Dredd, condanna a morte eseguita.

Mi sa che vi aspettavate di trovare il post su The Lone Ranger, oggi. In effetti il rischio c’è stato, ma poi ho seguito il cuore che mi diceva: “Ma che ti frega di The Lone Ranger?“, praticamente niente. Vedere un altro film d’azione patinata, diretto ai bambini, con tutte le conseguenze del caso, sinceramente non mi andava.
Non mi andava nemmeno vedere ancora una volta il talento di Verbinski sprecato in una megaproduzione tutta basata su Johnny Depp che fa l’ennesimo personaggio truccato e sopra le righe.
Proprio non ne avevo voglia, sarei entrato in sala con la faccia schifata e non me la sarei tolta per tutto il film, con il risultato di non apprezzare anche le poche cose buone che poteva avere il film.

Così ho buttato il mio tempo recuperando Dredd, film dell’anno scorso che è andato così male in patria che probabilmente in Italia non uscirà nemmeno in DvD nei cestoni della COOP a 3,99€.

Devo dire che, aspettandomi poco, ho visto molto di più.

Ma per parlare del film devo prima contestualizzarlo e spiegare un paio di cose.

Judge Dreed nasce sulle pagine della rivista inglese 2000 AD nel 1977, dalla penna di John Wagner e dalle matite di Carlos Ezquerra.
Sono anni in cui c’è una voglia di libertà e di riscrivere il mondo incredibile. Nella musica, ad esempio, nascono il Punk e l’Heavy Metal dal vecchio Rock. Nel cinema continuano a uscire film di fantascienza su un cupo futuro post atomico in cui l’umanità è costretta a fare i conti con se stessa e con gli errori commessi.

2000 AD segue la scia prendendo la vecchia fantascienza anni ’50 e ’60 e su quelle basi produce fumetti nuovi, tra cui, appunto Judge Dredd.

Io sono la Legge!

La Terra è stata flagellata da una catastrofe nucleare e l’umanità si è rinchiusa in una serie di città stato enormi chiamate Mega City. In una situazione del genere la criminalità è esplosa ed è arrivata a livelli insostenibili. Per far fronte a questo crimine soverchiante nelle Mega City sono state approntati i Giudici, ossia una forza di polizia che ha anche il potere di processare, condannare ed eseguire le condanne direttamente sulla scena del crimine, qualunque esso sia. IN genere la condanna è la morte.
Joseph Dredd è un Giudice di Mega City One. Ma non è un giudice qualsiasi, ha abbracciato completamente la causa della giustizia annichilendo completamente la sua umanità, diventando un macchina di morte intransigente.
Detta così sembra una serie a fumetti cupa e senza speranza, in realtà, Judge Dredd, è un fumetto permeato di un sano humor nero che stempera l’efferata violenza che lo caratterizza. Judge Dredd non è un personaggio a cui affezionarsi, ma è uno per cui tifare, è uno a cui si preferisce stare accanto, piuttosto che di fronte sotto il tiro della sua pistola.
È tutta una presa in giro del potere costituito, dello stato di polizia e del regime autoritario che si respirava in quegli anni… non per niente nel ’79 il Primo Ministro Inglese era la Lady di Ferro, Margaret Thatcher.
Da noi in Italia, visto che siamo sempre melodrammatici e non ci accontentiamo di combattere lo stato con i fumetti, c’erano le Brigate Rosse e i simpatici Anni di Piombo.

Judge Dreed, in sintesi, è un personaggio diventato di culto che funziona benissimo sulla carta stampata dei fumetti, ma al cinema è davvero difficile da trasporre con tutto il suo background e le sue sfumature.

Dredd, almost perfect

Eppure nel 1995 ci provano a portarlo al cinema, compiendo però un sacco di errori che portarono il film all’inesorabile baratro del flop.
Per il Judge Dredd del ’95 puntarono troppo sull’ironia, sguinzagliando in giro per il film , uno che di mestiere fa l’amico di Adam Sandler.
Tra gli effettoni speciali in set costruiti ad hoc, costumi simili al fumetto, ma maledettamente kitsch disegnati da Armani, battute su battute, Schneider come co-protagonista e  nei panni di Dredd, il film sembrava più un giocattolone naif che un hard boiled come era il fumetto.

Grosso, grosso errore, amico mio.

Stallone come protagonista, poi, fu l’errore più grosso in assoluto. Nel ’95 era ancora in auge, nonostante vari flop, ed era il nome di richiamo, poteva mai girare il film senza farsi vedere in faccia? No, infatti dopo una prima mezz’ora in cui ancora ci si poteva sperare in una trasposizione decente di Dredd, Stallone si toglie il casco, ci mostra le lenti a contatto azzurre e tanti saluti a Judge Dredd e benvenuto all’ennesimo film di Stallone. Ecco uno dei suoi tanti film, molti addirittura pensarono fosse un sequel di Demolition Man.

Autunno-Inverno ’95, per l’uomo che non deve chiedere: “Ti sembro maschio?”

Il risultato al botteghino fu disastroso, come ho detto, e di Dredd cinematografico non se ne parlò più fino al 2012 quando, a sorpresa, annunciarono un nuovo film.

Il nuovo Dredd è un film che nessuno aveva chiesto, di cui nessuno sentiva il bisogno e in cui nessuno credeva. Però è stato fatto lo stesso. E nessuno ne sa il motivo.

Il fatto che nessuno credesse in questo nuovo Dredd si evince dal fatto che ci hanno speso una miseria, che male che vada perdono poco.
Alex Garland, uno che in genere scrive per , ha scritto una sceneggiatura, approvata dallo stesso John Wagner, che, salvo alcuni cambiamenti di ambientazione, è praticamente identica a quella di The Raid, grandioso film action indocinese diretto da un gallese, , che se avesse i soldi e la possibilità, rivolterebbe i film action come un calzino.
Ma non è il caso del regista , che ha diretto questo Dredd. Di Travis ho visto solo 20 minuti di Prospettive Di Un Delitto, poi ho interrotto per sopraggiunta rottura di coglioni e la ferma volontà di non incazzarmi.

Dredd con il broncetto

Come protagonista è stato scelto , uno che ha il nome che dice qualcosa, ma nessuno si ricorda la faccia o che cosa ha fatto: “Uhmmm… Karliurban, l’ho già sentito… aspè, cosa ha fatto?… Uhmmm, boh, ma l’ho già sentito.” è più o meno la reazione della gente quando gli si dice: “In questo film c’è Karliurban!“, provateci.

Ma come mai è stato scelto Karl Urban per fare Dredd? Perché questa nuova versione di Dreed doveva essere molto più fedele al fumetto, con Judge Dredd che non si toglie mai il casco, meno baraccona e più cruda. E in effetti lo è.

Anderson, non fare quella faccia, sei dalla parte giusta della pistola!

Judge Dredd deve portarsi dietro la recluta telepate Judge Anderson, al suo primo e probabilmente ultimo giorno di lavoro come Giudice. Dredd e Anderson decidono di prendere la chiamata per un triplice omicidio in un casermone di seimila piani sede dei traffici di Ma-Ma, ex-prostituta riciclatasi come boss della nuova droga Slo-Mo.
Dredd e Anderson si trovano così intrappolati nel palazzo e dovranno farsi strada, piano per piano, fino ad arrivare da Ma-Ma.

La cosa più interessante, nonché l’unico guizzo visivo/creativo di Travis, è la resa della droga Slo-Mo, che fa vedere tutto al rallentatore, trasformando, in una scena, gli omicidi in un valzer di proiettili che attraversano teste, pance, con sangue e frattaglie che schizzano con dovizia di particolari in slow motion.
Il problema è che poi il resto delle scene d’azione è girato tra il normale e il male, i limiti di budget si notano molto.

Ti piace il mio nuovo taglio?

Karl Urban nei panni di Dredd si sforza di tenere la bocca all’ingiù, ma non ha il carisma necessario, anche perché la sua parte è gestita davvero male, non sembra nemmeno il protagonista e non ha uno sviluppo all’interno del film, come inizia, così finisce.
Maggiore enfasi invece è stata riservata a Judge Anderson e, soprattutto, a Ma-Ma, dove Lena Headey è la cosa migliore del film, con la sua interpretazione misurata e non macchiettistica di un villain altrimenti troppo banale.

Il punto dove tutto si incricca, però, non sono le interpretazioni o la storia, davvero troppo uguale a The Raid, bensì nella totale assenza di ironia macabra che permea il fumetto. Nel Judge Dredd del ’95 ce n’era troppa, in questo è totalmente assente. Una via di mezzo non avrebbe guastato.

Visto il flop in America e visto che il film è praticamente sparito, mi aspettavo lo zero assoluto e invece alla fine è guardabile almeno una volta. Ci avessero creduto di più, avessero investito di più, avessero trattato un po’ meglio il personaggio, ora saremmo qui ad aspettare un sequel e invece Dredd è stato condannato a morte e giustiziato sul posto, senza appello.

Peccato.

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

20 pensieri su “Dredd, condanna a morte eseguita.

  1. dredd di stallone a me era piaciuto. oddio, ho un vago ricordo. ricordo invece come fosse ieri prospettive di un delitto visto al cinema odeon: in sala eravamo in tre. alla fine del primo sono rimasta da sola. una sala vuota e un film di merda possono davvero fare tanta, ma tanta paura.

    • Ahahahahah, io Prospettive di un delitto l’avevo cominciato alla tele… poi dopo 20 minuti ho usmato la presa per il culo e ho cambiato.

      Comunque il primo Dredd non era male come film di stallone, era brutto come film di Dredd, mi sono spiegato male nel post :P

  2. Effettivamente faccio davvero fatica, dopo la peperonata di rito, quando di notte cerco di prendere sonno riuscire ad avere dei ricordi lucidi tra dredd e demolition man.. Li il baratro per stallone si è definitivamente aperto e dubito ne uscirà mai più se continua a rimanere attaccato a una pistola..

    Tolta la prentesi sly, di questo film non sapevo nemmeno l’esistenza.. E la mia missione ora sarà trovare una coop o un iper vol cestone dei miracoli (tradotto mo faccio partire emule.. :-D )

    Karl urban.. Ho cercato di seguire la sua filmografia per vedere in quanti film potesse fallire e fin’ora non mi ha deluso.. Praticamente tutti.. Recitazione zero.. Espressione visiva imparata nelle dispense del guru Nicholas Cage.. Forse forse lo salvo in Red.. Del resto è il suo ruolo.. Impiegato statale..

    • Guarda, secondo me Karliurban non è nemmeno male, però ha una sfiga pazzesca, tutti i film da protagonista poi sono dei sonori flop al botteghino.

      Finirà nel dimenticatoio o a fare l’operaio in film come Star Trek, appunto.

  3. Dredd con Stallone lo ricordo vagamente, questo boh nn sapevo nemmeno esistesse…
    P.s. Mrchreddy hai fatto bene a non vedere Lone Ranger…visto ieri pm…eravamo in 6…di cui 2 bestie da cinema efferrate…a parte Depp che giganteggia in questi ruoli..le scene migliori (belle) del film sono tutte quelle che si vedono nei trailers…troppe due ore e mezza di film per carne al fuoco che scarseggia…poi Hammer non mi è piaciuto proprio…è lui il tonto del film secondo me…mi ha (anzi ci ha) lasciato con l’amaro in bocca questo film…

  4. Eccomi, non potevo non commentare da fan sfegatato di Dredd dall’uscita del film del ’95. Non so quante volte l’avrò visto da bambino. Poi uscì il gioco per super nintendo e non so quante ore passate a giocarci, tanto che poi scaricai l’emulatore x rigiocarci da pc.

    Visto ad anni di distanza lo giudico per quello che è, ma in quegl’anni i film di Stallone e Schwarzy erano il mio pane quotidiano, difficile non rimanerci affezionato.

    Sul film del 2012 ero curioso, ma niente di più, mi aspettavo un qualcosa creato esclusivamente per 3D (ma col cavolo che sono andato a vederlo al cinema), però come ho detto, avevo una certa curiosità.
    Alla fine son rimasto piacevolmente sorpreso, tante cose secondo me hanno funzionato tenendo appunto conto del budget limitato e nessun attore di grido, ma può essere che io sia il meno obbiettivo su questo brand.
    Delle cose che mi son piaciute di più in prima posizione c’è la scelta di non far togliere mai il casco a Dredd.

    • Vedere questo in 3D in Italia mi sembra un po’ dura, visto che non è mai uscito e forse mai uscirà :D

      Anche io son rimasto sorpreso, come dico all’inizio, non mi aspettavo niente e invece un po’ di sporco lavoro lo fa.
      Dredd è perfetto come personaggio, ma fallisce il contorno, cosa più importante per un personaggio del genere.
      comunque è un film fuori tempo massimo, ormai Dredd non se lo caga più nessuno, se non gli appassionati :)

      • errore mio, ero convinto di aver visto le locandine in giro per Milano e invece ricordavo male, mi sarò confuso sicuramente con le pubblicità che mandavano mentre guardavo le partite di NBA. Cambia poco tanto non sarei andato cmq eheh.

  5. Hanno rifatto Dredd… ma-dimmi-te…

    Io mi persi anche quello di Stallone quandostalloneerastalloneevedereunfilmdistallonevolevadirevedereunfilmdistallone.

    figurati questo.

    AAA
    cercasi disperatamente un regista e uno sceneggiatore che non siano a corto di idee.

    Voglio vedere qualcosa di nuovo.
    Anche una boiata, ma nuova.

    Non è col tredddì
    o con l’accadì

    che imbiancherete il sepolcro.

    • Sì, l’hanno rifatto, ma non è un remake, è proprio un nuovo adattamento.

      Beh, più che altro, uno sceneggiatore e un regista dovrebbero avere la possibilità di fare qualcosa di nuovo e invece i produttori speso tarpano le ali mettendo più paletti intorno ai film che intorno alle vacche.

      Anche perché Dredd potrebbe essere un bel personaggio, se avessero mantenuto la sua carica anticonformista e di denuncia, soprattutto in un periodo come questo si potevano fare belle cose, e invece è un film videogioco, dove deve superare i livelli per arrivare al boss finale.

  6. Grazie per la dritta MrChreddy. Mi hai incuriosito e quando potrò lo vedrò, ma non credo di avere la stessa pazienza che hai Te. Chissà se riuscirò a vederlo fino alla fine. Ti farò sapere (ma oggi mi si è rotta la PS3 ..quindi i tempi saranno lunghi porca putttaaaaaaana).

    Per Karl Urban il discorso è semplice, la sua unica parte degna di questo nome è stata quella nel Signore degli Anelli. Poi, da lì, è semplicemente precipitato in una totale incapacità recitativa. Neanche i ruoli più stupidi riesce a sostenere. Evidente dev’essere che è entrato in un certo giro, quindi è raccomandato, poi comunque un minimo di appeal da macho gli è sufficiente a resistere. Nel secondo Bourne, altri non è che un Killer Mono espressivo e monocorde, quindi nessuno ha notato che non stava recitando, semplicemente hanno sfruttato la sua espressione fissa. In RIDDICK (il secondo) che è un film che stranamente ho apprezzato per svariati aspetti, si salva per il “fisic du role” … nulla di più, e l’unica scena in cui ha messo un po di anima è quella che hanno tagliato (poi inserita nella versione estesa), quando slinguazza quella troiazza che fa il doppio gioco nella storia (si erano eccitati veramente i due piccioncini del MULTIVERSO); in Star Trek, secondo me, quel fantoccio scimmiottante di Spielberg (J.J.Abrams) non ne può più di averlo sul SET … non oso i immaginare i CIAK rifatti quando gli si chiedeva un espressione che non fosse l’unica che sa fare (come si è potuto sceglierlo per McCoy è un mistero del Casting, veramente).

    Sono certo che resisterò per il fascino languido della biondina, mi acchiappa da paura. Arrapa non poco, devo dire.

    Scusate avevo voglia di parlare. Tornando alla tua critica, quello che maggiormente condivido è quel sottile dispiacere che credo ci pervade noi tutti, chi più chi meno nerd, poco importa; quando, da attenti cinefili ma, ancora meglio, da innamorati del cinema, ci rendiamo conto che i Potenziali sono ogni voltà lì lì per essere sfruttati e poi puntualmente mandati a puttane, vuoi per le produzioni che devono accontentare i bimbominkia, vuoi per pretenziose volontà a stupire a tutti i costi….

    … e questo, lo si dica bene, fa girare veramente le palle. Perché un conto è vedere film di merda come ERAGON, tanto chi se ne fotte; e un conto è rimanere delusi per un cinema che non ha più il coraggio di essere coraggioso.

    • Mah, secondo me Urban non è nemmeno così male, solo che non è un attore da ruoli protagonisti. Va bene per fare il cattivo, o il coprotagonista, la spalla e quelle robe lì.

      In Star Trek il suo McCoy mi ha fatto abbastanza ridere, però non vedo quale sbocco potesse avere con una recitazione migliore un personaggio che deve dire due frasi fatte ed essere, sostanzialmente, di contorno.

      Purtroppo ha la sfiga di essere messo dentro sempre a film di merda.

      Poi per il resto concordo, con Dredd potevano fare delle belle cose, anche attualizzandolo, in fondo non è che siamo in un periodo tanto più sereno degli anni ’70, però alla fine hanno buttato il film sullo sparatutto. Intrattiene, per carità, ma alla fine che lascia? Niente.
      La cosa snervante è che chi produce ‘sti film vuole sempre andare sul sicuro, se sa che incasseranno poco (e chi se lo caga un Dredd nel 2012?) spendono ancora meno e poi si deve fare quello che è possibile fare: un film sul niente. :)

  7. Guarda le mie sono intuizioni, quindi lasciano il tempo che trovano. Ma nell’ultimo Star Trek sono stato illuminato sulla via per Damasco. Ci sono stati due momenti precisi nel film in cui ho percepito bene come andavano le cose sul SET (so’ veggggiiiieente, come Abatantuono in Grand Hotel Excelsior). Proprio non ci arriva, nu’ je la fa, manco pe’ sbajo… :D e mi ci taglio i cosiddetti che gliele lascerebbero pure due battute in più. Sicuramente non potrà mai trascendere nella dicotomia psicologica e filosofica rappresentata da Kirk e Spock nei loro “teatrini” al vetriolo. Ma proprio non regge e ti dirò, anche a fare il duro, va bene quando non deve sostenere certi dialoghi, quelli che anche un’altra mummia come Schwarzenneger sosterrebbe.

    Poi se mi dai una mail, vorrei dirti di una stupidaggine, niente di che, che potrebbe interessarti

    • Io, sinceramente, non ho avuto queste sensazioni.

      Però ho visto che con un ruolo altrettanto scritto a cazzo di cane Simon Pegg ha fatto un lavoro eccellente, ma Pegg è Pegg, Urban no :)

  8. non ho mai letto il fumetto, quindi il mio commento vale ben poco rispetto a chi, magari si era affezionato al fumetto… Però il Dredd con Stallone l’avevo visto da piccolo e non mi era dispiaciuto (magari ero troppo piccolo e ingenuo).

    Non sapevo avessero fatto un’altro film l’anno scorso, quindi mi sa che mi riguardo quello con Stallone e poi mi guardo quello del 2012, giusto per ricordarmi :)

    PS: La parte su Karl Urban è completamente vera… mentre leggevo il tuo post sono andato a guardare qualche sua foto ed effettivamente ero sicuro di averlo visto da qualche parte, ma non mi ricordavo in che film.. sono dovuto andare a leggermi i film che ha fatto… (Di solito non mi ricordo i nomi degli attori, ma dalla faccia mi ricordo in che film li ho visti)

    • Mattia, non c’entrano niente l’uno con l’altro, sono due adattamenti diversi dello stesso personaggio e non sono collegati in alcun modo.

      Quelo con Stallone non è brutto di per sé, è che è un film su Dredd per 30 minuti, poi è un film di Stallone.

      Lo so, Karl Urban non lo conosce nessuno :D

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