Trillian Astra

Informazioni su Trillian Astra

Giovane Nerd, Trillian Astra viene iniziata al magico mondo nerdoso dal padre, assiduo lettore Marvel. Riprende confidenza con il mondo fumettistico dopo la visione del film Thor. Fan sfegata di Loki e mitlogico e fumettistico e cinematografico, Trillian adora in particolare la testata di Thor e piange sempre alla fine di The Amazing Spider-Man e Silver Surfer Requiem. Adora il cinema, se potesse si rinchiuderebbe in un cinema e butterebbe via la chiave Ama i libri, anche se non perdona a George R. R. Martin il fatto di aver fatto fuori molti dei suoi personaggi preferiti. Lunga vita e prosperità

Il primo Aprile non bisogna credere a nessuno

Pesce d'Aprile

Come avete letto, ieri il buon MrC ci ha tirato un bel pesce, anzi, lo definirei più un tonno, per le dimensioni.
Era così credibile che anch’io per i primi tre minuti ci ho creduto, tanto più che continuava la farsa persino in chat privata degli admin, poi l’occhio mi è caduto sul calendario e mi è salito spontaneo un ma vai a quel paese!

Continua a leggere

Il fascino dimenticato delle biblioteche

biblioteca

Odore di legno, di carta consumata dalle tante dita che l’hanno percorsa, di inchiostro ormai vecchio. La luce che entra dalle grandi finestre fa brillare i granelli di polvere, che vorticano impazziti come pianeti che hanno perso l’orbita. Continua a leggere

San Christopher Nolan da Londra

Christopher Nolan

Come potete ben dedurre dal titolo, il mio post è dedicato al buon Christopher, che ha sfondato -letteralmente- i botteghini grazie alla sua trilogia di Batman, elogiata per il suo carattere cupo e realistico, per quanto possa essere realistico un film avente come protagonista un miliardario esperto di ogni tipo di combattimento che difende la propria città in un costume ipertecnologico.

Continua a leggere

Yaoi? No, grazie! -Other Fandoms Edition-

Yaoi, no grazie!

Apro il post, che mi è stato richiesto a gran voce sulla pagina Facebook, con le premesse del suo gemello: non ho nulla contro l’omosessualità in fiction, film, telefilm, se sensata e motivata e non usata solo per tirare su qualche soldo in più (un po’ come le morti & resurrezioni che nemmeno Gesù può competere), che userò la parola yaoi e non slash, perché con la seconda mi sembra di parlare di un chitarrista Rock, e che parlo per esperienza e diretta visione del fenomeno nelle parti più oscure del fandom.

Ad esempio, nelle serie Tv Sherlock, lo Sherlock Holmes dei giorni nostri accenna al fatto di essere gay, anche se non lo esplicita chiaramente, lo manda a intendere a Watson nella prima puntata. Va benissimo, è una caratterizzazione, è nel mistero e nel fascino del personaggio. Nella serie Tv, poi, non vediamo Sherlock provarci con Watson come se non ci fosse un domani, oppure vediamo i due avvinghiati in bollenti scene d’amore.
Però sul web le cose per i due investigatori sono andate ben oltre.

Quindi è sempre lo stesso discorso, non è il problema se un personaggio sia gay o meno, ma se questa è una caratteristica del personaggio e non una scusa per rappresentare delle fantasie sessuali di chi si inventa queste storie. Soprattutto se poi in queste storie i personaggi vengono snaturati per abbracciare, appunto, quelle fantasie.

Come effettivamente succede con le coppie più astruse che ho trovato in giro.

Continua a leggere

Yaoi? No, grazie!

Yaoi? No, grazie

Anche il post di oggi entra a pieno diritto nella nefasta categoria de Le grandi Tragedie (con la T maiuscola) dell’umanità. Oggi tratterò di un argomento che da alcuni mi varrà delle sediate in faccia, da altri mazzi di rose, ma vabbé, mi prenderò quel che capita.

Continua a leggere

La piaga dei Marvelminchia e DCminchia

idiot-nerd-girl-copy

L’articolo di oggi rientra a pieno diritto nella categoria “Le grandi tragedie dell’umanità” per un semplice motivo: tratta di soggetti potenzialmente letali, se ci avete a che fare.

Sto parlando nientemeno che dei Marvelmichia e DCminchia, perlopiù (ahimè) bambinette convinte di detenere la somma conoscenza dei lavori della Marvel e della DC solo per aver visto al cinema The Avengers o i Batman di Nolan.

Continua a leggere

War Horse: la guerra vista da un cavallo

Rieccomi dopo tempo memorabile a scrivere per il blog.
Ma, sapete, tra scuola e altro mi mancava il tempo e, soprattutto, le idee.
Perciò, piuttosto che proporvi articoli insulsi scritti solo per essere gettati in pasto alla Vorace Bestia Bugblatta di Traal, ho preferito prendermi qualche mese di pausa.
Quest’estate, tra una sessione di Zelda e le maratone dei cartoni animati Disney, ho letto una montagna di libri, la maggior parte per la scuola, i restanti li avevo in coda dalla Fiera del Libro.
Fra questi c’è il libro di cui oggi vi parlerò, War Horse, scritto da Michael Morpugno. Continua a leggere

Ci rinuncio, la pubblicità ha vinto

Basta. Vi annuncio ufficialmente che ci rinuncio.
A cosa? A vivere? Nah, in fondo mi voglio bene.
Semplicemente, rinuncio a capire quale logica contorta si nasconda dietro la creazione di certe pubblicità.

Continua a leggere

Per le prossime scene è prevista pioggia. A te la linea, Bob…

Ed Stark

Come sapete, in questi giorni il tempo non è stato particolarmente clemente con il Bel Paese. E, proprio mentre osservavo oziosamente la pioggia cadere, mi è venuto in mente di scriverci su un articolo.

Ma come  puoi parlare della pioggia in un articolo, vi chiederete? Facile: mettendolo in relazione con il mondo del cinema.
Come avrete di certo notato, nei film la pioggia è un elemento spesso fondamentale, a volte così tanto da decretare il successo o meno di una scena: in questa sede esamineremo tre momenti fondamentali in cui la pioggia ha fatto il suo sporco lavoro al meglio: la scena del funerale in Hellboy e Watchmen, il combattimento tra Neo e Smith in Matrix: Revolution e il finale de Il Re Leone (lo so che è un cartone animato, ma ha fatto parte della mia infanzia).
Iniziamo.

Continua a leggere

Adamsception

Douglas Adams.
Un caposaldo della letteratura fantascientifica.
Ironico, graffiante, politicamente scorretto, filosofo, ecologista. Tutto questo è Douglas Adams. Continua a leggere