Escape Plan – Fuga Dall’Inferno degli anni ’80

Escape Plan

So che siete con il fiato sospeso e probabilmente stanotte non avete dormito. Potete rilassarvi perché il PC sta bene, si era resettato il bios, non si sa perché, quindi non ho perso niente e ore sto scrivendo proprio da lì.

Ma visto che ero nel panico, per distrarmi, domenica ho fatto un salto indietro nel tempo per andare al cinema a vedere un film che tutti aspettavamo da una vita intera… con tutti intendo noi degli anni ’80.

Ebbene, ci sono voluti oltre 30 anni, due film di prova e una catena di ristoranti andata a puttane, ma alla fine  e  ce l’hanno fatta a fare un film insieme: Escape Plan.

Attivate i Tempo Circuiti! Il Flusso Canalizzatore sta… flussando?

Perfetto, partiamo per il 1987!

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MasterChef seconda stagione: esempi di sociologia spiccia applicata

Oggi permettetemi di prendermi una pausa da film, fumetti, cartoni, videogiochi e tutto il resto per parlare della seconda stagione di MasterChef.

Tranquilli non voglio buttarmi sui reality show, ma sto guardando questo programma e mi sono venute delle stupide e superficiali riflessioni da fare. Non che io sia un sociologo o un antropologo, ma mi sembra che questo reality sia riuscito a racchiudere in sé tutti gli stereotipi umani che affollano il nostro paese.

Praticamente MasterChef è riuscito dove il Grande Fratello ha fallito.
Il Grande Fratello, in teoria, sarebbe dovuto essere una finestra sull’Italia e gli italiani. Avrebbe dovuto mostrare i vari tipi di persone che affollano il nostro paese e restituire uno specchio dell’Italia in cattività, senonché hanno cominciato a riempire la casa di tamarri ignoranti e semianalfabeti, il cui unico scopo è quello di diventare ricchi e famosi per non dover mai lavorare in vita loro… no, beh, forse non ha proprio fallito.

MasterChef, invece ha raccattato gente di varia estrazione sociale, cultura, provenienza, e li ha messi l’uno contro l’altro in un gioco al massacro per accaparrarsi 100 mila euro, scrivere un libro di ricette e realizzare il sogno della loro vita: diventare, manco a farlo apposta, uno chef.

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