Ecco perché ho scelto la PS3, ovvero: la console war mi fa una pippa

È successo che un paio di settimane fa Capitan Catarro ha scritto un post su Bethesda e sul fatto che i DLC di “Skyrim” non stiano uscendo per PS3.

Un utente ha commentato che la cosa è dovuta al fatto che la PS3 non sia abbastanza potente e poi è progettata male e altre cose che ormai sono 5 anni che sento e leggo in giro.

Capitan Catarro, allora, ha deciso di scrivere il post sulla console war di cui mi parlava da mesi e mesi e mesi, di cui addirittura parlava da prima di aprire il blog.

Mettendo quel post sulla nostra pagina di Facebook, un nostro fan Luca A., ha criticato, come nel suo diritto, lo sviluppo del post, benché concordasse con il discorso in generale, e poi si è lanciato con le sue considerazioni su quanto la 360 sia meglio della PS3.

Ho provato a rispondergli circa un centinaio di volte, ma la risposta veniva troppo lunga, quindi ho deciso di scrivere questo post.

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Tekken come non l’avete mai conosciuto

I giochi di lotta, picchiaduro per gli amici, sono quei fantastici giochi che, insieme a quelli di calcio, ti risolvono una serata tra amici. Ci si trova a casa di qualcuno, si organizza un torneo, ci si scassa di mazzate virtuali, si litiga di brutto, ci si insulta e si torna a casa propria nervosi e incazzati e non ci si parla più per due o tre giorni.

I più famosi esponenti del genere sono sicuramente Street Fighter, per i giochi in 2D e Tekken, per quelli in 3D. Ovviamente 2D e 3D non c’entrano niente con il 3D cinematografico di cui abbiamo parlato ieri, ma è solo un modo per definire la possibilità o meno di spostarsi in profondità con i personaggi. Sembra una stronzata ma cambia completamente il gioco e infatti questa cosa divide i giocatori in 2 scuole di pensiero, quelli che giocano solo ai picchiaduro 2D in quanto li ritengono meno casuali e quelli dei picchiaduro 3D in quanto li ritengono più completi.

Devo essere sincero, a me Street Fighter non ha mai preso più di tanto, con Tekken invece è stato un colpo di fulmine fin dalla sua prima apparizione, vuoi per il carisma dei personaggi, vuoi per un approccio al gioco meno ostico, vuoi perché avevo la PS1 e Tekken era il non plus ultra dei giochi di combattimento.

Oggi vediamo da dove si parte per imparare a giocare a Tekken.

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“HomoLAGmachia”, l’antica sfida tra l’uomo e il LAG

LAGGAQuando qualcuno si mette al pc o impugna il pad per qualche partita online pensa che il nemico da battere sia un giocatore sconosciuto di un qualche paese straniero. Niente di più sbagliato, il vero nemico è molto più subdolo e si annida ovunque, nella connessione internet, nei cavi nelle connessioni tra pad e console, console e Tv, peggio dei nemici dell’igiene, ed è il LAG.

Avevamo già spiegato nel nostro Nerdabolario cosa è il LAG, ma, per una serie di post che pubblicherò prossimamente, è meglio approfondire l’argomento. Anche perché c’è ancora molta gente all’oscuro di questa piaga questo problema, che infesta le nostre partite online e spesso anche quelle offline. Schiere di giocatori ignari che si buttano in partite già perse in partenza a causa del LAG, gente che, frustrata senza sapere il vero motivo della loro noobbaggine incapacità, abbandona i videogiochi e poi finisce male, si dà alla droga o, peggio, finisce a fare l’impiegato alle poste. Certo altri sono proprio scarsi in generale, quindi a loro, con questo post, fornirò una buona scusa per giustificare le loro pessime statistiche e le loro patetiche prestazioni al gioco.

Quindi cominciamo il nostro viaggio alla conoscenza del LAG, sperando di non annoiarvi troppo, a tale scopo mi farò aiutare dal cagacazzo dall’Omino Delle Domande (ODD) che alberga in me. Tra l’altro il post è un po’ lungo, però non è che dovete lavorare per forza, è lunedì mattina, prendiamocela con calma, no?

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