Sharknado, una tempesta di squali

Il film del momento non è uno dei blockbusteroni al cinema. Il film del momento è un filmetto da 200 dollari trasmesso in televisione negli Stati Uniti e diventato un fenomeno mediatico: Sharknado.

Il successo del film è dovuto ad un’idea idiota alla base e a qualche tonnellata di Tweet da parte dei VIP che l’hanno visto, tanto da finire anche nei nostri quotidiani e telegiornali, che le cazzate noi non ce le facciamo mancare mai.

Ovviamente l’argomento è stato trattato con la solita ignoranza e il solito qualunquismo da parte dei nostri medi ed è stato etichettato come il film più brutto del mondo.
Non ho idea se Sharknado sia effettivamente il film più brutto del mondo. Certo per essere una schifezza è una schifezza, però credo di aver visto cose peggiore fatte con intenzioni, budget, attori, registi infinitamente migliori.

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Film da Nerd: Interstate 60

Credo che, da nerd, avrei dovuto vedere Interstate 60 molto prima, visto che è del 2002, invece l’ho visto solo questo week end.

Perché? Probabilmente perché in Italia al cinema non è mai uscito, oppure semplicemente perché quando è uscito ero girato dall’altra parte.

Sicuramente è finito in DvD in qualche Blockbuster, eppure non l’ho mai notato. Poi settimana scorsa, gironzolando per internet come al solito, ci sono inciampato sopra e un sacco di cose mi hanno spinto a sc… fare un salto indietro nel tempo di una decina d’anni, con la mia DeLorean personale, e noleggiarlo in uno dei Blockbuster appena aperti da queste parti, che 10 anni fa spuntavano come le lumache quando piove.

Tornato nel presente sabato scorso l’ho infilato nel lettore e me lo sono visto.

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Blockbuster è morto, HMV è in coma e anche la FNAC non si sente molto bene

Il post di oggi doveva avere tutt’altro argomento, poi ieri sera mi è capitato di leggere il post del blog di Selbmann sul possibile fallimento della famosa HMV, storica catena londinese di vendita di musica e video.

L’anno scorso, a marzo, ha chiuso definitivamente Blockbuster.

Da noi in Italia, la FNAC, altra catena di elettronica ed editoria di alto livello, è in mano ad un liquidatore e il suo futuro è molto incerto.

Il cinema, nel 2012, ha avuto un calo di incassi dell’8%, il numero di biglietti invece è sceso del 10%, la differenza è dovuta al maggior costo dei film in 3D.

Leggendo i giornali si punta il dito sulla pirateria per spiegare questa situazione. Secondo me non è proprio così.

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