Kinect addio e la brutta storia delle console next-gen

Console next-gen

Dopo non so quanto tempo, torno a parlare delle nuove console e di videogiochi.

Fino ad ora non ho preso ancora nessuna console, né PS4X-Box One. A essere sincero, poco tempo fa, c’è stato un momento in cui per quasi 5 minuti sono stato tentato di prendere la One con Titan Fall, voglia che però è morta subito appena ho provato il gioco a casa di Frarru. Per carità, bel gioco, niente da dire, ma sono io che non sopporto molto gli FPS.

Ora, alle porte dell’E3 2014, di cui non si sa ancora niente, arrivano nuove notizie per noi videogiocatori di cui mi è venuta voglia di parlare.

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La teoria del complotto. Ovvero: guarda come te li cucino quei co*****i di Microsoft

Recita un antico adagio

Recita un antico adagio

Quello della Console War è sempre un tema scottante. Ciò che infervora gli animi non è tanto l’argomento in sé ma le stupide guerre che vengono scatenate dai fanboy su argomenti inutili come: “quale sia la console migliore“, “chi abbia avuto l’idea più intelligente“, “quale sia il brand più innovativo“, “quale sia la console da noob“, (qui vince Nintendo a mani basse) etc. etc.
La razza dei fanboy è poi affiancata dagli immancabili nostalgici: “Non ci sono più le console di una volta“, “lo sputtanamento delle console  la console war e il mercato hanno costretto le software house a tarare la difficoltà dei giochi verso il basso“, “I videogiochi moderni so’ roba per novellini“, “Aridatece tastiera e mouse“. Insomma, i commenti intelligenti si sprecano.

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Playstation 4, il futuro che non c’è

Non so in quanti si ricorderanno dell’arrivo delle schede prepagate per i cellulari. Beh, l’arrivo di queste schede, prima fu la TIM, portò al boom dei cellulari. Fino a quel momento erano un oggetto di nicchia riservato a gente con i soldi, subito dopo erano per tutti. Anche i poveracci si potevano permettere un cellulare, caricargli 50 mila lire di traffico e, una volta finito, niente, avevano un bel mattone tecnologico in tasca fino alla ricarica successiva.

Con lo sdoganamento delle schede prepagate sono arrivate un sacco di compagnie telefoniche a far concorrenza alla TIM, che allora deteneva il monopolio di mercato. Poi, vabbè, si sono accorti che avrebbero guadagnato di più se si fossero accordati per mantenere tutti le stesse tariffe e quindi così hanno continuato a fare fino ad oggi, facendo finta di continuare a farsi concorrenza.

Tra queste società c’era la Blu, il cui slogan era: “Blu. Il futuro che non c’era” indicando che loro erano davvero il futuro come non sarebbe mai potuto essere nessun altro. Dopo qualche mese è fallita e lo slogan è diventato: “Blu. Il futuro che non c’è più“, che suona anche meglio.

Ma cosa c’entra tutto questo con il titolo del post?

La Sony, con lo show del 20 febbraio, ha praticamente fatto la stessa cosa… più o meno.

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Games Week 2012, il giorno della tristezza

Come ogni anno si è svolta a Milano, al MiCo, la Games Week, la fiera dei videogiochi.

Sono andato sabato, sotto una pioggia torrenziale.

Sinceramente non so che tipo di meraviglie mi aspettassi di vedere, o che novità eclatanti, ma è stata una delusione e una giornata buttata… meno male che avevo il biglietto gratis scroccato all’amico Giovanni Pierpixel…

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