“Tekken Tag Tournament 2” non è un gioco per femminucce, anche se…

Settimana scorsa è finalmente uscito, in tutto il mondo, la versione console di “Tekken Tag Tournament 2”.

La community italiana ovviamente non aspettava altro che mettere le mani su questo titolo, per cui il 6 e 7 ottobre a Verona si terrà il Primo Torneo Europeo Ufficiale, organizzato da Tekken-Italia in collaborazione con Bandai Namco Italia. Una roba seria insomma, con la partecipazione di tutti i migliori giocatori italiani, europei e alcuni ospiti internazionali di rilievo, ovviamente del mondo di Tekken.

Le recensioni dei vari siti sono uscite e, con il solito professionismo, hanno parlato delle cose più inutili e superficiali del gioco, i mille personaggi, la bella grafica, la musica UNZ! UNZ!, l’online, i costumi alternativi e tutte quelle cose che ad un giocatore “serio”, che si studia il gioco e gioca con cognizione di causa, importano relativamente.

Ora tocca a noi approfondire, cercando di andare un po’ sotto la patina delle luci colorate e fare un discorso un po’ più serio e “professionale”. Non che io sia un professionista, sia ben chiaro, ma ne capisco più dei vari redattori di siti e riviste, e soprattutto, su questo blog non c’è alcuna pubblicità del gioco, quindi se anche ne parlo male non perdo niente, a differenza di chi campa con la pubblicità.

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Tekken come non l’avete mai conosciuto

I giochi di lotta, picchiaduro per gli amici, sono quei fantastici giochi che, insieme a quelli di calcio, ti risolvono una serata tra amici. Ci si trova a casa di qualcuno, si organizza un torneo, ci si scassa di mazzate virtuali, si litiga di brutto, ci si insulta e si torna a casa propria nervosi e incazzati e non ci si parla più per due o tre giorni.

I più famosi esponenti del genere sono sicuramente Street Fighter, per i giochi in 2D e Tekken, per quelli in 3D. Ovviamente 2D e 3D non c’entrano niente con il 3D cinematografico di cui abbiamo parlato ieri, ma è solo un modo per definire la possibilità o meno di spostarsi in profondità con i personaggi. Sembra una stronzata ma cambia completamente il gioco e infatti questa cosa divide i giocatori in 2 scuole di pensiero, quelli che giocano solo ai picchiaduro 2D in quanto li ritengono meno casuali e quelli dei picchiaduro 3D in quanto li ritengono più completi.

Devo essere sincero, a me Street Fighter non ha mai preso più di tanto, con Tekken invece è stato un colpo di fulmine fin dalla sua prima apparizione, vuoi per il carisma dei personaggi, vuoi per un approccio al gioco meno ostico, vuoi perché avevo la PS1 e Tekken era il non plus ultra dei giochi di combattimento.

Oggi vediamo da dove si parte per imparare a giocare a Tekken.

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