“Kick-Ass 2”, esagerazione estrema

C’è poco da dire: adoro Mark Millar e il suo modo di scrivere i fumetti.

Mark Millar è quello che ha scritto quel capolavoro di “Wanted“, ha reinventato i Vendicatori con gli “Ultimates“, ha scritto un fantastico ciclo di “Authority” in cui i supereroi metto in ginocchio il mondo e Batman e Superman in realtà si amano… anche se non sono proprio Batman e Superman.

Mark Millar ha una potenza nello scrivere che è ineguagliabile, quando hai un suo fumetto tra le mani scorre via che nemmeno te ne accorgi, “Oh, già finito?“. È tutto incentrato su personaggi e dialoghi, più che situazioni, anche se non manca mai l’azione cinematografica. Può non avere idee e fare solo un esercizio di stile come con “Nemesis“, o può omaggiare il Superman di Christopher Reeves e Richard Donner (anche se ormai ha rotto le palle ‘sto film) con “Superior“, ma appassiona sempre. Per quanto mi riguarda Mark Millar potrebbe scrivere una lista della spesa a fumetti rendendola appassionante.

Mark Millar ha anche scritto il primo, bellissimo, “Kick-Ass” e “Kick-Ass 2“, il seguito, di cui ho appena finito di leggere l’ultimo numero.

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Metallo nerd

Una volta Elio, degli “Elio e le storie tese” disse che dagli anni ’70 fino a metà degli anni ’80 c’era musica di gran qualità, poi il nulla. Vado a memoria, non sto citando, ma il discorso era questo.
Personalmente non sono così radicale, ci aggiungerei altri 6-7 anni per non escludere alcune perle dei Mr. Big, degli Extreme, dei Nirvana e di pochi altri.

Però, per non contraddire il mitico Elio, con le cui cassette inserite nello stereo passai interminabili pomeriggi davanti all’Amiga, inauguro il primo post musicale di “Nerds’ Revenge” parlandovi appunto di un album uscito a metà degli anni ’80. Nel settembre 1984 per la precisione. In quel tempo Marty McFly non aveva ancora compiuto il suo viaggio nel tempo e Chernobyl forniva tranquillamente elettricità a mezza Bielorussia.
L’album in questione non ha cambiato la storia della musica, non ha rivoluzionato una mazza, non ci sono messaggi politici o significati nascosti da precisini della minkia. E’ solo uno dei miei album preferiti e volevo consigliare a tutti i nerd il suo ascolto. Continua a leggere