Le pagelle degli Oscar 2014

Oscar 2014

L’immagine simbolo di questa edizione… senza un vincitore

Come ogni anno la Notte degli Oscar è venuta ed è andata, lasciando dietro di se una scia di vincitori, vinti, polemiche e Leonardo Di Caprio in lacrime per l’ennesimo Oscar non vinto.

Io non ho visto tutti i film in lizza per la statuetta, ma Messer Satanasso sì, quindi gli ho chiesto se avesse avuto voglia di scrivere un post sui film in questione, visto che l’argomento interessava un po’ tutti… se non altro per avere idea di quali film recuperare prima e per quali si poteva aspettare.

Quello che segue sono le sue Pagelle sugli Oscar 2014.

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Infinite Jest il meraviglioso scherzo di un genio infinito – Parte 2

Infinite Jest

Questo post nasce da un off topic nei commenti di un altro post.

Capita che Messer Satanasso stranamente vada off topic ogni tanto.

In uno di questo OT ha accennato a questo Infinite Jest di David Foster Wallace sfrigolandoci la curiosità.

Non so se davvero gli abbiamo chiesto di parlarcene, oppure lui ha deciso che glielo abbiamo chiesto, mi deve essere sfuggito qualcosa, ma ha cominciato a raccontarcelo a puntate nei commenti.

Siccome il suo sforzo di leggerlo è immane, e anche parlarne non è così facile, non vorrei che le sue preziosissime perle vengano perse come lacrime nella pioggia, quindi ho deciso di raccogliere quello che dice su Infinite Jest e fare una serie di post il sabato, che almeno ci facciamo meglio l’idea di cosa sia questo mastodontico libro e vediamo se leggerlo o no.

Quindi quello che segue è scritto da Messer Satanasso, non da me, e le altre puntate le metterò quando quel buon uomo me le manderà… e vediamo anche se riuscirà ad andare OT in un post scritto da lui su un suo argomento.

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Gravity è Il Cinema, con la I e la C maiuscole

Gravity

Dai primi trailer di Gravity dicevo: “Porca miseria, sembra bello, peccato che ci abbiano messo i soliti George Clooney e Sandra Bullock. Due facce meno note avrebbero reso molto di più.

Sì, perché fare un film con due astronauti persi nello spazio che hanno le facce di gente conosciuta ti fa calare un po’ l’immedesimazione e ti fa tenere a mente che stai vedendo un film.

Invece Alfonso Cuarón è riuscito nell’impossibile: fare un film che è l’essenza stessa del cinema e farti dimenticare che le facce che stai vedendo sono famose.

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