Lo so gente, il blog langue, ma ho delle buone scuse dei buoni motivi. Lo dico perché un sacco di voi stanno aspettando il post sui segreti Guardiani Della Galassia che è in fase di stesura da ormai un mese e non ho ancora avuto tempo per finirlo. Quindi spiego prima che mi vengano a prendere a casa.
Ho cominciato un corso che mi impegna 8 ore al giorno e arrivo a casa tardi, poi c’è la vita privata che ha preso un’ottima piega, ma la tintoria non mi aveva portato il tight. Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!
Quindi il post su Humandroid lo pubblico oggi. Spero che Neill Blomkamp non se la prenda per questa cosa. E spero non se la penda per quello che scriverò del suo film.
Apro una piccola parentesi prima di cominciare a parlare male del film. A me le traduzioni italiane dei titoli dei film non piacciono molto. Anzi. Ma per Humandroid era sacrosanta.
Il titolo originale è Chappie. Sì, esatto, come il famoso cibo per cani molto in voga negli anni ’80, quando gli Yuppies amavano circondarsi di levrieri, cocker e labrador. Senza contare che Chappie era facilmente leggibile come Chiappe e poteva fuorviare il pubblico.
Molto meglio Humandroid a questo punto. Anche se, secondo me, Corto Circuito – La Versione Brutta poteva essere ancora meglio.
Ve lo ricordate Corto Circuito e il mitico Johnny 5, no? Spero di sì, intanto mi segno un film per il Nuovo Cinema Amarcord.
Ecco, Neill Blomkamp, dopo averci fatto credere di essere un regista vero con District 9 ed essersi prontamente rivelato come uno qualunque con Elysium, ha provato a farne un remake non ufficiale di Corto Circuito, pompandolo con gli steroidi. Ma non gli steroidi buoni, se ne esistono di buoni, no. Ha usato gli steroidi illegali, importati dalla Russia, quelli che si usano per far crescere i maiali, che quando un culturista li prende, dopo tre giorni gli scoppia il cuore.
Ecco, Humandroid è così.
Corto Circuito era la tipica favoletta fantascientifica degli anni ’80, un robot viene colpito da un fulmine e acquista una coscienza. Dalla sua parte c’è uno scienziato indiano, un piccolo criminale da quattro soldi e una ragazza carina che serve da escamotage romantico per lo scienziato indiano.
Humandroid è praticamente identico a Corto Circuito, solo che è lo scienziato indiano che programma l’intelligenza artificiale perfetta, in casa sua usando LabVIEW, che è un po’ come costruirsi la casa dei propri sogni con il Lego, e la installa su un robot scassato.
Ci può anche stare una cosa del genere: fare una favola sull’anima, o la coscienza o l’intelligenza artificiale nel 2015 può essere interessante. Peccato che Neill Blomkamp ha deciso di far scrivere il film a un bambino di sette anni che guarda ancora la Peppa Pig. Non c’è un dialogo che non sia banale, un personaggio che sia credibile o una scena che abbia un senso.
Mi va benissimo che Blomkamp abbia stralciato da un film del genere i mirabolanti dubbi etici e morali sull’intelligenza artificiale, mi sta un po’ meno bene che tutti i personaggi si comportino da idioti e abbiano lo spesso di uno strappo della carta igienica. Per esempio, Hugh Jackman è un ingegnere australiano, ex militae, che va in ufficio con una 44 Magnum alla cintura e ha i comportamenti di un bullo da seconda elementare.
Oppure il personaggio di Sigourney Weaver. Lei è a capo di un’industria robotica che fornisce robot d’assalto alla polizia, arriva il suo dipendente migliore che le propone l’intelligenza perfetta e lei gli risponde più o meno: “Non me ne frega un cazzo, vai a lavorare che dobbiamo vendere robot alla polizia!“
Il resto non lo spoilero, ma vi assicuro che in due ore di film, non ho mai fatto tanti facepalm come con Humandroid. C’è stato un momento in cui ho provato pure del forte imbarazzo e ho fatto finta di non essere al cinema.
Ma Humandroid non è tutto tutto da buttare, gli effetti speciali sono davvero buoni e i robot, a partire da Chappie, sembrano veri e si integrano alla perfezione con i personaggi e l’ambiente, salvo in un paio di fugaci scene.
Ecco, la capacità di sfruttare in modo eccellente gli effetti speciali è l’unico merito che riesco ad attribuire a Blomkamp. Se penso che dirigerà il prossimo Alien comincia a sudarmi il culo.
Tutti i film di cui ho parlato:
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Scritto da: MrChreddy
"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"
ho saltato il battito per un 10 secondi.. quello è corto circuito 2!!!!! sai che non sono pignolo.. ma ma.. il 2 non solo è brutto.. ma è anche brutto..
vado avanti a leggere il resto..
Sì, forse mi sono confuso :D
Questo film è Briareos che imita corto circuito…
Anche io ho notato la VAGHISSIMA somiglianza con Briareos :)
A proposito, gran fumetto!
Bareios non l’ho mai letto… :(
Neil, ti prego, comprati un cazzo di sceneggiatore. Perfino Kubrick aveva chi gli scriveva i dialoghi. Uno bravo a fare una cosa non deve necessariamente essere un padreterno in tutto. Un po’ di umiltà…..
Umiltà?!
Neil Blomkamp non sa dove stia… che poi mi fa morire, fa i film, escono e dopo mesi nelle interviste dice: “Uhmmm, mi sa che ho fatto un film di merda…” :D
Io lo amo e lo odio contemporaneamente… non sono normale, lo so XD
Boh, a me non è dispiaciuto sto film, non mi è sembrato così brutto.
Sicuramente “Corto Circuito” e anche “Robocop”(l’altro film a cui è un po’ ispirato, basta pensare al robot di Jackman) mi piacciono di più, ma secondo me gli è riuscito meglio di “Elysium”: gli effetti speciali sono nettamente migliori con i robot che sembrano sempre veri e le scene d’azione sono girate molto bene, senza la Parkinson camera che c’era nel suo film precedente.
Poi, certo, la sceneggiatura non è il massimo, soprattutto nella parte centrale del film in cui Chappie impara, lì ci si addormenta un po’ troppo.
Purtroppo oggi giorno dire che un film ha almeno dei buoni effetti speciali non è più così rilevante. È diventato più difficile avere una buona sceneggiatura che dei buoni effetti, e la sceneggiatura è la cosa che costa meno! Ma come suggeriva un altro utente, forse è proprio colpa della megalomania del regista che, invece di assumere e delegare a gente brava, presume di voler fare tutto lui. :(
Concordo :)
Parole sante
Sì, be’, avresti ragione in teoria, ma in concreto se uno per esempio pensa a film come la serie dei Transformers, dove oltre alla sceneggiatura fanno pena sia la regia che gli effetti speciali (soprattutto rispetto al budget che hanno) io non riesco a valutarlo brutto sto film.
Che poi mi pare che nei commenti si stia diventando un po’ troppo manichei: o un film è un capolavoro o è una schifezza. Almeno per me esistono varie sfumature tra i due estremi e questo film va in una di queste sfumature.
Mah, io l’ho trovato molto infantile, ok gli effetti sono ottimi, però nel complesso non mi è piaciuto granché…
Mah, a me pure Distcrit… Disritc… Dicsritc… District Nain
non è che m’ha fatto impazzire
mi sembrava una buona idea, il concetto di immigrazione e uguaglianza sociale allargato all’universo intero,
ma realizzata da cani.
Quindi, dai, per una volta, ci avevo visto giusto, a quanto pare.
District 9 mi è piaciuta la prima parte, nella seconda mi sono addormentato la prima volta al cinema.
District 9 ha una prima parte ottima e una secondo meno buona, ma nel complesso è un bel film, dai su non fare lo snob. :P
Non sono snob, la prima volta “l’assalto” all’armeria me lo sono perso per un colpo di sonno :D
ahahahaha!!!!Troppo da ridere questa recensione!:)
( Buon corso, quando hai menzionato le cavallette ho creduto subito ai tuoi buoni motivi per non farti sentire ;) , scrivi presto!)
Ciaooooo
Ciao Tartastella, corso finito e vita privata pure :D
Ora vedo se riesco a scrivere tutti i giorni come prima :)
Insomma un film fatto con le Ch(i)appie tra il design preso a prestito da Applesed,Robocop e il mullet più i white trash Die Artwood.
Credo che la sensazione sia stata simile a quella provata da me.
Ti lascio il mio episodio di NON COMPRATE QUEL BIGLIETTO in cui discutiamo il film a caldo:
https://youtu.be/sYEhatVtQt4
Sarebbe stato bello averti lì con noi MrChreddy
Non è detto che non scenda a Firenze fra un po’ ;)
Olé!
…e pensa che molti You-Tuberi italiani lo consigliano vivamente ritenendolo un buon film da andare a vedere assolutamente ignorando chi ne ha parlato male
Il bello e il brutto di internet è che dà voce a tutti, persino a chi meriterebbe di essere nato muto ;)