Ho sentito il boato del Club Nostalgici appena hanno letto il titolo del post e visto la locandina.
Quindi bando alle ciance, il Nuovo Cinema Amarcord inizia subito, che oggi c’è uno dei miei film preferiti, tipo… di sempre.
È il 1981, al cinema sta ancora spopolando L’Impero Colpisce Ancora e il cinema, in generale, sta mostrando l’estrema schizofrenia del decennio che si è appena aperto.
Da una parte c’è un film pessimista, duro, disilluso, disincantato come 1997 – Fuga Da New York, con un antieroe, sfiduciato e irriverente, per protagonista come Jena Plissken; dall’altro c’è un film d’avventura leggero e disimpegnato che non vuole parlare della corruzione e della debolezza delle istituzioni, ma solo omaggiare un certo tipo di intrattenimento come I Predatori Dell’Arca Perduta, con protagonista un eroe vero come Indiana Jones.
Entrambi i film hanno fatto storia. Entambi i film hanno creato un personaggio memorabile che è entrato nell’immaginario collettivo. Entrambi i film rappresentano una delle due facce della stessa medaglia: un oscura e pessimista, l’altra solare e, se vogliamo, ingenuamente conformista.
L’idea per il film e per il personaggio venne in mente a George Lucas nel 1977, proprio quando il suo Guerre Stellari stava distruggendo i botteghini di tutto il mondo.
Ne parlò con Steven Spielberg che in quel periodo era in fotta per girare un film a là James Bond.
Ci vollero ben 4 anni per definire il progetto e trovare dei produttori disposti a spendere 20 milioni di dollari. Alla fine Michael Eisner della Paramount acconsentì a sganciare i soldi, che poi divennero 22.
Intanto Lucas e Spielberg assoldarono lo sceneggiatore, loro amico, Lawrence Kasdan che trasformò la loro storia in una sceneggiatura compiuta.
Ma non fu facile mettere insieme tutte le tessere di un puzzle che non si sapeva nemmeno che disegno dovesse avere.
Lucas e Spielberg non avevano alcuna intenzione di muovere critiche o parlare di niente di importante. Il loro unico obiettivo era fare un film che racchiudesse quello che piaceva a loro, che fosse un omaggio ai romanzi d’avventura pulp degli anni 30, agli sceneggiati cinematografici della Republic Pictures e che riportasse al cinema l’intrattenimento semplice e divertente, l’avventura più pura e misteriosa che aveva accompagnato le loro vite e che li aveva spinti a dedicarsi a quello che facevano.
All’inizio Indiana Jones si sarebbe dovuto chiamare Indiana Smith. Il nome veniva dal cane di Lucas, cosa poi riportata anche in Indiana Jones E L’Ultima Crociata in una sorta di meta-citazione, ma Spielberg non gradiva il suono del nome Smith e decise di cambiarlo in più musicale Jones.
Anche la scelta dell’attore non fu semplice: Lucas voleva Tom Selleck, ma Spielberg preferiva Harrison Ford, che però era già apparso in quasi tutti i film di Lucas precedenti.
Alla fine Sellek dovette rinunciare perché aveva firmato un contratto in esclusiva per Magnum P.I. e così, dopo aver vagliato una serie di altri attori poco idonei, Spielberg l’ebbe vinta e Harrison Ford diede il suo sorriso sbieco a Indiana Jones.
Così nacque il mito.
Il film si apre su una delle mille avventure di Indiana Jones, impegnato nel recupero di un idolo d’oro da un tempio Inca pieno di trappole mortali.
Fin da subito Spielberg decide di caratterizzare il personaggio: è un uomo d’azione, è intelligente e soprattutto è generoso e lavora per un bene superiore, non per se stesso, al contrario di Jena. Lui vuole l’idolo per esporlo in un museo, per permettere a tutti di goderne, non vuole ricchezza.
A contrapporsi a Indiana Jones c’è subito il cattivo del film, la sua nemesi, il perfido e senza scrupoli René Belloq, Paul Freeman (ma sarebbe dovuto essere Giancarlo Giannini se solo avesse saputo l’inglese), avido archeologo che invece tiene solo al profitto personale.
Stacco e Indiana Jones è anche un professore universitario di archeologia che fa sciogliere le studentesse e che è incaricato dal governo degli Stati Uniti di recuperare nientemeno che l’Arca dell’Alleanza prima che lo facciano i nazisti aiutati da Belloq.
Qua si vede la maestria di Lucas, Kasdan e Spielberg nel costruire sia il personaggio principale, sia i “cattivi”. Non c’è modo di sbagliarsi, ci sono i buoni, il buono, e i cattivi. C’è il bianco e il nero. C’è un pericolo che rischia di distruggere il mondo e gettare l’inferno in terra e c’è un baluardo dell’umanità che si fa in quattro per evitare che questo destino si compia.
I nazisti nel cinema sono, insieme ai russi, i cattivi per eccellenza e qui sono ancora più odiosi e pericolosi. Loro si stanno preparando per la Seconda Guerra Mondiale, ma i protagonisti del film non lo sanno perché è solo il 1936, ricorrendo alle arti arcane, non alle armi solite, ma a qualcosa da cui non ci si può difendere in modo convenzionale, si può solo impedire che ne entrino in possesso.
Incomincia così una caccia al tesoro che porta Indiana Jones ad attraversare mezzo mondo alla ricerca di uno dei misteri più famosi della storia dell’uomo.
Però, la qualità principale di Indiana Jones, è che è sì un eroe quasi senza macchia e senza paura, però è anche un uomo “comune” che fatica, che suda, che si fa male e sanguina, che un po’ ce la fa per le sue abilità, un po’ per una certa dose di culo. Tutto questo serve a costruire il pathos e l’epica di questo genere di cinema.
Non c’è un momento del film in cui ci si annoi e non c’è un momento in cui ci si possa distrarre, perché sullo schermo c’è un rutilante susseguirsi rutilante di avvenimenti.
Fino al finale in cui Belloq, con i nazisti, apre l’Arca scatenando forze paranormali, fantasmi di non si sa bene chi anche se l’origine ebrea di Spielberg un indizio può darlo, che li uccidono tutti. Muoiono per avidità e fame di potere, Belloq compreso che si scioglie come cera, mentre Indy e Marion si salvano… non guardando. Loro rifuggono la curiosità, loro lavorano per un bene superiore.
La scena finale de I Predatori Dell’Arca Perduta rimase un mistero anche per Spielberg. Avrebbe funzionato? Non poteva saperlo perché, benché fosse stata scritta e programmata, gli effetti speciali dell’epoca erano molto lenti e potevano essere fatti solo una volta avuto il girato della scena da integrare. Ci vollero quattro mesi dalla fine delle riprese per capire se il climax de I Predatori Dell’Arca Perduta avrebbe rovinato il film o lo avrebbe chiuso in bellezza. Per fortuna è andata bene.
Tutto I Predatori Dell’Arca Perduta è una continua citazione di qualcos’altro. Ad esempio la sequenza iniziale si fa a due avventure di Paperon De’ Paperoni scritte da Carl Barks: Zio Paperone E Le Sette Città Di Cibola del 1954 e Zio Paperone E L’Oro Di Pizarro del 1959.
Ma non solo, la sequenza iniziale del film è un montaggio di almeno 30 film d’avventura girati tra il 1919 e il 1973, come ha mostrato questo solerte youtuber.
Anche la sequenza finale dell’Arca stipata nel capannone è un omaggio al finale di Quarto Potere di Orson Welles del 1941.
Senza contare i continui rimandi alle precedenti pellicole di Lucas, come la scritta sull’idrovolante che Indiana Jones usa per scappare dagli indios, OB-CPO, che starebbe per Obi-Wan Kenobi e C-3PO; e i geroglifici, nella camera dei serpenti, raffiguranti C-3PO e R2-D2.
I Predatori Dell’Arca Perduta ridefinì il concetto di avventura, riportando in auge un modo di fare film più schietto e sincero, ingenuo, senza troppi sottotesti, che non si presta a letture fuorvianti, se non quelle esplicitate fin dall’inizio.
È la sintesi perfetta del cinema di Spielberg e di Lucas di quegli anni che poi ha figliato un sacco di film che sono finiti in questa rubrica.
Io lo vidi, ovviamente, per la prima volta alle elementari e ne fui subìto rapito. Decisi che da grande avrei fatto l’archeologo, pensando che per farlo bastasse la giacca di pelle, il Fedora e una frusta.
Quando poi, crescendo, capii che avrei dovuto studiare come un dannato e che l’archeologo sta 15 ore ore sotto il sole con un pennellino in mano a spostare sabbia, invece di lanciarsi in improbabili ed emozionarnti avventure, un po’ mi passò la scimmia di diventarlo.
Le mie scene preferite de I Predatori Dell’Arca Perduta sono molte e la maggior parte è comune a tutti.
Prima è tutta la parte dell’idolo, dalla sostituzione con il sacchetto di sabbia, alla fuga dal masso che rotola, che poi è entrata nella storia.
C’è la terza entrata in scena di Indiana Jones, quella con Marion Ravenwood, Karen Allen. Lei riordina il locale e si staglia la sagoma gigantesca di Indy sul muro. Marion, senza girarsi, guarda l’inconfondibile ombra, si gira e dice: “Indiana Jones…“. Piccolo aneddoto, se si fanno i conti con la differenza di età tra i due, Indiana Jones e Marion hanno avuto una liaison quando lei era minorenne. La cosa doveva essere più esplicita secondo Lucas, ma poi lo convinsero che forse era meglio di no, però lei, comunque, nel film dice: “Ero ancora una bambina!”
Ovviamente c’è l’uccisione dell’uomo che fa il buffone con la sciabola nella piazza, con Indy che gli spara con aria di sufficienza. Ormai lo sanno anche i sassi, ma la scena prevedeva una scazzottata al mercato con Indy che si difendeva dallo sciabolatore usando la frusta. Il problema era che tutti soffrivano di una infezione intestinale e non riuscivano a stare per più di 5 minuti lontano dal gabinetto. Alla fine, per tagliare corto, Harrison Ford propose di sparare direttamente, senza menare nessuno, e lascena entrò nel mito.
Una sequenza che mi ha sempre colpito molto è quella dove Sallah, John Rhys-Davies, salva Indy prendendo al volo il dattero avvelenato dopo aver visto morire la scimmia nazista.
Non ho mai capito davvero come mai questa scena mi sia sempre piaciuta, forse perché semplicemente Spielberg a quei tempi era il più grande mago del mondo.
Poi ovviamente ci sono tutte quelle scene d’azione pura dove parte l’inconfondibile musica di John Williams e, porca miseria, ti monta dentro un’adrenalina che ti scendono le lacrime e hai voglia di lanciarti dalla finestra appeso a una frusta di cuoio…
I Predatori Dell’Arca Perduta è un film che è entrato così radicalmente nella cultura popolare che è impossibile che non venga citato ovunque e in ogni situazione.
Anche una delle migliori serie di videogiochi degli ultimi anni, Uncharted, parte da lì ed è un gigantesco omaggio alla saga di Indiana Jones.
Ora, però, le note dolenti.
Nella quarta puntata della settima stagione di The Big Bang Theory, intitolata The Raiders Minimization, Amy Farrah Fowler, Mayim Bialik, rovina a tutti il film facendo notare a Sheldon, Jim Parsons, che Indiana Jones nel film è del tutto ininfluente.
Se non ci fosse stato lui i nazisti sarebbero lo stesso entrati in possesso dell’arca, l’avrebbero aperta e sarebbero morti.
Indiana Jones in effetti li rallenta e basta, ma per il resto non fa assolutamente niente che cambi la storia di un solo millimetro da come effettivamente va. Anche il finale, con l’Arca archiviata nel magazzino, in realtà è una sconfitta per Indy perché lui avrebbe voluto che finisse in un museo per essere studiata.
Questa è la dimostrazione che un film è un risultato maggiore della somma delle singole parti.
L’alchimia creata ne I Predatori Dell’Arca Perduta, da storia, sceneggiatura, regia, interpretazioni, musiche, attori, scenografie e tutto quello che volete metterci, è una cosa irripetibile e, anche con i suoi difetti, meravigliosa.
Anche oggi il Nuovo Cinema Amarcord chiude, ma ci vediamo settimana prossima.
Tutti i film del Club Nostalgici:
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Scritto da: MrChreddy
"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"
Che dire, Indiana Jones è uno di quei personaggi che hanno fatto la storia.
Anche io da bambino ho sognato che da grande avrei fatto l’archeologo. Mi ricordo quando giocavo con i LEGO e avevo il personaggio di Indiana, l’aeroscafo, la costruzione di una tomba egizia… Era li che partivo con l’immaginazione.
Per quanto riguarda il film, devo ringraziare il mio babbo che mi faceva vedere questi film, come tra l’altro la trilogia di Guerre Stellari. Avevamo la videocassetta, e dopo la prima volta che lo vidi, puntualmente ogni 2-3 mesi la riguardavo :)
Anche se mai potrò scordarmi la paura che mi faceva la scena quando i nazisti aprono l’arca, io chiudevo per davvero gli occhi dalla paura!!
PS: farai anche L’ultima Crociata?
PPS: i miei complimenti per il blog, mi ci sono letteralmente imbattuto qualche giorni fa, da allora ogni giorno sto a rileggere qualche tuo vecchio post, come se dovessi recuperare e rimettermi in pari:):)
Ciao Jabbak, anche a me le prime volte quella scena spaventava di brutto, ma mi costringevo a vederla :D
P.S.
Visto che me lo chiedete, sì farò pure quella ;)
Non subito subito che sennò stufa.
Devo fare anche Il Tempio Maledetto?
Massì, dai crepi l’avarizia!
P.P.S
Grazie mille e benvenuto, sono contento che ti piaccia, se hai critiche/consigli/richieste, non tirarti indietro e falle… male che vada ti banno XD
Scherzo
Ah, quindi si possono fare critiche/consigli/richieste?
Aaaaaaaaah
a saperlo prima…
Ahahahaahah… ma vaccagher!
Che filmone…quanti ricordi!
Già non vedo l’ora del prossimo appuntamento del Club Nostalgici!
Pure io, così almeno scopro quale film sarà… :P
Che nostalgia!
Questi sì che erano film al massimo della goduria!
Bravo MrChreddy :-))
Grazie Cris :)
Per quanto
io preferivo di gran lunga l’ultima crociata.
Magari sono l’unico, eh.
Però è così.
Un po’ perché c’era uno Sean Connery strepitoso
che dissacrava il suo James Bond
con un personaggio goffo e professorale
un po’ perché c’è un gran cameo di River Phoenix
che secondo me sarebbe diventato un grande attore.
E un po’ perché la storia è fatta da Dio
ben strutturata
(molto più de i predatori)
più affascinante.
E dialoghi favolosi
(anche qui molto più de i predatori)
infatti le battute mi piacevano praticamente tutte
anche se la migliore
quella che mi capovolgeva
era
“ma come facevi a sapere che era nazista”
“E’ una che parla nel sonno”
Bene.
Se mai parlerai dell’Ultimacrociata
ti farò sapere che ne penso dei Predatoridellarcaperduta.
Concordo parzialmente con Satanasso, io li amo tutti e tre, ma il Tempio Maledetto e L’ultima Crociata occupano nel mio cuore uno spazietto un po’ più grande.
Adesso vado ad abbracciare il mio cofanetto in pelle umana per consolarmi…
Spettacolare la scena in cui Indiana e il papà sono legati schiena contro schiena e la ripa parla ad Indy, ma il papà crede che parla a lui XD
Per non parlare della scena del camino XD
Ma perché…
“Chi? Attila il professore? Non è mai stato eccitato,
neanche quando era uno scolaretto”
Oh, Satanasso, posso sempre contare su di te!
Cosa mi serve avere una fidanzata quando ho uno come te che mi fa sentire sbagliato per ogni post che scrivo?! XD
Scherzo, sì, parlerò anche dell’Ultima Crociata.
Solo che essendo uno un precisino della minkia, nonché ossessivo compulsivo, devo cominciare dal primo film per le trilogie, sennò non riesco…
“Questa è la dimostrazione che un film è un risultato maggiore della somma delle singole parti.
L’alchimia creata ne I Predatori Dell’Arca Perduta, da storia, sceneggiatura, regia, interpretazioni, musiche, attori, scenografie e tutto quello che volete metterci, è una cosa irripetibile e, anche con i suoi difetti, meravigliosa.”
E’ la magia di Spielberg :’D
Non ho niente da dire, lo amo troppo per riuscire a connettere.
Non posso che condividere in tutto e per tutto il commento di Sister… sono così commosso che non mi vengono le parole!
Grazie MrC… mi hai regalato l’unica cosa buona di questa giornata!
P.S. Anche io come il Messere preferisco L’Ultima Crociata, ma questo è secondo subito dietro… distanziato solo perchè lì c’è Sean Connery! ^^
Prego NinjAnadol… comunque, sì arriverà anche l’ultima crociata… :P
Però prima faccio il tempio maledetto… no?
Beh si… mi sembra giusto! ^^
Come molte delle cose che fai e dici… e se sembrano giuste a me, comincerei a preoccuparmi seriamente.
Sì, proprio la magia che aveva Spielberg :D
Inizio a pensare che abbiamo avuto la stessa infanzia MrC
Tu di che anno sei?
Probabilmente siamo la stessa persona :D
è bello vedere che tutti hanno accuratamente evitato (quasi sia un accordo tacito) di dire quanto la lettura di amy nella puntata di tbbt, puntualmente citata da MrC sia tragicamente e ferocemente vera. riguardando la scena, all’inizio ridi per la reazione di sheldon, poi, dopo qualche istante, percepisci il dolore che il tuo bimbo interiore avverte grazie a questa pugnalata.
esempio pratico di amnesia retrograda selettiva collettiva?
Sì, anche io all’inizio ho riso, poi mi sono intristito molto… però, ecco, il film lo amo lo stesso :P
e non sarebbe cambiato niente nell’Ultima Crociata perché il Graal avrebbe comunque attraversato il Grande Sigillo o che cavolo era e avrebbe perso i poteri e distrutto tutto.
No, beh, ne L’Ultima Crociata, il ruolo di Indy è più incisivo :D
Beh comunque sarebbe cambiata la storia di tre millimetri e mezzo invece che di uno… diciamo che solo nel Tempio (che purtroppo escludendo il Teschio è il più insulso) salva il mondo, non lo salva neanche nel Teschio perchè sarebbe andata male lo stesso, piu o meno.
Il Teschio non esiste, lo sai vero?
Si, dovrebbero intitolarlo
“Matusa Jones e l’insopportabile Shia, con Marion in menopausa e qualche alieno alla cavolo”
In realtà forse non è del tutto vero: Indiana è seguito in aereo, quando parte per il Nepal, da Toth. Quindi senza che lui sapesse, all’incirca, dove andare a recuperare il medaglione da Ravenwood, nemmeno i nazisti ci sarebbero forse arrivati…
I nazisti erano già sulle tracce di Ravenwood in Nepal. Non credo che gli ci sarebbe voluto molto per rintracciare un americano in Nepal negli anni ’30, specialmente dato che era lì come archeologo, non si nascondeva di certo… Quanti saranno stati gli americani in Nepal all’epoca? 2? Lui e la figlia? Jones gli ha solo semplificato il lavoro.
Cosa? Sallah è Gimli? Non la sapevo proprio questa!
Essì, è proprio Gimli :D
Il doppiaggio, in alcuni momenti, rende il film persino più epico: http://doppiaggiitalioti.wordpress.com/2012/11/26/i-predatori-dellarca-perduta-1981/
Il ridopiaggio di Pino Insegno è pessimo e purtroppo è l’unica traccia audio sul Blu Ray… per fortuna ho anche la trilogia in DvD con quello vecchio :D
Comunque con la decisione di far doppiare ancora il film, Lucas ha definitivamente dimostrato di non capire più un cazzo.
Ma vuoi sapere qual è la cosa peggiore? Che ora Indiana Jones è della Disney… ti lascio a macerarti nel dolore della notizia :)
Fantastico meraviglioso indimenticabile stupendo inarrivabile… incredibilmente mitico!
Amo in modo morboso i film di Indiana Jones, assieme alla trilogia di Ritorno al futuro sono in assoluto i miei film preferiti, mi scatenano emozioni indescrivibili.
Proprio pochi giorni fa ho rivisto questo film insieme a mio figlio ed è stato bellissimo.
Mi ha catturato totalmente, non riuscivo proprio a distrarmi :)
Grazie Chreddy (sorriso e lacrimuccia)
P.S. Ovviamente ho il cofanetto in dvd sia di Indiana Jones che di Ritorno al futuro :D
Eh, Valerio, benvenuto nel Club Nostalgici :D
In un modo o nell’altro ogni anno le due trilogie me le vedo :D
Che poi sono 3 visto che mi sparo anche i primi 3 Star Wars, così per gradire. :D
Pensa che entrambe, Indy e BTTF, le ho sia in dvd che in blu-ray, tanto sono fissato :D
Sono un fiero e malinconico membro del Club Nostalgici da diverso tempo ormai :)
Non mi sono lasciato sfuggire nessuno dei post del Nuovo Cinema Amarcord, soprattutto quello su John Hughes.
Forse non ricordi, ma sono quello che, come te, va pazzo per i suoi film e che è andato in visibilio per Ferris “Bueller’s day off”, soprattutto per la scena della sfilata quando lui canta e tutti ballano come pazzi.
I vecchi Star Wars anche li ho in cofanetto, ma VHS… Ormai credo siano quasi una rarità :D
Quelli nuovi devo dire che non mi sono dispiaciuti, soprattutto l’ultimo quando si consuma la vendetta e i cloni diventano cattivi, con Anakin che trucida i bambini e viene sconfitto in malo modo da Obi Wan.
Da brividi la scena in cui diventa Darh Vader!
Che culo, hai le versioni originali della prima trilogia, prima che Lucas cominciasse a smandrupparci su rovinandole.
Episodio 3 è l’unico che mi sia piaciuto della nuova trilogia, anche se le discordanze con la vecchia sono troppe per apprezzarlo davvero :)
Sì ho letto di questa ri-edizione della vecchia trilogia.
Lucas ormai è chiaramente affetto da demenza senile o alzheimer galoppante.
Addirittura ho letto che ha cambiato la scena nella locanda in cui Ian Solo spara per primo al cacciatore di taglie facendo sparare per primo quest’ultimo perché se no Solo sarebbe sembrato troppo spietato.
Sarà un accesso di “disneyte”, chissà.
Cioè posso capire che aggiungi il fantasma di Anakin alla fine dell’episodio VI, ha un senso.
Ma riscrivere le scene… bah.
No, io non capisco niente di tutto ciò, sinceramente.
Non mi va bene, ha cambiato un personaggio.
Han shot first.
HAN SHOT FIRST
Bello! Potrebbe essere il titolo di una petizione con tanto di protesta e sit-in davanti allo Skywalker Ranch :D
Sì sono d’accordo. Non solo lo ha cambiato, ma lo ha proprio stravolto.
Ha tradito tutti i fan della saga e quelli che lo hanno reso multimilionario.
Lui e la sua brutta barba da vecchio pedofilo dovrebbero bruciare all’inferno!
In realtà l’osservazione di quella ragazza in The big bang theory è errata: i nazisti hanno un amuleto che presenta una sola scritta, manca la parte in cui si avverte di levare una unità di misura al bastone che dovrà sostenere lo stesso amuleto per indicare il luogo esatto del seppellimento dell’arca. Quindi, come fa notare lo sceneggiatore: “Stanno scavando nel posto sbagliato”. Senza Indy non avrebbero trovato l’arca (se non a costo di scavare ovunque indiscriminatamente)