Buongiorno Revengers, come avevo minacciato promesso settimana scorsa ecco il secondo video sul canale di YouTube del blog.
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Marvel Cinematic Universe – L’Incredibile Hulk
Benvenuti alla terza puntata del: rendiamo comprensibile per tutti l’Universo Cinematografico Marvel.
Ho già parlato di come la Marvel è arrivata a crearlo e del primo film di questo universo: Iron Man.
Oggi affronto il secondo film uscito in ordine cronologico L’Incredibile Hulk.
Le premesse sono sempre le stesse: non parlo della qualità del film, della sua aderenza con i fumetti, ma solo di come si colloca nei piani dei Marvel Studios e dei suoi riferimenti ai fumetti, più o meno palesi.
Marvel Cinematic Universe – Le basi
Eccoci, finalmente!
La settimana scorsa mi è stato chiesto di fare una summa dei film Marvel al cinema per creare una sorta di vademecum con cui orientarsi. O almeno è questo che ho capito io.
Siccome non son proprio capace di fare le sintetiche e visto anche il mio essere un precisino della minkia, ho deciso di parlare di ogni film citando gli easter egg, i collegamenti all’universo Marvel cartaceo, che poi non sono altro che citazioni per il fan service, e delineando al meglio possibile quello cinematografico.
Tengo a precisare una cosa, in questo contesto non interessa se un film è bello o brutto, fatto bene o fatto male, fedele o infedele al fumetto. In questo contesto prendo in esame solo l’universo cinematografico nel suo insieme e cerco di tracciarne una mappa, non di parlare della qualità dei film.
È chiaro, anche, che l’Universo Fumettistico c’entra poco e niente con l’Universo Cinematografico, sono due cose diverse che sfruttano gli stessi personaggi in modi diversi.
Spero in ogni caso di fare le cose per bene e, soprattutto, di farvi cosa gradita.
Batman anni ’60, tutto quello che avreste sempre voluto sapere e non avete mai osato chiedere
Si sa, più si va avanti con gli anni più si rivalutano e apprezzano le cose vecchie.
È un fenomeno così diffuso e universalmente trasversale che qualcuno si è sentito in dovere di dargli un nome: vintage.
Una delle cose che negli ultimi anni è stata più rivalutata è la serie di Batman della fine degli anni ’60, tornata di culto.
Andando a scavare un po’ in giro ho trovato un sacco di curiosità sulla serie.
L’Uomo D’Acciao ha le palle di ferro
Il titolo del post si riferisce ad una vecchia barzelletta che girava alle elementari e che mi è rimasta impressa: la maestra sta spiegando e Pierino gioca con delle biglie di ferro. D’un tratto le biglie cadono dal banco e fanno un casino della miseria.
La maestra: “Ragazzi! Chi è che ha le palle di ferro?!”
Tutti: “Superman, signora maestra!”
Tutti ridevamo come matti, ma son convinto che ‘sta barzelletta non la capiva nessuno. Almeno io proprio non la capivo. Poi crescendo ho scoperto cosa sono le palle e, soprattutto, la metafora di Superman come Uomo D’Acciaio.
Ora, a distanza di qualche secolo dal periodo delle elementari, ho visto in compagnia di Ultimate Jar Jar Binks L’Uomo D’Acciaio, il reboot su Superman che dovrebbe lanciare l’universo DC al cinema là dove Lanterna Verde ha fallito e i Batman di Nolan sono, per loro natura, avulsi dal mondo supereroistico in generale.
I miei disegnatori preferiti
Leggo un sacco di fumetti, ma, per ovvi motivi economici, non tutti quelli che vorrei. In genere tento di recuperare le saghe importanti quando vengono raccolte in volume, così spendo meno e sono sicuro di leggere tutto. Però non mi ero mai reso conto di una cosa finché non mi sono messo a leggere tutto Ultimate Spider-Man.
Il fumetto non mi fa impazzire, anzi, lo reputo ampiamente sopravvalutato, però quando il disegnatore Mark Bagley si è tolto dalle palle ha passato carta e matita a Stuart Immonen, prima, e David Lafuente, poi, la serie la leggo più volentieri.
È proprio di questo che mi sono accorto: se il disegnatore mi piace leggo più volentieri le storie. Voi direte che ho scoperto l’acqua calda, e in parte è vero, ma non mi ero mai reso conto fino ad ora di quanto questo mi pesasse. Magari è dovuto al fatto che ho proprio in odio Bagley e che non capisco come faccia ad essere uno dei disgenatori di Spider-Man più amati, oppure non mi era mai capitato di passare da un disegnatore che non mi piaceva così tanto a uno che invece mi piace molto.
Quindi ho deciso di dirvi quali sono i miei disegnatori preferiti del momento, tenendo conto che sono miei gusti personali e, sempre per gusti personali, sono un lettore per lo più un lettore Marvel.
Arrow è Beatiful con le frecce
Devo dire la verità, per quasi 6 o 7 puntate Arrow mi aveva appassionato. Avevo scritto un post sulle prime quattro puntate, poi purtroppo è andato avanti. Alla puntata undici ero già stufo di vederlo, alla diciannove ci sono arrivato sui gomiti.
La serie comincia bene poi peggiora, in una caduta libera verso il basso. Non tutte le puntate sono da buttare, qualcuna buona c’è, ma sono davvero poche, che se avessero fatto una miniserie sarebbe stato meglio.
Il post potrebbe contenere spoiler fino alla puntata 19, uomo avvisato, mezzo salvato.
I cinefumetti che forse non vedremo mai
Da qui ai prossimi anni ci sarà un’ondata di cinefumetti incredibile.
Ci sarà Iron Man 3, Kick-Ass 2, Wolverine, Thor: The Dark World, Captain America: The Winter Soldier, The Man Of Steel, Ant Man, Doctor Strange, Amazing Spider-Man 2, The Avengers 2 e molti altri… forse di quelli già annunciati me ne sono pure dimenticato qualcuno.
Ma c’è tutta una serie di cinefumetti annunciati che non vedranno mai la luce, probabilmente.
Batman – The Dark Knight Returns, il cartone che tutti aspettavano
Ci sono graphic novel che hanno travalicato il mondo del fumetto per approdare di diritto in quello della letteratura.
Quando un appassionato legge o sente questa frase, un po’ retorica, la prima cosa a cui pensa sono i nomi di Alan Moore, Frank Miller, Grant Morrison, Nel Gaiman e pochi altri.
Le loro opere più acclamate sono anche quelle che meno si prestano alle trasposizioni cinematografiche. Ci hanno provato spesso con Alan Moore, ma i risultati sono stati abbastanza disastrosi. Certo “V per Vendetta” è entrato nell’immaginario collettivo e “Watchmen” è stato il miglior film che si potesse mai trarre dalla sua monumentale opera, ma il resto è solo morte e distruzione delle opere originali, trasposizioni da cui Alan Moore si è sempre dissociato e per cui non ha mai percepito il becco di un quattrino.
Frank Miller invece ha sempre avuto un rapporto di amore/odio verso il cinema. Nel senso che lui lo ama, ma noi spettatori odiamo quello che Frank propone. E no, “Sin City” non è di Frank Miller, ma di Robert Rodríguez, Frank Miller girava per il set e hanno fatto finta di fargli dirigere qualche pezzo, ma in realtà il film è di Rodríguez.
C’è però un opera di Frank Miller che, vederla realizzata per il cinema, è il sogno erotico di ogni nerd: “Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro“.
5 attrici fig… che mi piacciono, ma che non si caga nessuno
Diciamoci la verità ora che non ci sente nessuno. A volte scegliamo di andare a vedere un film anche per le attrici o gli attori che ci lavorano, fregandocene del regista, dello sceneggiatore e di tutto il resto, solo per vedere loro. Un guilty pleasure, insomma.
Ovvio, poi ci sono anche quelle attrici e attori che ci ripugnano. Io ad esempio evito di vedere film in cui compaiono una lunga lista di attrici, ma di queste magari parlo settimana prossima.
Ora vi elenco le mie attrici semisconosciute che hanno attirato la mia attenzione, che quelle famose son capaci tutti… sì, le capacità recitative c’entrano poco… e no, non sono attrici di film porno, se siete qui per quello scusatemi.
Prima che mi accusiate di essere sessista e di trattare la donna come un oggetto, terrei a precisare che l’intento del post è ironico… e comunque ho già in programma un post con gli attori maschi… anche se magari lo scriverò con meno trasporto di oggi.