The Walking Dead – stagione 4: The Boring Death

The Walking Dead - Stagione 4

Oh, ciccio, sei sveglio?

Che ci volete fare, è una settimana in cui stanno finendo le stagioni delle serie Tv.

È finita per sempre How I Met Your Mother, salvo sequel e spin off, e si è pure conclusa la quarta, sonnolenta stagione di The Walking Dead che, senza raggiungere le vette di noia della seconda stagione, ha messo a dura prova la mia resistenza e più di una volta ho avuto al tentazione di mandare avanti veloce.

Ovviamente il post contiene spoiler sulla quarta stagione, chi non l’avesse ancora vista, o non conoscesse il finale, ci pensi bene prima di leggere, che non rimborso nessuno.

The Walking Dead sta avendo un andamento sinusoidale (sapessi cosa vuol dire sarei anche più contento, ma usare questi termini ogni tanto mi fa sentire figo, abbiate pazienza). Una stagione bellina, una mortalmente noiosa e dimenticabile, una decente e ora un’altra noiosetta.

Ma non noiosa perché non succede niente, come nella seconda stagione, ma perché è stata gestita male e, soprattutto, è piena di episodi inutili.

Episodi inutili come i primi con Rick, il bucolico contadino anti-zombie, più concentrato a far nascere la passione per le zucchine in quel pistolero di suo figlio, piuttosto che fare altro.

The Walking Dead 4 - Rick, Carl e le carote

Laggiù, Carl, ci sono i cavoli e sono tutti tuoi…

In contemporanea, poi c’è stata la pestilenza. Puntate e puntate in cui muore gente a caso, mai vista prima, probabilmente inserita solo per farla ammalare, ma i protagonisti sono immuni a tutti i virus, si ammala solo Glenn, come se ci fosse qualcuno che davvero ha creduto che uno di loro potesse morire.

L’unica cosa interessante è stata la decisione di Carol, l’unica che ha capito davvero come ha iniziato a girare il mondo, di bruciare vivi un paio di ammalati per evitare che il morbo si diffondesse.
Finalmente, mi son detto, il Medio Evo è tornato prepotente! La società si involve e loro si rendono conto che, insomma, il mondo come lo conoscevamo prima è finito, ora bisogna prendere delle decisioni al di là della morale comune sul giusto e sbagliato, perché ora si tratta di vita e di morte imminente e non c’è più spazio per fare i fighetti addomesticati.

The Walking Dead 4 - Carol e Rick

Vattinne, va, scostumata!

Infatti Rick la esilia perché non è giusto un gesto del genere, sì, insomma, son persone anche i portatori di malattie potenzialmente mortali, bisogna salvaguardarli, persino in un mondo in cui le medicine sono un ricordo e prendere una gastroenterite potrebbe essere un lusso che nessuno si può permettere.

Tutto questo amore per la morale canonica, tra l’altro, è in netto contrasto con quanto fatto vedere alla fine della terza stagione in cui Rick, Carl e Michonne ignorano un autostoppista che chiedeva loro aiuto, per poi prendergli lo zaino, senza fare un plisset, dopo che era morto.

Insomma, la coerenza non è accettata in un mondo sconvolto da un’Apocalisse Zombie.

Intanto, ridendo, scherzando e dialogando lungamente di lana caprina e sesso degli angeli, sono passate 5 puntate. Quattro ore in cui succede una sola cosa interessante.

The Walking Dead 4 - Governatore

Aspetta… ma ho chiuso il gas prima di uscire?

Altre 3 puntate sono dedicate al ritorno di quel bastardone del Governatore e il suo assalto alla prigione. Finalmente muore uno dei protagonisti. Hershel ci lascia le penne a colpi di katana sul collo e così il gruppo, e soprattutto Rick, non ha più la sua coscienza e la parte razionale.

L’inizio della seconda parte della quarta stagione ci propone i protagonisti sparpagliati per il bosco, divisi in gruppetti. Ognuno che vaga per la sua strada, ma tanto eravamo tutti sicuri che si sarebbero riuniti presto.

Il problema della seconda parte di questa quarta stagione è che ognuna delle 8 puntate è concentrata esclusivamente su uno di questi gruppi e succedono pochissime cose degne di nota.

Non dico che non vada bene, ma si poteva concentrare il tutto in meno episodi, stringendo un po’ il succo, eliminando un po’ di dialoghi inutili e sviluppando meglio gli avvenimenti importanti.

Io, sinceramente, non saprei fare il riassunto delle puntate, dei dialoghi non me ne ricordo manco uno, mi sono rimaste solo le cose essenziali:

The Walking Dead 4 - Daryl e Beth

Sì, ok, sei unto e tenebroso, ma poi mi limoni un po’?

– La Biondina, figlia di Hershel, viene rapita da una limousine dopo che ha vagato per un po’ con Daryl, l’uomo dai capelli più unti del mondo, che se va al sole gli frigge la capoccia. Probabilmente è stata portata al ballo di fine anno.

The Walking Dead 4 - Bambina odiosa

I bambini devono essere insopportabili per sopravvivere qui

– In The Walking Dead si salvano solo i bambini odiosi, quelli simpatici muoiono.

– Carol ritrova Tyreese che si porta appresso la figlia di Rick, che si pensava fosse morta come cliffhangerino del mid season, e due sorelle. Le bambine antipatiche di cui sopra. Una di queste ragazzine è una sociopatica filozombista e uccide a coltellate la sorella per dimostrare a Carol e Tyreese che essere zombie non è pericoloso, è solo una filosofia di vita. Carol apprezza molto la cosa e per dimostrarglielo le spara in testa.

The Walking Dead 4 - Tyreese, Carol e le ragazzine

Non so, Carol, mi sento un po’ minacciato da qualcosa…

Sarebbe stato tutto molto toccante e sconcertante se non fosse che era impossibile provare qualcosa che non fosse odio per la sociopatica.

– Daryl finisce in un’allegra compagnia di gente pazzerella con delle regole bislacche. Trovano Rick, Michonne e Carl e succede un casino, Rick, per salvare suo figlio da uno stupro, massacra uno di questi.

The Walking Dead 4 - Rosita, Eugene e Abraham

Scusate, è qui il torneo di cosplay di Walking Dead?

– Arrivano tre nuovi personaggi che fanno i cosplayer di RositaEugene e Abraham del fumetto.

The Walking Dead - Rosita, Eugene e Abraham fumetto

Gli originali del fumetto

Ho riso tanto quando li ho visti la prima volta.

The Walking Dead 4 - Cliffhanger

L’armata Brancaleone post apocalittica

– Glenn e Maggie sono separati, ma fanno di tutto per incontrarsi e alla fine ce la fanno, insieme alle new entry e alle old entry.

The Walking Dead 4 - Terminus

Terminus: un nome un programma

– Tutti in un modo o nell’altro si dirigono verso Terminus, un fantomatico posto di salvezza. Sembra il paradiso e invece no, vengono catturati tutti e stipati dentro un carro merci.
Piccola previsione personale, da alcune cose che si vedono, secondo me Terminus è un covo di cannibali che attira il pasto promettendo la salvezza.

The Walking Dead 4 - Cannibali

Indizi di cannibalismo?

Ecco, tutte queste cose dilatate in 8 puntate, circa sei ore di divertimento, per arrivare al cliffhanger dei nostri eroi rinchiusi per, presumo, gran parte della quinta stagione.

Secondo me si potevano fare molte meno puntate, con una conseguente miglior distribuzione del budget della serie e, di conseguenza, un miglioramento della qualità. In fondo ‘sti qui girano per i boschi e sui binari di un treno, si vedono de case abbandonate in croce e un garage abbandonato, non è che spendono chissà quanto per girare le puntate.

Certo, meno puntate, meno vendita di spazi pubblicitari, però se la gente si rompe le palle e gira a metà puntata le pubblicità non le vede lo stesso. Invece se rimane incollata allo schermo grazie a un ritmo più incalzante e meno dialoghi con superpipponi esistenziali che non portano a niente, forse le pubblicità si possono far pagare un pochino di più.

The Walking Dead 4 - Spettatori

Gli zomb… il pubblico in rivolta…

Non so, non sono un economista o un dirigente di rete, ma son convinto che la qualità paghi più che il brodo allungato inutilmente.

Speriamo che la quinta stagione si riprenda e che sia un po’ più interessante.

 

 

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Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

19 pensieri su “The Walking Dead – stagione 4: The Boring Death

  1. Yes! Hai centrato il punto. Ho sentito lamentele sul finale di stagione, a me sembra abbastanza carino, il problema è dietro.
    Le puntate prima sono uno strazio, soprattutto quella dove muoiono le bambine. Cose più irritanti di quella puntata ne ho viste ben poche. Poi la puntata con Daryl e la bionda che si deve ubriacare… per favore…

    • Anche a me il finale non è dispiaciuto, sono le 15 puntate prima ad essere ammoscianti.

      La puntata delle bambine è troppo lunga e insopportabile. Quello che succede è anche interessante, ma l’avrei gestita diversamente.
      Quella con la bionda canterina e Daryl è una delle più idiote che abbia mai visto.

  2. i tre tizi cosplayer mi hanno fatto ribaltare anche a me. mi sembravano dei personaggi da fumetto anche senza averlo mai visto. sono anche ganzi secondo me però sembrano appartenere a un’altra serie. però alla fine come spacca la triglia non spacca nessun altro taglio di capelli.
    La seconda metà sarebbe stata più divertente se invece che fare puntate singole su ogni gruppo avessero fatto un po’ di mescolamento. Sono d’accordo che a volte la tirano troppo per lunghe. la prima serie aveva più carisma, IMHO! (vintage forum quote)

    • Beh, il mullet vince sempre, anche nel 2014!

      Sì, quello che intendevo è proprio questo, le ultime 8 puntate potevano essere riassunte nella metà, se avessero tenuto solo le cose interessanti, facendo due gruppi per volta, così è la morte dei sensi!

  3. Sto vedendo adesso la seconda in dvd e mi sta annoiando abbastanza, nn so li trovo tutti insopportabili, pure Carl che nel fumetto è personaggio figaccioso nel telefilm è da abbattere…
    Cmq come al solito ho letto tutto, ora che la vedrò tanto mi sarò già scordata tutto tranne la narrazione esilerante di MrChreddy…”dialogando lungamente di lana caprina e sesso degli angeli…” che resterà ai posteri…. :D

  4. Ma i colpi di scena sono volutamente prevedibili perché si aspettano che molti si sono già letti il fumetto o sono gli sceneggiatori ad essere mezzi incapaci?
    Cioè:
    Scienziato con la zazzera e modi da bifolco = sicuramente si rivelerà una frode.
    Stazione “Termini” con ossa e barbecue = saranno cannibali

    • Mah, bella domanda, secondo me i colpi di scena sono prevedibili un po’ perché ne prendono alcuni dal fumetto, come quello che hai detto tu; un po’ perché i film sugli Zombie li fanno dagli anni ’60 e ormai conosciamo tutto di tutto ed è difficile stupire sul serio e, se non guardi le puntate con il cervello spento, le cose te le immagini.

  5. Anche io ho trovato questa stagione un po’ moscetta. Tra l’altro la prima parte della prigione non riesco neanche a ricollegarla alla stessa stagione, mi sembrano proprio due cose separate. Questa seconda parte è stata veramente lenta e alcune puntate davvero inutili.

    Però vorrei spezzare un’arancia (o una lancia, come preferite) in favore della lentezza… cioè, non proprio in favore, ma diciamo che voglio cercare di ammorbidire la critica. Per me ci può stare perché ogni tanto mi piace fare un approfondimento psicologico dei personaggi, e credo che in questa seconda metà di stagione il punto fosse proprio quello.

    Diciamo che secondo me il problema è la tempistica. Avrei riservato la “lentezza” ad un inizio di stagione e far finire col botto.
    Così hanno un po’ allungato il brodo su una parte di storia che deve tenerti attaccato al televisore perché vuoi che lo spettatore torni a vederti pure l’anno prossimo.

    • Ciao Cris, l’approfondimento psicologico ci sta ed è sempre ben accetto, ma c’è modo e modo e, soprattutto, deve portare a qualcosa, altrimenti sono solo discorsi inutili quelli che fanno. A me personalmente sembra che i personaggi non cambino mai nonostante la situazione contingente. OK, arrivano a uccidere e ora stanno uccidendo male, però, porca miseria, il concetto di bene e male in un mondo del genere dovrebbe cambiare e mi sembra che non cambi mai.

      Boh, parlano parlano, ma non vedo una vera evoluzione.

      • Sul fatto che il concetto di bene e male dovrebbe cambiare, non mi trovi d’accordo.
        Infondo non è che si sia evoluto molto nel mondo. Gli zombies ancora fanno gli zombies e gli umani cercano di sopravvivere dovendo difendersi non solo dai non-morti ma pure dai vivi.

        Non saprei io che evoluzione darei alla storia.
        Una volta che arrivi a perdere l’umanità, avendo assistito a tutto il possibile immaginabile anche da parte di quelli che sono come te e che quindi dovrebbero automaticamente schierarsi CON te (e attraverso l’unione-fa-la-forza resistere), come fai ad evolvere? Se non c’è qualcuno che ti tiene ancorato alla realtà e ti fa capire che il nemico non sono le persone vive ma quelli morti che tornano, come fai a restare umano?

        Per me il fatto che non si evolvano sembra piuttosto pertinente. Il problema è far rimanere lo spettatore appassionato non scadendo in puntate talmente prolisse che diventano noiose…

        • Beh, ma sono ormai due anni che sono in un mondo stravolto. Ne hanno viste di cotte e di crude, non ci sono medicine, non c’è cibo, un raffreddore rischia di essere la causa della tua morte, ogni giorno sai che ti svegli, ma non sai se arriverai a sera vivo, secondo me il concetto di bene e male un pochino cambia in quelle situazioni.
          Trovo che anche la società, come oggi la conosciamo, non si possa replicare con le stesse regole e modalità di prima. Quello che nel nostro mondo è aberrante, uccidere dei malati che possono contagiare tutti, in un mondo del genere non credo che lo sia più. Per dire.

          Rick e gli altri sono sempre i buoni, a prescindere e al di là di ogni buon senso. Capisco che sia fatto per lo spettatore che sennò rimane spiazzato e non segue più, però com’è che solo loro tendono a mantenere le regole “civili” mentre tutti gli altri che incontrano no?
          Ci può stare, però non è che tutti gli altri me li devi dipingere sempre come cattivi a prescindere o pazzi, fammi un approfondimento psicologico convincente anche per “i cattivi”. Metti tutti sullo stesso piano, poi ne riparliamo.

          E’ ovviamente quello che penso io, non quello che deve essere per forza, però così com’è va avanti da 4 anni, vorrei anche un minimo di evoluzione, perché sennò tutti i bei discorsi sono fini a se stessi. :)

  6. Io ho trovato invece bella la seconda parte della stagione, come al solito (secondo me) si fa bella la serie quando iniziano a muoversi (fuori dalla fattoria, fuori dalla prigione) e mi sono piacute molto le puntate dedicate ai singoli gruppi, in realtà una scelta di qualità dal mio punto di vista che capisco possa scocciare un po’. Bnalissimo invece il fatto che continuano a reincontrarsi tutti per caso. Una due volte va bene ma mo basta… sembra che dalla prima serie abbiano girato dentro un grande magazzino: troppe coincidenze.

    • Anche a me piace quando i personaggi sono on the road, per stessa conformazione il telefilm è più dinamico.

      Ma, come dicevo a Cris, parlano un sacco per niente. I personaggi sono statici, così erano e così son rimasti, a parte alcuni, però il loro punto di vista sul mondo è sempre lo stesso, non evolve, non cambia di una virgola.
      Quello che mi dà fastidio sono i discorsi inutili. Tanti discorsi inutili. :)

      Per il reincontrasi in questo caso è normale, partivano tutti dallo stesso punto e sono sempre lì nei pressi del carcere, quindi è plausibile che arrivino tutti alle rotaie e di conseguenza a Terminus. :)

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