Orfani il fumetto che dovrebbe salvare il fumetto italiano

Orfani

Non so se vi ricordate. Un anno fa (è già passato un anno!) avevo parlato del primo numero di Orfani.

Per chi non se lo ricordasse e non avesse voglia di leggere il post precedente, avevo detto che non mi sembrava un granché. Dialoghi piatti, situazioni prese a piene mani da film e fumetti action e di fantascienza, personaggi votati al figonzo estremo e avevo fatto delle ipotesi sul possibile colpo di scena della storia.

Ora ho finalmente letto l’ultimo numero. Ero convinto di averlo già fatto e invece mi mancavano gli ultimi tre che ho letto tutti ieri.

Dopo un anno, quindi, com’è andata la prima stagione di Orfani che, nell’ambiente, viene definito come il fumetto che dovrebbe salvare il fumetto italiano?

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Spazio Profondo il Dylan Dog 2.0

Dylan Dog - Spazio Profondo

Il metaforone della nascita in copertina

Dopo una vita torno a parlare di fumetti e, per la prima volta in assoluto, parlo di Dylan Dog.

L’evento è il tanto atteso primo numero del nuovo ciclo: Dylan Dog – Spazio Profondo.

Andrò con i piedi di piombo nel parlarne, in quanto, se si dice una cosa sbagliata o non in linea, si finisce per diventare degli agnelli sacrificali in giro per l’internet.

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Uno In Diviso una graphic novel bella e terribile

Uno In Diviso

Vi avevo raccontato che, a ottobre, ero andato a Lucca Comics & Games perché il mio amico Fabrizio, Ultimate Jar Jar Binks qui sul blog, finalmente era approdato alla manifestazione come autore.

Per me è stata una soddisfazione vederlo dietro il banco a disegnare le dediche sul libro e soprattutto sono contento che finalmente è riuscito a fare il primo passo nel mondo del fumetto d’autore dopo un sacco di sacrifici.

Ora ho letto il romanzo a fumetti: Uno In Diviso.

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Orfani di un fumetto migliore

Orfani

È un po’ che non parlo di fumetti, anche perché a quanto pare non frega una cippa a nessuno.

Questo mese però è uscito un nuovo fumetto Bonelli che segna un netto distacco dalla produzione “classica” della casa editrice per tutta una serie di ragioni.

Il fumetto in questione è Orfani e, se cercate in giro, tutti quelli che contano, che sono legati al mondo del fumetto e amicici degli autori, ne parlano benissimissimo.

Io è da un po’ che mi sono distaccato dal mondo del fumetto Bonelli, migrando per altri lidi, però questo Orfani mi sembrava l’occasione giusta per riavvicinarmi.
Quelle che seguono sono le mie modestissime opinioni e se dovessi sparire nel nulla dopo aver pubblicato il post, sappiate che vi ho voluto bene.

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The Goon, il folle fumetto di Eric Powell

The Goon

Tutti siamo attirati da una certa categoria o un certo tipo di personaggi.

Personalmente adoro quelli grossi, brutti, sgraziati, emarginati dal mondo, ma che, nonostante tutto, ce la mettono tutta per dare un senso alla loro vita. Forse perché un po’ mi ci identifico.
Parlo di personaggi tipo Hellboy di Mike Mignola, con tutta la sua cricca di esseri che lo accompagna nel B.P.R.D., Piton di Harry Potter, Sloth dei Goonies e The Goon di Eric Powell.

Mentre i primi famosi e li conoscono anche i sassi, l’ultimo è un po’ più di nicchia e oggi ve lo presento.

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Long Wei, il Kung Fu cinese a Milano nei fumetti

Oggi parlo di qualcosa di completamente diverso, ossia del nuovo fumetto, tutto italiano, su arti marziali e cinesi a Milano: Long Wei.

Long Wei lo aspettavo da un po’, perché la pressante campagna pubblicitaria virale autoprodotta e autorealizzata, con adesivi appiccicati in giro per la città, numeri 0 abbandonati di qua e di là per il primo che lo trovava, candid camera e tutto il resto, mi aveva incuriosito parecchio.
Il numero 1 sarebbe dovuto uscire a marzo, poi invece è slittato a fine maggio e, finalmente, settimana scorsa è uscito. Avrei dovuto prenderlo all’ultimo Cartoomics, ma erano finite le copie e mi sono dovuto accontentare del numero 0, gentilmente regalatomi da uno degli autori con tanto di autografo e dedica.

Purtroppo per trovare il numero 1 ho dovuto girare ben sette edicole, le prime sei non lo avevano finito, non sapevano nemmeno cosa fosse, alla settima era arrivata solo la copia che ho preso io.
Un po’ poco, a mio avviso, perché l’esperimento è davvero intrigante e merita di avere una chance.

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Topolino 3000 e tanti bei ricordi

Settimana scorsa è scoppiato un piccolo caso editoriale: è uscito Topolino 3000, ossia il numero 3000 del settimanale Topolino, il che significa che sono quasi 58 anni che viene pubblicato ogni settimana Topolino. Una vita intera.

Le edicole sono state prese d’assalto, è stato esaurito in pochissimo tempo ovunque. Io, siccome sono pirla, me ne ero completamente dimenticato. Sono riuscito a recuperarlo solo grazie all’edicola del mio amico Ivan che è riuscito a trovarmene uno.

Me lo sono letto tutto d’un fiato.

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I miei disegnatori preferiti

Leggo un sacco di fumetti, ma, per ovvi motivi economici, non tutti quelli che vorrei. In genere tento di recuperare le saghe importanti quando vengono raccolte in volume, così spendo meno e sono sicuro di leggere tutto. Però non mi ero mai reso conto di una cosa finché non mi sono messo a leggere tutto Ultimate Spider-Man.
Il fumetto non mi fa impazzire, anzi, lo reputo ampiamente sopravvalutato, però quando il disegnatore Mark Bagley si è tolto dalle palle ha passato carta e matita a Stuart Immonen, prima, e David Lafuente, poi, la serie la leggo più volentieri.

È proprio di questo che mi sono accorto: se il disegnatore mi piace leggo più volentieri le storie. Voi direte che ho scoperto l’acqua calda, e in parte è vero, ma non mi ero mai reso conto fino ad ora di quanto questo mi pesasse. Magari è dovuto al fatto che ho proprio in odio Bagley e che non capisco come faccia ad essere uno dei disgenatori di Spider-Man più amati, oppure non mi era mai capitato di passare da un disegnatore che non mi piaceva così tanto a uno che invece mi piace molto.

Quindi ho deciso di dirvi quali sono i miei disegnatori preferiti del momento, tenendo conto che sono miei gusti personali e, sempre per gusti personali, sono un lettore per lo più un lettore Marvel.

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Before Watchmen: Nite Owl

Come avevo promesso, oggi tocca al secondo appuntamento con le mie impressioni sulle miniserie che compongono quell’enorme operazione commerciale che cade sotto il nome di: Before Watchmen.

Qualche settimana fa avevo parlato di quanto poco mi aveva convinto e di quanto poco fosse utile la prima miniserie conclusa in Italia: Silk Spectre.

Bene, ora è la volta della seconda miniserie da quattro numeri arrivata alla fine: Nite Owl, conosciuto anche come il Gufo Notturno.

Questa volta come sarà andata?

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Before Watchmen: Silk Spectre

Eccoci al primo appuntamento con le miniserie concluse appartenenti all’operazione Before Watchmen della DC comics.

Come dicevo settimana scorsa, una volta conclusa una serie, ne parlo, che non mi piace parlare delle cose che non ho letto/visto fino in fondo.

La prima miniserie che ho finito di leggere è: Silk Spectre.

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