Nerdabolario

Nerdabolario

Idiomi. Brutti idiomi che non siete altro!

No, cari bulli, gli sfigati con i brufoli e gli occhiali che siete abituati a picchiare mentre siete alla fermata dell’autobus al ritorno da scuola non vi stanno insultando in qualche linguaggio segreto inventato, non ce l’hanno con voi. Sono solo parole che non conoscete, è terminologia nerd!!!

Ma che ve lo dico a fare, come direbbe Lefty Ruggiero, tanto il vostro vocabolario è comunque composto solo da una ventina di parole (calcio, figa, fuorigioco, rigore, Gianelli, Booster, gangia, sbirri, porcod.., etc)

Come potete pensare di capire quello che si scrive qui senza avere una conoscenza degli idiomi presenti negli argomenti di cui trattiamo?

Ogni volta che avrete difficoltà nella comprensione del testo potrete rivolgervi a questa rubrica, troverete una (lunga?) lista di termini oscuri ai più, ma non ai meno. Non alla nerd army.

Ovviamente se non trovate termini che noi, scioccamente, diamo per scontati non esitate a scriverci!!!

  • Achievements: sono obiettivi legati ai giochi per X-Box. Compiendo determinate azioni, note o segrete, all’interno di un gioco si sblocca un Achievement di un certo valore. Più l’azione è difficile più l’Achievement vale. C’è una cosa simile anche su Playstation 3, si chiamano Trofei, ma ne parliamo in fondo alla pagina, che andiamo in ordine alfabetico.
  • Action Figures: sono i “pupazzi” da collezionisti. Bamboline costosissime legate in genere ad un franchise cinematografico, fumettistico, o videoludico. Le action figures sono la gioia e la passione di ogni nerd e la disperazione di ogni mamma di nerd. Ce ne sono di diversi tipi: le action figures vere e proprie sono posizionabili, ovvero hanno snodi alle articolazioni per far loro assumere una serie di posizioni (bellissime e costose oltre ogni vergogna, sono quelle della Hot Toys); poi ci sono i die cast model che sono i modellini da assemblare e colorare, che una volta assemblati possono essere posizionabili o fissi (e in questa categoria i “Gundam” vanno per la maggiore); le statue che, al contrario delle action figures, sono in posizione fissa (esempi se ne trovano a bizzeffe, ma le migliori sono della Sideshow Collectibles).
  • Anime: sono i cartoni animati giapponesi. Possono essere originali (OAV Original Anime Video) oppure le trasposizioni animate dei manga. Oggigiorno le serie tv “Anime” sono spesso utilizzate per spingere prodotti come: giochi di carte collezionabili, giocattoli, videogiochi. Esempi famosi di questo sistema di promozione sono i vari: Pokemon (carte e videogiochi), Yo Gi Ho (Carte), Cavalieri dello Zodiaco (prodotta per spingere i pupazzi).
  • Ashtag: è il sempre più frequente # messo prima di alcune parole. L’# sta a Twitter come l’@ a Facebook e serve per “taggare” un post con una parola chiave, quella con prima l’#, per catalogare l’intervento in una determinata categoria e renderlo più facilmente rintracciabile. Online si trovano dei motori di ricerca appositi per cercare parole con l’#.
  • BEU: Beat ‘Em Up (Picchiaduro in italiano) è un genere di videogioco che simula un combattimento più o meno verosimile tra 2 personaggi. Esempi famosissimi sono le serie Street Fighters e Tekken. I picchiaduro possono essere 2D, ossia bidimensionali, cioè i personaggi possono muoversi solo avanti e indietro, o 3D, quando possono muoversi anche in profondità. Ultimamente stanno prendendo piede picchiaduro con il sistema “Tag“, ossia ogni giocatore sceglie 2 o più personaggi e li scambia tra di loro durante l’incontro senza alcuna regola prefissata, solo seguendo la propria strategia di gioco. I picchiaduro a prima vista potrebbero sembrare titoli dalle meccaniche banali, in cui basta soltanto schiacciare i tasti a caso, ma in realtà hanno delle regole precise che devono essere studiate in modo approfondito per poter essere padroneggiati.
  • Bloopers: termine inglese che indica gli errori “visivi” riscontrati in un film. Ad esempio un bicchiere che cambia mano o posizione a seconda dell’inquadratura o il tizio in jean e maglione che passa alle spalle di Russell Crowe all’inizio de “Il Gladiatore” quando Russell accarezza il cavallo dopo essere tornato al campo con l’imperatore. Ci sono fior fiore di siti internet che riportano minuziosamente ogni Blooper riscontrato in ogni film.
    I Bloopers non sono da confondersi con le “Gag On Set” che sono gli errori che commettono gli attori recitando.
  • Bug: errore di programmazione del codice sorgente di un programma (che sia un programma semplice, o un sistema operativo, o un gioco) che in qualche modo ne inficia le funzionalità in modo più o meno grave. I Bug generalmente possono essere corretti con le patch.
  • Buttonsmashing: è una tecnica di gioco che deriva dagli anni ’80 quando in sala giochi c’erano i giochi sulle olimpiadi, in cui si doveva schiacciare forsennatamente i tasti del cabinato per far correre veloce il proprio omino (tipo a ogni pressione del tasto, un passo del corridore). Oggi quei giochi non ci sono più, però alcuni giocatori (Buttonsmasher) applicano ancora questa tecnica mentre giocano ai picchiaduro. Premono come se non ci fosse un domani i tasti senza alcuna cognizione di causa, spesso accompagnando il gioco con esclamazioni tipo: “Minkia oh, hai visto che mossa?!”. Il Buttonsmasher in genere non applica alcun tipo di strategia, né sa esattamente cosa sta facendo, se avesse degli zoccoli caprini al posto delle mani la differenza non si noterebbe nemmeno.
  • Camper: no, non è la famosa casa ambulante con le ruote, nel Nerdoverso il Camper (o Camperone) è un soggetto che ammorba i server delle partite online dei giochi, per lo più FPS e TPS. Il Camper, invece di andare in giro a sparare, si accampa letteralmente in un punto della mappa,per lo più seminascosto, e aspetta immobile per ore che qualcuno gli passi davanti per ucciderlo. Se viene stanato e ucciso, il Camper tornerà all’infinito in quel punto per ricominciare con la sua ignobile pratica di camperaggio fino alla successiva morte. Sono talmente stupidi e fastidiosi che a volte viene il sospetto che non siano umani.
  • Castare: italianizzazione di “to cast”, ovvero lanciare. Molti nerd appassionati di RPG fanno evidentemente fatica a usare l’espressione “lancio un incantesimo” preferendo “casto un incantesimo”. La castità è evidentemente un tema ricorrente nella vita di un vero nerd.
  • Casual gamer: Il casual gamer (in italiano noto anche come “Casualone“) è l’opposto dell’hardcore gamer. Sono persone che si dedicano saltuariamente a questa attività, il videogiocare, ritenuta sacra dai veri nerd. Per colpa, o merito, dei casual gamer sono nati titoli, serie e addirittura console inutili (ce n’è una su tutte che ha venduto miliardate di pezzi puntando proprio sui casual, se non avete capito qual è…siete dei casual gamer!!!) con evidente spreco di risorse naturali e inquinamento. Il casual gamer non è un nerd, ma non è nemmeno un calcio&figa.
  • CGI: è l’acronimo di computer-generated imagery, in italiano significa Immagini Generate al Computer. Con CGI si intendo, in genere, gli effetti speciali digitali, ossia creati al computer, inseriti nei film, negli spot pubblicitari ecc… ecc…
    Anche i cartoni animati moderni della Pixar, Dreamworks e altre case di produzione e distribuzione, si dice che sono realizzati in CGI.
  • Cliffhanger: no, non è il pessimo film con Silvester Stallone. Per Cliffhanger si intende un qualcosa rimasto in sospeso alla fine di un film o di una serie Tv o di una puntata di una serie Tv. È in realtà un escamotage per indurre curiosità e assicurarsi che lo spettatore guardi la puntata successiva, o la serie successiva, o il sequel, già programmato, di un film.
  • Combo: Care casalinghe non parliamo di forni a microonde con grill integrato. In ambito nerd-videoludico si intende una particolare sequenza di tasti da premere con il controller entro un determinato periodo di tempo (pochi secondi o frazioni di secondo) che genera e concatena mosse speciali o punteggi elevati. Il termine è nato ed è usato sopratutto nel genere beat’em up.
  • Command List: come dice la parola stessa è la lista dei comandi per controllare un videogioco. E’ principalmente utilizzata nei picchiaduro, e indica l’elenco delle mosse, con la relativa sequenza di tasti da premere, che un personaggio può fare. Legate alla Command List c’è la Damage List che indica il danno di ogni singola mossa, e la Frame List che indica, invece, la velocità di ogni mossa e le relative conseguenze che una mossa può portare, ossia coperture (possibilità di parare un contrattacco) e scoperture (vulnerabilità) del personaggio.
  • Console: esatto con una L sola!!!! Sono le macchine per giocare casalinghe o portatili, come Nintendo DS, Wii, PS3, X-Box 360, PSVita, PSP ecc…ecc…
  • Coreani: (o Koreani) esatto proprio il popolo laggiù dopo la Cina, stanno ai videogiochi (in primis picchiaduro) come i brasiliani stanno al calcio… non c’è storia sono i campioni indiscussi, impossibili, o quasi, da battere. Dalla loro hanno il vantaggio delle sale giochi, quindi molti più avversari e la possibilità di giocare contro ogni tipo di stile, personaggio, strategia ci possa essere. In più questo tipo di videogiochi esce nelle loro sale giochi almeno un anno prima, o più, che su console, il vantaggio è palese.
  • Cosplay: è una pratica seguita da fans, nerds ecc…ecc… che consiste nel vestirsi come i propri “eroi” di fumetti, manga, anime, film, videogiochi creando costumi e accessori, per lo più autoprodotti, il più verosimili a quelli indossati nel media originale. Oggigiorno non si fa nemmeno fatica a trovare negozi online che vendono costumi e accessori per il cosplay. Ormai in ogni fiera del fumetto c’è un “Cosplay Contest”, in cui i cosplayer sfilano recitando scenette inerenti al loro costume e al media da cui è tratto, e infine viene decretato un vincitore, o più vincitori a seconda delle categorie, che risulta essere il migliore per qualità di costume e recitazione.
  • Crossover: è un termine nato nel mondo dei fumetti in casa Marvel. Indica l’incontro di personaggi di serie differenti in avventure parallele legate alla continuity e alle serie regolari d’origine. In poche parole, un casino. Ora il concetto di crossover si è diffuso anche ad altri media, come i videogiochi, ad esempio “Marvel Vs Capcom” (in cui i persoanaggi della Capcom si scontrano con gli eroi Marvel) o il prossimo “Street Fighter X Tekken” (in cui i combattenti di Street Fighter fanno a botte con quelli di Tekken); più recentemente anche nel cinema, con il prossimo “The Avengers”, in cui si trovano riuniti i protagonisti degli ultimi film Marvel.
  • Curva di Apprendimento: è il rapporto tra il tempo necessario ad apprendere e la quantità di nozioni apprese. Applicata ai giochi, e ai videogiochi, indica quanto è facile imparare a giocare. La Curva di Apprendimento perfetta deve essere innanzitutto in salita, ed essere morbida, senza sbalzi verso l’alto o verso il basso. Questo significa, in un gioco, che il giocatore novello incontrerà poche difficoltà all’inizio, mentre impara regole e comandi del gioco, per poi incontrare difficoltà mano a mano più ostiche che gli permettano di applicare le regole e i comandi che ha imparato all’inizio. Verso la fine del gioco non ci sarà più niente da imparare, ma sarà tutto nelle mani del giocatore che dovrà riuscire a cavarsela usando la sua propria abilità. Vien da sé che i giochi migliori sono anche quelli con la Curva di Apprendimento meglio distribuita, mentre i giochi peggiori sono quelli in cui si trovano difficoltà grosse troppo presto, e in questo caso arriva la frustrazione, o che le difficoltà vere non si incontrano mai, e qui si arriva al non appagamento e alla delusione.
  • Cutscene: sono le scene cinematografiche nei videogiochi. Quelle parti dove non si ha il controllo del gioco, ma si assiste ad filmato che parte in un punto preciso e serve a far progredire la trama.
  • Deathmatch: modalità di gioco principale degli FPS online che può il cui obiettivo è di uccidere il numero maggiore di nemici. Può essere strutturato in “Tutti Contro Tutti”, oppure “A Squadre”, in un caso ognuno pensa a sé stesso, nell’altro si è raggruppati in 2 squadre una contro l’altra. Negli anni i semplice Deathmatch sono stati modificati con aggiunte tipo: “Cattura la Bandiera” in cui le 2 squadre devono contemporaneamente difendere la propria bandiera nella base di partenza e rubare quella avversaria per portarla nella propria base; “Difendi l’Obiettivo”, in cui una squadra deve difendere un obiettivo, e l’altra deve distruggerlo, il round successivo attaccanti e difensori si invertono i ruoli; “Conquista il Territorio” in cui le squadre devono conquistare una o più zone della mappa e tenerle per il maggior tempo possibile, difendendole. Ci sono altre modalità e variazioni inventate ad hoc per ogni gioco con una componente multiplayer online.
  • Digital delivery: è la distribuzione di contenuti software in via digitale, ossia tramite download da rete, e non utilizzando un supporto fisico. Film, videogiochi, fumetti, programmi e tanto altro che non necessita di supporto fisico (Cd, DvD, Blue-Ray) per essere usufruito.
  • DLC: (DownLoadable Content) sono contenuti aggiuntivi di un gioco distribuiti attraverso il network a cui la console o il pc si appoggiano. I DLC possono spaziare da costumi alternativi per i personaggi, ad armi particolari, a nuove mappe di gioco per la parte multyplayer del gioco, fino a vere e proprie porzioni di gioco in più, come avventure parallele alla trama principale, o mini avventure che avvengono a gioco finito. Sono per lo più a pagamento, anche se alcuni possono essere gratis, ma, in teoria, dovrebbero essere cose in più il cui acquisto dovrebbe essere a discrezione dell’utente e a quanto il gioco gli sia piaciuto.
  • FPS: First Person Shooter (in italiano Sparatutto in Soggettiva) è un genere di gioco, che attualmente va per la maggiore, in cui il giocatore impersona un personaggio armato di tutto punto che spara ad altri armati di tutto punto. La prospettiva di gioco è, appunto, in soggettiva, in pratica si vedono solo le mani che impugnano l’arma. Precursore del genere è il famosissimo “DOOM” mentre oggigiorno il re degli FPS è “Call of Duty” nelle sue varie versioni dalla Seconda Guerra Mondiale, ai più attuali Modern Warfare, ed è tallonato da vicino dall’altrettanto famoso “Battelfield”, ma gli esempi sono davvero numerosi per elencarli tutti.
  • Free Roaming: è un tipo di design di videogioco in cui il mondo di gioco è aperto ed esplorabile senza particolari vincoli (Open World) e la storia si evolve in modo non lineare quando si incappa in determinati eventi, che possono essere situazioni o personaggi, i quali affidano una missione al giocatore.
  • Gameplay: (giocabilità) è sostanzialmente la “meccanica di gioco” di un videogioco, ed è una delle voci, la più importante, con cui si valuta la qualità del gioco.
  • Geek: il Geek è una persona estremamente affascinata dalla tecnologia e della quale insegue ogni novità. Trattasi di Nerd frustrati in quanto non direttamente riconosciuti dalla società, al contrario dei Nerd, che quindi per trovare il loro posto nel mondo devono autoproclamarsi Geek. Se i Geek aspettassero di essere definiti tali non esisterebbero.
  • Glitch: simili ai Bug, i Glitch, sono “errori strutturali” di un gioco che portano ad un vantaggio evidente per chi li usa, il Glitcher. Possono essere ad esempio dei “buchi” nella costruzione poligonale del muro di una mappa di gioco che permettono al giocatore di varcare le soglie della mappa stessa finendo oltre essa rimanendo invisibile agli altri giocatori, ma, contemporaneamente, continuando a vedere l’area di gioco nella sua interezza senza muri, e sfruttando questa posizione di vantaggio per uccidere gli altri. Un altro esempio potrebbe essere che, usando in modo improprio un’arma (un lanciarazzi abbinato ad una bomba a mano), riesca a causare dei danni maggiori che se usata in modo normale. Qui c’è un video che mostra un Glitch. Sfruttare i Glitch è automaticamente una dichiarazione di essere un perdente…
  • Hardcore gamer: no, non è Rocco Siffredi con in mano il suo joystick. L’hardcore gamer è quel particolare videogiocatore che dedica gran parte del proprio tempo libero ai videogiochi, spesso predilige titoli particolarmente difficili e punta sempre a completarli al 100%. Che significa non solo completare la storia principale, ma portare a termine tutta una serie di compiti prestabiliti dai programmatori, o sottomissioni parallele alla storia principale. A volte sono vere e proprie bastardate da esaurimento nervoso, tipo compiere un certo numero di mosse in un determinato periodo di tempo, completare un livello senza mai essere colpito o morire, percorrere migliaia di Kilometri, etc.
  • Heist-Movie: sono quei film che ruotano intorno ad una grossa rapina o una truffa. In genere sono ricchi di colpi di scena e azione, possono essere seri o a sfondo comico. Nel genere rientrano film come: “I Signori Della Truffa“, “La Stangata“, “The Italian Job“, “Ocean’s Eleven“, giusto per citarne alcuni.
  • Hype: è una tecnica di marketing intelligente che spinge un prodotto identificandolo come “assolutamente da avere”. In italiano può essere tradotta come “fregola”. In genere si dice che per un qualcosa di particolarmente atteso, videogioco, film, fumetto ecc…ecc.. c’è l’hype dei fans.
  • Input Lag: a differenza del LAG, che dipende dalla connessione, l’Input Lag è una caratteristica intrinseca della tecnologia delle Tv e introduce un ritardo dei comandi impartiti durante il gioco. E’, cioè, il tempo che intercorre tra la pressione di un tasto e l’inizio dell’azione sullo schermo, in poche parole, ed è espresso in Millisecondi (ms). Questo dipende dai filtri che le Tv moderne, LCD e Plasma, applicano in automatico alle entrate digitali, HDMI, per migliorare la resa dell’immagine. Questo processamento delle immagini richiede un certo tempo, la situazione può migliorare, ma non scomparire, con i vari Game Mode che ogni Tv ha tra le impostazioni. L’Input Lag (qui un articolo in inglese sull’argomento, con un video che dimostra bene cosa sia l’Input Lag) non è dichiarato dai produttori di Tv, quello dichiarato nelle schede tecniche (2 ms, 6 ms, 8 ms) è il Tempo di Risposta dei Pixel, ovvero quanto un Pixel ci mette a cambiare colore, questo influisce sul famoso Effetto Scia e sulle Immagini Residue (entrambi si notano molto dagi 6 – 8 ms in su). Resta il fatto che i televisori migliori per giocare rimangono ancora oggi i vecchi CRT, a tubo catodico, che però hanno di contro delle diagonali piccole (massimo 32″) e una definizione bassa (576p).
  • Joystick: è la vecchia “manopola” per giocare con il computer o i cabinati in sala giochi. Ha avuto varie trasformazioni, si è partiti dai primi semplici a 1 o 2 pulsanti fino a quelli con decine di pulsanti programmabili, ovviamente di pari passo con l’evoluzione dei videogiochi e della tecnologia associata. Con l’avvento delle console il Joystick è stato sostituito dal Joypad (abbreviato in Pad), che al posto della levetta per i comandi ha la “croce direzionale”. Anche in questo caso l’evoluzione tecnologica ha portato alla trasformazione del Pad, aggiungendo tasti azione, levette analogiche per il movimento ecc…ecc…. Alternativa al Pad e al Joystick è l’Arcade Stick (o semplicemente Stick per gli amici) composto da una base massiccia su cui ci sono tra i 4 e gli 8 tasti azione più una leva per il movimento. Lo Stick è quasi esclusivamente relegato all’uso con i picchiaduro, in quanto offre la possibilità di movimenti più veloci e precisi che non il Pad.
  • LAG: è un termine che indica il ritardo (LAtency Gap) nello scambio di informazioni in una connessione internet. E’ un problema noto soprattutto nel gioco online dove il LAG può influenzare direttamente il risultato di uno sconto. Se l’utente che sta giocando ha del LAG potrebbe avere problemi a visualizzare il nemico che ha di fronte e vederlo nella posizione dove si trovava qualche secondo prima spingendolo, in buona sostanza, a sparare al niente, mentre il nemico gli è alle spalle. Qui un divertente video che spiega bene gli effetti del LAG. Siccome la madre dei pezzi dimmerda è sempre incinta e partorisce come i topi, ecco spuntare chi è riuscito ad inventare un dispositivo che crea del LAG e lo avvantaggia: il Lag Switch. Sostanzialmente si tratta di un interruttore che collegato ad un preciso filo del cavo Ethernet per la connessione tra la console, o il pc, e il router, introduce un ritardo senza far cadere la connessione. I Lag Switchers si divertono un mondo a “imbrogliare” durante le partite per vincere, chi lo subisce un pochino meno. Qui un filmato per capire cos’è un Lag Switch, qui invece per apprezzarne gli effetti. Ma mi raccomando, voi a casa non fatelo, il Lag Switch è da perdenti.
  • Live action: Adattamento cinematografico, con attori in carne e ossa, di un fumetto, un videogioco o un cartone animato. Salvo rari casi (su tutti il pregevole “300“) si tratta di emerite stronzate buone solo per quei fan a un passo dalla dissociazione completa dalla realtà. Un grazioso esempio a questo link
  • Lootare (voce del verbo): Neologismo, derivato dall’inglese “to loot” (saccheggiare), che sta a indicare la particolare attività, presente spesso nei GDR o negli FPS, del frugare nelle tasche dei cadaveri o all’interno di mobili, casse, etc, alla ricerca di munizioni, armi, oggetti, bonus..insomma attività di sciacallaggio.
  • Manga: sono i famosi fumetti giapponesi. Ormai si trovano normalmente in edicola e nelle librerie specializzate, e sono stampati con l’impostazione originale, ossia si leggono da destra verso sinistra sia le tavole che l’intero libretto. I primi a essere importati erano invece riadattati in modo da poterli leggere con l’orientamento occidentale: le tavole venivano ribaltate, “specchiate”, ed erano poi re-impaginati. Inutile dire che questo sistema di ribaltamento portava a errori madornali.
  • MMORPG: Acronimo che sta per Massive Multiplayer Online Role-Playing Game. Sono quei particolari giochi di ruolo che si svolgono online e vedono impegnati contemporaneamente nello stesso scenario di gioco (solitamente molto vasto) migliaia o, nel caso di titoli di successo, milioni di giocatori. L’ambiente di gioco è sempre attivo ed è influenzato costantemente dalle azioni, decisioni e comportamenti tenuti dai partecipanti. Inutile dire che alcuni nerd hanno sviluppato esistenze virtuali parallele, solitamente con un tasso di figaggine inversamente proporzionale a quella che hanno nella vita reale. Un esempio su tutti, nonché il MMORPG per eccellenza, è “World Of Warcraft”.
  • Motion Capture:  (o Mo-Cap)tecnica usata negli effetti speciali cinematografici che consiste nel riprendere un attore che indossa una speciale tuta per la Mo-Cap, costituita da un particolare materiale e delle palline bianche nei punti di articolazione, da varie angolazioni, e inserire questi movimenti in un computer che poi li applica ad un modello virtuale tridimensionale di un personaggio che sarà poi inserito in un film. Il vantaggio di questa tecnica è che il personaggio virtuale avrà dei movimenti molto realistici, più di quelli che potrebbe elaborare un animatore a mano. La Mo-Cap è la diretta discendente del Rotoscope, tecnica simile, ma applicata ai cartoni animati (“Biancaneve” di Disney ne è un esempio). Esempi di Mo-Cap sono il Gollum de “Il Signore Degli Anelli” costruito sulle movenze dell’attore Andy Serkis. Diretta discendente della Mo-Cap è la Performance Capture in grado di riprendere anche le espressioni degli attori e tramutarle in espressioni di personaggi virtuali dando loro ancora più profondità espressiva, un esempio è il recente Avatar di James Cameron, costruito quasi interamente in Mo-Cap e Performance Capture.
  • Motion Controller: con le ultime generazioni di console sono stati introdotti i Motion Controller, ossia controller di gioco che invece di utilizzare tasti direzionali e levette analogiche, sfruttano il movimento del corpo del giocatore. La prima console ad inserirli come mezzo per giocare è stata la Wii, a cui poi sono arrivati, per emulazione, il Move di Sony e il Kinect di Microsoft, quest’ultimo fa affidamento su una telecamera capace di percepire i movimenti del giocatore e riprodurli nel gioco senza alcun supporto fisico nelle mani del giocatore. Detta così mi rendo conto che sembra una figata, ma non è tutto oro quello che luccica. Il successo dei Motion Controller, non avendo bisogno di particolari abilità o di grande esperienza in videogiochi, è dovuto soprattutto ai Casual Gamers, molto più numerosi degli Hardcore Gamers.
  • Nerd: siamo noi! Vengono definiti Nerd gli appassionati, un po’ secchioni, di un genere di mondo che comprende: fumetti, videogiochi, film, musica, GdR, ma anche materie scientifiche, e tecnologia. Nato come termine dispregiativo per indicare chi, molto intelligente, tendeva ad estraniarsi e isolarsi dalla società che per non far parte della (mediocre) massa, ora è un vanto. Numerosi film e serie Tv hanno sdoganato l’appellativo arrivando a far vedere al mondo che il Nerd non è solo il brufoloso quattr’occhi con le penne nel tascino e lo scotch per tenere insieme gli occhiali, ma una persona intelligente e sensibile a cui piace mentalmente spaziare e imparare.
  • Noob: traslitterazione dell’inglese Newbie che significa “nuovo”. In genere Noob è inteso in senso dispregiativo, ed è un appellativo che viene affibbiato a qualcuno “nuovo e incapace” in un certo ambiente. Ovviamente è l’appellativo che va per la maggiore sui server dei giochi online. In italiano è diventato NabboNiubbo o Nabbazzo… nessuno dei quali è un complimento.
  • Otaku: è Nerd detto in giapponese e, ovviamente, appassionato delle robe da Nerd giapponesi.
  • Patch: in italiano significa Cerotto, in Nerdese è un programmino che, una volta lanciato, serve a correggere gli errori, o Bug, di un altro programma, un sistema operativo, o un videogioco.
  • Postare: traslitterazione italiana di “to post”, pubblicare, è il comando che si da per “registrare e rendere pubblico” quello che si è scritto su di un forum o in un blog.
  • Prequel: quando un film, un fumetto o qualsiasi altra cosa, ha successo è possibile che venga girato un Prequel, ossia un film che narra le vicende di quello che è successo prima del primo film. Non è sempre detto che i prequel siano dello stesso media dell’originale, ci potrebbero essere prequel a fumetti di film famosi, o di super eroi, o videogiochi, o fumetti prequel di videogiochi, insomma un marasma, ma il concetto è chiaro. Lucas, con la nuova trilogia di Star Wars, prequel, della trilogia vera, ha contribuito a farci odiare la parola Prequel.
  • Quick Time Events: o QTE è un termine che indica una modalità di gioco, di un videogame, in cui bisogna premere i tasti indicati a schermo entro un certo periodo di tempo, i genere molto breve, sennò è facile e ci riescono tutti.
    I QTE possono essere solo brevi sezioni di un gioco, come ad esempio nella saga “God Of War“, oppure essere proprio il sistema di gioco principale, come in “Heavy Rain“.
  • Quotare: traslitterazione italiana del verbo inglese “to quote”, ossia citare, viene usato nei blog o nei forum per riportare una domanda o un’affermazione e rispondere direttamente ad essa o all’autore. Molto utile se l’affermazione Quotata è stata fatta vari post o pagine prima. Fondamentalmente serve a portare avanti un discorso in una discussione più ampia.
  • Random: dall’inglese “casuale” è un sistema di gioco asistematico in cui il videogiocatore non ha bene idea di quello che sta facendo, ma va, appunto, a Random (in italiano vengono chiamati Randomoni o Random). Il Random spesso è anche un Button Smasher. I Random si trovano principalmente nei picchiaduro, ma non è escluso che ci sia qualche mente superiore che riesca ad applicare queste non  strategie anche ad altri generi di giochi.
  • Remake: è il classico rifacimento di un film vecchio, ma nemmeno troppo. A volte può essere un bene perché si migliora qualcosa che vuoi per i tempi, vuoi per il budget, o per i mezzi a disposizione, può essere migliorato, vedi “King Kong” di Peter Jackson con il “King Kong” anni ’30. Oppure possono essere totalmente inutili come “Psycho” di Gus van Sant che rifà, inquadratura per inquadratura, lo “Psycho” di Hitchcock. O peggiorare la pellicola originale con un remake banale e stupido come il “Nightmare” di Samuel Bayer che rifà il primo “Nightmare” di Wes Craven peggiorando il personaggio iconico di Freddy Krueger e con una regia che, per evitare un rating di censura troppo alto, rende il film non spaventoso come era l’originale. In genere a Hollywood si ricorre al Remake per 2 motivazioni principali. la prima è per mancanza di idee, si attinge al vasto parco di film che hanno avuto successo e si rifanno in modo da sfruttarne il buon nome, massima resa con il minimo sforzo, oppure per distribuire in sala film stranieri che gli americani pecoroni non andrebbero a vedere, mentre se sono americani li vanno a vedere. Di esempi ce ne sono moltissimi per questo ultimo punto, basti dire che le commedie di maggior successo americane spesso sono remake di commedie francesi: “La Donna in Rosso“, “Tre Scapoli e Un Bebè“, giusto per citarne 2 dal successo strepitoso.
  • Retrogamer: videogiocatore che si dedica a console e relativo software di vecchia data, spesso nemmeno più in commercio. A volte per giocare ad alcuni di questi classici è necessario l’utilizzo di un così detto “emulatore”, software da far girare su pc che simulano il funzionamento di hardware dismesso, in grado di leggere e caricare le ROM dei vecchi giochi. Possiamo anche definire il retrogamer come un disadattato tra i disadattati: oltre a fuggire dentro realtà virtuali, come i videogiocatori standard, sente il bisogno di andare a rifugiarsi nel passato, incapace di affrontare il presente. Vuole rivivere ricordi, sensazioni e pomeriggi dell’infanzia. E lo fa attraverso un videogioco.
  • Reboot: parola in auge ultimamente, dal momento che le saghe cinematografiche basate sui supereroi vanno a morire dopo 2 o 3 film. Si cancella tutto quanto detto, e si riparte da 0, Reboot appunto,con un nuovo primo film girato da altri e con un punto di vista, si spera, diverso. E’ il caso della trilogia di “Batman” diretta da Christofer Nolan che cancella i primi 2 “Batman” di Tim Burton. O quello che succederà ora con il nuovo “The Amazing Spider-Man” che andrà a cancellare i 3 film di Sam Raimi. Questo può succedere anche nei fumetti, e nelle saghe videoludiche, anche se in queste ultime meno frequentemente.
  • RPG: Role Playng Game (in italiano Giochi di Ruolo) è un genere di gioco, videoludico o da tavolo, in cui si impersona un personaggio che agisce all’interno di avventure scritte da un Master, in caso sia da tavolo, o preprogrammate dai programmatori, in caso si tratti di videogiochi. Il più famoso GDR da tavolo è “Dungeons and Dragons” di impostazione Fantasy, mentre in versione elettronica abbiamo una vasta gamma di rappresentanti, quali: “Elder Scrolls” (fantasy, giunto al quinto capitolo: “Skyrim”), “Fallout” (con ambientazione post atomica), o la serie “Mass Effects” (fantascienza giunta al terzo capitolo). Nel mondo dei videogiochi poi spopolano i famosi JRPG ossia i Japan Role Playng Game, giochi di ruolo di impostazione orientale, i più noti appartengono alla serie “Final Fantasy”, giunta ormai al ventordicesimo capitolo. Caratteristica degli JRPG è che l’ambientazione non è fantasy o fantascienza vera e proprio, piuttosto un misto non ben definito che attinge un po’ da svariati generi, e spesso sono a sfondo Steam Punk.
  • Sand Box: letteralmente è il recinto di sabbia dove giocano i bambini. Applicato ai videogiochi il Sand Box sta a indicare un gioco dove il giocatore non ha uno scopo preciso da raggiungere, ma può inventarlo lui stesso interagendo con l’ambiente circostante. E’ usato anche come sinonimo di Free Roaming.
  • Sequel: è il nuovo episodio di un qualcosa. Film, fumetti, vidoegiochi ecc…ecc… Può essere solo il secondo episodio, ma anche il terzo o il quarto ecc…ecc…
  • Spam: ormai sappiamo tutti che lo Spam è quella caterva di e-mail fuffa che ci intasano la posta elettronica cercando di convincerci ad allungare il pene, comprare su un sito e tutto il resto. Nel Nerdoverso dei videogames invece è la ripetizione alla nausea di una determinata mossa o strategia, lo Spamming. Anche questa parola è legata, ovviamente, principalmente ai picchiaduro, dove un esperto giocatore può “Spammare” (come si dice in italiano) spesso una mossa particolarmente buona, anche in altri giochi c’è lo Spamming, ovviamente dipende dal gioco.
  • Spawn: se si cerca su un dizionario di inglese Spawn significa: “deporre le uova” oppure “progenie”. In nerdese da fumetti è il nome del personaggio creato da Todd McFarlane, mente nei videogames invece è un verbo usato come “generare” da cui deriva il più comunemente usato “Respawn“. Spawn e Respawn sono termini utilizzati soprattutto negli FPS quando, dopo la morte, si viene reintrodotti in uno dei punti predefiniti della mappa, in genere lontano dal nemico, per continuare a combattere. Viene utilizzato anche per altri giochi, nei free-roaming ad esempio, indicando la generazione casuale di macchine, pedoni, animali ecc… ecc… a seconda dell’ambientazione del gioco. Noi italiani abbiamo fatto nostro il termine italianizzandolo in “Spawnare” o “Respawnare“.
  • Spin-off: Film, serie TV, videogioco o fumetto che prende spunto da un’opera precedente condividendo con essa la stessa ambientazione e/o un personaggio in comune.
  • Spoiler: mi dispiace ma non è un blog per tamarri e calcioefiga, quindi se cercate informazioni sulle appendici aereodinamiche per la vostra Golf GTI andate fuori dai coglioni. Qui per spoiler si intende “anticipazione di parte della trama”. Si trova anche in forma verbale italianizzata: “spoilerare” significa quindi che qualche stronzo vi sta rovinando il film (o videogioco, o fumetto o libro) raccontandovi come va a finire.
  • Steampunk: è un sottogenere di fantascienza nel quale si immagina che, in passati alternativi di determinate ere come ad esempio quella Vittoriana, o il Far West, si utilizzi della tecnologia avanzata e anacronistica alimenta a vapore. I racconti di Jules Verne e H. G. Wells hanno elementi di Steampunk al loro interno… anche se il nome “Steampunk” è nato tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90.
  • Tagline: frase breve che, in ambito cinematografico, fa riferimenti alla trama del film o ne riprende tematiche, caratterizzazioni o sentimenti evocati. Spesso viene aggiunta nella locandina e riportata nel materiale promozionale. Gli esempi di tagline famose sono molteplici, dal “Ne resterà soltanto uno” di Highlander al mitico “In space no one can hear you scream” di Alien. In particolare quest’ultima la si ritrova molto spesso citata e, a volte, anche riadattata in altri contesti. Non so se avete capito…
  • Teaser: dall’inglese “to tease” ossia stuzzicare, viene usato proprio per stuzzicare (ma va?!) la curiosità della gente con piccole anticipazioni su un qualcosa che succederà. Questa tecnica di marketing è usata moltissimo nel cinema con la diffusione, da parte delle case di produzione, con la diffusione di brevi Teaser Trailer che spesso constano solo in un titolo di richiamo o in brevissime immagini del film. I Teaser Trailers in genere servono a scatenare “l’Hype” degli appassionati e spesso sono seguiti a distanza di giorni o addirittura di mesi dai primi Trailer ufficiali.
  • Tie-in: Film, videogioco, fumetto o libro che ricalca storia e personaggi nati originariamente su un differente mezzo di intrattenimento, sempre tra questi appena citati. Per esempio “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson è ovviamente il tie-in del famoso libro di J.R.R. Tolkien.
  • TPS: Third Person Shooter (in italiano Sparatutto in Terza Persona) simili agli FPS, ma la prospettiva di gioco è in 3^ persona, con la visuale dietro le spalle del personaggio. Esempi di TPS sono la serie “Uncharted” per Playstation 3 e la serie “Gears of War” per la X-Box 360.
  • Trekkers: sono i fan di Star TrekGene Roddenberry è il loro Dio. I Trekkers si dividono in varie categorie: i moderati che apprezzano molto Star Trek, hanno visto tutte le puntate e i film, e ritengono che Star Trek sia la miglior fantascienza disponibile; i fedeli che pensano che oltre a Star Trek non ci sia altra fantascienza, e guardano con la tenerezza riservata solo agli idioti chi invece pensa che Star Wars sia fantascienza; gli irriducibili che venerano Star Trek, il resto non esiste, il loro stile di vita è impostato su i dogmi del Dott. Spock e gli è venuto uno sturbo quando hanno saputo che nel nuovo film di Star Trek Spock sarebbe stato interpretato da Zachary Quinto; gli estremisti, tutto ciò che non è Star Trek è merda, conoscono le battute di tutti i film a memoria, quando vanno al cinema o a una convention di fumetti si vestono come il loro personaggio preferito, conoscono a memoria tutto dell’universo di Star Trek, potrebbero pilotare l’Enterprise, hanno convertito la loro auto per farla andare a Curvatura, e quando salutano alzano la mano con le dita divaricate e dicono: “Lunga vita e prosperità!”. Se quando siete faccia a faccia con un Trekker Estremista vi viene voglia di dargli delle forti sberle sul coppino, non vi preoccupate, è normale.
  • Trekkies: è un termine che indica i Trekkers, ma per molti di loro è inteso in senso negativo, nonostante l’abbia coniato Gene Roddenberry in persona. Alcuni Trekkers sentendosi chiamare Trekkies potrebbero offendersi, un po’ come chiamare “Negro” un uomo di colore.
  • Trofei: stessa cosa degli Achievements, ma per Playstation. Fondamentalmente non servono a niente se non a far innervosire il giocatore e a costringerlo a giocare più volte lo stesso gioco.
  • Troll: mostro presente in quasi ogni ambientazione Fantasy caratterizzato da una scarsa intelligenza, un aspetto raccapricciante e un odore nauseabondo. I Troll in genere strisciano fuori dalla paludi attaccando indiscriminatamente chiunque passi. E’ molto difficile combattere i Troll in quanto hanno un potere di rigenerazione che permette loro di guarire velocemente dalle ferite e tornare a rompere i coglion… combattere in breve tempo, l’unico modo di sconfiggere definitivamente un Troll è, una volta dominato e reso inabile, approfittare del tempo messo a disposizione dal suo potere di  rigenerazione per dargli fuoco e bruciarlo definitivamente. Tutto questo preambolo è per indicare che la parola Troll è spesso usata su internet per indicare quei maledetti rompicog… quegli utenti che si divertono a insultare gratuitamente, e stuzzicare la “vittima prescelta” solo per il gusto scatenare “Flame” (liti) e rovinare la giornata a tutti, ossia Trollare, e l’unico modo di sbarazzarsi di loro è bannarli (impedirgli di connettersi) più o meno definitivamente dal sito o blog o forum che hanno preso di mira… anche se alcuni non sarebbe male bruciarli. I Troll si trovano anche nei giochi online, e spesso sono Lag Switchers o Glitchers che non paghi di aver rovinato una serata o una partita con il loro comportamento antisportivo, poi sono così intelligenti da mandare anche messaggi sbeffeggianti e insulti… purtroppo contro i Troll dell’online non c’è difesa se non abbandonare la partita e ignorarli.
  • Walkthrough: è una guida passo passo attraverso un gioco, la soluzione completa che indica cosa fare, quando farlo, perché farlo. In passato era usata per affrontare sezioni difficili di videogiochi, oggigiorno, invece, vista la caduta perpendicolare del livello di difficoltà medio dei videogiochi, le soluzioni e i Walkthrough sono utilizzati principalmente per pigrizia mentale o proprio per limitate capacità intellettive dei videogiocatori.

Scritto da: Capitan Catarro

"Mi stai facendo piangere e ti assicuro che non ti piacerà vedermi piangere!"

6 pensieri su “Nerdabolario

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.