Cinquanta Sfumature di Delirio – Parte III – by Trillian

Eccoci infine giunti alla fine di questa avventura durata tre puntate. Una per libro, ognuno a suo modo traumatizzante. Se volete potete leggere la prima parte qui, oppure la seconda qui

Un articolo diviso in tre parti, un po’ come “Il Signore degli Anelli, anche se con Tolkien non ho nulla da spartire, nonostante mi piacerebbe tanto.

Dunque, come sempre occhio agli spoilers, che abbonderanno, e tuffiamoci nell’ultimo capitolo di questa delirante avventura…

Avevamo lasciato Ana e Chris in preda alla gioia dell’essersi innamorati e ufficialmente fidanzati. Li ritroviamo ormai sposati, su una spiaggia in Costa Azzurra (nientepopodimenoché) dove la nostra eroina pare molto simile a Kate Middleton, ormai Windsor: pure lei casca sul topless. Diciamo che non è totalmente colpa sua, perché la poveretta si era girata di schiena ma, dormendo, si è voltata a pancia in su.. incidenti che capitano, ma che mandano in bestia Chris che, come ormai sappiamo, è una testa calda.

Tornati a Seattle (casa dolce casa), la ragazza continua la sua vita sentimentale e lavorativa, visto che Chris ha addirittura comprato la casa editrice in cui lei lavora, per tenerla d’occhio. Quando si dice essere iperprotettivi.. e miliardari.

Qui c’è un fatto che mi ha lasciata abbastanza perplessa: o Ana è una deficiente o Chris è dotato di capacità profetiche. Chris nota subito che il capo di Ana, un certo Jack, sembra puntarla in modo non proprio professionale. Ma Ana, la stolta, si ostina a dire che no, non è vero, è lui che si immagina tutto. Sì, si vedrà come si è immaginato tutto.

I due proseguono la loro vita felici e contenti, anzi, più felici e contenti della coppia del Mulino Bianco (Banderas & Rosita) il che è tutto dire. Ma un qualcosa si nasconde dietro l’angolo, pronto a turbare la quiete della famigliola felice.
Il qualcosa ha appunto il nome di Jack, che ci prova con Ana, se non che la giovane, il cui patrigno è un ex militare e l’ha addestrata come si deve, dopo aver menomato Jack laddove non batte il sole, se la fila alle spalle del suo caro Chris che, per prima cosa, lo licenzia e lo manda a spasso. Letteralmente.

Le cose continuano a procedere un po’ così, tra alti e bassi, fino a che… Ana scopre di essere incinta.

Perché vai a incasinare una storia senza né capo né coda??

E Chris non la prende bene, praticamente le dice che è stato tutto un grande ed immenso sbaglio e se ne va, piantandola lì, da sola, a struggersi nell’autocommiserazione. Ma, perché ci deve sempre essere un MA, la nostra eroina deve compiere una missione: il folle Jack, reduce di tentato rapimento nei suoi confronti e omicidio in quelli del vecchio Chris, ha rapito la sorella adottiva del miliardario, Mia. Ana corre a salvarla, pur di trarla il salvo mente al suo amato spergiurandogli di odiarlo e di non volerlo più, salvo poi venire salvata dallo stesso che si era fatto venire un paio di dubbi e aveva deciso di andarle a parlare di persona. Dopo una lunga convalescenza in cui Ana viene a sapere che Mia sta bene e che Chris ha deciso di accettare il bambino in arrivo, torna a casa, dove avviene l’ultimo colpo di scena. Si scopre che, prima di venire adottato dai Grey, Chris è rimasto in una famiglia affidataria per qualche mese, dove, udite udite, c’era anche il nostro Jack.

No, ma che originalità!

Arriviamo all’epilogo, che ha luogo dopo due anni dalle vicende narrate: Chris e Ana insieme (ma che carini) con bimbo al seguito, una copia sputata di suo padre, e Ana ancora incinta, stavolta di una bambina. Un bel quadretto familiare chiude questa trilogia, se non che…

L’autrice, E. L. James, chiude il romanzo con una dedica. Eccovi la parte del testo incriminata:

E questo è tutto.. per ora.

Ci sta minacciando?!?!?!

Che sia una minaccia? Che sia il preludio di un’altra trilogia? Che voglia fare le sfumature di tutto il maledetto arcobaleno?

Non lo so. Ma state certi che se lo farà io sarò pronta, pronta ad analizzare i dialoghi inesistenti, pronta a distruggere e ad ironizzare sui suoi pseudo-lavori… sempre se non mi coglie prima un infarto dovuto all’orrore.

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

1 pensiero su “Cinquanta Sfumature di Delirio – Parte III – by Trillian

  1. e dopo essere arrivata alla tua terza parte…ringrazio il cielo di non aver mai ricominciato dopo aver abbandonato il primo libro a sè stesso.
    La minaccia finale mi inquieta. Ci sono dei bambini di mezzo.

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