Ma che vuol dire essere Nerd?

Essere Nerd

Spesso nei commenti dei post qui, su Nerds’ Revenge, vengono fuori frasi del tipo: “Io non sono Nerd, vengo qui per i post sui film…“, “Non so nemmeno cosa vuol dire Nerd…” e “Per quel che voglia dire essere Nerd…“, con tutte le loro varianti.

Questa cosa del Nerd nel titolo porta un po’ di confusione.

Il fatto è che questa parola, oggi, vuol dire tutto e vuol dire niente e, credo, che ognuno possa darle un significato diverso. In questo post cerco di spiegare cosa vuol dire per me.

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Games Week 2013, la next-gen al mercato rionale

Games Week 2013

Venerdì scorso, di mattina prestissimo, il Frarru, Fulvio (dei Mallrats) ed io siamo andati alla Games Week 2013 a Milano.

Avevamo gli accrediti stampa per entrare a UFFO e provare le nuove console.

Quello che non sapevamo è che il mercato rionale di Quarto Oggiaro è organizzato decisamente meglio.

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La teoria del complotto. Ovvero: guarda come te li cucino quei co*****i di Microsoft

Recita un antico adagio

Recita un antico adagio

Quello della Console War è sempre un tema scottante. Ciò che infervora gli animi non è tanto l’argomento in sé ma le stupide guerre che vengono scatenate dai fanboy su argomenti inutili come: “quale sia la console migliore“, “chi abbia avuto l’idea più intelligente“, “quale sia il brand più innovativo“, “quale sia la console da noob“, (qui vince Nintendo a mani basse) etc. etc.
La razza dei fanboy è poi affiancata dagli immancabili nostalgici: “Non ci sono più le console di una volta“, “lo sputtanamento delle console  la console war e il mercato hanno costretto le software house a tarare la difficoltà dei giochi verso il basso“, “I videogiochi moderni so’ roba per novellini“, “Aridatece tastiera e mouse“. Insomma, i commenti intelligenti si sprecano.

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Isterismi da MMMMMORPG (che le emme non bastano mai)

Prima di entrare nel merito di frecce nelle ginocchia e lingue draconiane, apro il discorso facendo una dovuta premessa. È la prima volta che scrivo qualcosa per Nerds’ Revenge e mi sento in dovere di affermare apertamente tutta la mia scostumatezza: entro a piedi sporchi in casa del povero MrChreddy, inzaccherando tutto e portando a un nuovo livello di rottura di scatole i miei già noiosi commenti, il cui contenuto spesso dissente con l’opinione del padrone di casa e, aggiungo, in genere dissente un po’ con l’opinione di chiunque.  Le premesse, però, possono nascere da due esigenze diverse: grande accortezza nei confronti delle persone a cui sono rivolte (leggasi “grazie Chreddy per avermi lasciato qualche riga di spazio sul blog per condividere, ahi voi, i miei pensieri”), oppure sono semplicemente un modo per mettere le mani avanti, e preparare i destinatari a essere puntualmente delusi da quanto stanno per leggere – un po’ come ha fatto Stephen King col finale della Torre Nera – .

Se qualcuno ha mai letto qualche mio commento sa sicuramente quale delle due esigenze mi ha mosso, altrimenti potete sempre andare avanti nella lettura, a vostro discapito ovviamente, e scoprirlo da soli.

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Grandi dietrofront

La giornata di ieri è stata caratterizzata da sue notizie bomba, una sul fronte dei videogiochi, una sul fronte cinematografico.

Si tratta, come dice il titolo del post, di due cambi di idea in corsa, probabilmente dovuti alle sonore pernacchie reazioni non proprio simpatiche di internet.

Ma questo non significa che il popolo internettiano abbia davvero il potere di far cambiare idea alle major.

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E3 2013: il tentato suicidio della Microsoft, il trionfo di Sony, le solite cose della Nintendo e qualche gioco interessante

In questi giorni a Los Angeles si sta svolgendo l’E3, la più grande fiera/manifestazione/vetrina del mondo dell’intrattenimento elettronico.

Tutte le grandi case, che c’entrano anche solo di striscio con questo fantasmagorico mondo, si mettono il vestito buono, si pettinano per bene, prendono le loro cose più sbirluccicose e comprano uno spazio all’E3 per mostrare in cosa avremmo assolutamente bisogno di buttare i soldi da qui al prossimo E3.

Per noi nerd la cosa più interessante sono le novità in ambito videoludico, tra cui le tanto attese conferenze del giorno prima dell’E3, che in genere passano da deludenti a bellissime, ma quest’anno, con le presentazioni delle nuove console Microsoft e Sony, si è sfiorato lo psicodramma.

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XBox One, perché One is megl che 360

Settimana scorsa si è palesata al mondo la nuovissima e fiammante XBox One (Icsbocsone, non Icsbocsuan) durante una conferenza mega iper pompata di Microsoft.

In tempo 0 il mondo di internet si è mobilitato per prenderla per il culo… roba che se la stessa passione si applicasse ai veri problemi, la fame nel mondo, la corruzione, le malattie e probabilmente la Morte ora sarebbero solo acqua passata. Invece di queste cose ci occuperemo quando cominceranno a produrre console e videogiochi.

Io, devo essere sincero, la conferenza non l’ho seguita, ma l’ho recuperata questo week end, vedendola in differita. Non c’ho capito fondamentalmente un cazzo, nel senso che non hanno detto fondamentalmente un cazzo, quindi sono andato a leggermi i vari migliaia di articoli apparsi nei siti specializzati, scritti da persone specializzate e con i pass per fare le interviste a chi di dovere.
Un po’ com’era successo per la presentazione della PS4, qualche mese fa me ne sono fatto un’idea che ora, purtroppo per voi, vi espongo.

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PlaInception 4

Sabato ho incontrato un mio amico, il Gion, che erano un paio di settimane che non vedevo.

Chiacchierando amabilmente come al solito ad un certo punto mi dice: “Oh, Chreddy, ma hai visto la presentazione della Play 4?

Gli rispondo: “Sì, ma non mi ha fatto proprio impazzire. Cioè, tanta bella grafica, ma più o meno gli stessi giochi.

Lui: “Invece a me è piaciuta molto. Finalmente una console in cui si può giocare online in modo davvero decente. Tutti personalizzati, mondi enormi. Pensa un bel Resident Evil serio fatto in coop dall’inizio alla fine, ma senza percorso obbligatorio… ti immagini, io e te in un mondo pieno di zombie che dobbiamo sopravvivere, magari incontriamo altri, ci alleiamo o ci spariamo…

Il Gion ha un lessico videoludico tutto suo. Vorrei dire a Gion che quel gioco c’è già, più o meno, e si chiama Left 4 Dead, ma non voglio rovinargli le fantasie. La sua frase è rimasta sospesa nell’aria per un po’…

Poi quella cosa della console fatta per l’online e la coop mi è tornata in mente la sera prima di andare a letto. Ci ho pensato per un attimo prima di addormentarmi, poi ho sognato…

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Playstation 4, il futuro che non c’è

Non so in quanti si ricorderanno dell’arrivo delle schede prepagate per i cellulari. Beh, l’arrivo di queste schede, prima fu la TIM, portò al boom dei cellulari. Fino a quel momento erano un oggetto di nicchia riservato a gente con i soldi, subito dopo erano per tutti. Anche i poveracci si potevano permettere un cellulare, caricargli 50 mila lire di traffico e, una volta finito, niente, avevano un bel mattone tecnologico in tasca fino alla ricarica successiva.

Con lo sdoganamento delle schede prepagate sono arrivate un sacco di compagnie telefoniche a far concorrenza alla TIM, che allora deteneva il monopolio di mercato. Poi, vabbè, si sono accorti che avrebbero guadagnato di più se si fossero accordati per mantenere tutti le stesse tariffe e quindi così hanno continuato a fare fino ad oggi, facendo finta di continuare a farsi concorrenza.

Tra queste società c’era la Blu, il cui slogan era: “Blu. Il futuro che non c’era” indicando che loro erano davvero il futuro come non sarebbe mai potuto essere nessun altro. Dopo qualche mese è fallita e lo slogan è diventato: “Blu. Il futuro che non c’è più“, che suona anche meglio.

Ma cosa c’entra tutto questo con il titolo del post?

La Sony, con lo show del 20 febbraio, ha praticamente fatto la stessa cosa… più o meno.

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Nuove Console – Retrocompatiblità – Usato = Rettocompatibilità totale!

Rettocompatibilità

Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un post, su uno dei soliti siti dedicati ai videogiochi, in cui si diceva che Jack Tretton, CEO di Sony Computer Entertainment America, non è d’accordo con la politica del blocco dei giochi usati, di seconda mano, sulle future console di nuova generazione. Possiamo dargli torto? No, assolutamente. Magari l’ha detto per piaggeria nei confronti di noi videogamer, magari l’ha detto perché ci crede davvero, o magari l’ha detto per fermare l’orda di videogiocatori imbufaliti che lo aspettano sotto casa per spaccargli le gambe, vallo a sapere… poi ha concluso dicendo che non è lui a decidere e che la casa madre Sony potrebbe pensarla diversamente… insomma Ponzio Pilato gli fa una pippa, a Tretton!
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