Il week end non è cominciato per niente bene, sabato mattina accendo il PC, perché dovevo pubblicare un post, ma… niente, hard disk morto e computer in assistenza, sperando di non aver perso tutto.
Questo avvenimento mi ha fatto capire quanto è effimera la nostra vita e quanto siano poco affidabili le tecnologie a cui ci affidiamo ad occhi chiusi tutti i giorni, consegnando loro tutti i nostri ricordi e i nostri lavori.
Tutto questo al netto delle bestemmie che ho pronunciato sabato mattina.
Quindi scusate se non ho risposto ai commenti, ma ho recuperato un computer solo ieri sera per ricominciare a scrivere e con calma rispondo a tutti.
Poi il pomeriggio sono andato con il mio amico a vedere Insidious 2 – Oltre I Confini Del Male che mi ha fatto capire come è facile sprecare delle belle idee in due film assolutamente effimeri e soprattutto quanto sia abusato oggi il termine horror.
Insidious 2 è il film perfetto per chi ha adorato il primo Insidious. È un film da non vedere per chi non ha visto il primo ed è, infine, un film che farà rivalutare parzialmente il primo a chi l’ha odiato o a chi, come me, l’ha trovato un filmetto come un altro.
Il regista dei due Insidious è il James Wan che ho tanto apprezzato in The Conjuring e nel primo Saw – L’Enigmista.
Come dicevo in quell’occasione, Wan è uno che la lezione sull’horror l’ha imparata a memoria e, per quanto non sia un genio e non abbia inventato nulla, ha uno stile di regia molto personale, cosa non da poco nella pletora dei registi da pubblicità di oggi, talmente anonimi da sembrare essere fatti con lo stampino.
Invece il buon James lo si riconosce subito appena inquadra un corridoio, una porta, o un dialogo, anche se la sua specialità è mettere tensione. Quella nei suoi film non manca mai.
Certo poi la maggior parte delle volte la finalizza con uno spaventerello da BUH!, che un po’ ti fa cadere le palle perché te lo aspetti, però negli attimi prima sei tutto teso sulla poltrona aspettandoti chissà cosa.
Altre volte invece ti viene voglia di prenderlo a sberle forti perché costruisce alcuni dialoghi che non stanno né in cielo né in terra per quanto sono stupidi.
Piccolo esempio in questo film: seduta spiritica, il medium tira fuori dei dadi molto fashion con su le lettere e li tira in modo che gli spiriti compongano le risposte alle sue domande. Il primo tiro va a vuoto e lui dice agli altri seduti intorno al tavolo: “Vi avevo avvertito, questa non è una scienza esatta!“, ma và?! Cazzo ero convinto di stare vedendo una puntata di Quark!
Queste sono le note positive di James Wan che, guarda caso, corrispondono anche con quelle negative.
In pratica Insidious 2 è il terzo film, dopo The Conjuring e Insidioous, in cui applica alla lettera le stesse identiche cose per creare tensione: porte che si aprono da sole cigolando, pavimenti in legno che scricchiolano, gente che parla nel walkie talkie per tenere d’orecchio d’occhio i bambini piccoli, primi piani nei corridoi e potrei andare avanti ad oltranza elencando le cose che ha imparato sugli horror e che non si vergogna di riproporre in tutti i suoi film.
Probabilmente in Fast & Furious 7 farà cigolare le portiere e scricchiolare le macchine… e magari ci schiaffa dentro un paio di fantasmi o farà possedere Vin Diesel dal Demone delle Corse.
“Sì, ok, va bene James Wan, ma Insidious 2 com’è?” chiederete voi.
Insidious 2 è difficile da definire e, a questo punto, è difficile dire anche come sia il primo Insidious, visto che bisogna partire da quello.
A me il primo, come dicevo, aveva lasciato piuttosto indifferente: né bello né brutto, alcune cose erano carine, ma in sostanza niente di imprescindibile secondo me. Il prodotto tipico di Wan che non aggiunge niente al panorama cinematografico dell’horror, ma ricicla tutto quello fatto prima, ma alla fine era costato solo un milione e mezzo di dollari e quindi in parte era anche scusato.
Insidious 2 è costato 5 milioni, anche se non sembra, e parte esattamente dove finisce il primo film, con tutto che il primo era autoconclusivo, e va a spiegare tutti i temi aperti nel primo, giustificando in modo egregio ciò che non era necessario giustificare o spiegare.
In pratica i due film in realtà sono un unico film da 3 ore e passa.
Per farvi capire meglio userò un’equazione: Insidious 2 sta a Insidious come Ritorno Al Futuro 2 sta a Ritorno Al Futuro.
Con la differenza che i Ritorno Al Futuro sono capolavori e gli Insidious no.
Però c’è da riconoscere a James Wan e il suo sceneggiatore Leigh Whannell la volontà di elevarsi dalla massa dei sequel inutili dando un senso a tutto, come se avessero pensato: “Dobbiamo fare un sequel, già che ci siamo facciamo un bel sequel intelligente invece della solita merda svogliata che fanno tutti.”
Porca miseria ci sono riusciti a farlo e sono riusciti anche a confondermi e a farmi un po’ incazzare.
Sono confuso, e l’avrete capito anche voi visto che un po’ ne parlo bene e un po’ ne parlo male, perché a me i due Insidious non sono piaciuti, però è innegabile che non sono i soliti horrorini da spaventerello, benché effettivamente lo siano.
Sono incazzato perché Wan e Whannell hanno avuto delle grandi idee e hanno dimostrato molta intelligenza nello sviluppare la serie, evolvendola in modo non banale. Sono riusciti buttare dentro anche citazioni non stupide e fini a se stesse di capolavori come Shining. Cose purtroppo sprecate in due film che non meritavano, dimostrando che si poteva fare davvero molto di più.
Tra l’altro riescono anche a chiudere la loro storia, lasciando però aperta la porta ad eventuali sequel con protagonisti la squadra dei due “demonologi” simpatici, in caso i produttori volessero sfruttare il marchio a oltranza anche senza Wan, che ovviamente è uno che fa incassare e quindi ora vuole fare cose più mainstream.
Un po’ sono anche incazzato perché sono riusciti a farmi spendere più di mille parole per parlare di due film che ho visto così, tanto per.
Tutti i film di cui ho parlato:
More from my site
Scritto da: MrChreddy
"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"
Insidious è stato il mio primo Horror dopo seri… non sono un grande frequentatore del genere, come già avevo detto.
Devo ammettere che il primo mi fece tendere abbastanza, ma non è che mi rimase troppo addosso, nel senso che si, mi spaventò ma poi finito il film tutto passato praticamente!!!
Ora, dopo la recensione che ne hai fatto, mi sono incuriosito quel tanto che basta per guardarlo anche se so già che non mi colpirà tantissimo.
Grazie MrC per questo post e spero tu possa recuperare il tuo pc senza alcuna perdita in dati…
Il problema è proprio quello, tanta tensione che poi non sfocia in una cippa… è come un coito interrotto.
Proprio quello volevo dire, ottime idee usate in film che comunque non rimarranno nella memoria di nessuno…
Per il PC sto aspettando la chiamata del negozio che mi dica cosa è successo…
Se la cosa più spaventaosa è questa:
http://www.youtube.com/watch?v=zcSlcNfThUA
non può essere un grande horror! :D
Auguri per il PC. Che questa è la cosa più importante. Intanto.
Per il resto, mamma mia, che tristezza. Non se ne può più, Poi, fatemi capire, ma il buon Patrick Wilson ha intenzione di diventare l’Indiana Jones degli “horror” (notare bene dove ho messo le virgolette)??
Non c’è nulla da disprezzare di più di chi ha un buon potenziale (parlo del regista e mi fido del tuo giudizio) e lo mette al servizio di auto-compiacenti e sempre più iper-omologanti “opere”. MERDA su di loro e chi non salta come loro è !!! … ahiò!!!
Di passaggio, per il solito titolo italiota pacchiano, nauseabondo e patetico: – ma “oltre il confini del male” cosa dovrebbe esserci? .. l’ultra-male .. o stavvedere magari il bene :D .. che Dio li fulmini.
Il mercato dei suoni post-produzione e delle “colonne sonore” (ri-notare bene dove ho messo le virgolette) che furoreggia, anche quelli, non se ne può più. Pessimismo e fastidio. Il prossimo Horror che voglia chiamarsi tale, dopo cotanta ignominia e aver detto tutto quello che c’era da dire, si dovrà avere le palle di farlo senza colonna sonora e suoni aggiunti. Quella volta rischierò i miei soldi per un biglietto, fino ad allora, che gli vada storta l’anima de’ li mortacci loro
Fare gli auguri porta sfiga, lo prendo come un “in bocca al lupo” e ti rispondo “crepi male, cazzo!” ;)
“Oltre i Confini del Male” è il fulminante sottotitolo italiano del film, che in originale è solo Insidious Chapter 2, che almeno ti fa capire che stai vedendo la seconda puntata di questa miniserie.
Patrick Wilson mi sa che è l’attore feticcio di James Wan ormai… oppure il suo amante, una delle 2. :D
“Oltre i confini del male” c’è Event Horizon XD
Oltre i Confini Del Male c’è Insidious 3… :D
Ottima risposta ;)
Non c’è che dire, per gli assist sono un professionista :D ..ho riso un’altra volta.
Però, per tornare pseudo-seriamente sull’argomento, preferirei diventasse l’attore feticcio di qualche altro autore, il buon Wilson, poi può anche rimanere l’amante di questo .. no problem, non sono un moralista :D
A me basterebbe che gli diano da fare un film che lo metta in mostra e la smetta di sprecare buone interpretazioni in film di serie B.
A me piacque molto in Hard Candy. Inoltre voglio ricordare che fa una comparsata in Prometheus U_U
Per quello c’è anche in Watchman ed anche soprattutto in A-Team!!! ;)
A me piace come attore…
“però è innegabile che non sono i soliti horrorini da spaventerello, benché effettivamente lo siano”
Certe frasi mi fanno impazzire… :D
Grazie MrChreddy nn avendo visto il primo passo… :-)
Sì, passa pure, non perdi niente che, in un modo o nell’altro, tu non abbia già visto :D
Ho letto la recensione e m’hai incuriosito un sacco.
Praticamente, se non erro,
dovrebbe essere un bellissimo film che fa cagare.
Un horror riuscitissimo per tutti quelli che odiano i film dell’orrore.
Uno schifossissimo capolavoro.
E’ bello per quanto è brutto.
Giusto?
Hai riassunto perfettamente quello che volevo dire… non ho il dono della sintesi -_-‘
Ho visto il primo
e ho capito quello che vuoi dire:
un’ottima idea
presa, ciancicata, calpestata, ingoiata e vomitata nel cesso.
Guarda, con qualche limatura agli angoli
e una regia coi controc… fiocchi
veniva fuori una cosa molto valida.
Sì, perché la storia c’è, dai,
a parte qualche stronzatina qua e là
(“esci da questo corpo”
ehm, reverendo, il problema è proprio questo, è già fuori, si tratta di riagguantarlo)
c’è abbastanza linearità.
Certo, il problema è come rendere il tutto…
peggio non si poteva.
Qua siamo alla summa dei luoghi comuni dell’horror
che rovinano tutto.
Anche Shining, per dire,
se il Maestro si fosse limitato, come in questo caso,
a far sbattere le porte
a far correre i bambini
a far vedere facce in penombra
e a ingrigire la fotografia
e a far partire filastrocche “inquietanti”
e ad alzare la tensione a botte di zigrinate di violoncello di sottofondo
forse oggi avremmo un capolavoro in meno
e una boiata in più.
Finché non si capirà che l’horror non deve spaventare ma affascinare
e che l’horror è uno dei generi più difficili e bisogna stare attenti a non incasinare le cose,
anziché farlo di proposito perché così conviene
non si andrà da nessuna parte.
E invece, toh, qui siamo ancora a “caro amico”.
Scusa, me l’ero perso questo commento.
Comunque hai ragione, l’horror si presta bene per fare un sacco di cose, però bisogna saperlo fare.
Qua si riproduce la forma, ma non la sostanza, che poi è quella che conta.
Il problema, secondo me, è che non si vuole fare male davvero, ma solo far fare un innocuo giro sulle montagne russe. Non c’è proprio più voglia di dire qualcosa, e forse nemmeno c’è più qualcosa da dire, quindi sali, scendi, fai il saltino al Buh, esci da cinema e ti vai a mangiare il panino con la salamella.
Mi ricordo che dopo Shining, o l’Esorcista, altro che mangiare, sono rimasto scosso per giorni…
ops! su tuo stimolo sono venuta a recuperarmi questo post che mi ero persa (essendomi iscritta alla pagina facebook del blog ero convinta che mi stessero comparendo sulla bacheca tutti i nuovi aggiornamenti invece forse è meglio ogni tanto fare un giro direttamente nel blog a fare una piccola ronda in cerca di novità ^_^)
beh non posso certamente dirmi d’accordo con la tua recensione ma mi fa piacere tu abbia apprezzato la cura messa nell’elaborazione del sequel… in effetti ha colpito anche me, un “episodio 2” in una saga horror solitamente è un inutile ripetizione primo, invece qui si ha semplicemente continuato con la storia da dove la era stata interrotta, aggiungendo personaggi e dettagli.
Che dire dei BUH? su di me hanno sempre effetto XD se io passo tutto il film abbracciandomi le ginocchia e dondolandomi sul sedere come un bambino incidentato, vuol dire che il film mi rimarrà nel cuore.
comunque resto sempre convinta che sia uno dei prodotti horror più di qualità degli ultimi tempi, e in generale tutti i film di James Wan (al netto di Fast&Furious che proprio mi basisce) che sa prendere vecchi stilemi e trucchetti del genere e dimostrare che se gestiti bene riescono ancora oggi a stupire.
Ciao Lexi, purtroppo Facebook è fatto male, e, per spingermi a fare pubblicità pagando, nasconde i post agli iscritti alla pagina. Per dire, ora su 3000 persone, quando pubblico qualcosa, lo vedono in 150…
Comunque, se vieni a farti un giretto qui ogni tanto, non mi offendo mica :D
Tornando al film.
La pensiamo diversamente, ovvio, a me i BUH! non spaventano più, cioè al momento sì, ma poi me ne dimentico.
La mia critica è che l’idea di base del primo, e di conseguenza del secondo, era davvero bella, peccato che poi non sia stata sfruttata mettendoci un po’ di sostanza, ma limitandosi alla forma con tutti i clichè dell’horror.
Anche perché è il terzo film che vedo di Wan e per la terza volta le cose sono sempre quelle.
Infatti ho apprezzato molto The Conjuring perché l’ho visto per primo, poi Insidiuos e poi questo.
Magari maturando riuscirà a svincolarsi e a proporre un nuovo Esorcista, però per il momento no.
Tecnicamente è uno dei migliori, ma non basta la tecnica secondo me.
Però, ripeto, sono mie opinioni. Ora son curioso di vedere F&F, secondo renderà molto bene. :D