Saving Mr. Banks e un po’ d’ironia metacinematografica

Saving M. Banks

Saving Mr. Banks mi interessava alquanto.

Mary Poppins è uno dei miei film preferiti della Disney, mi ricorda il Natale e le serate a casa a guardarlo sulla Rai. Ero curioso perché non sapevo che ci fossero state tante tribolazioni per realizzarlo e volevo sapere quali erano.

Ero anche incuriosito da vedere quanto fossero riusciti a trasformare in favoletta quella storia.

In effetti un po’ l’hanno fatto, però meno di quanto potessi aspettarmi.

Di  avevo visto solo The Blind Side, un’altra favoletta sulla storia vera di un gigante di colore non proprio sveglio che sfonda nel football grazie alla sua stazza, e mi era piaciuto abbastanza.

Mi era piaciuto il fatto che Hancock non indugiasse troppo sui buoni sentimenti e le lacrime facili che la storia offriva, ma si sbatteva per creare dei personaggi credibili, riuscendo a far emergere una  in fase calante della sua carriera.

Quindi ero curioso di vedere come avrebbe reso il signor Walt Disney in questo film.

Quello che mi ha stupito è che Saving Mr. Banks non è un film sulla realizzazione di Mary Poppins, ma è una biopic sull’autrice della tata, P.L. Travers.

Il film prende spunto dalle due settimane che la Travers ha trascorso ai Disney Studios per mettere a punto la sceneggiatura, per raccontare la sua storia, la genesi del personaggio e della storia di Mary Poppins e far capire al pubblico la carica metaforica che ha quel libro, e di conseguenza, pure il film.

Saving M. Banks - Hanks e Thompson

Vuoi darmela… la sceneggiatura?

Solo che Hancock è un burlone e non lo fa in modo canonico. Trasforma quelle due settimane in una commedia per famiglie in puro stile Disney, mentre il passato della Travers diventa un drammone famigliare.
Il tutto funziona bene, meglio di quanto si pensi, un po’ come mangiare i crackers salati con su la Nutella. L’unico problema è che ci sono delle lungaggini che appesantiscono un po’ il film, un po’ come mangiare troppi crackers salati con su la Nutella.

Però Hancock non si limita a creare quella struttura per il film. Ci butta dentro frecciatine e una sottile ironia metacinematografica davvero ben fatta.

Saving M. Banks - Emma Thompson

Scusi? Tata Matilda? No, mai sentita.

Cominciando con , davvero incredibile nel ruolo della Travers, molto più di quanto ci si potesse aspettare da una come lei già considerata molto brava.
Ma la Thompson, ironia della sorte, ha anche impersonato, nel recente passato, Nanny McPhee – Tata Matilda, una tata magica che riporta l’amore in una famiglia allo sbando. Praticamente una copia di Mary Poppins. Non so se questa scelta fosse voluta, oppure è stata casuale, però l’ho trovata oltremodo divertente.
In ogni caso sarebbe stato facile rendere la Travers una specie di genio monumentale, invece è tratteggiata con una fragilità davvero inusuale che travalica i clichè del genere, mascherata dal suo roccioso comportamento da spaccamaroni incontentabile e puntigliosa. Viene posto l’accento su quanto Mary Poppins rappresenti per lei un personaggio in cui rifugiarsi, sublimare e raddrizzare le brutture che hanno accompagnato la sua infanzia.

Poi ci sarebbe Walt Disney assegnato alle sapienti faccette di .
Come verrà messo in scena Walt Disney in un film prodotto dalla Disney?

Saving M. Banks - Tom Hanks

Giogioneggia, gigioneggia e hai il mondo ai tuoi piedi

Mi aspettavo di vedere una specie di supereroe che caga arcobaleni, affascinante e incantatore. In effetti un po’ è così, ma Hancock, con i due sceneggiatori  e , riesce a rendere quella doppia faccia che Disney aveva, attraverso i dialoghi e un paio di scene ad hoc.
Come ad esempio il suo girare con in tasca autografi pre-firmati da distribuire ai fan, sia mai che avessero un contatto diretto. Oppure la scena in cui fuma in ufficio e dice: “Non volevo farmi vedere con la sigaretta per non alimentare cattive abitudini“. Non credo che nel ’61 le sigarette fossero già considerate “cattive abitudini”, piuttosto per Walt c’era una facciata da difendere nascondendo le vere “cattive abitudini” a tutti. D’altronde nel 1947 ha denunciato i suoi dipendenti, accusandoli di comunismo, solo perché avevano scioperato nel ’41 durante la lavorazione di Dumbo. Non portava nemmeno un po’ di rancore.

Saving M. Banks - Disney e Travers

Ciao, né. Sì, ma state lontani

Fino all’ottusa determinazione di Disney a fare un musical in barba a tutti i paletti voluti dall’autrice del libro, inserendo le sue tanto amate scene animate, in perfetta antitesi con quello che diceva di volere. Disney per vent’anni ha tormentato la Travers perché voleva davvero fare un film su quel personaggio per portare gioia e felicità ai bambini di tutto il mondo, alla modica cifra del costo di un biglietto per il cinema, ma voleva che fosse un suo film ben riconoscibile. Quindi canzoni e cartoni animati, checché ne avrebbe detto chiunque.

La nota stonata del film, o meglio quella che mi è piaciuta di meno, è il personaggio dell’autista Ralph, messo lì a far vedere che gli americani non sono tutti stronzi, ma soffrono anche loro e che anche loro hanno un’anima. Francamente evitabile.

Saving M. Banks - Paul Giamatti

Macheccazzo, son fondamentale, le faccio capire che siamo esseri umani anche noi!

Mentre è molto bravo  nel ruolo del padre della Travers.

Saving M. Banks - Colin Farrel

Non smettere mai di sognare, che ci fai un sacco di soldi

Un bel film, molto diverso da quello che mi aspettavo, con una sottile carica ironica davvero ben congegnata per dire quello che non si può dire palesemente.
Non è però il capolavoro che tutti dicono e non mi ha commosso fino alle lacrime, anzi non mi ha commosso affatto, ma un’occhiata la merita.

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

50 pensieri su “Saving Mr. Banks e un po’ d’ironia metacinematografica

  1. Mary Poppins non mi ha mai appassionato, forse proprio perchè cantavano, ma magari ora che sono più cresciuto fisicamente (no perchè mentalmente siamo sempre lì) mi potrebbe piacere di più riguardandolo.
    Tanto poco mi aveva incuriosito questo film, quanto tu sei riuscito a farmi venire voglia di vederlo! Non so se ringraziarti o mandarti a… hem… quel paese!!! :D
    Nel dubbio per ora ti ringrazio per questa tua recensione e vediamo se dopo averlo visto cambierò idea!!! :D
    Sì, è una minaccia… ;)

  2. Premessa doverosa.
    Forse sono l’unico al mondo.
    Anzi sicuramente.

    Io non ho mai visto Mary Poppins. Mai.
    Manco un minuto.
    Manco un secondo.
    Forse due o tre fotogrammi saranno capitati, sì.
    E sì, ho sentito califragicoso o spazzacamin, ma di vedere non ho mai visto niente.

    Fine della premessa.

    In una delle tappe della maratona cinematografica
    che mi ha portato a vedere (quasi) tutti i film in lizza per gli oscar,

    precisamente Dallas Buyers Club
    tra i trailers iniziali è sbucato fuori questo mr banks o quel che è.

    C’ero andato con un’amica e quando hanno trasmesso sto trailer ho sentito vicino a me un “Ooooooh”
    “ma cos’è?”
    “è la storia su come hanno fatto mary poppins”
    “io non ho mai visto mary poppins?”
    “cosa?”
    “non ho mai visto mary poppins”
    “vedilo subito”

    – pubblicità progresso –

    il tutto bisbigliando, ci tengo a precisare, perché, anche se il film non era ancora iniziato, al cinema si fa silenzio

    -fine-

    Insomma, lei mi ha accompagnato a vedere Dallas BC per farmi un favore, perché io odio andare al cinema da solo

    e ora ho paura che voglia che ricambi il favore vedendo sta roba.

    Quindi ora sto aspettando che lo tolgano dalla programmazione prima che mi tocchi andare a vederlo.

    Nelfrattempo, se ve lo chiede,
    voi non mi avete visto, eh

    grazie.

    • A proposito di questo…

      Durante il film: No, dai Hanks è tale e quale, è allucinante, sono due gocce d’acqua!

      Durante i titoli di coda (in cui si vedono le fotografie dell’epoca con Disney e la Travers): No, dai Hanks non ci somiglia per niente, non c’azzecca ‘na cippa con Disney!

      Poi ho letto che Hanks ha dichiarato di non ritenere di somigliare a Disney.

  3. Bene bene, sì, direi che combacia anche con le mie sensazioni, l’avevo detto anche in un altro commento che è piacevole e anche abbastanza ironico ma non è che sia un capolavoro assoluto. Io però essendo donna devo dire che sì, mi sono commossa, se non ricordo male proprio alla fine quando Mrs. Travers stava guardando la prima del suo film. Mi sono distratta un attimo dalla quantità abnorme di denti che ha in bocca Emma Thompson e mi sono lasciata andare. E giusto perché ormai sono partita con le critiche, sì, Colin Farrell è un bravo attore ed era in parte, ma accidenti quegli occhietti così vicini accompagnati da quelle tremende sopracciglia mi irritano.

    • Eh, io sono un rude boscaiolo che tira i pugni al punchingball delle giostre e si lava i denti con la birra, quindi non mi commuovo e non piango. Già che c’ero mi sono fatto anche rimuovere i dotti lacrimali per avere la testa più leggera.

      Comunque la Thompson non ha tanti denti, li ha giusti, ma sono messi tutti insieme davanti.

      Pensa che Farrell non mi aveva convinto molto fino alla scena della fiera, da lì in poi mi è piaciuto… anche perché 5 minuti e schiatta e si sa che una cosa l’apprezzi di più quando viene a mancarti.

      Sì, non è un capolavoro, ma è molto divertente, tra un drammone e l’altro… quasi quais mi spiace non l’abbiano fatto tutto leggero. Quasi però.

  4. Questo lo voglio vedere.
    Ma nessuno ha pensato a Tim Curry per Disney? Ad ogni modo Hanks è perfetto per la parte.
    Comunque mi sembra ottimo.

    • Non è spoiler, Messere, sono personaggi di 100 anni fa, è logico siano morti… bisogna vedere come e perché muoiono e quello non l’ho detto… quindi puoi vederlo tranquillo :D

  5. Bellino bellino.
    Leggermente allappante, ma senza nauseare. Le scene di lei giovinetta sono un po’ da riempitivo, almeno all’inizio, ma concordo con MrC sulla bravura di Farrell, anche se è da prendere a cazzotti.

    Tom Hanks ha fatto una macchietta del suo personaggio, e non poteva essere diversamente, mentre la Thompson nelle parti da zitella inacidita è sempre più brava. Quando poi piange a dirotto per i cartoni animati le avrei fatto l’applauso.

    E…. Tim Curry non se lo è mai cagato nessuno è la più grande BESTEMMIA che si possa fare a tutti i cinefili nerd.

    …I’m just a Sweet Transvestite from Transexual, Transylvania!
    Per dire.

    O

    …Lo vuoi un palloncino?

    • Ma non piange per i cartoni, piange per aver sublimato le cose che aveva dentro, dice che piange per i cartoni per fare dispetto a Disney… XD

      Tim Curry ha fatto solo quei due ruoli “famosi” per il resto filmetti da due soldi, doppiaggi e comparsate in serie Tv.
      Ha fatto un sacco di teatro, quello sì, ma al cinema non è un nome di richiamo, manco per sbaglio :)

      • Ma và, mica l’avevo capito per cosa piangeva.
        :-D

        Tim Curry è un mito. Punto.
        Che poi piaccia solo ad una ristretta cerchia di adoratori di guepiere e tacchi alti e un altro discorso. :-D

        • E chi ha detto che non ci piaccia.
          Ma non è un grande attore sottovalutato come per dire Hoskins, lui è qualche gradino più in basso non solo perché è poco più in basso come livello, ma anche perchè non ha avuto fortuna. E perché molta gento lo confonde con Jim Carrey per il nome.

          • Che, per dire, Hoskins è un ottimo attore ma rimane un po’ sottovalutato, Tim Curry è un attore abbastanza buono quasi come Hoskins ma non ha avuto fortuna, e quindi non è diveventato un nome di richiamo. Invece Hoskins ha avuto fortuna e comunque era bravo, mentre Curry era un po’ meno bravo e purtroppo non è mai riuscito a fare roba importante davvero. E poi con il fatto che la gente lo confonde con Jim Carrey per via dell’assonanza non è mai stato molto noto ai non-cinefili.

      • Tim Curry ha fatto L’isola del tesoro con i muppet… vuoi dire che nn conta tra i personaggi famosi???? Faceva Long John Silver! *_*

    • Nel senso che salvo poca roba non ha mai fatto gran cose… intendo nessuno d’importante. Poi i cult, beh un sacco.

      E non mi citare It che a mio parere è un film insulso come l’interpretazione di Curry che fa Pennywise.

      The Rocky Horror Picture Show sarà anche bello e cult, ma dato che la critica di oggi spara a zero su tutto si può dire che è una cagata pazzesca.

      Che anzi mi piace molto come attore, ma trovo che molti lo sopravvalutino o lo sottovalutino.

      Anche se lo preferisco che fa altre parti invece che il protagonista.

      È che un ruolo del calibro di disney non penso glielo avrebbero mai dato.

      Poi non fraintendetemi, ma Curry ha quasi sempre fatto parti secondarie e spesso particine. Il problema è che ha fatto pochi film bellibellibelli, gli altri sono solo belli o bellibrutti. E spesso sono parti poco importanti.

      Non dico che considerino Tim Curry un attore scarso, ma quasi nessuno gli ha mai dato gran parti.

      E comunque la miglior battuta di Curry è

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  6. Chreddy, richiesta OT: sai cosa dovresti fare? Fare un bel post su La Bella e la Bestia (‘no shkifo) e Maleficent (di cui non so niente, i film sulle fiabe non sono mai un granché ma magari c’è qualche aguzzo ago in mezzo a questo pagliaio di merda). Sarebbe interessante se hai voglia di cimentarti…

    • Quindi dovrei vedermi La Bella e La Bestia, pur essendo una merda, Maleficent, che prevedo già come sarà…

      Comunque non ne ho visti molti di film sulle fiabe e quelli che ho visto non ce n’è uno che si salva, non saprei che scrivere :)

  7. Questo film è stata una piacevole rivelazione, piacevole anche perché il biglietto era omaggio per un’anteprima a posti limitati. La magia era tutta lì!!!
    I cliché erano nei limiti del sopportabile, l’adattamento ottimo, la protagonista ottima e due biglietti gratis per far bella figura con l’amata anche quelli ottimi… insomma la ricetta perfetta per la migliore esperienza cinematografica di quest’anno. ;-)

    PS sono entrato in sala senza aver manco visto il trailer e vaghi ricordi di Mary Poppins dall’infanzia. Sospettavo il flop dell’anno e invece… piacevole sorpresa.

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