Humandroid, Corto Circuito sotto steroidi

Humandroid

Lo so gente, il blog langue, ma ho delle buone scuse dei buoni motivi. Lo dico perché un sacco di voi stanno aspettando il post sui segreti Guardiani Della Galassia che è in fase di stesura da ormai un mese e non ho ancora avuto tempo per finirlo. Quindi spiego prima che mi vengano a prendere a casa.

Ho cominciato un corso che mi impegna 8 ore al giorno e arrivo a casa tardi, poi c’è la vita privata che ha preso un’ottima piega, ma la tintoria non mi aveva portato il tight. Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!

Quindi il post su Humandroid lo pubblico oggi. Spero che Neill Blomkamp non se la prenda per questa cosa. E spero non se la penda per quello che scriverò del suo film.

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X-Men – Giorni Di Un Futuro Passato tiepidino

X-Men - Giorni Di Un Futuro Passato

Mi sa che questa volta devo stare attento a quello che scrivo, perché in giro non leggo altro che commenti entusiastici su questo nuovo X-Men – Giorni Di Un Futuro Passato.

Praticamente tutti stanno dicendo un gran bene del film e questa volta se ne scrivo male vengono davvero a prendermi a casa con forconi e torce, visto che la logica imperante è: “Non sei d’accordo con me? E allora muori!
Ultimamente, per il popolino di internet, non essere d’accordo significa due cose: se parli bene di una cosa che non è piaciuta non capisci un cazzo; se parli male di una cosa che è piaciuta, allora ti devono succedere cose bruttissime a te e alla tua famiglia, fino alle settima generazione.

Ovviamente non dico delle persone educatissime che bazzicano costantemente questi lidi, ma in generale, mica tutti quelli che leggono poi commentano anche, magari si limitano a mandare mail minatorie. Oppure commentano, ma sono commenti che non cercano il dialogo, sono solo lo sfogo di una frustrazione profondamente radicata, così pieni di invettive, parolacce e tristezza che mi limito a cancellarli.

Però, ecco, abbiate pazienza, mi trovo un po’ in difficoltà a parlare di un film che ho trovato carino, ma non mi ha esaltato come ha fatto con molti. Naturalmente vi spiego perché per filo e per segno e scusate se non userò la parola “capolavoro” in questo caso.

Ovviamente il post sarà esente da spoiler fino al trailer, dopo il quale cominceranno, leggete sereni.

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Prisoners il thriller che non è un thriller

Prisoners

Scommetto che vi aspettavate un bel post su Machete Kills e invece no, che anche io, di tanto in tanto, sento una specie di rifiuto per le puttanate.

In realtà avevo voglia di vedermi un film serio, un bel drammone e così ho optato per un film che non si filerà nessuno, perché  non ha gli artigli retrattili e poi il titolo del film è quello originale e non una qualche strampalata traduzione: Prisoners.

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Wolverine – L’Immortacci che roba brutta!

Wolverine è un personaggio estremamente affascinante.

Ha un passato misterioso. Ha una vita lunghissima che l’ha portato a vivere parti di storia dell’umanità interessanti e a vedere parti di mondo esotiche e affascinanti. Ha un nome proprio più figo del suo nome di battaglia, Logan. Ha un potere rigenerante che gli permette di guarire da qualsiasi ferita e, tecnicamente, di non morire mai. Ha gli artigli retrattili ricoperti di un metallo tanto insesistente quanto indistruttibile, l’Adamantio, che li rende più affilati e letali della spada di Goemon. Ha lo scheletro ricoperto dello stesso metallo, cosa che unita la potere rigenerante ti fa dire: “E chi lo ammazza quello?!“. Non ha scrupoli. Parla pochissimo e quando parla c’è da cagarsi addosso. Ha i sensi sviluppati come gli animali, per cui è impossibile prenderlo di sorpresa e fargli gli scherzi. Ha una forza spropositata. Ha una pettinatura abbastanza figa e per via del suo potere non diventerà mai calvo con l’età.
Certo ha qualche piccolo difettino: puzza, fuma i sigari, è alto un metro e una mela, ha un carattere che una donna in premestruo è un angelo a confronto, è peloso come una scimmia, il suo nome di battaglia in italiano è Ghiottone, che per uno così temibile fa un po’ ridere, e la sua storia editoriale, negli ultimi anni, l’ha portato a diventare un personaggio ad altezza bimbominkia molto meno interessante.

Ora la domanda sorge spontanea: perché da un personaggio così tosto riescono a trarre film che definire mediocri è fargli un gran complimento?!

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Les Misérables, il cineracconto semiserio

Sinceramente non so perché ho acconsentito di andare a vedere “Les Misérables“.

Forse perché settimana scorsa sono stato colto da un moto di nichilismo estremo. Forse perché è candidato a 900 premi Oscar, tra cui miglior musical senza balletti. Forse perché ha vinto il prestigiosissimo premio “Frau Buchler di Potassio” del Festival Del Cinema Canzoneccio di Vladislavia. Forse perché “Die Hard: Un Buon Giorno Per Morire” esce solo questo giovedì. Forse perché mi sono dimenticato che al cinema danno “The Last Stand” con Arnlod Schwarzenegger.
Forse per tutti questi motivi insieme.

Nel post potrebbero esserci spoiler sulla storia, per quanto valga, perché è un po’ come dire di fare spoiler su Pinocchio, visto che “Les Misérables” ha avuto già 1500 trasposizioni cinematografiche, televisive, a fumetti, teatrali, quindi la storia la conosciamo già tutti più o meno.

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I 10 peggiori sequel by Dom – Parte II

Per chi settimana scorsa si fosse perso la prima parte, con le posizioni dalla 10 alla 6, ripeto il senso di questo post.

Sulla nostra pagina di Facebook, il nostro admin Sheldon, ha fatto un album con i 10 migliori sequel, che poi ho riportato sul blog in 2 parti, la prima qui e la seconda qui. Alcuni fan della pagina, poi, ci hanno chiesto di fare i 10 peggiori sequel. Sempre Sheldon ha creato un altro album che ho diligentemente riportato sul blog, sempre in 2 parti. Potete leggere la prima qui e la seconda qui.

Ovviamente a Hollywood non si sono limitati a fare solo 10 sequel brutti, magari fosse così, ma ne hanno fatti a centinaia, forse anche di più… direi che ne hanno fatti a migliaia, ma non ho voglia di andare su IMDB ora a  contare quanti ne hanno fatti davvero e ho paura che arrivi qualche precisino a dire: “Guarda che è impossibile che abbiano fatto addirittura MIGLIAIA di sequel…“, quindi mi limito a scrivere “centinaia” e a dire “forse anche di più”.

Quindi, visto la smodata quantità di sequel brutti, ogni fan aveva da dire i propri e magari non era d’accordo con quelli messi da noi. Così ci è venuta l’idea geniale di fare un concorso chiedendo ai fan di mandarci un elenco con i 10 peggiori sequel fatti secondo loro. Il vincitore si sarebbe aggiudicato una settimana da admin della pagina con il compito di creare un album e scrivere le motivazioni dei 10 sequel infilati in quell’album.

Il vincitore è stato Dom, al secolo Antonio A. B. che ha creato il suo album, di cui la prima parte, con le posizioni dalla 10 alla 6, abbiamo pubblicato sabato scorso.

Ora vedremo le posizioni dalla 5 alla 1 con… una sorpresa finale.

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2013: allarme a Hollywood!

Prendiamo la profonda mancanza di idee che da anni imperversa a Hollywwod. Sommiamo dei budget per i film sempre più alti. Dividiamo per il pubblico che si sta stufando del 3D pietoso che ormai accompagna ogni film (ma di questo parliamo un’altra volta, promesso!) e del relativo costo del biglietto. Mescoliamo bene ed il risultato che otteniamo è uno scenario desolante in cui le buone idee non vengono prodotte perché ritenute rischiose e gli studios si buttano su prodotti di facile presa, o ritenuti tali.

Chi ci perde alla fine siamo sempre noi, pubblico, che ci troviamo colossali porcate in un 3D inesistente. Usciamo dal cinema con il mal di testa, le vertigini e la nausea e non sappiamo se il problema sono state 2 ore di film scurissimo che abbiamo dovuto vedere con la faccia totalmente aggrottata, oppure è stata proprio lammerda che abbiamo visto. Per non parlare degli intestini che fan le capriole a causa delle Note Marroni che abbiamo sentito

Dei film che aspettiamo di più quest’anno ne abbiamo parlato già qui, ma ora tocca a tutte, o quasi, le perle messe in preproduzione per il 2013… e c’è da piangere.
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