Voglia Di Vincere – Nuovo Cinema Amarcord

Voglia Di Vincere

Con leggero ritardo, anche questa settimana, per la gioia del Club Nostalgici, il Nuovo Cinema Amarcord riapre proiettando uno dei miei film preferiti degli anni ’80: Voglia Di Vincere.

Vi ho accontentato scrivendo di film che piacevano a voi o di cui eravate curiosi, ma oggi tocca ad un film che piace a me e che ho visto così tante volte che, quando ho rimesso su il dvd, mi sono reso conto di sapere gran parte dei dialoghi a memoria. così, per farvi capire quante robe inutili riesco a memorizzare.

Voglia Di Vincere è uno di quei film che si porta dietro tante cose: sensazioni, stati d’animo, ricordi e curiosità.

Fatevi strappare il biglietto dalla maschera e accomodatevi che comincia.

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Agents Of S.H.I.E.LD. il telefilm della Marvel senza supereroi

Agents Of S.H.I.E.L.D. - Logo

Finalmente è ricominciata la stagione dei telefilm.

Dico finalmente perché almeno ho la possibilità di vedere qualcosa per riempire quell’enorme buco che mi ha lasciato la fine di… Breaking Bad, di cui parleremo in settimana.

Mi sono rituffato a pesce su The Big Bang Theory, che sta diventando un po’ monotono e le battute me le immagino prima che le facciano, How I Met Your Mother, che se Dio vuole sta cazzo di mamma è arrivata finalmente, Dexter, anche qui l’ultima stagione che non se ne poteva più, e poi ho in lista un po’ di nuovi e vecchi telefilm da vedermi.

Uno dei più attesi, da me che magari a voi non frega niente, è Agents Of SH.I.EL.D. che dovrebbe fare da corollario all’universo Marvel cinematografico.
Per ora è andata in onda la prima puntata, vediamo com’è.

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Yaoi? No, grazie!

Yaoi? No, grazie

Anche il post di oggi entra a pieno diritto nella nefasta categoria de Le grandi Tragedie (con la T maiuscola) dell’umanità. Oggi tratterò di un argomento che da alcuni mi varrà delle sediate in faccia, da altri mazzi di rose, ma vabbé, mi prenderò quel che capita.

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La piaga dei Marvelminchia e DCminchia

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L’articolo di oggi rientra a pieno diritto nella categoria “Le grandi tragedie dell’umanità” per un semplice motivo: tratta di soggetti potenzialmente letali, se ci avete a che fare.

Sto parlando nientemeno che dei Marvelmichia e DCminchia, perlopiù (ahimè) bambinette convinte di detenere la somma conoscenza dei lavori della Marvel e della DC solo per aver visto al cinema The Avengers o i Batman di Nolan.

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I 10 peggiori costumi dei supereroi al cinema

Peggiori costumi dei supereroi al cinema

Si sa, le major spendono decine di milioni di dollari per portare sul grande schermo i supereroi in modo convincente.

La maggior parte di questi soldi va per le star che li interpretano, poi ci sono gli effetti speciali, le scenografie e le ricostruzioni degli ambienti, la troupe e i macchinari di ripresa, le riconversioni, i costumi e, una minima parte, gli sceneggiatori. Sì, perché ho il dubbio che uno sceneggiatore che scrive certe porcate venga pagato molto. Io non lo pagherei affatto per quei film.

Però non voglio parlare dei film, voglio parlare dei costumi che vengono fatti indossare agli attori. Ce ne sono alcuni belli, altri accettabili, altri che non sono nemmeno accettabili e, anzi, creano addirittura imbarazzo in chi li guarda e voglia di morire nei fans.

Ecco i peggiori 10 secondo me. Cerco di metterli in una specie di classifica, tenendo conto dell’anno di produzione, il budget, le tecnologie disponibili al momento e i miei gusti personali. Alcuni avrebbero meritato tutti il primo posto.

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Sharknado, una tempesta di squali

Il film del momento non è uno dei blockbusteroni al cinema. Il film del momento è un filmetto da 200 dollari trasmesso in televisione negli Stati Uniti e diventato un fenomeno mediatico: Sharknado.

Il successo del film è dovuto ad un’idea idiota alla base e a qualche tonnellata di Tweet da parte dei VIP che l’hanno visto, tanto da finire anche nei nostri quotidiani e telegiornali, che le cazzate noi non ce le facciamo mancare mai.

Ovviamente l’argomento è stato trattato con la solita ignoranza e il solito qualunquismo da parte dei nostri medi ed è stato etichettato come il film più brutto del mondo.
Non ho idea se Sharknado sia effettivamente il film più brutto del mondo. Certo per essere una schifezza è una schifezza, però credo di aver visto cose peggiore fatte con intenzioni, budget, attori, registi infinitamente migliori.

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Wolverine – L’Immortacci che roba brutta!

Wolverine è un personaggio estremamente affascinante.

Ha un passato misterioso. Ha una vita lunghissima che l’ha portato a vivere parti di storia dell’umanità interessanti e a vedere parti di mondo esotiche e affascinanti. Ha un nome proprio più figo del suo nome di battaglia, Logan. Ha un potere rigenerante che gli permette di guarire da qualsiasi ferita e, tecnicamente, di non morire mai. Ha gli artigli retrattili ricoperti di un metallo tanto insesistente quanto indistruttibile, l’Adamantio, che li rende più affilati e letali della spada di Goemon. Ha lo scheletro ricoperto dello stesso metallo, cosa che unita la potere rigenerante ti fa dire: “E chi lo ammazza quello?!“. Non ha scrupoli. Parla pochissimo e quando parla c’è da cagarsi addosso. Ha i sensi sviluppati come gli animali, per cui è impossibile prenderlo di sorpresa e fargli gli scherzi. Ha una forza spropositata. Ha una pettinatura abbastanza figa e per via del suo potere non diventerà mai calvo con l’età.
Certo ha qualche piccolo difettino: puzza, fuma i sigari, è alto un metro e una mela, ha un carattere che una donna in premestruo è un angelo a confronto, è peloso come una scimmia, il suo nome di battaglia in italiano è Ghiottone, che per uno così temibile fa un po’ ridere, e la sua storia editoriale, negli ultimi anni, l’ha portato a diventare un personaggio ad altezza bimbominkia molto meno interessante.

Ora la domanda sorge spontanea: perché da un personaggio così tosto riescono a trarre film che definire mediocri è fargli un gran complimento?!

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L’Uomo D’Acciao ha le palle di ferro

Il titolo del post si riferisce ad una vecchia barzelletta che girava alle elementari e che mi è rimasta impressa: la maestra sta spiegando e Pierino gioca con delle biglie di ferro. D’un tratto le biglie cadono dal banco e fanno un casino della miseria.
La maestra: “Ragazzi! Chi è che ha le palle di ferro?!
Tutti: “Superman, signora maestra!

Tutti ridevamo come matti, ma son convinto che ‘sta barzelletta non la capiva nessuno. Almeno io proprio non la capivo. Poi crescendo ho scoperto cosa sono le palle e, soprattutto, la metafora di Superman come Uomo D’Acciaio.

Ora, a distanza di qualche secolo dal periodo delle elementari, ho visto in compagnia di Ultimate Jar Jar Binks L’Uomo D’Acciaio, il reboot su Superman che dovrebbe lanciare l’universo DC al cinema là dove Lanterna Verde ha fallito e i Batman di Nolan sono, per loro natura, avulsi dal mondo supereroistico in generale.

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I miei disegnatori preferiti

Leggo un sacco di fumetti, ma, per ovvi motivi economici, non tutti quelli che vorrei. In genere tento di recuperare le saghe importanti quando vengono raccolte in volume, così spendo meno e sono sicuro di leggere tutto. Però non mi ero mai reso conto di una cosa finché non mi sono messo a leggere tutto Ultimate Spider-Man.
Il fumetto non mi fa impazzire, anzi, lo reputo ampiamente sopravvalutato, però quando il disegnatore Mark Bagley si è tolto dalle palle ha passato carta e matita a Stuart Immonen, prima, e David Lafuente, poi, la serie la leggo più volentieri.

È proprio di questo che mi sono accorto: se il disegnatore mi piace leggo più volentieri le storie. Voi direte che ho scoperto l’acqua calda, e in parte è vero, ma non mi ero mai reso conto fino ad ora di quanto questo mi pesasse. Magari è dovuto al fatto che ho proprio in odio Bagley e che non capisco come faccia ad essere uno dei disgenatori di Spider-Man più amati, oppure non mi era mai capitato di passare da un disegnatore che non mi piaceva così tanto a uno che invece mi piace molto.

Quindi ho deciso di dirvi quali sono i miei disegnatori preferiti del momento, tenendo conto che sono miei gusti personali e, sempre per gusti personali, sono un lettore per lo più un lettore Marvel.

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