Ma che vuol dire essere Nerd?

Essere Nerd

Spesso nei commenti dei post qui, su Nerds’ Revenge, vengono fuori frasi del tipo: “Io non sono Nerd, vengo qui per i post sui film…“, “Non so nemmeno cosa vuol dire Nerd…” e “Per quel che voglia dire essere Nerd…“, con tutte le loro varianti.

Questa cosa del Nerd nel titolo porta un po’ di confusione.

Il fatto è che questa parola, oggi, vuol dire tutto e vuol dire niente e, credo, che ognuno possa darle un significato diverso. In questo post cerco di spiegare cosa vuol dire per me.

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La LucasArts, le avventure grafiche e mille bei ricordi

Lucasarts

La settimana scorsa, come tutti ormai saprete, è arrivata come un fulmine al ciel sereno la notizia che la Disney ha definitivamente chiuso la LucasArts.

Tutto il nerdoverso ha pianto all’unisono, come se fosse deceduto il nostro migliore amico. In effetti è successa una cosa molto vicina a questo.

Fiumi di parole sono stati scritti sulla vicenda, e sulla LucasArts. Io non volevo scrivere niente, rimanere un pochino distaccato, ma non ce l’ho fatta. Quella notizia mi ha fatto passare davanti agli occhi anni e anni di bei ricordi, di emozioni, quando, chiuso in cameretta con il fidato Amiga 500, impazzivo a cercare di risolvere uno di quei maledetti e assurdi enigmi, vivendo avventure meravigliose.

Alcuni di questi ricordi vorrei condividerli con voi… la parte triste del post è appena finita, dopo il salto si sorride… con i lucciconi agli occhi.

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The Disney Effect

La Disney è come la Mamma.

Quando pensiamo ad una mamma, pensiamo a quell’adorabile dea che ci ha messo al mondo, nutrito, cresciuto, coccolato, rimproverato e perdonato. Poi la nostra mamma la riflettiamo su tutte le altre mamme del mondo e rimaniamo shockati quando sentiamo o leggiamo che una di queste mamme ha macellato i propri figli e li ha nascosti nel freezer. Urka! La nostra mamma non l’avrebbe mai fatto… sennò mica saremmo qui a parlarne.

Rimaniamo shockati anche perché l’immagine che abbiamo della mamma viene intaccata, da divinità soprannaturale, diventa una donna come tutte le altre, un essere umano qualsiasi che, in un raptus di follia o proprio con maligna premeditazione, può compiere un gesto che pensavamo fosse proprio solo di Dexter.

Con la Disney è la stessa cosa.

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SCUMM Bar

Sarà la nuova, ennesima primavera che arriva, nonostante i diluvi autunnali che flagellano la mia odiata padania, però in questo periodo mi sento un po’ nostalgico. E allora voglio dedicare un post alle avventure grafiche dei meravigliosi anni ’80 e ’90 che avevano letteralmente rapito noi nerd della prima ora.

Per contestualizzare, si parla del periodo in cui George Lucas non si era ancora rincoglionito, in cui per apprezzare un gioco dovevi avere anche tanta fantasia, in cui la tecnologia informatica era ancora abbastanza agli albori, quindi era più “semplice” innovare e inventare e, a causa della limitatezza di grafica e sonoro, si puntava molto anche sulla trama e il gameplay. Continua a leggere