Le pagelle degli Oscar 2014

Oscar 2014

L’immagine simbolo di questa edizione… senza un vincitore

Come ogni anno la Notte degli Oscar è venuta ed è andata, lasciando dietro di se una scia di vincitori, vinti, polemiche e Leonardo Di Caprio in lacrime per l’ennesimo Oscar non vinto.

Io non ho visto tutti i film in lizza per la statuetta, ma Messer Satanasso sì, quindi gli ho chiesto se avesse avuto voglia di scrivere un post sui film in questione, visto che l’argomento interessava un po’ tutti… se non altro per avere idea di quali film recuperare prima e per quali si poteva aspettare.

Quello che segue sono le sue Pagelle sugli Oscar 2014.

In previsione del fatto che quest’anno, finalmente, avrebbero proiettato al cinema QUASI tutte le pellicole in nomination per il Miglior Film agli Oscar 2014 in un periodo anteriore alla notte della premiazione, mi sono fatto dare di volta il cervello e me li sono sparati tutti al cinema, man mano che uscivano sul grande schermo, in modo da avere un quadro completo della situazione e dunque poter sguinzagliare il mio spirito rompipalle critico, nonché sbraitare al mondo intero la mia indignazione per non aver pedissequamente seguito i miei gusti in sede di assegnazione dei premi.

Faccio sempre così, l’ho anche spiegato al Mister of Universe del Blog, che, quando voglio criticare qualcosa, mi ci documento fino alle orecchie, così che nessuno possa dirmi che parlo senza sapere (ma mi si può sempre dire, a ragion veduta tra l’altro, che straparlo pur sapendo).

Purtroppo mi è rimasto da fuori, tra i candidati, Her, o Lei che dir si voglia, perché deve ancora uscire, quindi, purtroppo, le mie considerazioni non potranno essere la Verità Assoluta e Indefettibile, come avevo preventivato.

È inutile che vi stia a descrivere i risultati della Notte degli Oscar. A meno che non abbiate vissuto gli ultimi tempi sott’acqua, in una grotta, a testa in giù nel fondale, con le orecchie tappate e gli occhi schermati, dovreste aver captato da qualche parte che La Grande Bellezza ha vinto il premio per il miglior film straniero e 12 Anni Schiavo quello come Miglior Film in assoluto.

Direi che basta e avanza sapere questo, il resto è mancia.

No, invece, avrei molta più voglia di sparare due giudizielli leggeri leggeri sui film in lizza, così, tanto per dare un senso alla mole di soldi spesi in biglietti nell’ultimo periodo.

Insomma, chi avrebbe vinto la statuetta se avessero fatto fare le cose (per bene…eh-ehm) a Messer Satanasso?

Nebraska

Nebraska 8,5

In genere detesto i film volutamente in bianco e nero, perché mi sembra un’inutile ruffianata. Questo invece non poteva che essere fatto così. Piccolo gioiellino che, se saprà passare il test della longevità, potrà anche diventare un capolavoro (anche se vorrei vederlo una seconda volta prima di sbilanciarmi). Però intanto c’è tutto, i buoni sentimenti si livellano con il cinismo acido della senilità e del gomito facile. Strizza l’occhio a Il Posto Delle Fragole, ma col retrogusto delle pannocchie lungo le highways americane. Il vecchio Woody Grant, interpretato da un  sensazionale, ci entra nel cuore già dalle prime scene, incasellato alla perfezione in una storia molto semplice, ma molto profonda. Battute misurate, precise, taglienti e mai banali, e soprattutto non cercate ad ogni costo.

Molto bravo anche , nome che forse a molti potrebbe non dire nulla.

E se vi dicessi Saul Goodman?

 Dallas Buyers Club

Dallas Buyers Club 8

Stai lì e t’aspetti scene strazianti su malati terminali in modo da vincere l’oscar a suon di lacrime. E invece no, finalmente si punta su altro. L’obiettivo è smuovere la rabbia più che la commozione e i temi trattati sono affilati come lame. Ne viene fuori un film nuovo, vero e rabbioso come gli occhi di Matthew McCougn McCaug… insomma del protagonista, che di colpo ha cambiato marcia ed è diventato un attore coi controrazzi. Non è il dimagrimento che stupisce, è la metamorfosi dei suoi occhi. Fateci caso perché ne vale la pena.

Fosse stato concentrato maggiormente sulla malattia e meno sulla questione politica delle cure e dei farmaci, si sarebbe portato a casa tante di quelle statuette che c’avrebbero messo dentro pure quella gigante, messa come scenografia del Dolby Theatre.

Il regista, invece, fortunatamente, ha scelto la coerenza e la ricercatezza, sacrificando una vittoria su un piatto d’argento e ha basato il proprio lavoro sull’interpretazione e sulle proprie idee e convinzioni.

E io applaudo per questo.

The Wolf Of Wall Street

The Wolf of Wall Street 7,5

Se si pensa che l’anno scorso ha vinto Argo (ve l’eravate dimenticato, eh?! Pensate che film memorabile), vedere un film del genere non vincere l’Oscar fa specie. Questo fa capire quanto sia stato alto il livello quest’anno. Gran bel lungometraggio: bello, divertente, recitato magistralmente, girato alla grande e montato ancora meglio. Però, vuoi l’anno con concorrenza agguerrita, vuoi che agli Oscar spesso premiano in modo discutibile, vuoi che se non ci metti una storia (vera) struggente, non becchi un premio, vuoi che, va detto, forse c’è una mezz’ora di troppo, ‘sto film è rimasto a bocca asciutta. Ma meritava di più.

Di Caprio - McConaughey

Martin, stacce.

Captain Phillips - Attacco In Mare Aperto

Captain Phillips – Attacco In Mare Aperto 7

Poteva stare lì a giocarsela, davvero. Mi aspettavo un outsider e invece ha un’ottima struttura. Però il modo in cui è girato non mi esalta. Mi viene il mal di mare ancor prima di salpare, a causa di riprese che basculano, sfarfallano, rollano e ondeggiano. In più, per i miei gusti, si abusa della semisoggettiva. Però, a parte questo (che non è poco), è davvero un bel film e  resta una garanzia.

Menzione speciale per gli attori che interpretano i pirati: pur essendo interpreti poco conosciuti, risultano davvero credibili.

Gravity

Gravity  7-

Ecco un altro film che, se fosse uscito lo scorso anno, avrebbe vinto a mani basse. Visto in IMAX regala ansia e panico a profusione e, dal punto di vista emozionale, tiene sempre altissima la tensione. Ma allora perché l’ho relegato al quinto posto tra le mie preferenze dei candidati all’Oscar? Intanto perché quello che mi ha dato dal punto di vista emotivo, non me l’ha dato dal punto di vista razionale. La pellicola mi è sembrata intrattenimento puro, tanti effetti speciali, girato magnificamente, quello sì, ma ci fermiamo lì. Non ci sono spunti di riflessione. Teoricamente ci dovrebbe essere non so bene quale significato nascosto, ma in tutta onestà io non l’ho colto, né mi è sembrato fosse l’anima della vicenda. Viceversa, ci sono diversi espedienti di cui avrei fatto a meno. Ecco perché mi fermo a metà del guado, pur ribadendo che siamo di fronte ad una gran bella pellicola.

12 Anni Schiavo

12 Anni Schiavo 6,5

È il vincitore della statuetta per il Miglior Film. Ma, come si potrà intuire facilmente, io non sono affatto d’accordo. La prima ventina di minuti appare alquanto pasticciata, come se il regista non vedesse l’ora di arrivare al dunque e darci dentro con fruste e catene. Questo però impedisce di instaurare una certa empatia con il personaggio principale, oltre a creare una certa confusione iniziale. Poi diventa il solito polpettone sullo schiavismo americano, con dei cliché ben consolidati che non vengono traditi: schiavista buono, schiavista cattivo, l’idealista di turno, la schiava vessata e molestata dal padrone e l’immancabile scena della flagellazione al palo, semmai ce ne fosse bisogno. Ciò comunque non significa che il film sia brutto, in senso assoluto è anche godibile, e, cosa molto apprezzabile, ha una retorica abbastanza asciutta. Il protagonista non ha comportamenti eroici o eccessivamente coraggiosi, ma su questo punto, però, dobbiamo ringraziare il “vero” Solomon, alla cui vicenda il film è ispirato, che non si dipinge in modo aulico, ma evidentemente si limita ad una cronaca di quanto accaduto. In definitiva, un buon film, ma sicuramente non il migliore dei candidati.

Philomena

Philomena 6

Meriterebbe di più, ma i giudizi di valore sono anche inquadrati in una sorta di graduatoria tra le opere in nomination. La storia è bella, le interpretazioni anche. È un film romantico che non risparmia qualche cazzotto allo stomaco e qualche (neanche tanto) piccola critica sociale. Ottimo da vedere romanticamente col partner o con il/la ragazza/o con  cui volete far colpo. Ma di veramente nuovo c’è pochino.

American Hustle

American Hustle 6-

Una conturbante , una svampita , un irriconoscibile Christian Bale. Siamo lontani dall’eccellenza, però. Mi è scivolato via piacevolmente e poi l’ho dimenticato. Magari lo rivedrei, ma non subito, con calma.

La Grande Bellezza

In calce, proprio due paroline sul miglior film straniero. Dei film in gara per quella categoria ho visto La Grande Bellezza di Sorrentino e Il Sospetto di Vinterberg: davvero due gran bei film, pieni zeppi di riflessioni e chiavi di lettura, ma senza entrare troppo nel cervellotico.

Il Sospetto

Credo che si equivalgano, ha vinto il lungometraggio italiano, ma se avesse vinto quello di Vinterberg non sarebbe stato uno scandalo. Però la scelta del vincitore ritengo sia azzeccata: La Grande Bellezza osa di più, con un film dai contenuti totalmente nuovi (non ci si lasci ingannare dagli omaggi felliniani).

Sorrentino si è preso dei rischi ed è stato ripagato.
Queste sono le impressioni su tutti i film candidati, aspettando che esca Her e mi sconvolga totalmente la classifica, vanificando tutto il mio lavoro.

Probabilmente non sarete d’accordo, buon segno, sarò lieto di prendermi i vostri improperi… magari vi do ragione e mi criticherò da solo, hai visto mai.

Ora vi lascio, devo andare OT nel mio stesso post.

 

 

Tutti gli approfondimenti sul cinema:

Speciali Cinematografici

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

25 pensieri su “Le pagelle degli Oscar 2014

  1. Tra gli oscar c’è anche Frozen come miglior film d’animazione, certo in confronto ad un UP, un WAll-e questo film
    è parecchio sotto, forse quest’anno i film in lista facevano schifetto.
    Comunque a mio avviso un film cosi è assurdo che vinca un oscar, anzi due (ma per la canzone può anche starci)

    • Guarda, se andavo a vedere anche i film d’animazione
      finivo sul lastrico.

      L’ultimo che ho visto è stato Monsters University ed era molto bello,
      ma la categoria animazione non l’ho trattata.

      Qui mi soffermo esclusivamente sul miglior film in assoluto
      e il migliori film in lingua straniera, ma solo prendendo in esame i due che ho visto (il Sospetto e La Grande Bellezza).

  2. ottimo articolo, grazie dell’analisi (e per esserti smarronato tutti i film o quasi :D ). Mi rammarico per Leonardo, d’altra parte Mattew “figo” (come lo chiama la mia fanciulla) credo fosse inarrivabile quest’anno. Il povero Leonardo purtroppo non aveva speranze o quasi, nonostante ormai credo sia uno dei migliori attori in circolazione, tempo fa mi riguardavo uno dei suoi film, e, a causa di continue interruzioni, ho messo spesso il fermo immagine, e la sua espressività è eccezionale, riesce a trasmetterti la sensazione che in quel frangente sta vivendo, sia sarcasmo, sia angoscia, ecc. ecc.. Dai, sarà per la prossima volta ;-)

    • Ciao fabrizio.

      Anche io apprezzo molto le interpretazioni di Leo,
      ma, se devo essere sincero, anch’io avrei dato l’oscar

      a Matthew McCoghgsdfss.

      Non è tanto la difficoltà di interpretare una persona malata
      nè il dimagrimento a cui ha dovuto sottoporsi

      è proprio il modo in cui porta avanti il personaggio
      che è favoloso.

      L’espressione degli occhi cambia totalmente man mano che si svolgono gli eventi e lui è perfetto, non calca mai la mano in un senso o nell’altro.

      C’è da ammetterlo, è meritatissimo.

      Ci tengo a precisare che ogni mio giudizio è limitato dal fatto che non ho ancora visto Her.
      Magari Joaquin Phoenix batte tutti, chissà.

      Ma per ora lo avrei dato anch’io a MMcC

  3. Come ho sempre detto, gli Oscar non sono indice della migliore qualità di un film, ma in genere, nelle categorie principali, vince il film o l’attore meglio promosso dalla major o il più economicamente conveniente.

    Altrimenti non avrebbe vinto The Hurtlocker, Marisa Tomei per Mio Cugino Vincenzo, Hally Barry per Monster’s Ball e Denzel Washington per Training Day.

    Non hanno mai vinto l’Oscar Kubrick, Chaplin, giusto per dirne due.

    12 Anni Schiavo, si vede già dai trailer e sulla carta, è un film confezionato per vincere l’Oscar. Mi stupisco non fosse in lizza anche The Butler.

    La dimostrazione? Questo servizio che dice che almeno 2 giudici hanno votato per 12 Anni Schiavo senza vederlo, ma solo perché si son sentiti costretti a votare per il film perché era, secondo loro, “socialmente rilevante”.

    Ma di che cosa stiamo parlando? Di uno show autocelebrativo fine a se stesso.

    • E poi guarda caso McQeen viene preso in considerazione dall’Academy solo quando fa un film sullo schiavismo (quando i primi due erano kmq due capolavori, Hunger soprattutto).

      Ammetto però, che 12 anni schiavo non l’ho visto, magari è all’altezza!

      • Non ho visto gli altri due,
        ma in 12 anni schiavo, tutta sta gran regia di Steve McQueen non l’ho vista

        (cavolo, manco il nome è originale)

        come dicevo, la prima parte è molto confusa.

        Se voglio un grandissimo film sulla schiavitù
        dei neri in America
        dallo scaffale prendo Manderlay

        che affronta il discorso dalla parte del
        concetto
        senza fare la solita distinzione buoni/cattivi

        (e che comunque non arriva a Dogville,
        capolavoro, quello sì,
        as-so-lu-to)

    • Mister,
      come detto più volte,
      sulla meritocrazia dei film vincenti concordo con te.

      Però sono un po’ meno tranchant,
      nel senso che, secondo me, ogni tanto, hanno fatto vincere quello giusto.

      Molti altri anni no.

      Poi, per carità, stiamo parlando di films,
      quindi ogni gusto va rispettato,
      magari a te Nebraska non piace per niente e 12 anni schiavo ti fa impazzire.

      Però, ecco, va dato atto che quest’anno i film in gara erano davvero belli
      e che comunque c’è più soddisfazione a dire che non ha vinto il film giusto

      quando li hai visti (quasi) tutti.

      • Non parlavo in merito alla qualità del film.

        Però è innegabile che è un film “tagliato” per vincere l’Oscar.

        Non dico che fanno vincere film brutti, sempre e comunque, molti lo meritano anche, facendo finta fosse davvero un premio sulla qualità.

        Parlavo proprio del premio in sé. Tanto spettacolo, ma premiazioni fatte con votazioni quantomeno dubbie, i membri dell’Accademy per votare non devono nemmeno dimostrare di aver visto il film.
        Purtroppo nella mente di tutti c’è l’assioma: Oscar = Capolavoro indiscutibile.
        Non è così.

        • Purtroppo nella mente di tutti c’è l’assioma: Oscar = Capolavoro indiscutibile.
          __________________________________

          No, dai, Mister, questo lo ritengo praticamente impossibile.

          Va bene nutrire scetticismo verso il prossimo, ma credere che questo binomio esista nelle menti delle persone

          dopo l’Oscar a Forrest Gump e a Titanic…

          proprio no.

          Una volta, forse. Ma dopo aver dato, quanti?
          11 oscar, mi pare, a Titanic
          no, dico, Titanic

          11 signori dicansi 11.

          No, lo escludo.

  4. Il 6 di American Hustle mi fa storcere un pò il naso, così di primo acchitto, però il film non ho avuto occasione di vederlo, quindi può essere. Dal trailer sembrerebbe divertente(non intendo comico, ma intendo non pomposo, non noioso, non pesante, ecc.) ed è la cosa che m’interessa di più in un film perchè, secondo me, un film non deve per forza essere drammatico per considerarlo un capolavoro.
    Infatti, quelli che votano agli Oscar e anche molta gente in genere, ragiona così per me sbagliando: divide i film in modo manicheo, da una parte i film seri/drammatici e dall’altra tutti gli altri.
    Non a caso Kubrick(che non faceva film drammatici canonici ed ha fatto anche Horror e Fantascienza) non lo hanno mai considerato agli Oscar. Ecco, dopo questo che ho detto, consiglio di guardarsi la Top 250 di IMDb, che a mio parere è l’unico metro di giudizio più oggettivo possibile per valutare un film, li votano centinaia di migliaia di persone in base alle sensazioni che gli ha procurato la visione di un film, senza stare a guardare il genere, ed infatti in classifica ci sono film diversissimi tra loro, film di 60 anni fa, supereroi, fantasy, commedie, drammoni, ecc.

    P.S. MrC non mi hai risposto, forse non hai letto il commento nel post di Alien 2, posso mandarti quella email?

    • Guarda, tra i due,
      pur non essendo nessuno dei due delle commedie

      fa più ridere Nebraska.

      Quindi credo anch’io che il film vincitore non debba essere necessariamente un drammatico a tutto tondo.

      Certo, ridere per ridere, e poi ti rimane in mano un pugno di mosche non porta a granché

      ma una commedia tipo quelle di Woody Allen, con battute saporite e ben congegnate, perché no

      e infatti secondo me, Io ed Annie
      l’oscar

      lo strameritò.

  5. Per completezza

    LEI 6,5

    Il voto è la media tra l’8 per l’idea e il 5 per la realizzazione.

    Sì, ok, l’idea è meno nuova di quello che si possa pensare (alzi la mano chi non ha subito pensato ad HAL 9000)

    però è totalmente nuova una storia d’amore tra un uomo e un sistema operativo

    (oh Dio, vedendo il rapporto che hanno certuni con il proprio smartphone…)

    e, vi dico la verità, uno scossone lo dà.

    E’ però inutilmente appesantito e drammatizzato
    (a parte una scena ai limiti del demenziale)

    oltre a indugiare un po’ troppo sul faccione di Joaquin Phoenix con baffi e occhiali dalla montatura pesante

    (tre quarti di film, minuto più, minuto meno).

    Al Mister potrebbe piacere veramente tanto.
    Glielo consiglio.

    • Di Lei me ne ha parlato bene un sacco di gente. Vorrei vederlo sul serio questo, ma in lingua originale, che mi dicono in italiano perda molto per via della voce. Poi non so, dai trailer preferisco la Johansonn a quella italiana.

      • Mah, io sui doppiaggi la penso a modo mio.

        Nel senso che, se anche conoscessi perfettamente l’inglese, li vedrei in lingua italiana.

        Questo perché il linguaggio non è solo comprensione, ma anche intonazione.

        Una stessa frase, in italiano, a seconda dell’intonazione, dell’accento, dei vocaboli usati (anche se vogliono dire la stessa cosa), della costruzione della frase, se è detta in italiano o in accento regionale

        può avere sfumature e molteplici significati differenti.

        E certe cose si possono cogliere solo nella madre lingua (a meno che non si conosca anche le inflessioni dell’inglese di Londra, rispetto a quello di Birmingham o di New York o di Chicago)

        sennò siamo solo alla sterile traduzione pedissequa.

        • Appunto per questa cosa degli accenti, della caratterizazione ecc… che vorrei vederlo in lingua originale, il doppiaggio italiano appiattisce e omologa tutto, soprattutto in un film come questo che il parlato è fondamentale.

          • Ok, ma tu sei in grado, in lingua originale inglese, di beccare lo slang diverso a seconda che stia parlando un tamarro o un borghese

            che la costruzione della frase sia volta a esprimere rabbia, sensualità, disappunto, allegria

            che quello che parla sia un americano del midwest o un inglese di Oxford?

            Se sì, tanto di cappello.
            Però credo che siano proprio pochi pochi tra i non madre lingua.

            • Beh, io parlavo per me, di quello che preferisco io, comunque ti assicuro che è questione di fare l’abitudine e l’orecchio senza essere madrelingua.

              Ci vuole pazienza e costanza, io ho cominciato anni e anni fa per curiosità, poi ci ho fatto l’abitudine e non è che sia particolarmente portato o intelligente, anzi, ti dico, benché io lo capisca benissimo, mi vergogno a parlarlo e quando devo farlo mi impappino, mi si svuota la testa e non riesco a spiccicare una parola. :)

  6. Secondo me sei un po’ strettino con i voti… O forse sono io largo a forza di leggere le critiche (i 100 volano che è una meraviglia).

    Questa è la mia classifica e come si intuisce, sono largo nei voti (sono i voti che metto su IMDb, quindi niente mezzi voti):

    Gravity 10
    Chi dice che la storia è banale, la sceneggiatura è pessima, ecc. allora secondo me o non ha capito il film, o vuole fare lo snob/hipster.
    Il messaggio è della rinascita e lo si capisce anche da diverse immagini e sequenze (la posizione fetale in particolare) e il modo in cui George abbandona la scena è realistico ed è stato spiegato scientificamente da esperti quindi non è vera l’ipotesi che si potevano salvare entrambi…
    Poi non c’è nemmeno bisogno di parlare del film dal punto di vista tecnico visto che è perfetto dal suono alla colonna sonora, dagli effetti speciali e dalla fotografia mozzafiato.
    La regia di Cuaron e la performance della Bullock (attrice che a me non piace, e con un Oscar immeritato…) rendono il film speciale.
    Gravity è il per me il Miglior Film del 2013.

    The Wolf of Wall Street 9
    Secondo me si tende a sottovalutare il lavoro di Scorsese (mio regista preferito) e con TWOWS lui ha creato un altro classico.
    Le riprese sono geniali, il montaggio è impeccabile, Jonah Hill è sorprendente e DiCaprio è mostruoso. Meriterebbe l’Oscar solo per la “scena del Lemmon 714”!
    Secondo me quella mezz’ora in più serve proprio a farti provare odio e ribrezzo per tutte quelle scene che prima ti esaltano e seducono. Questo è il tocco del maestro che pochi notano.
    Per ora è un 9, ma appena lo rivedrò in lingua originale (l’unico che ho visto solo in italiano) potrebbe diventare tranquillamente un 10 :)

    12 Anni Schiavo 9
    Per me Steve McQueen è un genio e secondo me non ha molta colpa nei punti dove il film viene un po’ a mancare (l’inizio come ha sottolineato Messer, ma secondo me anche il finale è “frettoloso”). Secondo me i punti deboli sono dovuti probabilmente alla sceneggiatura e al montaggio, che sono comunque eccellenti.
    La fotografia meritava una nomination, come il sonoro del film (dalla “score” agli effetti/montaggio sonoro).
    Chiwetel Ejiofor è veramente bravo in una parte veramente difficile. Lupita Nyong’o ha vinto più per la drammaticità del personaggio che per la sua performance che è stata comunque eccellente considerando che è il suo primo film, quindi Oscar meritato.
    Il film secondo me è simile a Schindler’s List sotto diversi punti di vista (Ralph Fiennes Michael Fassbender, la crudeltà dell’argomento trattato, una storia incredibilmente vera con un finale apparentemente a lieto fine, ecc), ma si somigliano soprattutto per il fatto che trattano di argomenti visitati un’infinità di volte e lo fanno senza particolari innovazioni, ma ciò che rende speciali questi due film, oltre alle storie uniche, è la cura con cui sono realizzati e il realismo delle scene. Ma alla fine il paragone con Schindler non tiene, ma il film è comunque uno dei migliori degli ultimi anni.

    Her 9
    Posso capire che non è un film per tutti, ma a me è piaciuto particolarmente. Joaquin Phoenix è bravissimo e meritava la nomination al posto di Bruce Dern o Christian Bale (e comunque meritava una nomination anche Oscar Isaac per Llewin Davis). Il film è da vedere ASSOLUTAMENTE in lingua originale non solo per la straordinaria presenza (purtroppo solo vocale…) di Scarlett Johansson, ma anche per l’interpretazione di Joaquin Phoenix che secondo me non è riprodotta fedelmente dal doppiaggio (mi baso solo su clip e trailer italiani).
    Oltre alla sceneggiatura fantastica e alle performance, il film è reso più bello grazie alla colonna sonora, al design dei set e alla fotografia bellissima del bravissimo Hoyte van Hoytema (spero di averlo scritto giusto… È lo stesso di The Master e del prossimo Interstellar).
    Io al film darei un 8.5, ma ho deciso di dare quel mezzo in più perché è un film che reggerà bene gli anni e ricorda The Truman Show per come crea un mondo non così lontano o diverso da quello attuale.

    Nebraska 8
    Ne avevo parlato già bene, mi sembra nel post di TWOWS, e aggiungo solo che seppur sia un film piacevole e per nulla noioso (come qualcuno pensa), non era il migliore in nessuna delle categorie in cui era e quindi non sono dispiaciuto dal fatto che sia uscito a mani vuote…

    Dallas Buyers Club 8
    Matthew McConaughey e Jared Leto sono stati bravissimi, eccezionali, ma non erano i migliori in assoluto… Matthew lo metterei sullo stesso piano di Chiwetel e Leo come livello di performance, ma a far la differenza è stato il fatto che lui si è reinventato la carriera come pochi, è stato bravissimo in più di un film all’anno negli ultimi 2-3 anni e poi in America durante il periodo delle votazioni andava in onda la serie TV True Detective di cui si parla un gran bene e già si preannuncia l’Emmy per il texano (Leo non ha vinto perché agli occhi dell’Academy è ancora giovane e comunque sanno che avrà ancora molte chance per vincerlo. Quando lo vincerà speriamo solo che sia meritato e non che venga snobbato l’attore con la miglior performance dell’anno…)
    Il punto forte di Jared Leto è il fatto che il personaggio ha la scritta “Oscar” sulla fronte e anche del fatto che non molti si aspettavano una tale performance da una rockstar come lui, gli altri che meritavano secondo me sono Jonah Hill e Daniel Bruhl per Rush che però non è stato candidato (il film mi aveva deluso molto, ma Bruhl è veramente bravo “nella tuta” di Lauda).
    L’altro Oscar del film è per il miglior trucco, che però, a detta di molti e anche secondo me, lo meritava il film di Jackass…….. Ok facciamo finta di niente XD

    Captain Philips 7
    Per me è un 6.5 che però diventa 7 solo per la performance di Tom Hanks che in un altro anno sarebbe stato uno dei favoriti.
    Barkhad Abdi è veramente bravo e convincente anche se io all’inizio avevo sottovalutato la sua performance, ma se si considera che è inesperto, al primo film peraltro con un attore dalla presenza importante come Tom Hanks (nel senso che da quanto è bravo può incutere timore ai “novellini”) e poi andiamo a guardare le “performance” oscene che vanno tanto di moda nelle fiction nostrane, allora merita la nomination, ma non mi sento di dire che merita di vincere contro gli altri che hanno dimostrato di sapercela anche in altri film e ruoli.
    Durante le nomination gli esperti americani parlavano della regia e della fotografia, ma sinceramente secondo me sono proprio i punti deboli del film (anch’io odio l’effetto shaky-cam).
    Il film nel complesso non mi è piaciuto se non per gli ultimi 20 minuti circa in cui il montaggio è eccellente, gli attori sono fenomenali e si è un po’ più abituati all’effetto mal di mare… Però 20 minuti non bastano a cambiare un film che è lento, lungo e non così particolare…

    Philomena 7
    Si poteva fare anche a meno di candidarlo a Miglior Film, ma Harvey Weinstein è troppo potente per rimanere senza nomination nella categoria principale…
    Judi Dench non l’ho trovata più brava delle altre candidate, ma nemmeno di Emma Thompson bravissima in Mr. Banks che però è rimasta fuori.
    Ecco Philomena a parte la sceneggiatura, non meritava altro secondo me, più che altro perché non è nulla di speciale e si può benissimo fare a meno di guardarlo… È piacevole e funziona, ma non mi ha colpito per niente…
    Al contrario Mr. Banks l’ho trovato più piacevole e a tratti quasi magico, anche se come film alla fine non è che sia granché, ma è comunque ben fatto e l’avrei visto meglio tra i candidati come “quel film che è li solo perché è una bella storiellina che piace tanto ai vecchietti dell’Academy”…

    American Hustle 6
    Noioso e pretenzioso. Il trailer fa pensare a tutt’altro film. Io l’ho trovato anche prevedibile e sebbene gli attori siano tutti bravissimi (anche Jeremy Renner) nessuno fa qualcosa di unico, e sono performance un po’ staccate, nel senso che non si sposano bene nell’insieme… Non so se si capisce quello che intendo XD
    Comunque Bale non meritava la nomination quando c’erano altri che erano stati più bravi.
    In ogni caso il film l’ho trovato anche discontinuo nel ritmo (colpa del montaggio che ha già colpe per essere un film lungo e noioso)…
    Inoltre il film è palesemente una copia dei film e dello stile di Scorsese (Quei Bravi Ragazzi e Casino in particolare), ma fallisce miseramente.
    Le uniche note positive del film sono il trucco/hairstyle e la presenza (purtroppo breve) di De Niro. Una domanda, ma i set e i costumi sono fedeli agli anni 70?????

    Altre categorie:

    Miglior Attrice meritatissimo per Cate Blanchett che è una delle mie attrici preferite (le altre sono Meryl Streep e Amy Adams anche loro bravissime nei loro film). Ha vinto praticamente tutti i premi più importanti per un’attrice (compresi i premi della critica di LA e NY) per una performance estremamente complicata.

    Film Straniero ho visto solo La Grande Bellezza che secondo me è bellissimo, da 8.5, (gli ho dato 9 perché è un film italiano :D) che ha MOLTI elementi felliniani. Poi la colonna sonora e la fotografia aiutano a rendere il tutto più piacevole, senza parlare della straordinaria performance di Servillo che in un anno poco competitivo avrebbe potuto strappare una nomination (stesso discorso per la fotografia e la sceneggiatura)…

    Film d’Animazione ho visto solo Frozen e The Croods, quindi non posso giudicare, ma posso dire che tutto questo successo di Frozen mi sembra abbastanza strano… Io non ho visto e sentito la magia che avevano i classici Disney con cui viene paragonato (quelli del “Rinascimento Disney”, i vari Re Leone, Tarzan, Hercules, Mulan ecc) ma nemmeno la magia dei capolavori d’animazione degli ultimi anni (Wall-E, Up, Toy Story 3 e i film di Miyazaki)…
    Speriamo che la Pixar torni a sfornare capolavori, visto che un grandissimo come Hayao Miyazaki (dietro solo a Walt Disney) va in pensione :'(

    Miglior Canzone per me è Happy e poi Ordinary Love. Poi avrei candidato Oblivion degli M83 e Young & Beautiful di Lana Del Rey e metterei The Moon Song che è piacevole. La canzone di Frozen rende bene, molto bene, nel film (quindi l’Oscar è anche meritato sotto questo punto di vista), ma senza la voce Idina Menzel (o Adele Dazeem? :D) secondo me non avrebbe avuto lo stesso impatto…
    In ogni caso non è una canzone che riascolterei innumerevoli volte ed ogni volta che la sento inizio a ballare e a cantare (Because I’m HAPPYYY)

    • Usti, Matt, grazie mille per questo commento, apprezzatissimo.

      Un paio di cose: sì, Amrican Hustle è molto fedele agli anni ’70.

      Seconda cosa, bisognerebbe fare un distinguo tra Disney e Pixar, è vero che la prima produce la seconda, ma non mischiamo i cartoni tra di loro, che sono completamente diversi. :)

      Per il resto ottimo e abbondante, davvero, grazie mille :D

      P.S.

      Scusa se non ho risposto prima, ma sono stato via tutto il week end :)

    • Ciao Matt,
      scusami se non ti ho risposto, alla fine toccava a me, ma il tuo commento mi era totalmente sfuggito.

      Guarda, ti spiego perché mi sono tenuto “stretto” coi voti.
      I motivi sono essenzialmente due:

      in primis perché li ho visti tutti al cinema, una volta sola.
      Quindi non me la sono sentita di dare, chessò, un 10 ad un film che magari poi lo rivedo e non mi dà le stesse sensazioni.

      E in secondo luogo perché, per quanto i voti si riferiscono solo ai film in nomination, mi sono detto:

      se metto 9 o 10 a questi, ai capolavori assoluti del cinema quanto metto? 25?

      Aldilà di tutto, la discrepanza tra i miei e i tuo voti e giudizi dipende dai gusti e dalla concezione del cinema che ha ognuno di noi

      (non ce n’è una giusta o una sbagliata, semplicemente ognuno ha la sua).

      Io, per esempio, non riesco a vedere tutta questa genialità in McQueen, anzi.
      Un genio è qualcuno che si inventa qualcosa di nuovo, che si assume un rischio per stravolgere la concezione del cinema nelle sue pellicole.

      Io sta roba in McQueen non ce la vedo, ma evidentemente, visto che non sei il primo a vederci questa genialità

      può essere pure, che mi sbagli io e non riesca a scorgere quello che c’è dietro.

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