Jumper: il cinefumetto senza fumetto… e senza cinema

Da quando mi son sparato la serie di Twilight tutta di fila senza respirare, come quando butti giù le robe schifose, sono entrato nel tunnel dei film brutti.

Anche questo week end mi sono visto una serie di film universalmente riconosciuti come delle emerite cagate, così, un po’ per quel senso di autolesionismo che mi ha sempre contraddistinto, un po’ per verificare che facessero davvero schifo come si dice. Beh, lo fanno quasi tutti.

Tra quelli che ho visto il peggiore è forse questo Jumper – Senza Confini, di cui parlo oggi.

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PlaInception 4

Sabato ho incontrato un mio amico, il Gion, che erano un paio di settimane che non vedevo.

Chiacchierando amabilmente come al solito ad un certo punto mi dice: “Oh, Chreddy, ma hai visto la presentazione della Play 4?

Gli rispondo: “Sì, ma non mi ha fatto proprio impazzire. Cioè, tanta bella grafica, ma più o meno gli stessi giochi.

Lui: “Invece a me è piaciuta molto. Finalmente una console in cui si può giocare online in modo davvero decente. Tutti personalizzati, mondi enormi. Pensa un bel Resident Evil serio fatto in coop dall’inizio alla fine, ma senza percorso obbligatorio… ti immagini, io e te in un mondo pieno di zombie che dobbiamo sopravvivere, magari incontriamo altri, ci alleiamo o ci spariamo…

Il Gion ha un lessico videoludico tutto suo. Vorrei dire a Gion che quel gioco c’è già, più o meno, e si chiama Left 4 Dead, ma non voglio rovinargli le fantasie. La sua frase è rimasta sospesa nell’aria per un po’…

Poi quella cosa della console fatta per l’online e la coop mi è tornata in mente la sera prima di andare a letto. Ci ho pensato per un attimo prima di addormentarmi, poi ho sognato…

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“The Walking Dead” l’inizio della terza stagione

Ebbene ci siamo, domenica scorsa in America è andata in onda la prima puntata della terza stagione di “The Walking Dead“, mentre lunedì Sky l’ha trasmessa in lingua italiota.

Ero curioso di vederla per vedere se l’effetto soporifero delle prime due stagioni sarebbe continuato, quindi ho preso il primo aereo e sono andato negli U.S.A. a vederla. Lo so, un volo transcontinentale è costoso e pesante fisicamente, vista la durata, e per molti potrebbe sembrare un’esagerazione farlo solo per vedere un telefilm, ma è l’unico modo che avevo per vederla in inglese e al più presto, visto che non ho Sky… proprio l’unico modo, non ce ne sono altri, ma proprio nessun altro, in caso la polizia stesse leggendo…

Tornando a bomba all’argomento principale posso dire che non mi aspettassi molto, avevo avvertito i parenti in caso fossi entrato in coma durante la visione, ed ero pronto alle peggio boiate, e invece mi ha stupito. E fatto ridere, molto ridere.

Per chi non teme gli spoiler continui a leggere, tutti gli altri invece andate in fondo al post dove dice FINE SPOILER in rosso.

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“The Walking Dead”, pronti per la terza stagione?

The Walking Dead” è il fumetto di culto scritto da Robert Kirkman e disegnato all’inizio da Tony Moore e in seguito da Charlie Adlard.

La serie della Image Comics è cominciata nel 2003 e tutt’oggi va avanti. In Italia viene pubblicata da Saldapress con giusto un paio di anni di ritardo. Stiamo ancora aspettando il volume n° 13 che negli U.S.A. è uscito nel novembre 2010. Però potrebbe andare peggio, visto che sul loro sito l’ultimo volume annunciato è il 6°.

In ogni caso “The Walking Dead” è una serie che sta vendendo tantissimo ovunque, convince sia pubblico che critica.
La trasposizione cinematografica era ovviamente dietro l’angolo in attesa di essere realizzata, se non che Frank Darabont l’ha portata in televisione per la rete televisiva americana AMC nell’ottobre 2010.
Stranamente in Italia siamo al passo, visto che Fox ha cominciato a trasmetterla nel novembre dello stesso anno.

Nel post ci sono un po’ di spoiler sulle prime due stagioni, quindi leggete a vostro rischio e pericolo.

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Zombie sull’orlo di una crisi di nervi

Un po’ di tempo fa ho parlato dei Vampiri e di come, da oscuri predatori notturni, si sono trasformati in emo effeminati dai poteri catarifrangenti. Merito del cinema e della letteratura di bassa lega.

Ma i Vampiri non sono l’unico “mostro classico” a subire gli effetti della sovraesposizione e dell’infighettamento per essere serviti a giovani dalle attività cerebrali piuttosto piatte. Ultimamente ci sono anche gli Zombie a far loro compagnia.

Ormai, ovunque si capiti, non si fa altro che parlare di Apocalisse Zombie, droghe che zombificano, Zombie di qua, Zombie di là, cos’accadrà, cos’accadrà?

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