Les Misérables, il cineracconto semiserio

Sinceramente non so perché ho acconsentito di andare a vedere “Les Misérables“.

Forse perché settimana scorsa sono stato colto da un moto di nichilismo estremo. Forse perché è candidato a 900 premi Oscar, tra cui miglior musical senza balletti. Forse perché ha vinto il prestigiosissimo premio “Frau Buchler di Potassio” del Festival Del Cinema Canzoneccio di Vladislavia. Forse perché “Die Hard: Un Buon Giorno Per Morire” esce solo questo giovedì. Forse perché mi sono dimenticato che al cinema danno “The Last Stand” con Arnlod Schwarzenegger.
Forse per tutti questi motivi insieme.

Nel post potrebbero esserci spoiler sulla storia, per quanto valga, perché è un po’ come dire di fare spoiler su Pinocchio, visto che “Les Misérables” ha avuto già 1500 trasposizioni cinematografiche, televisive, a fumetti, teatrali, quindi la storia la conosciamo già tutti più o meno.

Continua a leggere

Doppiaggio sì, doppiaggio no, la guerra infinita

Spesso, quando parlo dei film che vedo, riservo sempre una parola buona per il doppiaggio.
Il nostro Capitan Catarro, ha scritto anche un post sull’argomento.

Ultimamente, parlando di “Lincoln“, ho addirittura auspicato una distribuzione dei film solo in lingua originale.

Messer Satanasso, un nuovo Revenger che ha cominciato a seguire il blog da poco, mi ha fatto giustamente notare che lui non mastica benissimo l’inglese e che non riesce a godersi un film se deve leggere anche i sottotitoli.

In effetti mi sono reso conto che il mio capriccio di avere i film in originale è una richiesta un po’ egoistica, c’è tanta gente che non conosce abbastanza bene l’inglese da godersi appieno un film in quella lingua.
Se poi il film è in una lingua molto più esotica, come il cinese, il giapponese o il coreano, è ancora peggio. Ammetto che avrei delle difficoltà pure io a capire i dialoghi.

Continua a leggere