American Horror Story, i telefilm sulle storie americane dell’orrore

L’America mi fa paura. Ho idea che sia un coacervo di serial killer, pazzi squilibrati, gente pericolo armata di motosega che vive nella campagna, nonché il luogo preferito dagli alieni per le vacanze.

Uno potrebbe dire: “Eh, ma quelli sono film e telefilm…

Io rispondo: “Stocazzo!“, perché arrivano spesso notizie di gente che, armata di fucile, si è arroccata su un campanile a sparare sulla folla oppure entra in un cinema e fa una strage perché quel giorno si sono svegliati con le palle in giostra. Poi ti informi un attimo e scopri che la sindrome della personalità multipla è diffusa solo là, i casi extra Stati Uniti si contano sulla punta delle dita di una mano da quando eravamo protozoi che sguazzavano nel brodo primordiale.
Non è che Charles Manson e Jeffrey Dahmer erano di Casalpusterlengo e di Caltanisetta, erano di Cincinnati e di Milwaukee. Così per dire.

Quindi l’America e le sue pazzie mi spaventano sempre. Soprattutto quando vengono racchiuse in telefilm come le due stagioni di American Horror Story.

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Da Vinci’s Demons, il rinascimento italiano all’american way

In questo periodo stanno terminando tutte le serie Tv che seguo in diretta: Big Bang Theory, How I Met Your Mother, New Girl, American Horror Story, Arrow, etc. e , visto che Spartacus ho deciso di mollarlo dopo lo schifo della seconda stagione e Game Of Thrones è in pausa, sto cominciando a guardare altri telefilm, invece di giocare con la play o più semplicemente dormire.

Uno di questi è Da Vinci’s Demons, il telefilm americano su Leonardo Da Vinci, le sue fisime, il rinascimento italiano e gli intrighi del 147… boh.

Ora, se vi è corso un brivido gelato lungo la schiena leggendo la frase sopra, vuol dire che avete capito che qualcosina non quadra. Se non vi siete accorti di niente allora fa niente, vi invidio.

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Vikings, i Vichinghi in tivvù

Negli ultimi anni stanno andando molto di moda le serie Tv storiche, come ad esempio Spartacus e The Game OF Thrones, per citare gli ultimi due serial di maggior successo. Però ci sono anche The Borgias, Rome e così via.

Uno dei periodi meno esplorati dal cinema e dalla TV è quello dei Vichinghi, quegli omoni enormi e barbuti che passavano le giornate a depredare i popoli dei dintorni calmandoli a colpi di ascia bipenne. O almeno questo è tutto quello che so io dei vichinghi, ben conscio che Vicky Il Vichingo non era proprio una ricostruzione storica fedele di quel popolo.

Ora History Channel, il canale dei documentari, insieme alla Metro Goldwin Meyer, quella del leone, ha prodotto una serie Tv proprio dedicata al nobile popolo dei Vichinghi, intitolata in modo molto originale: Vikings.

Se non fosse stato per Roberto V. e altri utenti della pagina di Facebook, probabilmente Vikings l’avrei visto fra mille anni e sarebbe stato un peccato, perché ha molte cose buone, pur con delle grosse limitazioni tipiche di queste produzioni.

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Arrow è Beatiful con le frecce

Devo dire la verità, per quasi 6 o 7 puntate Arrow mi aveva appassionato. Avevo scritto un post sulle prime quattro puntate, poi purtroppo è andato avanti. Alla puntata undici ero già stufo di vederlo, alla diciannove ci sono arrivato sui gomiti.

La serie comincia bene poi peggiora, in una caduta libera verso il basso. Non tutte le puntate sono da buttare, qualcuna buona c’è, ma sono davvero poche, che se avessero fatto una miniserie sarebbe stato meglio.

Il post potrebbe contenere spoiler fino alla puntata 19, uomo avvisato, mezzo salvato.

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The Walking Dead, la fine della 3^ stagione

Ridendo, scherzando e massacrando Zombie, è finita anche la terza stagione di The Walking Dead.

Aspettavo di vedere l’ultima puntata per parlarne.

Siccome la puntata è andata in onda in America domenica sera e da noi lunedì, posso sentirmi libero di mettere dentro il post spoiler come se non ci fosse un domani. Peggio pure dei servizi di Anna Praderio, che comincia le recensioni con il finale del film.
Siete avvisati, poi non rompete le scatole.

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Dexter, la settima stagione riempitiva

Settimana scorsa ho finalmente finito di vedere la settima stagione di Dexter.

Ci ho messo un sacco, un po’ perché dopo la pessima sesta stagione mi era passata la voglia di vederlo, un po’ perché questa settima serie è lunga e lenta, benché migliore della precedente. Non che fosse difficile fare meglio.

Ovviamente il post contiene una valanga di spoiler, ma siccome la serie è finita da qualche mese sia in Italia che in U.S.A., non me ne faccio un problema. Voi leggete a vostro rischio, basta che poi non mi insultate se ci sono spoiler.

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N.R. consiglia: The Shield

Per la nostra scostante rubrica dei consigli di Nerds’ Revenge, oggi facciamo una capatina nelle serie Tv.

Le nostre Tv traboccano letteralmente di serie tv e telefilm polizieschi in tutte le salse.

Ci sono quelli in cui si indaga sul campo, quelli con i detective intelligentissimi, quelli con la scientifica che scova gli atomi dei colpevoli a occhio nudo, quelli con protagonisti gli avvocati, quelli dove si risale al colpevole partendo dalle ossa della vittima, quelli con il tizio che legge le mente e potrei andare avanti all’infinito.

Uno dei migliori è anche uno dei meno visti in Italia, la serie Tv in questione è: “The Shield“.

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The Walking Dead 3, ci vediamo a febbraio, purtroppo

Con colpevole ritardo sono finalmente riuscito a vedere il mid-season finale (si pronuncia mid-sison finali) della terza stagione di “The Walking Dead“, ossia l’ultima puntata prima della pausa invernale, che gli zombie hanno freddo d’inverno, si muovono meno e quindi diventa una roba noiosa se non c’è nessuno che rischia di essere mangiato.

Di buono c’è che posso parlarne liberamente senza trattenermi dagli spoiler.

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Arrow: dai DC che forse ci siamo!

Qualche tempo fa avevo scritto un post sulla DC e il rapporto problematico che ha con il cinema. Le cose non sono cambiate molto, è ancora all’inseguimento della Marvel con il disperato tentativo di portare nelle sale cinematografiche la Justice League e cercare di replicare il risultato di “The Avengers“.

Mentre i cervelloni DC e Warner son lì che si sbattono e cercano di decidere come fare sto benedetto film, in televisione è uscito “Arrow“, telefilm su Freccia Verde “eroe minore” e politicamente schierato, come molti eroi DC.

Dopo il successo, finito in bimbominkiata, di “Smallville“, che è durato la bellezza di 11 stagioni, e i flop di “Wonder Woman” e “Mercy Reef“, che sono durati la bellezza di un episodio pilota, il secondo era uno spin-off di “Smallville” su Acquaman, in molti aspettavano questo “Arrow“.

Sinceramente io ero curioso, ma non troppo. Mi aspettavo uno “Smallville 2“, così ho aspettato un po’ per vedere gli episodi, ma sabato sera, complice un utente della nostra pagina di Facebook, Alessio B., e il nostro admin Sheldon, mi sono deciso a vederlo… sparando 4 episodi da 40 minuti in una sera.

Voi che dite, mi sarà piaciuto?
Continuate a leggere, però siete avvertiti, ci potrebbero essere degli spoiler sulle prima 4 puntate, quindi chi le ha viste continui tranquillo, gli altri sono avvertiti.

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The IT Crowd: IL telefilm da Nerd

Spesso nel blog ho parlato di serie Tv ad alto tasso nerd.

Serie Tv cult per il nerdoverso come “Firefly“, dai contenuti fantescientifici. Oppure dal contenuto nerd, come la prematuramente estinta “The Middleman“, le cui citazioni non erano proprio alla portata di tutti, ma solo per chi mastica un certo tipo di cultura pop.

Oggi volevo parlare di un’altra serie ad alto tasso Nerd: “The IT Crowd

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