Playstation 4, il futuro che non c’è

Non so in quanti si ricorderanno dell’arrivo delle schede prepagate per i cellulari. Beh, l’arrivo di queste schede, prima fu la TIM, portò al boom dei cellulari. Fino a quel momento erano un oggetto di nicchia riservato a gente con i soldi, subito dopo erano per tutti. Anche i poveracci si potevano permettere un cellulare, caricargli 50 mila lire di traffico e, una volta finito, niente, avevano un bel mattone tecnologico in tasca fino alla ricarica successiva.

Con lo sdoganamento delle schede prepagate sono arrivate un sacco di compagnie telefoniche a far concorrenza alla TIM, che allora deteneva il monopolio di mercato. Poi, vabbè, si sono accorti che avrebbero guadagnato di più se si fossero accordati per mantenere tutti le stesse tariffe e quindi così hanno continuato a fare fino ad oggi, facendo finta di continuare a farsi concorrenza.

Tra queste società c’era la Blu, il cui slogan era: “Blu. Il futuro che non c’era” indicando che loro erano davvero il futuro come non sarebbe mai potuto essere nessun altro. Dopo qualche mese è fallita e lo slogan è diventato: “Blu. Il futuro che non c’è più“, che suona anche meglio.

Ma cosa c’entra tutto questo con il titolo del post?

La Sony, con lo show del 20 febbraio, ha praticamente fatto la stessa cosa… più o meno.

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“Ralph Spaccatutto” uno dei film più attesi di quest’anno! Almeno dai Nerd…

Dopo “Prometheus” al cinema non c’è granché. Oggi esce “Resident Evil Retribution“, il 6° film su Resident Evil, ma sinceramente non mi ispira molto, secondo me la saga mostra la corda già da un bel po’.

Di sicuro di cose belle, e meno belle, ne usciranno più avanti. Siamo tutti in trepidante attesa per “Lo Hobbit“, giusto per capire, se non altro, se verrà stuprato dalla suddivisione in 3 capitoli oppure ne uscirà illeso. Vedremo.

L’altro film che, personalmente, aspetto con particolare hype è sicuramente “Ralph Spaccatutto” della Disney. Fino a qualche anno fa non mi sarei mai aspettato di dire che aspetto di vedere un film della Disney, mi sembra incredibile.
Però, dopo la delusione di “Ribelle – The Brave“, “Ralph Spaccatutto” mi sembra possa diventare il lungometraggio animato dell’anno. Titolo che fino ad ora è spettato per diritto alla Pixar, ma dopo i suoi ultimi 2 lavori l’ha perso meritatamente.

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Le grandi tragedie dell’umanità: gli adattamenti cinematografici

Si sa, ad Hollywood le idee scarseggiano da un po’. C’è anche una vecchia battuta, che gira da qualche anno, che dice pressapoco: “A Hollywood ci sono solo 7 storie, tutto il resto sono solo variazioni di queste.

Ed è vero. Appena possono le grandi Major acquistano diritti cinematografici di tutto quello che può essere portato sullo schermo: libri, film, fumetti, videogiochi, giochi da tavolo, programmi e personaggi tv. Spesso senza discriminazione e senza chiedersi se sia possibile trasporlo adeguatamente. Se poi una cosa ha successo ecco che automaticamente verrà adattata in un film, è matematico.

Il problema, però, non è nemmeno quello, ma sono le orde di fans che poi andranno a vedere il film e lo criticheranno alla morte perché non è aderente all’opera originale, oppure non è come lo avrebbero fatto loro.

Infatti, quando si parla di un film tratto da un libro, la frase classica che salta fuori è: “Eh, ma il libro è molto più bello…
La risposta più consona a questa frase è: “Eh, grazie al cazzo!“, ora vediamo perché.

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Tekken come non l’avete mai conosciuto

I giochi di lotta, picchiaduro per gli amici, sono quei fantastici giochi che, insieme a quelli di calcio, ti risolvono una serata tra amici. Ci si trova a casa di qualcuno, si organizza un torneo, ci si scassa di mazzate virtuali, si litiga di brutto, ci si insulta e si torna a casa propria nervosi e incazzati e non ci si parla più per due o tre giorni.

I più famosi esponenti del genere sono sicuramente Street Fighter, per i giochi in 2D e Tekken, per quelli in 3D. Ovviamente 2D e 3D non c’entrano niente con il 3D cinematografico di cui abbiamo parlato ieri, ma è solo un modo per definire la possibilità o meno di spostarsi in profondità con i personaggi. Sembra una stronzata ma cambia completamente il gioco e infatti questa cosa divide i giocatori in 2 scuole di pensiero, quelli che giocano solo ai picchiaduro 2D in quanto li ritengono meno casuali e quelli dei picchiaduro 3D in quanto li ritengono più completi.

Devo essere sincero, a me Street Fighter non ha mai preso più di tanto, con Tekken invece è stato un colpo di fulmine fin dalla sua prima apparizione, vuoi per il carisma dei personaggi, vuoi per un approccio al gioco meno ostico, vuoi perché avevo la PS1 e Tekken era il non plus ultra dei giochi di combattimento.

Oggi vediamo da dove si parte per imparare a giocare a Tekken.

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I migliori Fan-Film di sempre – Parte IX

Oggi la nostra consueta rassegna di fan-film rimane in ambito videoludico, dopo che settimana scorsa vi abbiamo presentato un fan-film ispirato a “Street Fighter X Tekken“.

Il fan-film di oggi risale all’agosto del 2011. Apparso improvvisamente in rete di notte, ha catturato l’attenzione di tutti, ragiungendo, in meno di un anno, quasi 1 milione di visualizzazioni.

I realizzatori sono tutti professionisti nel campo cinematografico e pubblicitario e, con questo film, hanno regalato a noi Nerd un corto incredibilmente bello ispirato ad una delle serie di videogiochi più apprezzata in assoluto: Portal.
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I migliori Fan-Film di sempre – Parte VIII

Street Fighter X Tekken

Siamo finalmente arrivati a sabato, la settimana di lavoro è passata e finalmente possiamo goderci un po’ di meritato riposo, magari guardando il fan-film settimale.

Oggi rimaniamo in ambito videoludico con un film amatoriale dedicato alle 2 delle saghe di picchiaduro più famose in assoluto che, recentemente, si sono fuse dando vita ad un gioco che ha suscitato qualche perplessità, soprattutto per la gestione a cazzo di cane approssimativa dei DLC. Ovviamente parlo di Street Fighter X Tekken.

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