Steve Jobs e la brutta storia dei bio-pic

Steve Jobs

Come promesso, oggi parlo del secondo film visto in settimana. Il fatto che pubblichi 2 post di fila, è chiaramente uno dei segni dell’Apocalisse imminente. Per dire. Se diventano 3, cominciate a cercare riparo.

Comunque, questo sono andato a vederlo perché volevamo vedere un altro film, ma le sale erano tutte piene zeppe, solo posti in piedi. Invece per Steve Jobs di posti ce n’erano a strafottere, di sabato sera. Sarà un caso, oppure non frega niente a nessuno di conoscere la vita di quello che ci ha modificato la vita con i suoi prodotti?

A me, sinceramente, il film interessava poco, ma ormai ero al cinema quindi mi sono infilato in sala.

Parlare di questo film mi sembra un’ottima occasione per fare un discorso sui bio-pic in generale.

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Frank, la musica, l’arte, la follia, i social network e il testone di cartapesta

Frank

Finalmente ieri sera, dopo un paio di settimane pesanti a più livelli, ho mandato tutto a quel paese e mi sono concesso una bella serata fuori con un’amica.

Siamo andati a vedere Frank, quel film strano con l’uomo col testone di cartapesta.

Frank è effettivamente un film strano che, in un’ora e mezza, riesce a parlare compiutamente di un sacco di cose, senza perdersi in spiegoni da stracciamaroni e senza pretendere di fare la lezioncina a tutti quanti, ma lascia che chi vuole capire, capisca.

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X-Men – Giorni Di Un Futuro Passato tiepidino

X-Men - Giorni Di Un Futuro Passato

Mi sa che questa volta devo stare attento a quello che scrivo, perché in giro non leggo altro che commenti entusiastici su questo nuovo X-Men – Giorni Di Un Futuro Passato.

Praticamente tutti stanno dicendo un gran bene del film e questa volta se ne scrivo male vengono davvero a prendermi a casa con forconi e torce, visto che la logica imperante è: “Non sei d’accordo con me? E allora muori!
Ultimamente, per il popolino di internet, non essere d’accordo significa due cose: se parli bene di una cosa che non è piaciuta non capisci un cazzo; se parli male di una cosa che è piaciuta, allora ti devono succedere cose bruttissime a te e alla tua famiglia, fino alle settima generazione.

Ovviamente non dico delle persone educatissime che bazzicano costantemente questi lidi, ma in generale, mica tutti quelli che leggono poi commentano anche, magari si limitano a mandare mail minatorie. Oppure commentano, ma sono commenti che non cercano il dialogo, sono solo lo sfogo di una frustrazione profondamente radicata, così pieni di invettive, parolacce e tristezza che mi limito a cancellarli.

Però, ecco, abbiate pazienza, mi trovo un po’ in difficoltà a parlare di un film che ho trovato carino, ma non mi ha esaltato come ha fatto con molti. Naturalmente vi spiego perché per filo e per segno e scusate se non userò la parola “capolavoro” in questo caso.

Ovviamente il post sarà esente da spoiler fino al trailer, dopo il quale cominceranno, leggete sereni.

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The Counselor non è un film per vecchi

The Counselor

A Milano sta piovendo ininterrottamente dalla settimana scorsa.

Nel week end uggioso in cui mi sono sparato un po’ di film, tra cui il più scaricato e meno capito del momento: La Grande Bellezza, che se volete ne parliamo, basta chiederlo nei commenti… il che non significa che dovete parlarne nei commenti, capito Satanasso?

Domenica invece sono andato a vedermi The Counselor – Il Procuratore, di cui parlo oggi.

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“Prometheus”, finalmente l’abbiamo visto tra lacrime, sangue e risate…

Finalmente sabato sera Capitan Catarro, Lord Casco ed io siamo andati a vedere “Prometheus“, uno dei film che attendevamo di più.

È stato come togliersi un calcolo, visto che è uscito giusto con 4 mesi di ritardo rispetto al resto del mondo civilizzato e visto che tutti e 3 abbiamo resistito al forte impulso di scaricarlo e vederlo. Capitan Catarro era così emozionato che ha voluto fare un riassunto degli Alien, mentre Lord Casco, ci ha parlato della sua spasmodica attesa. A me invece tocca parlare direttamente del film.

Non che non l’aspettassi, intendiamoci, ma l’hype mi era sceso un bel po’ leggiucchiando in giro le varie recensioni. Certo ho faticato non poco ad evitare spoiler e anticipazioni. Ad un certo punto ho smesso pure di leggere le notizie, vedere i filmati virali che circolavano in rete, per cercare di arrivare al cinema il più “vergine” possibile.

Così, sabato, siamo andati a vederlo in 3D all’Arcadia di Melzo, in Sala Energia. Quello che segue è il resoconto, non ci sono spoiler fino a quando non avverto, quindi leggete pure tranquilli che non vi rovino niente.

Ero sinceramente preparato a vedere un disastro spaziale cinematografico e invece…

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