La canzone brutta del momento

Oggi, come forse si evince dal titolo, non parlo di robe nerd, ma di musica. Permettetemi questo fuori programma per una volta.

In genere passo dall’ora e mezza alle tre ore al giorno in macchina, bloccato sulla Tangenziale Est milanese per andare e tornare dal lavoro. Che se uno mi chiedesse come mi immagino l’Inferno, di sicuro gli rispondo: “L’Inferno è uguale alla Tangenziale Est, con un incidente a Gobba in un giorno di sciopero dei mezzi“. Ossia una roba che succede una settimana sì e una no.

Dicevo, passo un sacco di tempo al giorno in macchina e l’unica cosa che si può fare quando sei in coda è ascoltare la radio. In genere ascolto Virgin Radio, ma credo che abbiano solo 10 Cd e continuano a metterli. Alla cinquantottesima volta che passano “Back In Black” degli Ac/Dc in genere mi vien voglia di cambiare. Ad ascoltare loro gli Ac/Dc hanno fatto solo 3 canzoni.
Quando cambio stazione vado su stazioni più generaliste. La mattina in genere ascolto DeeJay perché c’è il Trio Medusa che mi fa spaccare dal ridere e mitiga un pochino il malumore derivato dal fatto di dover andare al lavoro.
Purtroppo sulle radio generaliste passano i successi del momento, oltre a tonnellate di pubblicità idiote, e me li devo ascoltare.

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Metallo nerd

Una volta Elio, degli “Elio e le storie tese” disse che dagli anni ’70 fino a metà degli anni ’80 c’era musica di gran qualità, poi il nulla. Vado a memoria, non sto citando, ma il discorso era questo.
Personalmente non sono così radicale, ci aggiungerei altri 6-7 anni per non escludere alcune perle dei Mr. Big, degli Extreme, dei Nirvana e di pochi altri.

Però, per non contraddire il mitico Elio, con le cui cassette inserite nello stereo passai interminabili pomeriggi davanti all’Amiga, inauguro il primo post musicale di “Nerds’ Revenge” parlandovi appunto di un album uscito a metà degli anni ’80. Nel settembre 1984 per la precisione. In quel tempo Marty McFly non aveva ancora compiuto il suo viaggio nel tempo e Chernobyl forniva tranquillamente elettricità a mezza Bielorussia.
L’album in questione non ha cambiato la storia della musica, non ha rivoluzionato una mazza, non ci sono messaggi politici o significati nascosti da precisini della minkia. E’ solo uno dei miei album preferiti e volevo consigliare a tutti i nerd il suo ascolto. Continua a leggere