Prisoners il thriller che non è un thriller

Prisoners

Scommetto che vi aspettavate un bel post su Machete Kills e invece no, che anche io, di tanto in tanto, sento una specie di rifiuto per le puttanate.

In realtà avevo voglia di vedermi un film serio, un bel drammone e così ho optato per un film che non si filerà nessuno, perché  non ha gli artigli retrattili e poi il titolo del film è quello originale e non una qualche strampalata traduzione: Prisoners.

Mi risulta difficile parlare di Prisoners senza fare spoiler. Ci provo lo stesso, state tranquilli.

Il motivo per cui avevo davvero voglia di vederlo è perché il protagonista è Hugh Jackman, uno tanto bravo, quanto sfruttato male nella maggior parte dei film che interpreta. Per dire, nell’ultimo Wolverine era la cosa migliore del film, nonché l’unico che credesse nel film.

Però in Prisoners c’è anche molto altro. C’è ad esempio , un altro che ha raramente l’occasione di mettere alla prova le sue capacità attoriali e, finalmente, con questo film ci riesce.

Due attori possono essere bravi quanto vogliono, ma se non viene scritta per loro una parte decente, finiscono per fare personaggi che non dicono niente.
Invece lo sceneggiatore  riesce a scrivere un film che non si abbandona a facili stereotipi, a personaggi e situazioni scontate e soprattutto non cerca la lacrima gratuita, ma affronta tutto da due punti di vista diversi e, per quanto riguarda il genere, nuovi.

Prisoners - Hugh Jackman

In foto: il tormento interiore

Da una parte c’è la disperata passione di Hugh Jackman padre disposto a tutto per ritrovare la figlia con i mezzi che ha e le cose che conosce, dove nel suo piccolo mondo la violenza si risolve con la violenza.

Dall’altra c’è Jake Gyllenhaal, poliziotto serafico e disilluso, che resiste alla tentazione di farsi trascinare nel gorgo di follia, solo perché sa che bisogna rimanere lucidi per dissipare la matassa e arrivare alla verità. Non viene detto chiaramente, ma forse è una lezione che ha imparato a sue spese in passato.

A mettere insieme il tutto c’è il regista , che non è un pilota di Formula 1 ma un franco-canadese al suo primo film americano, che trasforma in un drammone sulla follia, quello che in mano ad altri sarebbe potuto essere un thriller come un altro.
Villeneuve lavora sapientemente sui personaggi, gli ambienti, la fotografia uggiosa, la pioggia, le inquadrature per non banalizzare tutto ed elevare Prisoners a qualcosa di più di quello che arriva in genere nei cinema con lo stesso argomento.
Pur mantenendo i topoi tipici del trhiller, stempera tutto alternando la parte cupa e folle di Hugh con le indagine lente e metodiche di Jake, dando modo allo spettatore di ragionare sulle conseguenze morali delle scelte dell’uno, durante l’apparente calma delle parti dell’altro.

Prisoners - Jake Prisoners

In foto: la calma della ragione

Purtroppo non tutto è perfetto e Prisoners ha i suoi bei difetti.
Innanzitutto i tempi sono dilatati e si fa fatica a seguire il passaggio del tempo nel film, ad esempio dicono che sono passati solo due giorni dall’inizio, ma si ha la sensazione che ne siano passati molti di più.

Alcuni personaggi vengono abbandonati a se stessi, sparendo completamente dalla scena, per poi riapparire quando non ci si ricorda più che esistono e lascia basiti il fatto che non abbiano reazioni e sembra che passino tutto il tempo a dormire… ma in effetti l’arco di tempo è di pochi giorni.

Il personaggio peggiore del film, anche perché importante, è quello di , non perché sia scritto male, ma perché è recitato male. Oppure è il doppiaggio, non ne ho idea, ma è davvero un pugno in occhio nel film.

Prisoners - Il Disagio

In foto: il disagio

L’ultimo e più grave difetto di Prisoners è che aveva un gran finale, molto coraggioso e molto poco accomodante, ma probabilmente la Warner si è spaventata che il pubblico non apprezzasse e disertase le sale e ha fatto un passo indietro.
Son sicuro che sono stati i produttori a imporre lo spiegone finale, totalmente inutile, perché è tutto spiegato tra le righe, basta fare due più due e ci si arriva anche prima dell’epilogo. Invece ad un certo punto ci si trova ad ascoltare la rava e la fava quando le immagini mute sarebbero state decisamente meglio e molto più efficaci.
Poi il “lieto fine”, anche se non è quello che pensate voi, è davvero troppo forzato e banale.

Ed è un peccato che non venga perseguito il coraggio della messa in scena che ha accompagnato tutto il film anche alla fine, perché Prisoners perde un po’ di forza e fa uscire dalla sala con un sospiro di sollievo che forse non ci voleva.

Prisoners - Minacce

Perché non si va mai fino in fondo, perché?!

Così come non ci voleva spiegare la follia, banalizzarla, facendo contento il pubblico bovino che non ha voglia di guardare un film ragionandoci sopra e alla fine chi ne fa le spese sono tutti gli altri che invece vogliono qualcosa in più.

In ogni caso Prisoners è un film consigliato per tutti quelli che hanno voglia di vedere delle belle interpretazioni da parte di attori che hanno troppo poche occasioni per farle.
Le due ore e mezzo di durata si sentono tutte, ma non pesano. Non dico che vola, perché non vola per niente, ma non annoia, nonostante il ritmo non sia particolarmente sostenuto.

Prisoners - Ma perché

Mi sono impegnato tanto, perché?!

Peccato che, ancora una volta, ci sia fatti sfuggire l’occasione di fare un film che resti.

 

 

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Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

28 pensieri su “Prisoners il thriller che non è un thriller

  1. Cazzo, Chreddy, in sostanza rimaniamo sempre sul fondo: o sono film di merda, o sono film potenzialmente validi che diventano di merda, o sonon film validi ma infarciti di propaganda, o sono recitati bene e hanno una sceneggiatura pacchiana, o hanno una sceneggiatura valida ed è sfruttata alla cazzo di cane, o sono divertenti però sono vuoti …

    … non c’è film, sempre sostanza, che non potrà essere rovinato comunque dalle Produzioni che comunque devono adattare qualsiasi storia a pubblico bovino e sia allineato allo status quo …

    … poi quando ci sono autori che hanno il controllo della produzione allora abbiamo sempre le solite storie magnificamente confezionate ma sempre quelle, sempre puntate alla suggestione ma sostanza? manco per il cazzo …

    ..e il bello è che piccoli film belli e interessanti ci sono, ma non li distribuiscono e sono eclissati dai pezzi grossi.

    Spero in un meteorite e in un bel reset di questa razza umana patetica e fasulla, anche perché non vale solo per il cinema.

    • Scusa il ritardo nella risposta :)

      Forse mi sono espresso male nel post. Questo è un bel film, purtroppo nel finale cade leggermente, ne serviva uno più cattivo, a costo di scontentare tutti.
      Purtroppo non lo fanno mai :(

      Comunque spero che Denis Villeneuve riesca a prendere in mano le sue produzioni, perché è molto molto bravo :)

  2. MrC ma che ti succede? Mi definisci Machete Kills una puttanata, in effetti lo è ma volutamente per divertire lo spettatore, scartandolo per andare a vedere sto polpettone? Con quel film potevi tirare tranquillamente fuori un post divertente ed invece mi preferisci recensire sto thrillerone inutile? Sono perplesso. Mah, almeno non hai recensito il film di Checco Zalone… personalmente devo capire perchè la gente perda la testa per quello li però almeno i vari esercenti possono respirare visti gli incassi assurdi che sta facendo il suo ultimo film.

    • Hai ragione Bruce, era “puttanata” in senso amichevole. E’ che in questo periodo non sono molto per la quale di essere spiritoso e simpatico.
      E ogni tanto ho voglia di spendere i soldi in un film serio.

      Poi comunque Rodriguez lo apprezzo di più quando si impegna, non quando fa i film tanto per. machete Kills magari me lo vedo in settimana se mi torna la vena giusta ;)

  3. Machete Kill non è un film volutamente divertente, è un film fatto di vuoto tette e culi. Una scusa per dare alla violenza un sapore di merda, né per esorcizzarla, né per darle il sapore di un fumetto. Concordo comunque per Checco Zalone. Si torna al discorso di cui sopra …

    … nel mondo degli uomini ciechi, quello con un occhio solo è Re.

    • Si, ok, quindi i film di Tarantino ti fanno schifo? Secondo quello che hai scritto dovrebbe essere così, se sei coerente.

      Certo, poi Tarantino è un regista molto migliore e geniale di Rodriguez, ma entrambi usano la violenza per divertire e personalmente a me la violenza piace solo così, che quando nei telegiornali vedo scene tipo il cadavere di Gheddafi vilipeso(per carità un dittatore ma sempre un essere umano e non un pupazzo) cambio canale immediatamente, perchè quella è realtà mentre Machete e company sono solo finzione.

      • Sono coerente e Tarantinto con Rodriguez c’entra come come Cicciolina con madre Teresa di Calcutta.

        Cosa c’entri poi la violenza e la propaganda dei telegiornali lo sai solo tu.

        Che una cosa sia finzione non significa che un prodotto possa essere morboso e un’altro no, che un prodotto sia fatto di vuoto e un altro no, che un prodotto sia costruito con sostanza e l’altro con suggestioni.

        Rodriguez è solo un paraculo che senza violenza e suggestioni non è capace di fare altro. Non ha pathos, non fa “fumetto”, sono soltanto film demenziali fatti di vuoto. Con il primo Machete con il pappone dell’immigrazione per giustificare la vuotezza (che non ha giustificato).

        • Taran-tinto???
          Treddy, sei il numero uno!

          Già me li vedo i suoi film:

          Miranda senza gloria
          Così fa Django
          Bill che guarda
          Pulp ’45
          Fermo posta Jackie Brown
          Le Iene monelle

          Treddy, si scherza ovviamente,
          lo so che hai semplicemente sbagliato a digitare

          ma ti è uscito uno spettacolo.

          • Fermo posta jackie brown è quello migliore, come cazzo fai a inventarteli … :) … e occhio perché i produttori di film porno potrebbero sfruttare l’idea senza darti un centesimo :D :D

            … mi hai fatto tornare in mente la Claudia Koll, mamma mia quanto mi piaceva. La vocazione, com’è noto, ce l’ha portata via :-(

  4. So che adesso mi salterete al collo

    e Treddy mi sputerà fuori un papiro
    che mi toccherà leggere 4 volte per tentare di capirne il senso

    però io me la rischio:

    a me i film di Zalone sembrano meno stupidi quello che sembrano.

    Mi spiego meglio:
    io non li mischio con i cinepanettoni, per dire.

    A me sembra che lui “giochi” un po’ a fare il sempliciotto, ma in realtà dietro la battuta greve (che c’è e rimane, intendiamoci)

    ci sia un’ironia mordace nei confronti della mediocrità benpensante di questo Paese.

    Negli altri due film lui affrontà temi come l’omofobia, la grettezza di alcune ideologie,
    i sistemi clientelari italiani da parte addirittura
    delle alte sfere ecclesiastiche

    (lui viene raccomandato da un vescovo, mentre il giovane e disincantato sacerdote, per la delusione, va a fare il prete di campagna)

    per non parlare del nostro etnocentrismo e dei nostri pregiudizi
    liquidati da una battuta che punge come uno spillo:

    “il problema di voi islamici trattate le donne come schiave:
    mamma! Fai il caffè! E non annacquato come l’altra volta. Su, veloce”.

    Insomma, attenzione: non sto dicendo che siano dei capolavori,
    alla fine si va pur sempre alla ricerca della risata facile,

    e lui stesso spiega il perché in uno dei suoi film:
    “Zalone funziona perché è meravigliosamente mediocre”

    dico solo: occhio a non liquidare tutto come un cinepanettore qualsiasi

    perché mi sa che ci siamo trovati a disquisire amabilmente di film molto più stupidi e mediocri

    senza neanche accorgercene.

    • Messere, io sono pienamente concorde con la tua idea magnificamente esposta. Anche io considero i film di Checco Zalone dei film non eccelsi forse, ma nemmeno gretti e stupidi come li si vuole far apparire. Insomma i cinepanettoni (che onestamente non vedo da anni quindi non saprei esattamente) mi paiono un prodotto triste e stupido con sempre le solite battute trite e ritrite fatte di tette culi e tradimenti e cornificazioni e battute volgari e pernacchie volte solo a far ridere al livello più basso della comicità (quella per cui se uno casca e si fa malissimo tutti ridono per intendersi). Invece i film di Zalone sono un gradino sopra e, a parte che a me personalmente fanno più ridere, in realtà sotto hanno dei temi più grandi che vengono buttati lì senza retorica e senza voler assurgere a “ve lo dico io come deve funzionare”.

    • Va beh, i cinepanettoni sono sotto qualsiasi cosa, a parte che era lo stesso identico film riproposto per una ventina d’anni con solo il titolo diverso, anzi manco quello dato che era sempre Vacanze + qualcosa.

      Certo, Zalone è molto meglio di quella roba, però quello che non riesco a capire è perchè lui debba fare degli incassi folli, praticamente il doppio dei cinepanettoni, mentre altri film migliori non fanno manco il 10% d’incasso di quanto fa lui. È come se negli Usa i film di Adam Sandler, Eddie Murphy e company, fossero in cima alla classifica degli incassi di sempre al posto di Avatar, Titanic, Star Wars ecc. Noi anzichè avere Romanzo Criminale, per esempio, in cima alla classifica di sempre, abbiamo Zalone. Siamo proprio un popolo tamarro…

      • Posso dirti la verità?
        Preferisco mille volte un film di Zalone
        a Romanzo Criminale

        (se ti riferisci a quello che uscì al cinema un po’ di anni fa, di Michele Placido).

        A me quei film italiani fanno incazzare molto di più dei cinepanettoni.

        Non c’è sottotesto, non c’è un’impronta personale
        non c’è un tubo.

        La banda della magliana:
        bene, cronaca messa nero su bianco
        pure a tratti

        la caratterizzazione dei personaggi:
        (percaritàdiddio)

        due battute in romanaccio,
        tre giubbotti di pelle

        e a posto così.

        Sì, poi ok, i film di Zalone hanno successo perché c’è la battuta facile, tu ridi dell’ignoranza e grettezza del Zalone personaggio

        (perché, appunto, l’attore, di per sè, ha da dire più di quanto sembri)

        salvo poi, accorgerti o non accorgerti, che mentre tu ridi di lui,
        lui, a sua volta, ride di te e del fatto che probabilmente anche tu
        (tu impersonale, eh, intendiamoci)

        daresti il cous cous ai pesci.

        E, sempre sulla stessa linea, preferisco mille volte i film di Eddie Murphy agli Avatar o ai Titanic.

        Perché oggi Eddie s’è messo a fare il Professore Matto e altra roba discutibile

        ma un tempo ti faceva 48 ore, che era un film di Walter Hill

        no, dico, Walter Hill

        mica quel coso ridicolo
        di Pocahontas al gusto puffo di Avatar

        o il tentato “omicidio” della carriera di Leonardo Di Caprio che si mette a fare la polena del Titanic

        ‘che meno male che c’era Scorsese

        sennò avremmo avuto un grande attore in meno.

    • A me Zalone piace preso a piccole dosi.

      Concordo con te nel dire che è uno intelligente e fa critica ridendo della gente che ride di lui.
      Purtroppo è il contesto che non mi piace.

      Se fosse immerso in film che cercano di avere un dignità in quanto tali, ossia una bella sceneggiatura compiuta e una regia decente, lo apprezzerei molto di più e magari lo andrei anche a vedere.

      Invece è in film che si basano tutti sulle sue spalle e, alla fine, lui è quello che graffia, ma il film no, rimane una commediola che ti dimentichi subito.

      Per dire, i primi Fantozzi sono capolavori, Cado dalle Nubi no.
      Eppure le potenzialità per andare fino in fondo ci sono, peccato che non si voglia far male a nessuno.

      • No, no, ovvio che non stiamo parlando di capolavori, ovvio.

        Anzi, tu sai che io la parola “capolavoro” la utilizzo solo in casi estremi e motivati
        ci mancherebbe pure che la utilizzassi per “Cado dalle nubi”

        mi limitavo semplicemente a puntualizzare
        visto che lo si paragonava ai cinepanettoni

        che in realtà i contenuti sono totalmente diversi.

        • No certo, ho capito che non parli di capolavori.

          Dicevo solo la mia su Zalone. Non fa cinepanettone, ma non fa nemmeno film incisivi come lo erano i Fantozzi, i vecchi Verdone o gli Amici Miei.
          Quelli era film che davvero mettavano alla berlina l’Italia e gli italiani di quel momento, che poi non è che sia cambiato tanto, Zalone si limita a fare battute graffianti in film, sostanzialmente, innocui.

          La gente ride delle battute ed esce dal cinema pacifica e tranquilla che ha riso perché Zalone ha detto le parolacce.

          Quando Zalone comincerà a partecipare a film molto meno accomodanti andrò anche io al cinema a vederlo. Per ora aspetto di vederli il sabato pomeriggio su Italia 1 :)

  5. Da quando ho sentito che c’era un film interpretato da Hugh Jackman e Jake Gyllenhall volevo vederlo perchè li considero, come te mi è parso di capire, dei grandi attori, prima ancora che “Wolverine” e… boh… “Principe Dastan”? “Cow Boy gay”? “Donnie Darko”? Insomma, prima ancora che i personaggi che hanno interpretato.
    Ora so di per certo che se mi capiterà non dovrò perdermelo, grazie per questa tua ennesima preziosa recensione e se lo vediìo in lingua originale ti dirò se ho avuto le tue stesse sensazioni circa Melissa Leo.

  6. Vai tranquillo Satanasso. Nessuna filippica. In tempi non sospetti io dissi, questo ragazzo farà strada. Ricordate la prima canzone? … benissimo, quello era un atto di denuncia che nessuno aveva e tuttora ha compreso. Un vero e innovativo atto anti-conformista. Checco è tagliente e moooolto intelligente, quello che dico è che io non ci metto i soldi per un biglietto … sento già puzza che si sta svendendo e i suoi film non mi divertono. Senza offesa li trovo patetici.

    I cinepanettoni non c’entrano nulla con Zalone. Se vuoi te la firmo.

  7. per quella serata di cinema scelsi Prisoners al posto di Machete per le tue stesse ragioni :) (il fatto che poi sia andata a vedere Machete il giorno dopo è un caso… uhuh…)
    col mio boy ci chiedevamo “ma che film meriterebbero l’oscar secondo te quest’anno?” e lì ci siamo resi conto che negli ultimi mesi avevamo visto solo puttanate di film e quindi abbiamo rimediato con questo.
    un film lungo e un po’ impegnativo ma non troppo pesante e certamente non noioso, prestazioni attoriali ottime, specialmente Gyllenhaal: un personaggio molto ben scritto, poliziotto buono ma non buonista, eroico sul finale (per di più un bel manzo quindi non manca nulla!)
    su Melissa Leo non ho avuto le tue sensazioni ma in effetti la voce doppiata era particolare… forse volutamente, per dare la sensazione di vecchia flippata?

    • Vado domani sera a vedere ‘sto Machete Kills.

      Per il resto concordo, tranne per il fatto che Gillenhaal non è il mio tipo, a me piace un altro genere, quello femminile :D

      Del suo ruolo ho apprezzato di più il fatto che non è il solito stereotipo del poliziotto con il passato tormentato e basta. Ce l’ha, si capisce, ma si capisce che ci è sceso a patti e va avanti.

      Comunque davvero bello, più ci penso e più mi convinco.

      Per la Leo mi sa che lo guardo in originale per togliermi il dubbio… non lo so, stonava :)

  8. Ok, visto che non si può parlare di Prisoners senza nominare Machete Kills, lo faccio anche io. Entrato in sala troppo presto, ho beccato la fine di Machete Kills, ovvero semplicemnte il trailer del prossimo e mi sono fatto due risate. Punto, ora torniamo a Prisoners.

    Innanzitutto è un film che ha tra gli attori Jake G. e Hugh Jackman, ok, ma anche e non meno bravi Maria Bello e PAUL DANO (che ne Il Petroliere ha mostrato tutta la sua bravura). Così, ci tenevo a nominarli.

    “Villeneuve lavora sapientemente sui personaggi, gli ambienti, la fotografia uggiosa”
    Qui un plauso va anche a Roger Dickins, che si è occupato della fotografia dei film di Mendes e i Coen.

    Per il resto, buon film, non mi ha annoiato per niente, né l’ho trovato lento nonostante la lunghezza, né ho fatto fatica a sentire il passaggio del tempo nel film , tanto è vero che c’è Jackman che continuava a ripetere quanti giorni erano passati.

    I due problemi maggiori del film sono secondo me il finale, come hai detto tu. Non avrei fatto morire Jackman, piuttosto avrei fatto sentire il peso di avere finalmente la sua bambina ma non poterci vivere insieme. Tralaltro secondo me il fatto che non è stato subito trovato è un po’ improbabile. Innanzitutto non si capisce perché non ha urlato quando è arrivato Jack la prima volta, e poi come fanno a non trovarlo, sicuramente in quel caso usano i cani o altro per cercare eventuali persone vive, casomai altre bambine…

    L’altro problema, anche questo evidenziato in parte da te, è che non si è fatta una scelta precisa, accontentiamo il pubblico sveglio e esperto o quello meno attento? Risultato: arrivavo alla soluzione degli “enigmi” sempre un passo (ma anche due o tre) prima del detective.

    In ogni caso, un ottimo film, che si assesta bene e per alcuni versi in maniera originale nel genere.

    • Hai ragione, applauso a Robert Dikis e Paul Dano, molto bravo pure lui, anche se mi aspettavo quel personaggio da Dano.

      SPOILER
      Io pensavo fosse semplice “unire i pezzi del puzzle” perché durante il film avevo capito le cose, come dici tu. Però avevo due accanto a me che si facevano domande e ho dovuto spiegare una roba a cui, nonostante la spiegazione del film, non c’erano arrivati.

      Invece secondo me Hugh jackman doveva morire, possibilmente per il colpo di pistola e non perché abbandonato nel fosso, perché il film è una storia di sacrifici e di perdita di umanità per ritrovare altro. Ritrovi la bambina, ma perdi la vita, l’hai detto per tutto il tempo, così si chiudeva il cerchio. Secondo me doveva essere così, poi invece hanno optato per un finale meno “cattivo”.
      Mio punto di vista, ovvio.

      Sì, Jackman continua a dire quanto passa, ma io personalmente non riuscivo a percepire che fosse così poco. Però, magari, è un problema mio.

  9. Weilà, è un po’ di tempo che non scrivo, ma per Prisoners dovevo proprio. Condivido quasi tutto, però diciamo che non sono stato troppo deluso dal finale, mi va benissimo anche così. E’ forse il film che mi è piaciuto di più parlando di quelli visti nell’ultimo anno.
    Effettivamente cmq la 1a volta che l’ho visto anche a me è parso che i tempi fossero un po’ stravolti e anche certi personaggi fanno il gioco delle 3 carte.
    P.s. Fai te che la prima volta l’ho visto a lavoro di notte e i miei colleghi alla fine non ci erano arrivati che si salvava, erano ancora dubbiosi dopo che gli ho detto che si sentiva il fischio 3 volte e dopo aver rivisto 3 volte la fine. Quindi ti capisco.

  10. Ciao,
    é la prima volta che leggo le tue recensioni e appunto stavo leggendo questa del film Prisoners che ho appena finito di guardare.
    Io l’ho trovato molto molto buono, ben recitato e con una fotografia stupenda! Volevo darti anche un consiglio…guardati i film in lingua originale, ne vale la pena visto che fai poi le recensioni! Melissa Leo ha recitato molto bene!

    • Ciao Daniele e benvenuto.

      Sì, il film è buono, non me lo ricordo benissimo, però non mi era dispiaciuto poi molto.

      I film li guardo in lingua originale quando posso o riesco, le serie Tv esclusivamente in lingua, però al cinema li passano in italiano, quindi o li guardo così o non li guardo :D

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