Wolverine – L’Immortacci che roba brutta!

Wolverine è un personaggio estremamente affascinante.

Ha un passato misterioso. Ha una vita lunghissima che l’ha portato a vivere parti di storia dell’umanità interessanti e a vedere parti di mondo esotiche e affascinanti. Ha un nome proprio più figo del suo nome di battaglia, Logan. Ha un potere rigenerante che gli permette di guarire da qualsiasi ferita e, tecnicamente, di non morire mai. Ha gli artigli retrattili ricoperti di un metallo tanto insesistente quanto indistruttibile, l’Adamantio, che li rende più affilati e letali della spada di Goemon. Ha lo scheletro ricoperto dello stesso metallo, cosa che unita la potere rigenerante ti fa dire: “E chi lo ammazza quello?!“. Non ha scrupoli. Parla pochissimo e quando parla c’è da cagarsi addosso. Ha i sensi sviluppati come gli animali, per cui è impossibile prenderlo di sorpresa e fargli gli scherzi. Ha una forza spropositata. Ha una pettinatura abbastanza figa e per via del suo potere non diventerà mai calvo con l’età.
Certo ha qualche piccolo difettino: puzza, fuma i sigari, è alto un metro e una mela, ha un carattere che una donna in premestruo è un angelo a confronto, è peloso come una scimmia, il suo nome di battaglia in italiano è Ghiottone, che per uno così temibile fa un po’ ridere, e la sua storia editoriale, negli ultimi anni, l’ha portato a diventare un personaggio ad altezza bimbominkia molto meno interessante.

Ora la domanda sorge spontanea: perché da un personaggio così tosto riescono a trarre film che definire mediocri è fargli un gran complimento?!

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Biancaneve, il CacciaThor e lo Specchio delle mie braghe

L’estate è entrata nel vivo: caldo, solleone, tutti in spiaggia, quelli che possono permetterselo, oppure a casa a vedere la tivù, purtroppo manca “Giochi Senza Frontiere” che non lo fanno più da una vita e mezzo.
Al cinema non ci va nessuno, o quasi. Questo perché i distributori cinematografici pensano che al cinema, d’estate, la gente non ci voglia andare, quindi fanno uscire solo film horror che tengono in cantina da 4 o 5 anni e che gli appassionati si sono già visti per vie traverse. Gli spettatori, di conseguenza, non vanno al cinema perché escono solo horror di 4 o 5 anni prima di cui non frega niente a nessuno. Insomma Il classico cane che si morde la coda.

Ecco che, in questo circolo vizioso perpetuo, appena qualcosa di vagamente interessante fa capolino in sala, la gente riempie i cinema. Questa volta è toccato a “Biancaneve E Il Cacciatore“, film su Biancaneve e… uhmm… il Cacciatore.

Sinceramente dentro di me sentivo che poteva essere una boiata, ma i trailer erano abbastanza fuorvianti da spingermi ad andarlo a vedere e, ormai, ogni scusa è buona per avere un post da scrivere sul blog. Post, in questo caso, che sarà pieno di spoiler, in quanto il film mi è piaciuto così tanto che non me ne frega niente se ve lo rovino.

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