Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, più che altro The Fan’s Pain

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Dato che sono l’ultimo arrivato e nessuno mi conosce ancora, vi svelo la mia seconda passione, ovvero essere un gamer fin dall’alba dei tempi. L’alba dei miei tempi era il 1985.

Oggi parliamo di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain e vi racconterò perché per me MGS5, come lo chiamano gli amici, è il migliore capitolo della saga in termini di gameplay.

Premetto che seguo l’opera del maestro Hideo Kojima fin dal lontano 1998 quando uscì il primo inimitabile Metal Gear Solid. Ancora oggi mi sogno le avventure di Solid Snake, mio vero e unico eroe, ma…. perché c’è sempre un “ma”.

Dopo aver terminato la storia in MGS5, la mia idea nei confronti di Big Boss, il protagonista di questo quinto capitolo, è cambiata positivamente.

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Star Wars Battlefront, occhio alle spalle, it’s a trap!

Star Wars Battlefront

Questa settimana, purtroppo, niente cinema, nonostante qualcosa di carino sia uscito.

Però, c’è sempre un però, questa settimana sarà un po’ improntata sui videogiochi, così, per parlare di qualcos’altro che mi piace.

Si dà il caso che abbia giocato un bel po’ alla beta di Star Wars Battlefront, l’attesissimo gioco in uscita il 19 novembre 2015, che ti butta nel mondo di Star Wars e ti fa sparare, ma soprattutto correre come un dannato!

Visto che oggi si conclude, mi sembrava giusto parlarne.

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Destiny, io ti amo, poi ti odio, poi ti amo, poi ti odio!

Destiny

Senza farlo apposta, questa è stata la settimana Nerd per eccellenza del blog.

Prima un cinefumetto un po’ meh!, poi un horror inutile, finalmente i fumetti di cui non parlavo da una vita, una serie Tv nuova molto liberamente ispirata ai comics e oggi videogiochi. Forse per la prima volta in quasi 3 anni, il nome del blog è stato rispettato.

Tornando a noi, oggi do le mie opinioni su Destiny, il nuovo videogioco di Bungie che sta facendo impazzire grandi e piccini. È una specie di nuova droga che crea assuefazione quasi immediatamente e che è probabile mi spappoli il fegato entro poco.

Destiny lo amo, ma lo odio profondamente. Quando lo amo comincio a giocarci, ma mentre ci gioco lo odio e tiro i pugni forti contro il muro e dico un sacco di parolacce a gente sconosciuta.

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Tornare a voler bene a Super Mario e alla Nintendo

Super Mario

Torno a parlare di videogiochi perché in questi giorni ho ricominciato a giocare.

Sembra strano, ma ho passato un periodo in cui mi son tenuto lontano da pad e quant’altro perché non avevo proprio voglia di accendere la play. Tutte le volte che pensavo: “Mah, quasi quasi faccio una partita a qualcosa…” finiva che sbuffavo e mettevo su un film. Evidentemente non ero in vena di giocare.

In questi giorni, invece, sto provando la Wii U e ho scoperto che questa avversione al gioco non dipendeva da me, come pensavo.

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Kinect addio e la brutta storia delle console next-gen

Console next-gen

Dopo non so quanto tempo, torno a parlare delle nuove console e di videogiochi.

Fino ad ora non ho preso ancora nessuna console, né PS4X-Box One. A essere sincero, poco tempo fa, c’è stato un momento in cui per quasi 5 minuti sono stato tentato di prendere la One con Titan Fall, voglia che però è morta subito appena ho provato il gioco a casa di Frarru. Per carità, bel gioco, niente da dire, ma sono io che non sopporto molto gli FPS.

Ora, alle porte dell’E3 2014, di cui non si sa ancora niente, arrivano nuove notizie per noi videogiocatori di cui mi è venuta voglia di parlare.

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Perchè Gabe Newell ce l’ha duro…

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… ma che avete capito sciocchini, il trippacchione!
Vi confesso, senza alcun ritegno che io sono una sognatrice idealista: non ho vergogna di dire che guardo sempre le cose da una prospettiva fatta di volontà, amore e voglia di mettersi in gioco. Questi potrebbero sembrare ai vostri occhi stupidi discorsi da ragazzina, ma in realtà, anche se nel generale cinismo del mondo di oggi risulta alquanto fuori luogo, a me piace essere così e per questo mi preservo volontariamente.

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Casual, hardcore e radical chic gamers

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Fin da quando avevo 5 anni sono sempre stata una giocatrice onnivora ed ero già bella e che formata (videoludicamente parlando) quando ho scoperto il meraviglioso mondo delle classificazioni. Io con la tassonomia, proprio come concetto, non ci vado molto d’accordo, e quei folli che leggono questi miei deliri settimanali lo sanno bene: per me non conta assolutamente nulla come una cosa è definita secondo lo standard di qualcun’altro. Per rendere l’idea, Star Wars non è sci-fi e Uncharted non è un adventure.

In realtà questa minchiata shakespeariana che “la rosa profumerebbe lo stesso anche se avesse un altro nome” la pensiamo io e altre 3 persone sul globo, quindi per comunicare con la razza umana mi adeguo e chiudo tutte le cose in tante belle scatole etichettate che così tutti sono più contenti, del resto è sicuramente più facile usare un epiteto monosillabico per descrivere una cosa/fenomeno/persona piuttosto che sforzarsi di capirne le sfaccettature.Tu giochi, ami i videogiochi, adori la fantascienza, leggi tanto, sei secchiona (ormai questo non più)? Beh, allora sei nerd! Ti piace il pc, ti compri stupidi gadget tecnologici, fai il benchmarking sulle schede video e ti arrapi pensando alla risoluzione del 4k? Beh, allora sei un geek.
Continuando l’esempio della classificazione umana poi ci sono i bimbimichia, i newbie (noob, nabbo, niubie, nabboni o semplicemente nub),gli haters, i fanboy, i mezzosangue.. no quelli erano di Harry Potter.

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Batman: Arkham Origins, i sequel e i miei problemi

Batman - Arkham Origins

Chi legge il blog lo sa che non sono un critico.
Cioè, non sono un “critico” nel senso di giornalista, perché per il resto critico la qualunque.

Intendo dire che quelle che scrivo sono spesso mie considerazioni personali, basate sui miei gusti e sui miei ragionamenti, giusti o sbagliati che siano, condivisibili o meno che siano.

Questo lo dico perché sto per parlare di un gioco che mi causa non pochi problemi quando lo metto nella PS3: Batman: Arkham Origins.
Ha preso i soliti votoni, tutti dicono che è bellissimo nonostante i grossi difetti.

Son d’accordo, eppure non riesce a piacermi e non riesco a divertirmi giocandolo.

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Games Week 2013, la next-gen al mercato rionale

Games Week 2013

Venerdì scorso, di mattina prestissimo, il Frarru, Fulvio (dei Mallrats) ed io siamo andati alla Games Week 2013 a Milano.

Avevamo gli accrediti stampa per entrare a UFFO e provare le nuove console.

Quello che non sapevamo è che il mercato rionale di Quarto Oggiaro è organizzato decisamente meglio.

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Grand Theft Auto V, ne parlo anche io, alla buon’ora

GTA V

Grand Theft Auto V, GTA V per gli amici, è uscito da un mese esatto.
Ne hanno parlato tutti, ma proprio tutti, compresa Famiglia Cristiana, e un paio di voi mi hanno chiesto se ne parlavo anche io.

Visto la mole di recensioni e articoli vari che sono stati sprecati spesi per ‘sto gioco mi riesce un po’ difficile dire qualcosa di nuovo o che non sia già stato detto. Però ci provo, dopo aver accumulato circa 25 ore di gioco e in un periodo in cui non frega più niente a nessuno.

Faccio una premessa: chi adora GTA V e chi non ha il minimo senso critico è meglio che non legga il resto di questo post. Anche i bimbiminkia e i fanboy dovrebbero astenersi dal leggere.
Chi ha voglia di sentire il parere di uno che non spara i 10 perché: “Minkia è il gioco del millennio, OMG!!!!1!!11!1!“, vista tutta l’hype su ‘sto gioco accumulata, può continuare a leggere.

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