Uomini e Alieni

Uomini e Alieni

Questo post sarebbe dovuto essere pubblicato su un altro sito per un collaborazione continuativa. Purtroppo le cose non sono andate bene e, per una serie di motivi che non sto qui a elencarvi, ho deciso di ritirarmi e di non collaborare più con loro.

Ovviamente sono un po’ amareggiato e deluso. Però non volevo sprecare il post, dove aver sprecato tempo a scriverlo, buttandolo nel cestino e quindi ho deciso di pubblicarlo qui, per voi.

Forse lo troverete un po’ sui generis, ma, essendo appunto una prima volta, non conoscevo il loro pubblico e quindi non sapevo come muovermi. Le indicazione sono state: “Fai tu” e visto che doveva doveva essere una specie di rubrica Nerd, ho fatto io.

Il tema del post sono gli Alieni e, sugli Alieni, ce n’è da dire. Ah, se ce n’è da dire.

Non ho avuto altre indicazioni su come e cosa scrivere, quindi sono andato a ruota libera. Quindi, bando alle ciance e cominciamo subito.

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Sono fuori dal tunnel… degli FPS

Shaun of the dead

Il tunnel di cui parlo non è solo un tunnel fatto di dipendenza e ossessione, è anche un tunnel anatomico, quello carpale. Ci sono alcune cose che per un motivo o per un’altro creano dipendenza, basti pensare al tabacco, l’alcool, il caffè e persino la cioccolata. Non sono per le teorie complottistiche che vogliono questi oggetti riempiti di strane sostanze chimiche mutagene che generano assuefazione, molto più banalmente credo che la dipendenza abbia delle radici di base comuni, ma che sostanzialmente sia diversa da persona a persona. Io, ad esempio, non sono facile all’assuefazione, non fumo, non bevo, non mi abboffo di cibo, la cioccolata mi piace ma non esagero mai, sono sostanzialmente una persona noiosa ed equilibrata tranne che per una cosa, i videogiochi.

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Le 5 armi videoludiche con cui… esplodo tutto!

Le 5 armi videoludiche

La dura verità…

Il problema di avere una passione intensa verso qualcosa è che quel qualcosa finisce col permeare, e badate bene ho detto “permeare” non “condizionare”, la tua vita quotidiana. Quando poi questa passione ti accompagna fin da quando sei piccola, fin da quando hai memoria, questa permeazione – concedetemi la licenza poetica – si fa piuttosto insistente!
Chi di voi, arditi videogiocatori della domenica, non ha mai pensato, anche solo una volta, cosa potrebbe accadere se si avesse la possibilità di utilizzare, in una situazione di vita quotidiana, un item preso direttamente da un videogame?

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The Last Stand, il ritorno di Schwarzenegger, ma con calma

In questo periodo estivo gli spunti di discussione interessanti latitano. Ne approfitto per vedere e recuperare roba che mi è sfuggita durante l’anno.

Uno dei film che mi son visto è The Last Stand, ovvero il ritorno al cinema di Arnold Schwarzenneger dopo ben 8 anni di inattività causa carriera politica.

Io, che son venuto su con quei film, ero curioso di vederlo, ma dai trailer non mi sembrava granché, ma i trailer, si sa, sono fuorvianti. Peccato che quello di questo film è invece veritiero.

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L.N.M. presents: Eragon – Parte II

Finalmente comincia il secondo tempo di Eragon, il primo potete leggerlo qui, il film fantasy che ci vuole molto fantasy per apprezzarlo… ok, questa giuro che è la battuta più brutta del post.

Lo so che non vedete l’ora di rituffarvi nella splendida e completamente random Alagaësia, terra pregna di personaggi di un certo livello, ma prima vorrei chiedervi 2 minuti di tempo per osservare la locandina del film.

Secondo me è andata così,  è andato dal fotografo del film per fare la foto della locandina e il fotografo gli ha detto: “Dai Ed, fammi la faccia da Eroe!
Quattro ore e 6000 scatti dopo, il fotografo stremato gli ha detto: “Ok Ed, per la locandina va bene anche la faccia da cazzo.

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Oblivion, non ti scordar di Tom

Devo dire che Oblivion non mi ispirava granché dalle premesse.

Primo perché già il trailer era noioso. Secondo perché Tom Cruise, a parte nei Mission: Impossible quando corre tutto impettito con le manine rigide in avanti, non mi piace più molto, motivo per cui non ho visto nemmeno Jack Reacher. Terzo perché il regista, , è riuscito a fare di Tron: Legacy un film morto di sonno, con tutto il potenziale che aveva, persino le scene d’azione con le moto erano noiose.

Quindi sono andato al cinema aspettandomi il peggio e invece devo dire che almeno visivamente è molto bello.

Il post contiene spoiler debitamente segnalati.

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Die Hard, celebriamo l’intera saga

Questo è un post generato in un paradosso spazio temporale. Mentre sto scrivendo non è ancora uscito il quinto “Die Hard“, però quando leggerete questo post sarà uscito e io l’avrò visto.

Non ho ancora idea se mi piacerà oppure no. Non so se sarà un bel film o se avranno rovinato John McClane, il mio personaggio preferito.

Però, al momento, ho voglia di parlare della saga di Die Hard e di come ha rivoluzionato il genere degli Action Movie.

Vi avviso, il post è un po’ lungo, leggetelo nel tempo libero, che poi se vi licenziano date la colpa a me.

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The Walking Dead 3, ci vediamo a febbraio, purtroppo

Con colpevole ritardo sono finalmente riuscito a vedere il mid-season finale (si pronuncia mid-sison finali) della terza stagione di “The Walking Dead“, ossia l’ultima puntata prima della pausa invernale, che gli zombie hanno freddo d’inverno, si muovono meno e quindi diventa una roba noiosa se non c’è nessuno che rischia di essere mangiato.

Di buono c’è che posso parlarne liberamente senza trattenermi dagli spoiler.

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C’eravamo tanto amati… – by Trillian

Quest’oggi voglio narrarvi una storia d’amore ma dal finale tragico. Di chi sto parlando? Del cinema e dell’immaginazione.

Questa storia ha inizio con due signori che di cognome facevano Lumière. Correva l’anno 1895 e i due fratelli, il freddo 28 dicembre, in un modesto scantinato, proiettarono il primo film della storia. Si trattava di semplici immagini scattate in rapida successione, in modo da dare l’illusione del movimento. Oggi una cosa del genere farebbe ridere, ma invece a quei tempi era una vera e propria fonte di meraviglia, se non di terrore (esemplare la proiezione del treno che arriva alla stazione, durante la quale gli spettatori scapparono impauriti convinti che il treno stesse arrivando davvero).

Da allora, il Cinematografo divenne popolare. Ai Lumière succedette Georges Méliès, il primo in assoluto a dirigere un film di fantascienza. Sto parlando del Viaggio nella Luna del 1902, richiamo all’opera di Jules Verne. Il connubio tra Méliès e il cinema fu molto prolifico: Méliès diresse più di 1500 film, dando prova di grande senso di innovazione (introdusse la tecnica del montaggio, l’uso della dissolvenza e del colore) e di illusione: il film serviva per uscire per qualche decina di minuti dalla realtà ed immergersi in un altro universo completamente nuovo e assolutamente meraviglioso.

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