Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere quando il meglio c’è già stato

Sin City - Una Donna Per Cui Uccidere

Buon lunedì a tutti.

Ieri scorpacciata cinematografica, prima Annabelle, di cui parlerò domani, e poi Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere, di cui, ovviamente, parlo oggi.

Oggi devo digerire, che è stato un po’ come andare allo all you can eat ed essersi scofanati l’impossibile di roba che non era cattiva, ma nemmeno buona. Diciamo commestibile, Però ho mangiato così tanto salmone e tonno e tonno rosso di dubbia provenienza che poi li senti in bocca ad ogni ruttino.

Burp…

Nel 2005 Robert Rodriguez ha avuto la brillante idea di portare un fumetto al cinema senza parafrasare una singola virgola o una singola vignetta dell’opera di origine. Il risultato è stato Sin City, un film che ha diviso il pubblico tra chi l’ha adorato e chi ha detto: “Che è ‘stammerda?!?!?!

Per una pura coincidenza, chi ha detto: “Che è ‘stammerda?!?!?!” era anche chi non sapeva che era tratto da un fumetto e che quel fumetto era scritto e disegnato da Frank Miller che ha quello stile, con i personaggi in perenne posa plastica e i disegni che sembrano dei piccoli quadri in bianco e nero, ombre che diventano luci e luci che enfatizzano le ombre, uno modo di scolpire il disegno che o si capisce o si odia. E Frank Miller insieme a quella sagoma di Quentin Tarantino, che ha voluto a tutti i costi dirigere la scena dell’affogamento nel cesso, hanno coadiuvato Rodriguez nella realizzazione del film.

Sin City -Fumetto

Balla, Nancy, balla come sai. Balla, Nancy e non fermarti.

Però, c’è da ammettere, che per quanto sia piaciuto, e a me è piaciuto davvero tanto, se si toglie la componente grafica al primo Sin City, rimane poco e niente. Lo stesso film, girato in modo normale sarebbe stato un: “Che è ‘stammerda?!?!?!” unanime.

Poi l’anno successivo, è arrivato Zack Snyder e ha detto: “Bello ‘sto stile fumettoso, vediamo se riesco a farci un film vero” e ha tirato fuori 300 che, usando sempre un molto pittorico, ha trasformato le tavole di Miller in immagini in movimento, inserendo coreografie di uomini con addominali fantascientifici e facendo vivere davvero le vignette.

Visto il successo dei primi due film, Frank Miller nel 2008 si è sentito in dovere di fare un film tutto da solo riprendendo l’estetica (scusate, ma è difficile trovare sinonimi di “stile”) del primo Sin City per trasformare il padre del fumetto moderno in quella merda fotonica che è The Spirit.

Sin City - Una Donna Per Cui Uccidere - Jessica Alba

Cancellate ‘sto dolore…

La mente umana ha tanti pregi, il migliore dei quali è sicuramente il fatto che dimentica il dolore. Più è forte il dolore, più la nostra mente lo cancella. Quindi, se ci rompiamo una gamba, ci ricorderemo che abbiamo sentito molto male, ma non ci ricorderemo il dolore stesso. Questa caratteristica è ampiamente sfruttata dalle donne che decidono di avere il secondo e il terzo figlio. Per quelli che frequentano i cinema, invece serve a dimenticarsi di aver sofferto in sala con The Spirit e a ricordarsi di quanto era bello il primo Sin City chiedendo a gran voce un sequel.

E finalmente Rodriguez si è deciso ad accontentare i fan facendo il sequel di quel film: Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere. Solo che Tarantino questa volta non c’è più. Michael Clarke Duncan nel frattempo è morto. Clive Owen non se lo caga più nessuno e nemmeno il postino gli porta più le raccomandate. E le storie migliori della saga fumettistica di Sin City erano già state usate nel primo film.

Frank Miller e Robert Rodriguez

Yo bro!

Però Rodriguez non si è perso d’animo. Lui è un onesto lavoratore del cinema e non si tira indietro di fronte a niente. Quando fa un film, oltre alla regia, ne cura la fotografia, la sceneggiatura, il montaggio, la colonna sonora, gli effetti speciali, porta le pizze nei cinema e poi se lo va pure a vedere con tutta la famiglia. Per questo i suoi film costano pochissimo e i produttori gli permettono di fare qualsiasi cosa gli passi per la testa, anche robe tipo Machete Kills, che anche se incassano poco rientrano del budget speso.

Quindi il buon Robert ha fatto un recast, ha spinto la sedia a rotelle di Frank Miller sul set e ha girato il film.

E quindi, com’è questo Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere?

Sin City - Una Donna Per Cui Uccidere - Christopher Lloyd

– Hey, Doc, pesante! – Grande Giove, che ti è successo ragazzo?!

È esattamente come il primo Sin City, né più, né meno. Ci sono un paio di trovate visive nuove e molto carine. Gli effetti speciali sono migliorati di molto e si mescolano meglio alla pellicola. Ma il film è esattamente come quello di dieci anni fa. Solo che, appunto, sono passati dieci anni e mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di innovativo, un’altra evoluzione di quello stile che ha reso famoso il primo Sin City, invece di una sua riproposizione pedissequa con qualche finezza tecnica in più.

A proposito di finezze tecniche, il 3D funziona davvero bene, ma il film, per la sua stessa natura piuttosto piatta, si presta a risaltare con la terza dimensione.

Sul versante della trama, mi tocca ribadire il concetto che le storie migliori erano già state usate per il primo film, per Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere è rimasto quello che è rimasto e il minutaggio è stato riempiti da due vicendi brevi scritte ex-novo per il film che, manco a dirlo, sono più deboli del materiale originale.

Sin City - Una Donna Per Cui Uccidere - Eva Green

Eva Green on the green screen tutta nuda

Certo, vedere Eva Green nuda per il 95% del suo minutaggio su schermo è sempre una cosa piacevole, anche se si spoglia in praticamente tutti i film, ma questa volta è in bianco e nero. Josh Brolin prende il posto di Clive Owen a fare la faccia ingrugnata, ma il personaggio di origine è così bidimensionale che, per quanto ce la metta tutta, non fa alcuna differenza.

Sin City - Una Donna Per Cui Uccidere - Josh Brolin

Dwight, un duro così duro, da andare in decapottabile mentre piove

Discorso a parte va fatto per Mickey Rourke incastrato sotto il pesante trucco di Marv, protagonista “morale” quasi assoluto del primo film, qui è un Marv sempre cattivo e violento, ma un po’ più rincoglionito e, a tratti, quasi ridicolo.

Sin City - Una Donna Per Cui Uccidere - Mickey Rourke

Tzè! Ridicolo… Tzè! Rincoglionito! Dillo al mio mio fucile a pompa

Peccato, è proprio il caso di dirlo, perché per una volta se ne sono fottuti del PG 13, complice il budget basso, e ci hanno messo un bel po’ di dita rotte, occhi fuori dalle orbite e teste mozzate. Se è piaciuto il primo Sin City, questo non può non piacere, ma si esce dal cinema dicendo: “Mi aspettavo di meglio“, sapendo che il meglio c’è già stato dieci anni fa.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

36 pensieri su “Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere quando il meglio c’è già stato

  1. Mi sembra sempre che Rodriguez gii sempre lo stesso film?
    Non voglio traumatizzarti ma ho visto il film di Ken Shiro su rai4 quello merita una nota marrone.

  2. Che coincidenza, anche a me già frullava in testa una citazione di Mogol-Battisti.
    Ma per Eva Green: “Labbra rosse sulle quali morire” (quasi un sottotitolo alternativo).

    Buona proposta tua: Chris Pratt, lasciati i panni di Star Lord, dovrebbe girare «Indiana Jones».
    Sogno proibito mio: Eva Green, lasciati i panni di Ava Lord (ahahah!), dovrebbe girare «In Diana Jones». *

    * Il film hardcore, non saprei dire se vero o immaginario, la cui vhs appariva fra le insidie all’astinenza di Josh Hartnett, in «40 giorni & 40 notti».

    • P.S. – Beati voi delle grandi città. Qui in provincia di Siena, come già deplorato sulla pagina Facebook, si può vedere «Sin City 2» in 3D soltanto alle 22.40; ed io non sono un personaggio da film di Robert Rodriguez, insomma uno di quelli che vivono – o circolano – «Dal tramonto all’alba».

    • Ehmmm… e io che devo risponderti? Non mi intendo di film hard, quindi non so se esista veramente, probabilmente sì :P

      Comunque il film in cui Eva Green mi ha stupito è stato Casino Royale, in cui non fa vedere una tetta nemmeno di sfuggita.

  3. Ma allora MrC, da vedere o da evitare?
    Io devo essere sincera, ho amato alla follia Sin City e stavo aspettando questo secondo capitolo con trepidazione. Soprattutto per via di Joseph Gordon-Levitt, che e’ uno degli uomini dei miei sogni.

    Ma non sono riuscita ad andare al cinema qui quando e’ uscito questa estate, e pensavo di vederlo per vie traverse (if you know what I mean).

    Che faccio? Vedo?

    • Ciao Cris, qual buon vento! Come stai, tutto bene? L’Inghilterra è ancora in piedi? :D

      Allora se hai adorato il primo, come me, questo ti piace di sicuro, anche se non è ai livelli del primo come storia. Come dico nel post, le cose migliori sono già state utilizzate per il primo film.
      Guardalo, schifo non ti farà. Poi dipende, se ti dà fastidio un certo modo di pensare molto maschilista allora alcune cose potrebbero farti storcere il naso di brutto.

      • Il primo Sin City non e’ che fosse poi cosi’ femminista, pero’ non so, forse il modo in cui e’ girato, la storia, i personaggi, me lo hanno fatto amare.
        Sono sicura che non mi darebbe particolarmente fastidio neanche questo.

        L’Inghilterra e’ in piedi anche se mi aspettavo la fine del mondo visto che ha fatto un’estate piu’ bella e calda di quella italiana (stando a quello che i miei genitori mi riportano giornalmente!).

        • La mia non era una critica al film, era una considerazione. Questo lo è ancora più del primo.
          Guardalo, al massimo esci dicendo: speravo meglio :D

          Sì qui ha fatto un’estate tremenda. E quando si arriva a parlare del tempo, significa che la conversazione è morta e bisogna aspettare che l’ascensore arrivi al piano per scendere :D

  4. Visto ieri in 2D, nn c’era alternativa…
    Eravamo in 4 in sala :D
    L’ho trovato veramente ben fatto, sempre fedele al fumetto, nn mi ha disturbato l’accentuato maschilismo anche se mi ha un pò infastidito il personaggio di Eva Green, nn perchè fosse sempre nuda ma in quanto proprio disprezzabile…
    Se devo fare un appunto va certamente al personaggio ed alla storia di Joseph Gordon-Levitt

    SPOILER

    Nn ho capito cosa volesse dimostrare…o come pensava di caversela ammesso che volesse cavarsela…
    insomma ci sono rimasta secca pure io con lui….

    FINE SPOILER

  5. A parte delle interessantissime riflessioni che le vicende e i personaggi hanno mosso nella mia testa, quello che posso dire è che per ben tre volte stavo decidendomi di alzarmi dalla sala e andare via. Mi è piaciuto tanto il sottinteso visionario di realtà soltanto in apparenze lontane dalla nostra. Un discorso che sarebbe bello affrontare e non è il caso.

    Di passaggio, digressioni random:

    1) a me le nere e le mulatte di norma non piacciono, ma come troieggia la Rosario ultimamente al cinema, mi ha fatto fare delle eccezioni. Peccato che la componente sessuale del film … cioè quello su cui si basa TUTTO il film, non abbia saputo prendere per bene la via congenita alla storia, e sia diventata una passerella di zoccolone, culi, tette, ammiccamenti, scopate di ogni sorta e candeggio.

    2) La Green recita come mia zia genoveffa.

    3) Brolin è una scimmia che non ha nessun carisma.

    4) Willis sembrava preso la mattina appena svegliato. Invecchiato. Ha passato il famoso step. Ha la faccia non più da uomo maturo, ma è un nonno fuori posto.

    5) Una piastrella del bagno che ho in casa è più sensuale della Alba. Recita da cani e non sa neanche fare la cagna in calore, come si conviene a chi farebbe una Lap Dance a Sin City. Sembrava la versione “B” di Miley Cyrus – che avrebbe certo reso di più, e questo la dice lunga.

    6) Gordon Levitt sembrava gonfio di cortisone, impacciato, fuori posto, malato dentro, stanco.

    7) la comparsata a “sorpresa” (wow) di Rodriguez e Miller, credo sia tra i camei più pietosi e idioti degli ultimi cento anni, di due autori che giocano dentro un loro film, che Hitchcock si sta rivoltando nella tomba.

    8) Bella la scelta cattiva per la morte di qualcuno, cui non faccio il nome per non spoilerare. Coerente. Bella lì.

    9) bellissima la ragazza di Gordon, l’unica attrice che è riuscita a dare un vezzo di pathos a un film tanto monocorde e palloso, soprattutto dal secondo tempo.

    10) Mickey è quello che tiene su la baracca, c’è poco da dire. Il carisma, a differenza di Willis che l’ha terminato, ce l’ha ancora e bello prepotente. Peccato sia sprecato in una pellicola dove le forzature, non sono state giocate come si dovevano.

    11) la GAGA mi è piaciuta, una star messa lì per sbaglio, ma talemente cesso e cozza, da guadagnarsi un fascino tutto suo.

    12) Liotta, un pesce fuor d’acqua. Non ha quella di essere plastico, cosa che in film di questo genere è vitale. Direi che di là dei soldi che si sarà preso, dovrà vergognarsi per un bel po di una simile farsesca performance.

    La regia è insulsa, Rodriguez è definitivamente un pirla; la direzione artistica è squallida, la sceneggiatura mirata ad approfondire i personaggi, non ha avuto il pregio del precedente capitolo, cioè quella di fare decollare una storia … che non è mai decollata.

    Lo stilismo, invece, come dice anche Chreddy, questa volta l’ho trovato più curato, più ficcante, ma fine a sé stesso. L’ho visto in 2D e si poteva ugualmente capire come il 3D era implementato nelle fotografia e nelle sequenze … già dai titoli di testa.

    Probabilmente la prossima volta assisteremo a dei pompini e delle scopate vere e proprie, visto che non sapevano più come e dove mettere il sesso e la libido.

    Nel complesso si riesce a essere catturati dall’atmosfera e da una cattiveria apprezzabile. Ottimo il montaggio e la fotografia. Ma niente di più artisticamente. Semplicemente noioso.

    Bellissima l’introduzione soprattutto dell’articolo di Chreddy. Mi è piaciuta molto. Bella recensione senza spoiler, fine e carica di diversi livelli nella lettura, se si vuole trovarli.

    • Ciao DDD,

      1) A me Rosario Dawson piace da tempo immemore

      2) – 3) Lì sono i personaggi a essere scritti male e senza sfumature. E’ come recitare il manichino dell’Oviesse. Pure io non capisco il successo di Brolin, Clive Owen almeno era carismatico.

      4) Credo che Willis abbia fatto tutto a casa sua. Cmq era truccato da vecchio :D

      5) La cosa buona della Alba è il culo. E’ dai tempi del telefilm del cazzo che faceva che trovo insopportabile quella costante aria schifata che ha, come se le avessero nascosto le lumache nelle mutande.

      6) Cordon Levitt, come ho letto da un’altra parte, ha la capacità di portare le orecchie a sventola con disinvoltura.

      7) Ecco, in quel pezzo ho detto: “Siamo alla frutta…”

      8) Sì, bella se fosse durato due minuti, ma qui ti menano il torrone per mezz’ora e mi viene da chiedere che senso ha una scelta del genere.

      10) Mickey è bravo, è il personaggio che è stato peggiorato.

      12) Ormai Liotta è così disperato che partecipa alle recite di Natale nelle scuole se lo pagano.

      Credo che la regia effettiva sia di Miller e Rodriguez era sul set solo a vedere che non si uscisse dal budget. Oppure ha usato il pilota automatico.

      Per il resto concordo.

      • Rosario opposto della Green, quando c’è da troieggiare benissimo, ma ha fatto tantissimi altri ruoli e personaggi e poi ha un viso simpatico, mi è sempre piaciuta.
        Clive Owen batte ci stava a pennello, la recitazione anche era stata fantastica, qui Brolin (che a me piace) sembra veramente intrappolato in questa parte un po’ sbiadita rispetto alla precedente.
        Il personaggio di Marv forse è quello che, anche perdendo un po’ di colpi, mi ha deluso di meno.

    • Quasi avevo paura di metterla giù così dura appena sono uscito, poi ripensandoci e bevendoci una pintina di birra su e leggendoti, praticamente mi son detto: è quello che avevo in mente e che il film mi ha dato.
      Purtroppo secondo me lo spettatore come me, te, Mr.Cheddy, quando ha sentito Sin City 2 c’ha avuto l’hype fin da quando non era confermato, figurati quando stai entrando in sala e hai speso del grano. Te lo porti dietro perchè l’1 effettivamente credo ci abbia dato tanto e questo non puoi che paragonarlo al primo, con un risultato impari.
      Che poi delle cose io non le ho proprio capite, cioè, secondo me ci sono degli errori grossolani proprio di trama che cozza col 1°. degli eventi che cronologicamente non si capisce dove stiano, sembran proprio errori grossi (mi riferisco a certi personaggi che fanno cosa, quando, dove e con chi).
      Ultima cosa, io già Eva Green la odiavo, ora proprio non la reggo, il suo ruolo è quello, stop. Bona e tutto, ragazza, però qualcosa di diverso fallo.

      • Il “problema” di Sin City è che ha la cronologia sfalsata. Questo è, in pratica, un prequel e allo stesso tempo un sequel del primo.

        Una donna per cui uccidere avviene prima di quello che hai visto in Sin City uno, infatti alla fine ci sarebbe dovuto essere Clive Owen, invece che Brolin con naso finto e parrucca.

        La storia di Nancy avviene dopo Quel Bastardo Giallo che era alla fine del primo.

        In effetti se non stai attento ti sembra tutto strano :)

        • Ma infatti io già sapevo (e cmq guardando il film me ne sono tranquillamente accorto) che era un prequel + sequel e per questo dico che secondo me ci son degli errori grossolani. Per sicurezza dovrei riguardare il 1°, ma soprattutto il 2°.

  6. mai visto film con eva green in cui non esce almeno una poppa!
    tra l’altro all’inizio non mi piaceva molto esteticamente, ma a furia di vederle le minne mi ha convinto! è ufficialmente nella mia top 10 attrici

  7. Credo proprio che lo ignorerò. Il primo film volevo farmelo piacere a tutti i costi perché ne adoravo l’aspetto visivo, ma la storia per me era poco interessante e non particolarmente gratificante da seguire.
    Se questo secondo è simile al primo, direi che non ci sono abbastanza tette di Eva Green per farmelo piacere in alcun modo.

  8. L’ho visto solo oggi perché eccezionalmente lo hanno rimesso anche ad un orario per me abbordabile, non più dopo le 22, anzi non capivo proprio perché facessero un solo spettacolo, già a partire dalla seconda settimana di programmazione ma oggi l’ho capito. Ero anche sorpreso dagli incassi internazionali che sono di molto inferiori al primo e non poteva essere perché è un film in bianco e nero, cosa che di solito allontana la gente dal cinema, ma invece devo dire che gli è proprio riuscito male rispetto a nove anni fa, mi ha molto deluso.
    Le storie non dicono niente, la maggior parte degli attori recita con poca convinzione, non c’è manco una scena che valga la pena vedere, a parte il “corpicino” di Eva Green e la sempre bellerrima Jessica Alba, mi sono annoiato a morte. Che peccato, nove anni di attesa inutili.

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