TWISTnERd

Quante volte siamo rimasti a guardare il temporale alla finestra? E chi di noi non è affascinato dalla potenza della natura?

E perchè allora non farci un film, magari un film dimmerda americano pieno di cliché e puttanate come solo un classico disaster movie può essere?

Non siamo impazziti, ma parlare di questo film ci dà anche la possibilità di parlare di una categoria di nerd molto particolare: il nerd con istinti suicidi.

Il film in questione è Twister, diretto nel 1996 da Jan De Bont (Speed e Speed 2 tra gli altri aborti della sua carriera), prodotto da Steven Spielberg (è sempre in mezzo alle palle!!!) e tratto da un’idea di sua maestà Michael Crichton (pace all’anima sua). Continua a leggere

Una Pallottola Blindata, or How I Learned to Stop Worrying and Love CG

Strangolati da solo!

Strangolati da solo!

<<Quando il film è stato girato, è completo solo in parte. Considero il montaggio la diretta continuazione della regia. Penso anche che l’uso della musica, gli effetti ottici, e infine dei titoli di testa facciano tutti parte del raccontare una storia. Secondo me dividere tutti questi compiti su persone differenti è uno sbaglio>>

Stanley Kubrik

<<Se nei film ci sono tutti attori anche americani i film italiani hanno una diffusione maggiore che non se viceversa. Quindi va a creare una di, una situazione nuova. E probabilmente tutto quello che è stato fatto benissimo non sapendo esattamente anche la soluzione che aveva questo, può avere poi dei riflessi prendendo delle decisioni magari anche sabgliate e di valutazone sbagliata.>> 

Vittorio Cecchi Gori
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John Belushi, un piccolo ricordo.

Esattamente 30 anni fa, la notte tra il 4 e il 5 marzo del 1982, si spegneva per abuso di alcool e droghe John Belushi. Era ad una festa a Los Angeles alla quale partecipavano anche Robert De Niro e Robin Williams e forse proprio la sua morte ha salvato Robin Williams dandogli la forza di uscire dal tunnel.
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Il merdaviglioso mondo dei doppiatori

Doh

Penso sempre che la mia voce sia come quella di Sonny Crockett. O almeno è così che la sento nella mia testa. A volte penso anche di averne le sembianze.
Purtroppo succede sempre che qualche stronzo ti riprenda con una telecamera o un cellulare e allora ti rendi conto dell’amara realtà: voce da pirla e aspetto goffo al punto che viene voglia di mutandarsi da soli. Ti viene anche subito in mente che guidi una Citroen e non una Ferrari.

Chissà se la stessa sensazione capita anche ai doppiatori “professionisti”?
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