Un po’ di tempo fa ho parlato dei Vampiri e di come, da oscuri predatori notturni, si sono trasformati in emo effeminati dai poteri catarifrangenti. Merito del cinema e della letteratura di bassa lega.
Ma i Vampiri non sono l’unico “mostro classico” a subire gli effetti della sovraesposizione e dell’infighettamento per essere serviti a giovani dalle attività cerebrali piuttosto piatte. Ultimamente ci sono anche gli Zombie a far loro compagnia.
Ormai, ovunque si capiti, non si fa altro che parlare di Apocalisse Zombie, droghe che zombificano, Zombie di qua, Zombie di là, cos’accadrà, cos’accadrà?