Basta. Vi annuncio ufficialmente che ci rinuncio.
A cosa? A vivere? Nah, in fondo mi voglio bene.
Semplicemente, rinuncio a capire quale logica contorta si nasconda dietro la creazione di certe pubblicità.
Ebbene sì, dopo lungo tempo torno a parlare di pubblicità, fonte infinita di ispirazione per scrivere idiozie come questa.
Che sia quella odiosa di Youtube (che rabbia quando non te la fa saltare) o quella di mezz’ora pochi minuti su Italia 1, resta comunque un ricettacolo dei più beoti luoghi comuni o attori/attrice che in questo periodo di crisi hanno bisogno di arrotondare lo stipendio. E cosa c’è di meglio di mettere il proprio faccione come sponsor di tal prodotto?
Iniziamo con l’uomo che da’ volto all’articolo: Brad Pitt e la sua famosa campagna televisiva per Chanel.
Lui, in bianco e nero (evidentemente Angelina deve aver sbagliato candeggio), che mantiene la posa figa in un posto a buffo e sparando palesi cazzate.
C’è chi dice che sia una pubblicità poetica, piena di significati, che si riferisca alla sua cara Angelina.
A questi rispondo con pochi punti:
1. Ricordatevi che è la pubblicità di un profumo. Di un fottuto profumo, non un messaggio progresso di un Ministero;
2. E’ solo per Brad Pitt, vero? Se ci avessero messo Gennaro il Kebabbaro non avrebbe fatto lo stesso successo. Pensateci.
3. E’ la pubblicità di un maledettissimo profumo, caspio. Spiegatemi cosa ci dovrebbe essere di poetico.
In generale, le pubblicità dei profumi sono su questi livelli. Donne a caso che si strusciano su boa constrictor o un puma o una tigre o comunque una qualche bestia selvatica in scenari improbabili: un divano, un’isola deserta, la punta estrema della Tour Eiffel, l’interno del Colosseo, la fine dell’Universo..
E le pubblicità delle macchine? Vogliamo parlare delle pubblicità delle macchine?
Idiote quanto quelle dei profumi.
Fuoristrada, utilitarie, catorcetti che vanno sereni e felici per strade sterminate palesemente create in computer grafica.
E dietro una voce che, con piglio entusiasta da gabbiano felice sulla discarica, elenca tutte le varie caratteristiche dell’automobile in questione, dal navigatore incluso alla vernice mimetica ai propulsori a lato delle ruote.
Un vero delirio.
Finiamo questo brevissimo excursus con le pubblicità degli assorbenti.
Ora, amici, dovete capire una cosa: a meno che una non si impasticchi peggio di un tossicodipendente, in quei dati giorni non ha voglia di fare la ruota, correre la maratona di New York, scalare l’Everest o farsi a nuoto l’oceano Atlantico. Vorrebbe stare a casa, magari con in una mano una tazza di tea (si sa che il tea contiene antiossidanti, guardate solo Patrick Stewart com’è bello liscio), nell’altra un bel libro e sulle ginocchia un gatto che fa le fusa. Il Nirvana.
Le tipe delle pubblicità non sono dello stesso avviso.
Loro durante quei giorni fanno tutto lo scibile umano. Vincono ogni gara olimpica. Inventano il propulsore ad improbabilità infinita, si fanno un viaggio fino a Milliways, si prendono un caffè e tornano indietro, giusto prima della lezione di pilates.
No. Non l’accetto. Non posso accettarlo per il semplice motivo che non è umanamente concepibile.
Da questo ho dedotto che gli ideatori delle pubblicità di assorbenti sono tutti uomini. Tutti single che non hanno mai avuto a che fare con una donna in quei giorni. E tutti sostanzialmente pazzi.
Capite perché rinuncio a capirci qualcosa? Non si può, semplicemente. E’ un qualcosa che va oltre l’umana comprensione.
Noi dobbiamo semplicemente cambiare canale. O spegnere del tutto la TV, che sarebbe anche meglio, e andarci a leggere un buon libro. Lì le interruzioni pubblicitarie non ci sono, fidatevi.
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Grazie mille Francesco, io lo uso già :)
La pubblicità cerco di evitarla che tanto si trova sempra da fare in quei 5 minuti o quasi….
A parte quella di Pitt chè ogno volta mi fa esclamare “ma che stà a dì”… che poi il profumo è orrendo, secondo i miei gusti….
L’ultima che veramente mi avvilisce è quella della salsa…in cui il tizio ebete apprende che l'”amico” gli ha tromb… :D cioè baciato la ragazza e lui resta con la medesima faccia da tonno ed esclama “sisì è proprio buona” o qualcosa di simile…
Ora, non è propriamente una pubblicità.
Ma io ne resto ipnotizzato tutte le volte.
Non potete non averla vista, almeno una volta:
c’è questo chef,
che è doppiato fuori sincrono, machissenefrega,
e pubblicizza un set di coltelli da samurai: “la serie perfetta”.
E ‘sto cuoco taglia di tutto, manco avesse un’ascia bipenne:
sfiletta pure un pomodoro come se fosse un branzino.
Poi piglia una scarpa anfibio e la taglia in due
poi lancia un ananas e lo fende a mezz’aria.
Oh, ditemi quello che vi pare: io mi flippo ogni volta.
Lo Chef Tony e i coltelli sono i Miracle Blade Serie 3… li ho, non ho ancora provato a tagliare i piani di marmo, ma per il resto funzionano bene :D
Di pubblicità non ne capisci molto eh? :-P
Comunque la pubblicità con Brad Pitt, che piaccia o meno è un po’ un evento, in quanto per la prima volta viene usato per un profumo da donna un testimonial uomo, che se ci pensi è rivoluzionario nel mondo della pubblicità. Anche se a livello istintivo sarebbe più logico attirare le donne con begli uomini, è sempre il contrario, le donne vengono attirate con delle belle donne che loro aspirano ad imitare (deprecabile ma è così in questo mondo maschilista), tipo gli uomini che leggono ForMen e pensano di diventare il modello in copertina (però nella loro vita è già tanto se sollevano la rivista fino agli occhi). Inoltre una pubblicità di un profumo, non potendo farti annusare il prodotto l’unica cosa che può fare è darti un’idea delle sensazioni che quel profumo dovrebbe ispirarti.
Per le macchine sarebbe più che possibile una pubblicità più pratica, che spiegasse bene quali sono i vantaggi nello scegliere quel determinato modello, ma si sa la pubblicità non vuole far ragionare con la testa ma col cuore, e le pubblicità delle auto sono usualmente molto molto belle.
E infine, non hai postato IL video che DEVE accompagnare questo articolo:
Ciao Tiamotiodio, il commento è stato salvato, ma doveva essere approvato in quanto c’è un link… è l’unico paletto che ho messo ai commenti per evitare tonnellate di spam ;)
By the way.
Io son d’accordo con te sulle pubblicità dei profumi… o meglio, sulla carta hai ragione.
Però la percezione di uno che guarda uno spot e gli fa schifo, vuol dire che quello spot per quanto rivoluzionario e fatto ad opera d’arte (sulla carta) non centra il bersaglio.
Ad esempio io non so nemmeno qual è il profumo che pubblicizza Brad Pitt perché la pubblicità è talmente brutta che mi distraggo e il mio cervello la cancella. Se dovessi regalare un profumo ad una donna probabilmente non sceglierei quello di Brad perché non so nemmeno quale sia, per quanto epocale può essere quella pubblicità ;)
Comunque il post è di Trillian, donna, e se non le piace quella pubblicità vuol dire che non funziona :)
Il video è troppo divertente, lo conoscevo, evidentemente Trillian no ;)
Ciao! :-) Mi stavo chiedendo di chi fosse il post infatti, pensavo fosse tuo. Ti stavo rispondendo ma deve piacere alle donne, ma mi hai già risposto! :-P
oddio non si è salvato il mio commento :,,-(
Che palle, avevo scritto un commento lunghissimo! :-P
Ricapitolando dicevo che la pubblicità con Brad Pitt è un po’ un evento nel campo, in quanto per la prima volta viene usato uno sponsor maschile per un profumo, cosa “rivoluzionaria” se pensate che usualmente alle donne viene proposto un modello femminile da imitare, in questo mondo maschilista sulla donna non si fa presa con la seduzione maschile, ma con l’ossessione dell’imitazione di un modello (e qui giù di ragazzine anoressiche). Un po’ come per gli uomini che leggono ForMen o Men’s Health e pensando di diventare come il belloccio muscoloso in copertina (però l’unico sforzo fisico che fanno durante la giornata è sollevare la birra e la rivista).
Per quanto riguarda i profumi, poi, non potendo puntare sull’olfatto assente nel mezzo utilizzato, bisogna per forza di cose cercare di riportare in immagini e suoni le sensazioni che quel profumo (in teoria) suscita. Ed è curioso vedere i vari tentativi e poi annusare il prodotto.
Per le macchine il discorso è un po’ diverso perché si potrebbe facilmente basarsi sul lato pratico dei vantaggi che può avere l’acquisto di una vettura piuttosto che un’altra, però si sa che la pubblicità non punta sul ragionamento della testa ma del cuore. E poi le pubblicità delle auto sono tra le più belle in quanto a realizzazione.
Infine, sono davvero deluso perché non hai allegato al post IL video che DEVE assolutamente accompagnarlo:
ahahahahah