Perché Sanremo è Sanremo?

Sanremo 2014

Ebbene sì, faccio outing: ho visto Sanremo quest’anno.

Lo so, mi vergogno profondamente e non riuscite nemmeno a immaginare quanto.
Mi vergogno tipo quella volta che ho sognato di girare per il centro di Milano tutto nudo e poi ho scoperto che non era un sogno e nessuno credeva fosse Carnevale, nonostante mi facessero tutti i complimenti per essermi travestito da mostro deforme, molto realistico a parer loro.

In realtà non volevo scrivere questo post, ma Cristina è riuscita a convincermi, d’altronde lei scrive di morti ammazzati e di gente che produce proprio i morti ammazzati di cui sopra, quindi di robe macabre e morbose se ne intende e voleva sapere di Sanremo.

A mia parziale discolpa devo dire che c’è un motivo per cui l’ho visto: i fottuti 113 euro e 50 centesimi del Canone.

Sì, sono uno che paga il canone. Sono un bravo ragazzo, un cittadino monello modello e sono ligio alla legge, se c’è da pagare io pago.

Però se pago voglio anche qualcosa indietro, che mica sono Babbo Natale, quindi visto che non guardo quasi mai la Tv, mi sono detto: “Vediamo che fine hanno fatto i miei 113 euro e 50 centesimi…

Se li bruciavo era meglio.

Quest’anno Sanremo è stata una roba imbarazzante. Non solo per chi l’ha fatto, ma anche per chi si è messo di buzzo buono a vederlo.

Più e più volte mi son trovato a distogliere lo sguardo, togliere l’audio ed essere grato che non ci fosse nessuno con me a vederlo.

Subito la prima serata parte con due che minacciano di buttarsi da una struttura laterale dell’Ariston se Fabio Fazio non avesse letto la loro vibrante lettera strappalacrime.

Sanremo 2014 - Suicidi

Sciur Fazio, siamo suicidi professionisti, ce l’abbiamo nel contratto, o legge o ci schiantiamo da ben 3 metri d’altezza!

La domanda è sempre la solita: come hanno fatto ‘sti due a entrare all’Ariston e ad arrivare in quella zona senza che nessuno se ne accorgesse?
Che servizio di sicurezza hanno in quel teatro?

E se per caso, invece di una lettera, avessero avuto con loro una bella bombetta? La serata sarebbe stata di sicuro molto più esplosiva e interessante di quella che è stata.

Con questo non voglio dire che ci sono delle falle nella sicurezza, per carità, solo che mi è sembrata una roba un tantino preparata.

Tralasciando questo simpatico siparietto pubblicitario, il resto è stato un’inutile perdita di tempo condotta da La Salma e L’Insopportabile, al secolo Fabio Fazio e Luciana Litizzetto.

Sanremo 2014 - Fazio e Litizzetto

Sopra: La Salma e L’Insopportabile

Fazio ha lo stesso carisma di un cactus e la Litizzetto è sul palco a sparare parolacce, così alternativa e fuori dagli schemi da fare il giro completo e risultare convenzionale. Gli sketch son sempre quelli, lei dice le cose fuori luogo e Fazio fa finta di redarguirla e arginarla.
Una milionata di euro a testa per ‘sta cosa, così tanto per essere precisi.

Poi ci sono i cantanti.
Ah, i cantanti con le loro canzoni. Quelli che dovrebbero essere al centro della serate e del Festival, invece si esibiscono tra una promozione e l’altra. Perché ormai Sanremo è un palcoscenico per promuovere i film, i dischi e tutta la fuffaglia di gente che non è in gara.

Quelli in gara invece fanno di tutto per non promuoversi: ognuno porta due canzoni e la gente da casa è invitata a votare, a pagamento ovviamente, la canzone che fa meno cagare delle due presentate.
Il risultato sono 14 canzoni, in 4 ore di trasmissione, tutte uguali. Una lunga, estenuante, insopportabile nenia.

Sanremo 2014 - Frankie

– Ma manco le biciclette?
– Nono, manco li cani!

Confidavo almeno in Frankie Hi-Nrg, che mi è sempre piaciuto, e invece pure lui ha portate due robe comunistoidi di cui mi è rimasto solo che una parla di biciclette. O di gente che va in bicicletta. O una roba del genere, che dovrebbe essere una metaforona, ma non sono del tutto sicuro.

A proposito di cantanti, Cristiano De Andrè pare essere l’unico a non essersi accorto che non è Fabrizio. Puoi essere suo figlio e provare a imitarlo quanto ti pare, ma “il genio” non è ereditario, mio caro.

Sanremo 2014 - Cristiano De Andrè

Non ce la farà mai a essere suo padre

Il tutto è condito da ospiti vecchi. Non che io abbia niente contro i vecchi, mia nonna era molto vecchia e le volevo un sacco di bene, ma francamente la cosa è ridicola.

Raffaella Carrà, che canta in playback Ciàciòciàcièciòcìciào vestita da tamarra metallara dei videoclip anni ’80, è una roba imbarazzante. Giuro.
Che però non è stata imbarazzante quanto i 10 minuti spesi a farsi i complimenti a vicenda, lei con Fazio.

Sanremo 2014 - La Carrà

Sopra: la voglia di strapparsi gli occhi e le orecchie

Che però non è stato imbarazzante come quando è entrata la Litizzetto vestita da Carrà ed entrambe si sono messe a cantare e ballare un vecchio pezzo, in cui la vera Carrà ha stonato come una vecchia lontra, cantando tutta in calante.

Sanremo 2014 - Gemelle Kessler

Dada-Vegia! Dada-Vegia! Dada-Vegia!

Poi ci sono state le arzille gemelle Kessler che hanno ballato e Franca Valeri, anni 94, malata, che ha fatto un sketch, in cui chiama sua madre dal palco dell’Ariston, dedicato alla Litizzetto.
Credo che questa cosa si commenti da sola. Con tutto il bene che si può volere a Franca Valeri, non ci ho trovato niente di divertente e non è stato un bello spettacolo. Non so se era necessario invitare Franca Valeri al Festival, ma in caso fosse stato inevitabile, avrei sicuramente preferito una roba meno penosa per lei.

Sanremo 2014 - Franca Valeri

Aiuto, me vonno fa rovinare il bel ricordo che avevo lasciato

Scusate, avrei voluto parlare delle serate in modo separato, ma si è tutto mischiato nella mia mente in una indistinta nebbia di disagio e sofferenza.

Mi ricordo poco e niente. Dei giovani praticamente mi ricordo una bionda abbastanza carina che non ho idea di come si chiami, ma con una canzone talmente bella che me la sono goduta molto di più togliendo l’audio alla Tv.

Sanremo 2014 - Veronica De Simone

Senz’audio la sua esibizione guadagna 10 punti

Insomma i miei 113 euro e 50 centesimi potevano anche spenderli meglio.
Va bene Cat Steven e Damien Rice, ma hanno solo reso più piatto il resto, come uno in coma che all’improvviso muove un dito, ma non si sveglia.

Cat Stevens

Ho cantato la canzone più bella di tutte… ed è di 40 anni fa!

La cosa buona è che la serata finale di domani me la perdo perché sono fuori. Il che è un bene, così non ho nemmeno la tentazione di vederlo, nemmeno per sbaglio.

Però la domanda rimane: ma perché Sanremo è Sanremo?

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

31 pensieri su “Perché Sanremo è Sanremo?

  1. Vedere Sanremo
    è una di quelle cose nazionalpopolari
    che la gente fa, ma si vergogna a dirlo,

    come andare a votare quando c’è il sole
    essere contenti quando arriva il Natale

    mangiare un hamburger in un fast food,
    anzichè il kebab o il sushi che fa très chic,

    andare in chiesa
    guardare il calcio

    e altre cose simili.

    Io, alcune le faccio, altre no, ma non ho problemi ad ammettere
    quelle che faccio.

    Mah, quindi vi dico la verità: Sanremo lo guardo,
    con il commento della Gialappa’s band, così rido un po’, altrimenti mi si appesantisce troppo

    ma diciamo che, se non ci sono partite di mezzo (o, molto più raramente, l’altro sesso),

    uno sguardo ce lo do sempre.

    Non perché voglio sapere che fine facciano i soldi del canone,
    chè tanto lo so che anche se tolgono il festival
    il canone rimane, quindi siam sempre là.

    E manco per le canzoni, perché non sono molto per la musica leggera

    e comunque sono dell’idea che la musica vada contestualizzata
    e non la puoi sparare a raffica sulla rete nazionale.

    Certo, solletica la storia della competizione, magari.
    Ma, alla fine, non è manco quello.

    La verità è che rappresenta l’ennesima àncora,
    l’ennesima tradizione,
    l’ennesimo feticcio del nostalgico vecchio demodè che sono.

    Mi ricorda i tempi in cui lo si guardava a casa, magari in famiglia,
    ci si atteggiava a critici musicali (il più delle volte un tanto al chilo)
    e se ne discuteva il giorno dopo,

    non per qualche motivo in particolare,
    ma perché non c’era internet,
    non c’erano i dvd
    e quindi non c’era niente di meglio da fare che guardare la tv, tanto più che, se si aveva 10 anni,

    non si poteva certo andarsene in giro con gli amici.

    Vabbè, poi la serata finale me la perdo da qualcosa come oltre 15 anni

    perché, per fortuna, c’è ancora qualcuno che ama sprecare i suoi sabato sera con la mia presenza

    (più raramente componenti dell’altro sesso)

    e quindi non ho ancora del tutto abbracciato l’ascetismo.

    Ma rimane che, boh, è una delle ultime cose superstiti di un passato che non tornerà
    e se dovessero non farlo più

    sarebbe l’ennesimo pezzo della mia infanzia
    che se andrebbe via.

    Detto questo,
    sì, in effetti, è un po’ duro da digerire.

    • Rileggendomi,
      vorrei puntualizzare una cosa,
      prima che nasca qualche (eventuale) polemica.

      Quando dico che andare in chiesa sia una cosa nazionalpopolare
      non voglio assolutamente sminuire chi lo fa.

      Voglio solo puntualizzare che purtroppo
      e ribadisco purtroppo

      in una società pragmatica come quella attuale
      dire di credere in qualcosa di spirituale
      viene spesso travisato e criticato da sedicenti razionalisti dell’ultim’ora.

      In realtà chi vi scrive è in costante ricerca di qualcosa di spirituale
      e, pur non essendo un gran praticante, sì, credo in Qualcosa.

      Quindi la mia è una critica a certi preconcetti
      che, a mio parere, andrebbero aboliti.

    • Si beh, la cosa del canone è più che altro una battuta, solo per rimarcare che noi sta roba la paghiamo pure.

      Anche a me ricorda un po’ quando ero piccolo, ma nemmeno poi tanto.
      L’anno scorso mi aveva divertito e c’erano gli Elio e le S.T., ma non è sempre Natale.

      Non credo che qualcuno si sia offeso per la storia dell’andare in chiesa. Se si offende è perché hai ragione. :D

  2. Caro MrChreddy,
    innanzitutto grazie. Ma grazie davvero. Primo perché hai contribuito al mio record personale: 32 anni quest’anno senza aver visto nemmeno un minuto di nessuno degli ultimi 32 Sanremi.
    E poi perché il tuo post mi ha fatto ridere. E anche un po’ pensare. Le gemelle Kessler? (Nemmeno sapevo fossero ancora vive. Cioè, naturalmente sono felice per loro e per le loro famiglie). Raffaella Carrà? Franca Valeri l’ho riconosciuta dalla foto. Ora me la ricordo. Era quella che faceva delle telefonate assurde. Quello che mi sconvolge, ancora una volta, è l’immobilità. La staticità. E, oddio, anche il fatto che questa roba qui va all’estero. Cioè, esportiamo questa immagine di noi.
    Fabio Fazio ha il cognome che si merita. L’ho sentito parlare un paio di volte e mi pare davvero fazioso. Fargli condurre Sanremo mi pare una roba da fuori di testa. E sono con quella saggia donna di mia suocera che sulla Littizzetto ha detto: “Una signora come me non può guardare un programma condotto da quella donna greve e volgare”. E come darle torto? Anche perché tu l’hai confermato.
    Per i due che NON hanno tentato affatto il suicidio mi viene da dire che la mossa è stata patetica. In più mi dici che Fazio legge la loro letterina. Che tristezza. Che pochezza.
    In ogni caso, grazie ancora.
    Non sono nemmeno dispiaciuta per il fatto che domani sera non puoi vedere il finalone. Vincerà Toto Cutugno. O magari Nilla Pizzi. Ah, no, forse lei è morta per davvero.

    • La cosa che mi consola è che all’estero capiscono e non capiscono e magari son lì che si chiedono: “chissà di che roba importante stanno parlando!” e invece c’è la Litizzetto che prende per il culo Vessicchio e Fazio.

      Comunque sì, il nulla patinato ed esportato. La vera faccia dell’Italia all’estero.

  3. Finalmente negli ultimi due anni, da quando vivo solo, mi sono liberato di questo baraccone! Di quest’anno non ho nemmeno sentito una canzone! Sapessi che bella sensazione XD

    • Leggo un sacco di nostalgia nelle parole Jabbak, se vuoi l’anno prossimo puoi venire a vederlo da me… faccio le ostie con l’acqua fresca da sgranocchiare durante la visione XD

  4. Quest’anno nn l’ho visto neanche per sbaglio cambiando canale, gli anni scorsi mi sintonizzavo solo quando c’erano gli ospiti stranieri…ma il tuo post è talmente divertente che mi spiace nn averlo visto per meglio comprendere la tue battute MrChreddy

  5. ma gualazzi che sembrava strafatto te lo sei dimenticato? XD
    e l’improponibile ligabue (più reggiano del parmiggiano) che canta in genovese antico? lui ci mette del suo e lo apprezziamo…ma la prossima volta se proprio devono omaggiare Faber…che scelgano bocca di rosa! almeno è in italiano…

  6. Buona notte a tutti , giovedì sera mi stavo “preparando”la cena e ho acceso la tv dicendo -Oh c’è Sanremo fammi vedere chi presenta , poi vedo la Littizzetto e … Un brivido , dentro di me non ci son dubbi , è con il fazioso Fazio .
    Poi lui ti arriva con quel ridicolo pizzetto , identico ad un ewok vestito elegante .
    Inizio a ridere , spengo la tv e torno a guardare il piatto che gira nel microonde.
    Viva Sanremo e viva l’ Ariston.

  7. Bell’articolo, ho riso tanto, anche se io non guardo Sanremo e nemmeno possiedo un televisore.

    Spezzo una lancia a favore di Cristiano DeAndrè, avrò gusti di m* ma io lo trovo un bravissimo musicista, ho persino un suo cd. Poi si, come il su’ babbo non li fanno più e per lui dev’essere stata dura, sempre a confronto. Quando era ragazzetto seguiva il padre nei concerti, come l’altra figlia, brava anche lei. Una volta, al vecchio Tenda di Firenze (mia mamma c’era e me lo racconta sempre) DeAndrè senior lasciò il palco a Cristiano e dopo un minuto la gente urlò “vattene, si vole il tu’ babbo!”. Insomma, mica facile crescere così. Poi la canzone non l’ho ascoltata, quindi non giudico.

    Di Sanremo l’unica cosa che mi dispiace perdere è Pif, che è irritante a tremila, però ogni tanto mi fa fare una risata inaspettata.

    • Guarda, Cristiano De Andrè non dico sia male, ma non è suo padre. Io credo che dovrebbe smettere di cercare di esserlo e crearsi una sua identità.

      Pif io invece lo adoro. :D

      Peròme lo devo essere perso… :P

      • Io seguo cristiano da un po’, ovvero da prima che uscisse dalle scene per una decina di anni, a suo dire: “perchè mio padre mi ha insegnato che se non hai nulla da dire è meglio star zitti…e io non avevo nulla da dire in questi anni”…è un bravissimo musicista, con dei bei testi e che aveva una sua identita decisamente diversa da quella del padre (almeno musicalmente, poi la voce e la somiglianza fisica…o quello mica lo fa apposta XD)…in questo sanremo mi è piaciuto meno, come mi è piaciuto poco il disco dell’anno scorso…sembra che abbia abbandonato la sua identità per cercare di imitare il padre…il che ovviamente non è che gli riesca proprio bene!

        • Cristiano è un’ottimo musicista, un professionista non da poco, purtroppo però, credo che sia arrivato al punto critico della sua carriera .. e ha scelto di cedere al compromesso più patetico che poi è quello che garantisce la miglior visibilità.

          Con un padre del genere non potrai mai sottrarti alla sua ombra e la storia insegna, tranne eccezioni, che i figli non saranno mai nella stessa arte i geni che sono stati i padri …

          … è capitato invece per arti differenti, per la stessa è molto difficile, se non impossibile.

      • Ho seguito per un pochino la carriera di Cristiano, sopratutto all’uscita dell’album Scaramante (bello, bello, bello). Lui è un cantautore, uno sperimentatore di melodie, niente affatto un clone di suo padre. aveva una sua identità, ma in pochi l’hanno vista.

        Ma quando cantava le sue cose nessuno se lo è cagato. Tutti a dire “Eh, ma non è mica suo padre!”

        Ora, Cristiano è bravo, Faber glielo diceva sempre, e come musicista spacca. Ma avrà sempre la gente a ricordargli i suoi demoni. Un povero cristo cosa deve fare? Andare a lavorare in miniera?

        Lui fa bene a raccogliere l’identità del padre, se nessuno ascolta le sue canzoni. Forse è l’unico che a questo punto può davvero farlo.

        E Pif piace anche a me.

  8. Il giorno che inviteranno i Black Sabbath con Ozzy che brucierà il palco vedró Sanremo, in realtà sono un metallaro pure satanista e le canzoni sanremesi mi fanno veramente pena.
    L’unica volta che l’ho visto per intero è stata nel 1995 perché ero piccolo ed avevo gli ormoni in subbuglio per Anna Falchi.
    Attualmente se lo seguo lo faccio in maniera indiretta tramite la Gialappa’s Band che ora lo commenta sul 36 ma già negli anni passati lo commentava in radio, solo che anche cosí mi scoccio comunque dopo 10 minuti perchè non sono piú divertenti come una volta e Sanremo non è il calcio.

    • Essendo sanremo il Festival della Canzone Italiana, credo che i Sabbath con Ozzy non li vedremo mai, nemmeno per sbaglio, nemmeno se devono promuovere il nuovo album. Come vedi gli ospiti sono in linea con il target della trasmissione, i vecchi non apprezzano il metal, in genere :)

      Sì, la Gialappas non ha più molto da dire, ormai son desueti pure loro. :)

      • Che non possano andarci perchè Festival della canzone “italiana”, non c’entra, visto che gli ospiti internazionali ci sono sempre andati(dai Queen ai Take That per esempio); che possa venire un infarto ad alcune delle mummie presenti in platea appena si presentano sul palco ed incominciano a suonare, sono d’accordo!

        • Sì, quello intendevo, che la canzone italiana del festival è leggera, al massimo ci possono andare come ospiti gruppi pop/rock abbondantemente sdoganati.

          I BS sono un po’ troppo estremi in quel contesto :)

  9. Neanche io l’avevo visto il cameltoe della Carrà …. comunque, devo ammettere che questo è stato l’articolo che ho avuto più paura ad aprire nella mia storia qui su Nerds …

    … temevo Chreddy preso in chi sa quale crisi mistica e in qualche modo rapito da questa cosa chiamata Sa … San .. SSSassaa .. no scusate, non ce la faccio a pronunciarlo.

    Poi l’ho aperto, l’ho letto, e mi si è alleggerito il cuore, lo stomaco e la bile impaurita è tornata a rasserenarsi …

    … il figlio di De André è quello che ha fatto l’unica vera cagata fuori dal vasino, non tanto perché, come dice giustamente Chreddy, lui è lui e il padre è il padre, ma perché ha realmente offeso la memoria di un’artista vero.

    Comunque, bellissimi i nomi che hai dato a Fazio e alla Litizzetto. Preferirei cagarmi in mano e prendermi a schiaffi, piuttosto di stringere la mano a quei due quaquaraqua finto-anticonformisti di staminkia. Due baciapile senza arte né parte al loro, spero, ultimo squallido ruolo di rilievo nelle grandi manifestazioni.

    Perché Sanremo è Sanremo?

    Perché in Luke è la Forza che scorre; nell’italiano è lo spirito di Fantozzi a scorrere potente.

    Mi spiace Chreddy, ma non fosse poi per degli articoli che ci danno un po di sana catarsi, mi spiace tu abbia perso il tuo tempo, non farti fregare la prossima però :D

    Sono d’acccordo con Brucelommi, che il giorno che lo bruciano, lo guarderò.

    Per il resto, neanche con la Gialappas lo reggo ‘sto squallore

  10. Nono, tranquillo, non l’ho guardato per piacere, né con piacere.

    E’ un po’ come quando guardi un horror o una roba brutta, sei disgustato, ma non riesci a distogliere lo sguardo :D

  11. Sì però una cosa volevo sottolinearla.

    Non è rivolta a nessuno in particolare,
    è una cosa che ho notato a livello generale.

    E non riguarda (solo) Sanremo, che diventa solo lo spunto.

    Da quando c’è la crisi, ma forse anche prima
    l’andazzo generale è di tagliare tutto ciò che è superfluo.

    Sanremo costa troppo. Via
    il calcio, troppi miliardi. Via

    e via dicendo.

    Sì, ok, detta così clapclapclap
    mi alzo in piedi
    mi tolgo il cappello
    faccio la riverenza
    faccio la piroetta
    e mi inchino un’altra volta, per sicurezza.

    Però,
    non sarà che a forza di tagliare
    e tagliare
    e tagliare

    fussecafusse

    che in Italia non c’è più niente?

    Voglio dire:
    un tempo a Sanremo venivano i gruppi più in voga
    da tutto il mondo

    a vedere il derby di Milano venivano e si collegavano
    da tutto il mondo
    perché nel nostro campionato c’erano i migliori giocatori.

    Signori miei (cit.)
    il turismo è anche questo
    e noi lo stiamo uccidendo con questi tagli.

    Non sempre basta ca ce sto sole e basta ca ce sto mare
    a volte l’attrazione va “costruita”.
    Gli eventi, i grandi movimenti, portano soldi
    arriva gente che pernotta nei nbstri hotel
    mangia nei nostri ristoranti
    passa le serate nei nostri locali

    e la moneta gira.

    Se riduciamo il turismo in Italia a
    il mare d’estate
    la settimana bianca d’inverno

    e Roma e Firenze son musei a cielo aperto…

    ok, d’accordo, ma se non ci metti l’evento
    qualcosa, cavolo, qual-co-sa

    campa cavallo…

    Sennò a forza di andare al ribasso
    al grido della spending reviù

    tutto ciò che prima, innegabilmente, portava soldi
    ora è diventato sterile.

    E mica lo so se alla fine,
    quando arriverà il momento di tirar le somme

    con tutti sti tagli

    non rischiamo di ritrovarci ancora più poveri di prima.

    • Sono abbastanza d’accordo, questi eventi fanno girare l’economia locale.

      Però io non pagherei una lira per vedere uno spettacolo simile. Ma non è solo un problema economico, è proprio un problema di idee e di nessuna voglia di innovare e rischiare, si mantengono sui canoni di 40 anni fa ancora.

      • Sì, però diciamocela tutta: con il Sanremo fatto e pensato per i giovani

        non vai da nessuna parte.

        Semplicemente i giovani non guardano Sanremo.
        Escono, stanno su internet, fanno altro.

        Cho organizza il Festival cerca solo di seguire il target.

  12. In realtà Satanasso, si parla di tagliare, ma a tagliare non s’è mai tagliato nulla, se non stipendi, pensioni e cultura.

    In compenso aumentano i giochi d’azzardo per gli “shitman” davanti le macchinette, le lobbie dietro il teatrino della politica e la mediocrità che bisognerebbe trovare un nuovo termine che “esponenziale”, non rende giustizia.

    • Treddy, che lo volessero o no, hanno tagliato.

      Il campionato italiano ha i campioni che si contano sulle dita di una mano,
      Sanremo non ha più ospiti stranieri da anni

      dai, su, hanno tagliato.

      Ora, sotto col Carnevale di Viareggio. Che i carri costano e bla bla bla.

      Tutti mascherati da Zorro, e chi si è visto si è visto.

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