Dopo quanto successo credo di averne la conferma: io ho un problema di gusti. Ora voi starete sicuramente dicendo che ve l’ho dimostrato ampiamente più e più volte nel corso del tempo. Per quanti ancora non lo sappiano, scrivo pubblicamente che a me Prometheus è piaciuto, cosa per cui vengo irrisa. La verità però che è Prometheus rientra ancora nell’alveo di quelle opere che hanno spaccato la critica: alcuni hanno detto che fa molto schifo, altri meno, altri ancora ne salvano qualcosa e alcuni estremisti dicono addirittura che è passabile. Tra parentesi, a parte il doppiaggio non fedele e alcune accelerate tremende di sceneggiatura, l’ho trovato bellissimo. Continua a leggere
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Le 5 armi videoludiche con cui… affetto (e non solo) tutto!
Sono stata proprio una bambina cattiva. Vi avevo lasciato qualche settimana fa promettendovi che prima o poi avrei proseguito la seduta psicanalitica il discorso sulle armi videoludiche, ma vi confesso che me ne ero completamente dimenticata!
Che ci volete fare, quando hai una mente piena di cazzate idee esplosive, non riesci sempre a ricordare tutte quelle che ti passano per la testa. Poi all’improvviso ti accade qualcosa, un’epifania su un’arma e tutto diventa chiaro, ma non voglio aggiungere altro altrimenti mi spoilererei da sola il post! (Con buona pace del mio insegnante di italiano del liceo, che in questo momento da qualche parte nel mondo grida vendetta).
Certo la deflagrazione ha il suo fascino, e Fatman sarebbe assolutamente d’accordo, ma non sempre è possibile o necessario far esplodere le cose, come vi ho raccontato nel post precedente. A volte è più utile essere silenziosi, evitare del tutto lo scontro e portare a casa lo stesso risultato, ma con un eleganza sopraffina. Volete mettere?
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Playstation 4, il futuro che non c’è
Non so in quanti si ricorderanno dell’arrivo delle schede prepagate per i cellulari. Beh, l’arrivo di queste schede, prima fu la TIM, portò al boom dei cellulari. Fino a quel momento erano un oggetto di nicchia riservato a gente con i soldi, subito dopo erano per tutti. Anche i poveracci si potevano permettere un cellulare, caricargli 50 mila lire di traffico e, una volta finito, niente, avevano un bel mattone tecnologico in tasca fino alla ricarica successiva.
Con lo sdoganamento delle schede prepagate sono arrivate un sacco di compagnie telefoniche a far concorrenza alla TIM, che allora deteneva il monopolio di mercato. Poi, vabbè, si sono accorti che avrebbero guadagnato di più se si fossero accordati per mantenere tutti le stesse tariffe e quindi così hanno continuato a fare fino ad oggi, facendo finta di continuare a farsi concorrenza.
Tra queste società c’era la Blu, il cui slogan era: “Blu. Il futuro che non c’era” indicando che loro erano davvero il futuro come non sarebbe mai potuto essere nessun altro. Dopo qualche mese è fallita e lo slogan è diventato: “Blu. Il futuro che non c’è più“, che suona anche meglio.
Ma cosa c’entra tutto questo con il titolo del post?
La Sony, con lo show del 20 febbraio, ha praticamente fatto la stessa cosa… più o meno.
Far Cry 3, ma sai che non è per niente male?
Così, dopo circa mezzo secolo, ritorno a parlare di videogiochi.
Vorrei parlarne più spesso, purtroppo però il lavoro e i vari impegni mi impediscono di giocare quanto vorrei a quello che vorrei.
Poi, ogni tanto, capitano le vacanze di Natale o estive e finalmente riesco a mettere mano al pad e dar libero sfogo alle mie pulsioni videoludiche.
La letterina a Babbo Natale dei Revengers
Qualche giorno fa ho chiesto, sulla nostra pagina di Facebook, ai nostri fan, i Revenger, cosa avrebbero voluto riceve da Babbo Natale.
Ci sono state molte risposte, ora le riunisco qui sotto come una letterina a Babbo Natale, sperando di essere ancora in tempo e sperando che Babbo Natale ci accontenti.
Games Week 2012, il giorno della tristezza
Come ogni anno si è svolta a Milano, al MiCo, la Games Week, la fiera dei videogiochi.
Sono andato sabato, sotto una pioggia torrenziale.
Sinceramente non so che tipo di meraviglie mi aspettassi di vedere, o che novità eclatanti, ma è stata una delusione e una giornata buttata… meno male che avevo il biglietto gratis scroccato all’amico Giovanni Pierpixel…
A che gioco giochiamo? Il dramma di un videogiocatore
Ci siamo, è arrivato il periodo dell’anno in cui, se uno vuole giocare a qualcosa, può scegliere tra una vasta gamma di possibilità: un gioco di calcio, un FPS e l’ennesimo “Assassin’s Creed“.
Sì, perché nell’ultima parte dell’anno il dominio del mercato videoludico è spartito tra questi 3 esemplari.
Tutti i giochi “importanti” sono stati rimandati al 2013, tra febbraio e aprile, così che, se non guadagni come Fabio Briatore, non puoi comprarli tutti e a qualcosa puoi rinunciare.
Una persona intelligente direbbe, con un tono tra lo spocchioso e il saccente: “Eh, vabbeh, ne prendi uno, e gli altri con calma durante l’anno, che poi ti lamenti che tra ottobre e dicembre non hai niente con cui giocare“.
Ma il videogiocatore non è una persona intelligente, vuole tutto subito. Tutto al Day One!!!!!!11!1!!UNO!!ONE!
“I Am Alive”, ovvero come risparmiare 15 € e vivere felici
Che la Ubisoft sia la casa di distribuzione che odio di più (ora a pari merito con la Capcom) lo avevo già parzialmente spiegato, ma c’è dell’altro. C’è che ho rischiato il coma giocando al primo Assassin’s Creed per la noia e la ripetitività. C’è la presa per il culo di Far Cry 2. C’è che ormai vendono pezzi di giochi, come i finali, a parte. Quindi, in buona sostanza, ho giurato di non comprare mai più un gioco Ubisoft… e da quello che leggo in giro non mi sono perso molto fino ad ora.
Ma, c’è sempre un ma, nel 2009 esce la notizia di un gioco Ubisoft che ha attirato la mia attenzione: “I AM ALIVE”. Ma dal 2009 al 2012 sono passati ben 3 anni e che fine ha fatto il gioco? E’ stato cancellato, poi ripreso, poi modificato, poi ancora modificato e alla fine vomitato distribuito digitalmente sul Market Microsoft e PSN Sony. Le anteprime, evidentemente prezzolate visto che si recensiscono giochi degli inserzionisti, dei vari siti lo dipingono come un bel gioco e mi viene voglia di provarlo. Per fortuna è stata distribuita la demo…
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