Sulla pagina di Facebook del blog sono stato contattato da due ragazzi che hanno creato un GDR ispirato ai Supereroi, Urban Heroes, per parlarne.
Siccome è molto difficile parlare di un GDR senza provarlo e siccome per provarlo non basta leggere il manuale, ma bisogna giocarci con animici e per diverso tempo, mi sono fatto mandare del materiale per farmi un’idea del loro lavoro.
L’ho trovata davvero buona e molto promettente, quindi gli ho proposto un’intervista in modo che loro potessero spiegare e parlare, meglio di me, di Urban Heroes.
Ciao ragazzi, che ne dite di presentarvi per cominciare a conoscervi?
Siamo Alessandro Rivaroli e Matteo Botti, due nerd intorno ai 30 anni con la passione per la politica, i giochi di ruolo, i fumetti, il complottismo e tutto quello che è cultura underground
Quindi avete deciso di mischiare tutto in un gioco di ruolo fantapolitico a base di supereroi?
L’ideatore del gioco, Alessandro Rivaroli, ha da sempre sognato un gioco in cui realizzare le sue fantasie di ragazzino (il gioco infatti è stato ideato da Alessandro intorno ai 14 anni, in seconda/terza media) poi, con la “maturità” e l’avanzare dell’età sono entrati nello sviluppo dell’ambientazione anche tutte le nostre passioni del momento, Alessandro si è rivolto a me [Matteo N.d.R.] con un semilavorato che abbiamo sistemato, riscritto, corretto e stravolto sino ad arrivare all’odierno Urban Heroes. E sì, se te lo stai chiedendo stiamo digitando con un paio di cappellini di stagnola in testa.
Ahahahaha, ottimo, i cappellini di stagnola sono consigliatissimi da Adam Kadmon.
Quindi sono circa quei 16 anni che lavorate su Urban Heroes. Siete arrivati a una versione definitiva oppure è ancora in fase di testing e lo state sistemando?
La versione attualmente in commercio è l’ultima versione di questo lavoro, ma possiamo dire che Urban Heroes sia un work in progress continuo in quanto un punto fermo del nostro operare è la collaborazione diretta con i giocatori che ci offrono spunti di riflessione, correzioni del regolamento e i loro stessi PG che noi mettiamo in ambientazione e in una mappa interattiva sul nostro sito.
Interessante e anche nuova come cosa è l’interazione dei giocatori con l’ambientazione. Sembra una specie MMORPG cartaceo.
In effetti una delle cose di cui ho sempre sentito la mancanza quando giocavo era che le avventure dei personaggi influenzavano l’ambientazione limitatamente al gruppo di gioco e quando usciva una nuova espansione dalla casa madre non teneva conto e, anzi, andava in conflitto con quanto successo nelle sessioni del gruppo.
Ma quindi i giocatori possono anche proporvi delle avventure scritte da loro, o dei set che usano? Cose come nuovi poteri, personaggi, classi e robe del genere?
Certo che sì!
Guarda, recentemente uno dei nostri fan più accaniti, Arturo Benzi, ci ha mandato alcune info su una campagna ambientata in BLACKOUT [nome dell’ambientazione N.d.R.] con il suo gruppo di gioco.
Ci dobbiamo ancora sentire per bene però, per il momento, abbiamo realizzato i disegni dei personaggi, li abbiamo geolocalizzati e poi, con ogni probabilità, creeremo una “nostra” Boston sugli appunti di Arturo e dei suoi amici.
Stimolante questa cosa.
Dal materiale che mi avete mandato ho visto che voi realizzate anche avventure nella vostra ambientazione, delle specie di espansioni.
Quanto sono necessarie queste vostre produzioni laterali al regolamento base?
Devono essere prese e integrate, anche se non giocate, oppure volendo si possono ignorare?
O se vogliamo, un giocatore può partire dal “mondo base” e modificarlo a suo piacimento con il contro di non partecipare più all’espansione dell’ambientazione?
Rispondiamo in ordine:
1. le ambientazioni e le avventure sono materiale extra, diciamo che è il nostro modo per evolvere e dare una direzione precisa al mondo di UH poi è chiaro che se un gruppo vuole giocare in un modo o nell’altro non saremo noi a impedirlo, anzi!
2. l’integrazione è sempre consigliata. Nel senso che un giocatore-tipo può leggere BLACKOUT, cogliere spunti e integrarlo con i suoi appunti/spunti, completando, migliorando e implementando il nostro mondo con le sue fonti, passioni e riferimenti.
Inoltre noi diciamo sempre ai nostri giocatori: “È facile ambientare una campagna di supereroi a New York, ma è altrettanto semplice ambientare una campagna nella propria città, tra scandali locali, politica, inquinamento, società e via discorrendo“. Quindi una campagna di UH a Milano, Genova o Parma è più che possibile, anzi, noi facciamo il tifo e chiediamo ai nostri giocatori di segnalarci i casi della loro città.
Ottimo!
Parlando un attimo del gioco vero e proprio, quanti manuali ci sono per ora?
Per ora, come puoi vedere dal nostro shop, sono in vendita: Urban Heroes che è il Manuale Base, Blackout è l’Ambientazione, The Fifth è un’avventura già pronta per essere giocata e Lights on Blackout è una raccolta di racconti ambientati, ovviamente, a Blackout.
Blackout, se doveste definirla, è più stile Marvel, stile DC o un misto delle due?
Blackout è una raccolta di racconti, impressioni, vicende verosimili ed espansioni dell’ambientazione nell’oscuro e complesso mondo di UH.
Sinceramente non sapremmo definire la nostra produzione secondo le varie “squadre”. Entrambi amiamo DC e Marvel ed entrambi cerchiamo, per quanto possibile, sfruttare anni di letture per superare i nostri maestri e gli schieramenti del caso. Alle due fazioni che hai citato infatti vanno aggiunte centinaia di graphic novel, romanzi, saggi, film, documentari ecc…
Chiaro.
Se uno volesse cominciare a leggere qualcosa di Urban Heros, l’ambientazione o il manuale base, per farsi un’idea prima di comprarlo, come può fare?
Dove vi può trovare, se invece volesse parlare direttamente con voi per saperne di più.
Sicuramente può visitare il nostro sito ufficiale e, soprattutto, può seguirci “in diretta” su Facebook, Twitter, G+, Issuu, Vine e Youtube, dove può contattarci direttamente e porci tutti i suoi dubbi/domande.
Inoltre, sempre su Issuu, è possibile trovare interi capitoli di Blackout e Lights on Blackout, così come sul nostro sito. Insomma, in fatto di spoiler e anteprime non siamo certo avari!
Ah, quanto adoro gli spoiler… no, non è vero, li odio, ma nel caso di UH vanno più che bene per farsi un’idea, anche perché, essendo tutto in divenire come ogni GDR che si rispetti, alla fine lo spoiler del “colpo di scena” non influisce sul finale, ma è solo un punto di partenza.
Se volesse conoscervi di persona, chiedervi un autografo, stalkerarvi o di limonare con voi?
Per limonare siamo disposti anche a compiere lunghe trasferte! Se invece si tratta di stalkerare, sul nostro sito c’è una sezione dedicata al calendario con tutti gli appuntamenti che ci coinvolgono direttamente (sono inclusi anche gli appuntamenti “dietro le quinte” come sessioni di revisione, riunioni, incontri con i disegnatori ecc…).
Poi, ovviamente, siamo sempre in cerca di ludoteche, locali, fumetterie e spazi in cui presentare il nostro prodotto e farci conoscere da chiunque sia interessato. Ovviamente saremo a Lucca Comics and Games 2013, ci troverete nel padiglione Games, ospiti dell’Area Autoproduzione di Angelo Porazzi.
A proposito di disegnatori, chi si occupa dei disegni dei vostri manuali?
Nel manuale attualmente in commercio ci siamo appoggiati a giovani disegnatori provenienti da scuole di comics o autodidatti di talento.
Nel Kickstarter coinvolgeremo disegnatori internazionali di cui potete vedere alcuni sketch e anteprime sui social.
Visto che ogni occasione è buona per fare “la gavetta”, se eventualmente qualche disegnatore volesse proporsi per darvi una mano è possibile farlo o siete al completo?
Ora che siamo in questa fase di Kickstarter e di riscrittura del manuale accettiamo ben volentieri candidati e aiuto quindi: benvenuti!
Parlatemi un po’ del vostro progetto Kickstater, visto che l’avete menzionato.
Per il Kickstarter in sé puntiamo in alto: illustrazioni per mano di professionisti a livello mondiale, revisione completa di ambientazione e regolamento, manuale interamente a colori, feature interattive e multimediali (ancora top secret) e tanti, tanti, tanti stretch goal che non mancheranno, speriamo, di stupire chi ci vorrà dar fiducia.
Siete già in contatto con un editore, o volete rimanere autoprodotti?
Per un editore no, la situazione in Italia è, inutile dirlo, molto ferma a causa della crisi. Molti editori, pur riconoscendo la validità dell’opera, non hanno il “coraggio” di investire o la voglia di rischiare in un progetto a scatola chiusa. Quindi preferiscono investire in boardgame e traduzioni di giochi famosi a livello internazionale, relegando i GDR in un angolino da amanti del genere.
Quindi, volenti o nolenti, arriveremo a Kickstarter come autoproduttori, poi chissà…
Ve lo auguro, perché da quello che ho letto sembra un prodotto notevole e interessante, son sincero. Se io fossi, chessò, la Panini ci investirei.
Ahahahahah, eh, magari!
Anzi, lanciamo un appello: cara Panini, noi vi abbiamo comprato figurine e albi a fumetti fino a svenarci, non sarebbe il momento di ricambiare?
Sì, giusto, cara Panini, ho speso pure io un fottio di soldi in figurine e fumetti, ora se magari ricambiassi non farebbe schifo!
Bene, Matteo e Alessandro, per ora vi ringrazio molto delle chiacchiere e magari ci si vede a Lucca.
Molto volentieri!
Grazie a te, a tutti i tuoi lettori e keep your tin hat on!
Grazie mille ragazzi, ora lascio i vostri contatti, così avete finito di vivere.
Sito Ufficiale: www.urbanheroes.it
Facebook: https://www.
Twitter e Vine: @UrbanHeroesRPG
G+: https://plus.google.com/u/
Youtube: http://www.youtube.
Issuu: http://issuu.com/
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Scritto da: MrChreddy
"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"
Grazie a Mr Chreddy per l’intervista e a tutto lo staff per averci ospitati, vi aspettiamo a Lucca Comics and Games 2013 (saremo ospiti dell’Area Autoproduzione di Angelo Porazzi, Stand B209, nel padiglione Lucca Games) o in giro per l’Italia (http://www.urbanheroes.it/calendar)!
A presto!
Figurati, purtroppo Lucca salta per cause di sfiga maggiore, ma ci sarà modo e tempo per beccarsi ;)
In bocca al lupo
Io, in quanto non nerd,
non c’ho capito nulla.
Ma talmente nulla che non ho capito manco l’argomento,
non so se rendo…
Però una cosa l’ho capita:
che ci sono di mezzo dei ragazzi che hanno passione per qualcosa.
E quando succede questo
un bell’
“In bocca al lupo”
parte di default.
Perciò ad maiora ragazzi,
qualunque sia il vostro progetto.
La cosa brutta dell’Italia è che nessuno ti dà la possibilità di provarci e fare le cose da soli significa spendere un patrimonio e affogare nella burocrazia.
Mi unisco al tuo in bocca al lupo, sperando che continuino e non si arrendano mai :)
Letto solo ora ed inutile dire che mi ha interessato molto molto… ora vi ribecco su FB e mi addentro nell’argomento.
Non sapete quanto mi manca il GDR, ma con la vita che faccio per ora sarebbe dura però mi interessa molto, soprattutto perchè prodotto italiano e se non ci sosteniamo tra di noi è finita!!!
Quindi ragazzi, in bocca al lupo!!! Ci vediamo su FB…
Oh, Anadol, quando torni in Italia e ti trasferisci a Milano, mettiamo su un gruppo e ci giochiamo :D
Mi sparo un OT bello fresco fresco…
Ieri ho visto “La Frode”.
A mio parere un gran bel film.
Certo, si sente un po’ odore di Gordon Gekko lontano un miglio
però
erano aaaaanni che non vedevo un film senza demagogia d’accatto
e senza il solito messaggio di sottofondo su cosa è bene e cosa è male.
Ognuno si prende la sua bella fetta di convenienza, e se la porta a casa.
Non ci sono personaggi positivi, solo la negatività dell’egoismo e dell’opportunismo personale.
Le buone azioni sono solo figlie di un autocompiacimento personale.
Dialoghi asciutti, misurati, realistici,
ognuno dice e fa quello che avrebbe detto o fatto nella realtà,
mai sopra le righe.
E quando qualcuno ci va, sopra le righe, vuol dire che sta pigliando per il culo il prossimo.
Ottimo, davvero.
Critica freddina, e questa, come già detto in altre occasioni,
la considero una medaglia al valore.
Tanta roba.
Non mi ispirava per niente, anche perché non mi piace molto Gere, e mi sembrava il solito trhillerino da due soldi, fatto senza troppa voglia.
Però se dici così, appena ne ho l’occasione, me lo recupero.
Guarda, anch’io avevo la tua stessa sensazione
e l’ho tenuta fino ad un quarto d’ora dall’inizio del film.
Se poi aggiungi che a me, anche il thrillerino NON da due soldi
inizia a stancare…
Il punto è proprio quello, è un thriller certo, ma non è fine a se stesso.
Va a parare (anche) altrove.
Se vogliamo la trama è anche per molti tratti prevedibile
(e chi se ne frega, aggiungerei, usciamo dalle pastoie che un film è bello se è imprevedibile)
il punto è che, finalmente, c’è una regia misurata e dei dialoghi finalmente realistici e che non dividono con l’accetta
i buoni dai cattivi.
Non c’è nessuno che dice “andrà tutto bene”
chi deve prendere dei soldi, li piglia
chi è cattivo non lo è a 360 gradi
chi è buono non lo è a 360 gradi.
Nessuno si sacrifica per nessuno
che fa molto americanata
(SPOILER DI GRAVITY
ogni riferimento a George Clooney in Gravity è puramente voluto).
Sembra quasi un film indipendente, guarda.
Ce ne fossero.
P.S. Anche a me non piace Richard Gere, come attore, però credo sia stato molto più status symbol di Tom Cruise negli anni 80.
Poi è rimasto intrappolato nel ruolo,
e vabbè
Mi avevi già convinto con il commento prima :D
Gere non me lo sono mai sentito vicino, nemmeno negli anni ’80, a parte alcuni film non mi è mai piaciuto.
Però non è che non lo sopporto, diciamo che mi è indifferente.