nerd :D

  5. Heh, Chreddy, bell’articolo, mi ci ritrovo abbastanza!
    Aggiungerei la “disponibilità” a essere isolati dal gruppo, pur di poter seguire i propri interessi e passioni.
    Nel senso: mi piacciono videogiochi, computers, tutto quello che riguarda anni 80, D&D, LARP, tecnologie varie, manga, anime … e tutto questo mi fa apparire strambo agli altri?
    Frega niente!

    • Grazie mille, Nico.

      Io non credo che sia la disponibilità ad essere isolati, ma proprio il fatto di andare a cercare chi ha interessi comuni ai nostri e, di conseguenza, allontanarci da chi non ha quelle stesse passioni.

      Che poi siano più gli altri, che noi è un altro discorso :D

  6. Certo che vuoi proprio dare una risposta a una delle grandi domande del grande universo, insomma, non riuscirei mai a dare una definizione di Nerd. Io penso che ‘mi piacciono cose da nerd’ possa andare bene comunque, alla faccia di chi dice che ‘mi piacciono cose da nerd ma non sono nerd’ come mia sorella. Non me ne frega niente se ora esser nerd è considerato figo o no, ma anche io condivido la parte sugli Hipster, maledetti Hipster.
    Peggio di loro però ci sono i ‘radical chic dei nerd’ quelli che si lamentano delle serie TV sui nerd, o del fatto che ormai sono tutti nerd, mentre se non conosci l’oscuro codice per programmare l’oscura chat room non sei degno… A me piacciono le cose nerd e mi piace anche divertirmi, mentre con questa gente non mi diverto proprio.

    • Ciao CieloAmaranto, purtroppo in ogni situazione c’è chi si crede meglio o si forma un elite che disprezza chi non segue le regole.
      Insomma, i duri e puri ci sono ovunque.

      Credo che quello che manchi un po’ a tutti i gruppi è una dose di autoironia che aiuti a stemperare un po’ una passione che rischia di essere ossessione.

      Cmq la definizione “radical chic nerd” mi piace :D

  7. Un post che ci voleva assolutamente! Ormai al giorno d’oggi sono tutti Nerd, sono tutti dei bravissimi fotografi, sono tutti dei poeti ecc.. Ecco perché uso facebook principalmente per le cazzate, perché mi sono stufata di tuttto questo atteggiamento io-so-tutto (come milioni di persone).
    Io personalmente non mi definisco Nerd proprio per questo; sono una che si interessa molto di videogame musica cinema e soprattutto computer in generale. A 13 anni ho imparato come formattare un pc perché volevo essere in grado di farlo da sola. Quindi sono totalmente d’accordo con te quando dici che nerd sta per qualcuno che s’informa, che vuole imparare, non che si ferma a Instagram e pensa di essere un grande fotografo! :)

      • Hahahahaah fatte da te?!
        Vabbè io ho una repulsione verso Instagram, ma è una cosa mia non è detto che le foto fatte così non siano belle, è solo che vivo con due amici fotografi molto appassionati e forse, per osmosi, è nato questo odio! Poi anche io qualche volta ho modificato le foto eh? Saturazione a palla così pare che sia una foto figa, ma lo faccio solo perché le foto fighe senza ritocchi non le so fare e comunque nemmeno ce l’ho la macchina fotografica! :P

        • Ma no, i miei “amici” si fotografano i piedi, poi li virano in seppia, che fa tanto fotografo bravo :D

          Io un paio di corsi di fotografia li ho fatti, conosco la composizione dell’immagine e tutto il resto, ma non mi definisco fotografo. Instagram ha rovinato il mondo. :P

          • Ecco quella cosa dei piedi a me fa venire in mente Moccia non so perché! Vade retro satana!

            Beh se hai fatto corsi di fotografia ne capisci sicuramente più di me e fai bene a dire che Instagram ha rovinato il mondo!! :)

  8. anche secondo me la moda del nerd ha sbomballato i marroni. come ha scritto mrC, se hai gli occhiali neri spessi (io poi ho le lenti antiproiettile ma vabbè) e una maglietta di boh, tartarughe ninja, allora bomba sei troppo nerd (true story me l’hanno detto).
    stima per questo sito/blog/fratello amico fratello dove si può discutere di tante cose fregandosene del nerd/non nerd, sono d’accordo con tutti di cui sopra (come cerco di fare lo splendido!). specialmente la cosa delle fotografie perchè caspita sì, ora sono tutti fotografi, quando poi in reaaltà da ignorantone vista una viste tutte.

    ps una piccola divagazione sul football. come il nerd, che era considerato lo schifo più schifo anche per il football ormai mi sembra passata la cosa del bifolco idiota. Tommaso Finadri, ricevitore dei parma panthers, ingegnere aerospaziale, ha inventato una app per l’allenamento che userà pure lItalia ai mondiali. clamoroso crossover tra football e nerd!

    pps scusate la logorranza

    • Ciao Tommy, io non ho detto che i giocatori di football sono tutti dei bifolchi idioti, era ovviamente un’estremizzazione per spiegare la situazione.

      Anche se comunque Toomaso Finardi mi sembra un’ottima eccezione, piuttosto che una regola :D
      Comunque non lo conoscevo, vado a vedere se trovo qualcosa ;)

  9. Concordo in parte con te MrC, ma trovo l’obiezione di Messere molto calzante. Io mi considero Nerd, ma non è che lo devo mostrare, dimostrare o devo apparire Nerd (cosa poi che secondo me ha molto poco significato ed è anzi molto superficiale come approccio agli altri).
    La visione del Nerd come “colui che vuole imparare” mi pare un po’ troppo ampia e celebrativa proprio perchè è vero che il vero Nerd è colui che ha voglia di imparare, ma solo di determinati argomenti. Quelli che sanno tutto di calcio, dalla formazione dell’italia nel ’38 alla fomrazione della Guinea nei mondiali del ’90, o che hanno letto tutta la letteratura di Fabio Volo, Moccia o anche dei classici di scrittori veri o quelli che sanno tutto di programmi da Il Grande Fratello a E.R. o Grey’s Anatomy, ecco secondo me non sono Nerd. Il campo di applicazione della “Nerditudine” (passatemi il termine) spazia in molti settori, ma a mio avviso è molto selettivo! Questo non vuol dire che un Nerd non possa interessarsi ad altro e se lo fa perde il “patentino” (no Messere, non c’è un patentino, non è che devi fare un esame come per la patente stradale, era un esempio!!! ;D ) anche perchè se no poi si rischia di cadere nelle categorizzazioni che proprio non ci piacciono.
    Insomma non è solo una cosa bella, essere Nerd ha anche degli inconvenienti belli grossi e spesso in parte siamo noi stessi che ci ghettiziamo da soli proprio perchè siamo intransigenti verso gli interessi degli altri. Per capirsi: una volta una mia amica mi fece notare che noi (io ed il mio gruppetto di amichetti) parliamo principalmente per citazioni e riferimenti, ma se uno non ha quel bagaglio di film/libri/fumetti/videgiochi non capisce granchè e non si diverte granchè, e nel mio caso aveva ragione. Questo è solo un esempio del cavolo, ma è per dire che il Nerd SECONDO ME è semplicemente un tipo che ha PRINCIPALMENTE degli interessi di un certo tipo e dei comportamenti che lo portano ad approfondire allo sfinimento tali interessi.
    E’ principalmente ma non per forza solo settoriale e settario! :D
    Spero di esser stato chiaro nonostante i fiumi di inchiostro digitale versato! :)

    • Sei stato chiarissimo Anadol.

      Come dicevo a Satanasso, è ovvio che uno non può conoscere e informarsi su tutto di tutto e sceglie le cose che gli piacciono, ed è ovvio che parlassi dell’ambito “Nerd”, anche se io mi informo anche della realtà che mi circonda, e approfondisco anche argomenti che tanto nerd non sono, ma di cui non parlo qui perché di poco interesse e completamente fuori luogo.

      • Ma si ma si, ti do ragione! Quello che ho fatto è stato fare un passo indietro e cercare di trovare anche il lato negativo dell’essere Nerd. Anche io mi informo di tante altre cose e mi interesso anche di cose che io stesso non reputo nerd.

    • Caro Anadol, dovresti dire alla tua amica che non è solo una questione di essere nerd quella di usare una microlingua (che si chiama idioletto), accade in tutti i gruppi particolarmente affiatati. Se poi il suddetto gruppo è composto da nerd, parlerà per citazioni e altre amenità.
      Il vivere all’interno di una cerchia ristretta impone che alcune parole cambino significato, altre vengano coniate ex novo, e altre ancora facciano riferimento a specifici eventi, non è colpa del “nerdismo” si chiama struttura sociale XD
      Ora nn esageriamo, dobbiamo essere ghettizzati quando ce lo meritiamo! Ahahahahah

      • Era un esempio per dire che ci ghettiziamo da soli, perchè quando qualcuno di esterno arriva da noi, in un certo modo lo respingiamo comportandoci così…. comunque non preoccuparti, era una “critica” costruttiva e sono sempre in ottimi rapporti con lei. E’ bastato avere un po’ di tatto e… legarla tipo arancia meccanica ad una sedia per farle vedere la base dell’essere Nerd!!! Tipo quei 6 mesi full immersion in cinema, letture e fumetti… che poi lei sta con un Nerd, quindi ho anche aiutato un “fratello”!!! ;)

  10. Secondo me hai azzeccato perfettamente il significato del termine.
    Sin da quando ero piccolo, notavo che tutti i miei compagni facevano i compiti solo per dovere, senza volontà né interesse, io invece passavo i pomeriggi a leggere i capitoli successivi o (qualche anno fa) a perdermi tra le pagine di Wikipedia che parlano di Scienza.
    Questo discorso continua sinora, all’Università, dato che mi sono reso conto di avere colleghi che si sono trovati iscritti in questo corso di laurea (Scienze Informatiche tanto per conoscenza) per puro caso dato il loro scarso interesse.
    Colleghi che si definiscono Geek ma ignorano le conoscenze base che dovrebbero contraddistinguerci.

    Mi sono sempre sentito solo e fuori luogo non potendo parlare di argomenti a mio parere interessanti per poi non capire niente della discussione in atto, riguardante quasi sempre marmitte e partite finite male.

    Ora, dopo molti (troppi?) anni, comincio a trovare persone a cui piace davvero fare ciò che hanno scelto e per questo motivo sono stati premiati .

    Tutti questi eventi mi hanno fatto capire che (oltre a dover rispettare gli altri per le loro scelte) si deve sempre tirare avanti credendo in quel che si fa, se lo si fa con interesse e dedizione porta sempre a qualcosa di positivo.

    Grazie mille per questo articolo, sappi che sarà salvato a vita tra i miei documenti.

    :)

  11. L’articolo è molto ben scritto. Un excursus generale e “personale” che auto-legittima quel che viene espresso. Infatti non si potrebbe fare un simile articolo gestito tra poetica e razionalità, se non ci fosse un’anima realmente NERD.

    Satanasso comunque di bene, la sua obiezione è precisa, anche se Chreddy, cercava di spiegare meglio cosa significhi approfondire una passione.

    Diciamo che il NERD dipinto da Chreddy è un’evoluzione sana di un qualcosa che era partito in maniera criptica per i tempi e che, purtroppo, anche ora ha le sue derive e segue esigenze oserei dire ormai tristemente, di mercato.

    Forse bisognerebbe coniare un neologismo.

    Io direi che l’errore che ha fatto Chreddy (se di errore si tratta) è quello che bisognerebbe intendere un Nerd, colui che comunque indirizza approfondimenti che, invece, per la maggiore vengono dati solo a quelle cose da considerarsi serie …

    .. mentre, il Nerd, quello sano, dimostra che anche nell’effimero risiedono verità profonde sotto mentite spoglie, sì lo so, è una sorta di paradosso. Ma credo che sia proprio questo un NERD: un paradosso.

    La differenza è che oltre a studiare ciò che appassiona, è quella che in qualche modo questo trascende in maniera più irriverente nella quotidianità, trasformando “in filosofia urbana” e in giochi di “nicchia” il percepire. Una maniera di rimanere fanciulleschi ma non in totale libertà, perché il NERD ha dei comuni denominatori (quasi archetipi per lui) a cui si riferisce e gli altri, con lui.

    • Ti ho seguito fino all’ultimo paragrafo, poi mi sono perso :D

      Comunque, in parte, concordo, il mio errore di dare una lettura ad una che si è profondamente trasformata è che l’ho “etichettata”.

      Alla fine non si scappa da questo loop, quando tenti di definire una cosa per ampliarla a più persone possibili, ottieni l’effetto contrario restringendo il campo… non mi lancerò più in queste pippe mentali, giuro :)

  12. Io cerco di capire le cose, non mi fermo alla superfice, sono uno che adora sapere, ma non un secchia.
    Adoro le mie 2 librerie e mezzo di fumetti/libri/film e cerco di capire una cosa nuova ogni volta che li leggo. E ne conosco bene il contenuto.
    Sono un po’ emarginatino, ma pocopoco.
    Vita sociale abbbombbba.

    NERD POWER!

  13. secondo me oltre la voglia di conoscere meccanismi e retroscena delle cose, essere nerd centra anche molto con la fuga dalla realtá, dal bisogno di rifugiarsi in altre dimensioni, per immergersi dentro e scoprirle (gdr, libri, fumetti ecc) o per avere tutto sotto controllo all’interno di esse (collezionismo), magari abbinato a un buon rifiuto o addirittura disprezzo per la banale realtà.
    So che parlo di classificazioni ed etichette, e anche io non le trovo giuste, ma é inebitabile non ragionare così, e il nostro cervello che ci porta a farlo.
    Il mio “criterio” per definire qualcuno come un gran nerd, o meno, é quanto questa persona spazia lontano con la mente: se un pomeriggio per una seduta di gioco di ruolo, se é la sua astrazione é costante, ma trae da questo mondo spunti alternativi e intelligenti da usare nella vita pratica, anche se di esperienza pratica ne ha meno di un calcio&figa (estremizzo per paradosso), o se invece é un’asceta che vive secondo i precetti di star treck e conosce tutto, ma proprio tutto di tecnologie fittizie, che diciamo rappresenta per me tutte le accezioni negative date in passato al termine nerd.
    Il mio interesse a volte ossessivo verso certe robe che mi piacciono, mi fa propendere pericolosamente verso quest’ultimo, e un buon palliativo per restare con i piedi per terra ed evitare l’ascetismo autoindotto, lo trovo naturalmente nella trivialitá e in esperienze più terra terra possibili, persino per il più ortodosso italiano medio (non lo faccio a posta mi ci diverto proprio nel trash) questo porta a riconoscemi un po’ due anime, quindi non saprei come definire me stesso e sinceramente non mi interessa!

    p.s chreddy, ho sentito bene di una serie ganza sui pirati, black sails, sai qualcosa?

    • D’oh! ho scritto un papiello! é perché ci penso spesso a sta cosa.
      Peró non ho fatto luce su quella per me é la più bella virtù che un nerd puó avere o imparare a sviluppare più degli altri, proprio grazie a dove lo portano le sue passioni: la creativitá! e non nego che il mio sogno é mangiarci grazie alla creativitá, perché é una delle caratteristiche positive che trovo mi distinguano di più rispetto agli altri e che mi danno più soddisfazioni!

      • Scusa Gianfrancesco se rispondo solo ora, ma sono stato via tutto il week end.

        Allora, quello che descrivi tu ha un che di patologico. Astrazione e rifiuto della realtà, manie di controllo, non è una roba da Nerd, ma da Serial Killer :D

        Scherzi a parte, c’è modo e modo di fare e appassionarsi alle cose, come in tutto, non bisogna esagerare, sennò davvero si sfocia nella patologia.

        Per il resto sono d’accordo con te e anche a me piacerebbe mangiarci con le mie passioni ;)

        P.S.
        No, di Balck Sails non ho ancora visto e sentito niente, ma in questo periodo sono un po’ fermo con le serie Tv che non ho tutto sto tempo :)

        • lo so le mie propensioni hanno un che di patologico, ma cerco di mantenere gli equilibri:
          quando una serie televisiva mi trasporta me la sparo di fila, tutta. quando scopro un fumetto che mi piace, o qualcosa di simile, “mi ci immergo” letteralmente, poi ci disegno, ne parlo, approfondisco, cerco di allungarne la “durata” e spesso coinvolgo nelle mie passioni anche altre persone, alla fine stica, puó anche essere un pregio, basta trovare il modo per viverci.
          peró poi.. saró impopolare, ma mi sbellico per esempio a sentire i doppiaggi in livornese di paolo ruffini, a botta scuregge e “puppa!”, o a vedere i casi umani di dipré su youtube, e in ció gran parte dei miei amici che secondo me sono nerd o si ritengono tali, non trovano assai diletto!

          • Maremma, Gianfresco io sono come te!!! Che vuol dire Chreddy, che sono una Serial Killer pure io??

            O meglio, fino a 25 anni sono stata settoriale come te. Una passione alla volta e fino in fondo. Estremizzavo ogni conoscenza finché non ero soddisfatta. Ora riesco persino a fare due cose insieme e mi ritengo multitasking.

            Su Ruffini, io son Toscana e i Puppa son di casa. Se non ami Ruffini o non sei Toscano o non sai ridere. Dipré era simpatico, prima che passasse al porno. Meno male che su internet non mancano i casi umani, infatti ora son passata a Matteo Montesi e ChristianIce.

            I tuoi amici non sono nerd. Sono hipster. :-D

              • ahahah diauli maledetti, io ogni tanto acchiappo per strada peppe fetish!
                cmq breve, ma intenso é ció che mi serve ora, ci butteró un occhio quanto prima!

            • vabé sará che son maschio, ma di dipré mi fanno ridere e un po riflettere sulla vita anche le trucidone improponibili che presenta, poi se hai stomaco il peggio é rosario muniz, a volte non ce l’ho fatta a vederlo per intero e ..
              BOOOOOH ALLUCINAZIONE IMMENSA! c’era un omino basso basso con le orecchie a punta…

              • No Muniz no per favore!! Io non ce la posso fare a vedere un video intero! :D
                Vorrei sottolineare…incontri Peppe Fetish in giro? e non gli canti mai “Dammi il tuo piede”?!

          • No, beh, Gianfrancesco, quello che intendevo dire è che essere Nerd non significa per forza essere strani.

            Quello che vorrei evitare è dare l’impressione di avere a che fare con degli alienati.

            Capisco immergersi nei propri interessi, lo faccio pure io, però ecco, non mi estraneo dal mondo per il resto :D

            • alla fine secondo me la veritá é nel mezzo, grigia tra il bianco e nero..
              strani per chi? spesso più uno é strano, più dopo un iniziale scetticismo viene seguito da tanta gente, magari molti degli autori delle opere che ci piacciono tanto sono dei gran bei strani (non so perché mi viene in mente su due piedi Alan Moore).
              Poi riflettendo anche sulla rece di Lei che hai fatto, pensavo che tra chi vive secondo le abitudini, (per non mettere troppa carne a cuocere evito il discorso “vita di coppia schematizzata e precostruita”) affidandosi essenzialmente a social network per comunicare e senza mai uscire dai propri schemi, sia ancora più alienato di chi si crea propri mondi e viaggia di fantasia, soprattutto se poi riesce a comunicarli in qualche forma.
              Ma forse sto parlando di ispirazione e creativitá e non c’entrano nulla con l’ essere nerd, e ha ragione Satanasso a dire dall’esterno che siamo gli appassionati di spiderman, manga, film action, libri fantasy, con le dovute nostalgie intorno al periodo in cui si é cresciuti, soprattutto degli ’80, da cui provengono gran parte dei sequel, reboot, remake, spin off più o meno penosi di oggi.
              Ripeto spesso la veritá più oggettiva si trova nell’impalpabile “zona grigia”!

              • Beh, c’è strano e strano.

                Alan Moore è famoso e lo strano diventa “eccentrico”, ma se uno non sa chi sia Moore pesa sia un barbone pazzo.

                Questione di prospettive.

                Io, appunto, dico di rimanere nella zona grigia, quel tanto che basta per coltivare la nostra passione e non esagerare per non andare troppo da una parte o dall’altra. Tutto qui

  14. Se devo essere sincero, non è che abbia capito fino in fondo in cosa consista la categoria Nerd.

    Però rimango della mia, non è un discorso di approfondimenti.

    Se il Mister mi dice che lui altri discorsi, oltre quelli affrontati qui sopra, li approfondisce ma non ne parla perché “di scarso interesse”

    mi fa capire che agli altri non interessa
    e se gli altri, come lui, sono nerds, ma non hanno voglia di approfondire perché, appunto, non interessati

    allora il nerd tutta sta voglia di approfondire ciò che va aldilà dei propri interessi non ce l’ha, al limite ce l’ha il Mister, per propria ammissione, ma solo lui, e quindi siamo punto e a capo con quello che dicevo all’inizio, ossia che ognuno approfondisce quello che piace a lui, nerd o non nerd che sia.

    A me sembra un discorso di interessi: a quelli che voi chiamate nerd piacciono determinate cose, che, volendo trovare dei parametri attraverso questo blog, sono invece molto di settore:

    videogames
    fumetti
    cinema
    libri
    serie tv
    e alcuni cartoni animati

    ma di queste categorie, anche il nerd non mi pare approfondisca su tutto

    perché di alcuni fumetti si parla poco o niente

    del cinema si spazia un po’, ma mi pare che alcune categorie vengano totalmente tralasciate, mentre altre sono approfondite di più e più spesso

    per le serie tv e i libri, stessa storia
    i cartoni anche.

    Perciò mi pare che i nerd, ammesso che abbia capito in che categoria vada inquadrata, tirino acqua al mulino dei propri interessi esattamente come tutte le altre sedicenti categorie:

    agli appassionati di metal, se chiedi chi sono i Manowar sanno tutto, ma magari non sanno chi ha composto Einstein On The Beach

    Viceversa, l’appassionato di musica classica conosce perfettamente le variazioni Goldberg, ma se gli chiedi chi sono gli Slipknot, magari non lo sa.

    E così via.

    Perciò sta storia dell’approfondimento non mi trova molto d’accordo

    • Satanasso, mi pare il caso di fare un distinguo: il blog e MrChreddy sono una cosa, Marco è un altra.

      Questo blog l’ho aperto per parlare delle mie passioni: determinati generi di film, determinati fumetti, determinati videogiochi.
      Cose di cui so, che ho letto, visto e giocato e di cui sono sicuro di poter parlare in modo adeguato.
      Prendiamo Dylan Dog, non lo leggo perché non mi piace, ma conosco benissimo i retroscena di quello che stanno facendo per riportarlo in auge e non sta funzionando più di tanto. Però, appunto, non leggendolo non ne parlo.

      Altri argomenti non li tratto perché non sono in grado di trattarli, perché sono troppo ignorante e perché non credo di saperne abbastanza.
      Ciò non significa che nella vita di tutti i giorni io le ignori a priori.
      Argomenti come scienza, politica, religione e calcio (benché di un paio di partite dell’italia agli scorsi Europei le abbia commentate qui sopra) li evito per tutta una serie di motivi che vanno dal: si rischia di litigare, al non ne capisco abbastanza per poterne palare.
      A differenza di altri che se ne fottono, a me non piace dire troppe cazzate. Prima di parlare di qualcosa, anche se son sicuro di quello che so, vado comunque a informarmi e a leggere, a vedere e ad approfondire. Capita per quasi ogni film di cui tratto.
      Se vuoi parlare di altro, ci sono altri blog/siti che ne trattano meglio di come riuscirei a farlo io anche impegnandomi

      Rimane anche il fatto che io sono una persona sola che ha un tempo limitato e, per quanto potrebbe piacermi leggere, vedere, giocare a tutto, non posso materialmente farlo.
      Infatti Sister parlava di videogiochi perché lei gioca molto più di me.
      Lo so è un limite, ma finché non mi fanno le giornate di 72 ore è così che vanno le cose.

      Poi c’è anche un aspetto “commerciale” della cosa.
      Benché io non faccia pubblicità ho bisogno di visite nel blog, sarà anche il mio innato narcisismo che mi porta a pensarla così, quindi va da sé che tento di parlare di cose più commerciali, perché sono quelle che interessano di più.
      Per esempio mi piacerebbe parlare del documentario sul più grande sushi-man giapponese che ho visto di recente, ma a quanti frega una cosa del genere?

      Tu per primo spesso dici: io questo post non l’ho letto perché l’argomento non mi interessa. Benissimo, a me interessa che la gente legga i miei post, perché ho speso due ore della mia vita a scriverlo (che non è l’atto in sé, ma c’è anche tutto il lavoro sulla verifica delle informazioni prima di scriverle).

      Certo, il blog è settoriale e va nella direzione più “superficiale” di Nerd, ma sbagli a pensare che sia la rappresentazione di quello che è essere nerd.
      Nel post ho cercato di dare una spiegazione su cosa voglia dire proprio per ampliare il termine alla maggior parte della gente e dire che Nerd non è l’aspetto, ma l’approccio alle cose.

      Certo è un’etichetta, autoimposta quanto vuoi, ma visto che ce la diamo cerchiamo di darcela con cognizione di causa e non perché è la moda del momento o perché fa figo dirlo.

      Quindi, distinguiamo quello che è il blog dal resto.

      Se poi non sei d’accordo va benissimo.

      • Non lo so, Mister, tieni conto che io, davvero, non c’ho capito niente di sta storia dei nerd.

        E, a dirla tutta, non ho capito perché vi siete/ti sei dato quest’etichetta.

        Chiunque imposti la sua vita su un approfondimento culturale, intellettuale e/o artistico

        mira all’approfondimento.

        Però non so se possano essere classificati tutti nerd, perché, appunto ho un po’ le idee confuse su questa categoria.

        Francamente credevo che il nerd fosse colui che avesse gli interessi maggiormente approfonditi in questo blog,
        proprio perché il blog si chiama nerds’ revenge,
        tu ti definisci nerd

        e quindi… però, boh, se mi dici che qui sopra viene trattata solo una parte dell’universo nerd ti credo sulla parola ovviamente.

        Anche perché io, come al solito, sono fuori dagli schemi
        e quindi sai che se domani tu cambiassi il nome del blog in hipsters’revenge

        forse non me ne accorgerei neanche

        (anche perché non ho manco una lontana idea di cosa sia un hipster).

        • Sì, esatto, la passione per gli argomenti che tratto sul blog è la superficie più commerciale del fenomeno.

          Poi però c’è l’approccio Nerd alle cose che deriva dall’approfondimento delle proprie passioni.

          Tutto qui.

          Il blog è una roba un po’ commerciale per soddisfare il mio tratto narcisistico :D

  15. Io sono nerd, allora!! :)

    O almeno, per quanto riguarda i film d’animazione… Anche se non ho ancora visto Lego movie…. Ma per quello rimedierò con lo streaming…

  16. Sinceramente? Mi da fastidio quando mi chiamano nerd, perché ormai secondo me è sinonimo di hipster, se non peggio. Ed è una cosa che odio. Dobbiamo riprendercelo il termine nerd. Voglio che se mi dici nerd è perché mi stai insultando, cazzo, non che mi credi fico. Non che voglia essere insultato, però non so come spiegarlo. So che fino a qualche anno fa c’erano persone che mi dicevano “Ancora stai dietro all’Uomo Ragno?; Ancora leggi Topolino?;(Premetto, sopporto a fatica i cosplay, questo è successo a carnevale) Da cosa sei vestito? Da Link? Chi cazzo è link?; Non ce sei oggi, do vai? Al Narnia Fumetto? La mettono l’house?; Chi è quel tizio con la torcia rossa che c’hai sulla maglietta?; Ma Superman quello di “Smallville”?; Aoh, e stacca quella Play Station e viè a giocà a pallone!; Big Bang Theory? L’ho visto ieri su Italia 1 ma non c’ho capito niente, non mi fa ridere”, e adesso le stesse persone leggono solo manga, hanno le magliette di Guerre stellari, tutti con la felpa di Superman, tutti con la PS4 a giocà a COD dicendo che i videogiochi sono la loro unica passione e nemmeno hanno mai giocato a Super Mario 3, bazinga quà e bazinga là, ti cercano per parlare di fumetti e quando dici loro che una cosa non è come dicono, ti rispondono “un giorno sarò un vero nerd come te”. Basta, basta. Smettetela.

    Col mio gruppo abbiamo anche fatto una canzone su questa cosa, maledetti hipster.

    • Da link?
      Come ci si veste da link?

      Ti metti una linea sotto i piedi
      aspetti che qualcuno ti tocchi

      poi lo afferri e lo porti da un’altra parte?

    • E’ il rovescio della medaglia.

      Ormai il “Nerd” è di moda, e infatti sono quasi tutti hipster, però l’importanti è quello che ti senti tu… però, dai, almeno non ti hanno detto: “Oh, Zzio, bello il costume di Zelda!” :D

  17. Mai saputo cosa vuol dire esattamente Nerd…o meglio ne sapevo poco, del resto non ho mai badato troppo alle etichette sociali, manco un hipster saprei dire cosa sia.

    Mi ci sono identificata perchè sono sempre stata l’emarginata della classe/gruppo di sorta, per tare mie o per cattiveria altrui.

    Ultimamente anche per darmi un’identità, perchè altrimenti oltre ad essere una fangirl in alcune cose non capivo chi ero (si, ho bisogno di uno psicologo e di quelli bravi) perchè non corrispondevo a niente di quello che vedevo in giro.

    Ora posso dire di avere interessi particolari ma sono mille e dei più variopinti. Mi piace sognare, sperimentare, vedere millemila volte un film per avvertire qualcosa di nuovo sempre, espandere ogni cosa che leggo per capire qualcosa di più e poi vivere di persona ciò che vi trovo.

    Vivo felice nel mio mondo a caccia di nuove sensazioni e di risposte e conoscenze.

    Sono nerd? Credo di si. A chi la vuole l’ardua sentenza, mal che vada sarò semplicemente me stessa.

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