Le migliori 20 sigle dei cartoni anni ’80 – Parte 2

Cartoni anni '80

So che stavate schiumando per le prime 10 sigle dei cartoni degli anni ’80 che avete scelto voi.

Come ho detto l’altra volta ho raccolto le vostre richieste fatte qui o su Facebook… solo che ho fatto male i conti e sono ben più di 20… mi sa che ci vorrà un altro post.

Non siate tristi e preparate i Kleenex che ora ci si emoziona e ci si commuove.

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Le 10 sigle dei cartoni anni ’80 che preferisco

Cartoni anni '80

Si dice sempre che una volta le cose erano migliori.

Nel campo dei cartoni animati credo proprio sia vero.
Ovviamente ci sarà una schiera di gente pronta a dirmi che non è vero, che ci sono serie bellissime, che mi devo vedere Death Note o qualche altra cosa.

Sì, vero, dovrei vederli, ma sono cresciuto con altra roba e l’affetto per quei cartoni è inattaccabile. Anche se sono disegnati e animati peggio.

Una cosa però inconfutabile è che le sigle di una volta, prima che arrivasse Cristina D’Avena a rovinare tutto, erano bellissime, sia musicalmente che come testi.

Durante il viaggio a Lucca di settimana scorsa, con la Paciu ci siamo sparati 3 ore di vecchie sigle cantate a squarciagola e intervallate dai nostri soliti discorsi sui massimi sistemi, tipo se erano meglio I Cavalieri del Re o gli Oliver Onions.

Quindi eccovi le 10 sigle dei cartoni anni ’80 che preferisco.

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Maratona Berserk con embolo

Maratona Berserk poster

E’ stupefacente scoprire che le Bestie da Cinema sono proprio ovunque.
Io pensavo di aver toccato il fondo dopo aver visto Only God Forgives in presenza di una coppia sulla cinquantina completamente ubriaca che si impegnava, tra una risatina e l’altra, a generare un figlio proprio tre poltrone alla mia destra.
Questa settimana però sono andata alla Maratona Berserk (a breve spiegherò cos’è) e ho scoperto che non c’è limite al peggio. Partendo dal presupposto che quella era una proiezione speciale, due spettacoli da tre ore l’uno in un’unica giornata (che poteva essere il 14 o il 15 ottobre a seconda del cinema) in pochissime sale selezionate, davo per scontato che fosse impossibile trovare in sala dei Figli Speciali di Gesù e invece, finisco sempre col ricredermi. Si, ok, in alcuni momenti è scappata la risatina pure a me per i motivi che di seguito spiegherò, ma in tutti i casi non riuscirei mai a ridere continuativamente per tre ore, non avrei il fiato necessario. Probabilmente morirei strozzata. Quello che conta è che a queste bestie non è successo e io ho visto tutte le tre ore di proiezione con sonore risate di sottofondo (che poi, essendo sonore, tanto di sottofondo non erano).
Siete fortunati che non mi è esploso il cervello, altrimenti non sarei qui a raccontare. Ma torniamo a noi. Continua a leggere

Looper e i suoi paradossali paradossi temporali

Che “Looper” sia un film dimmerda abbastanza brutto, ne avevo già parlato settimana scorsa. Però in giro continuo a leggere recensioni positive sul film. Ne parlano tutti benissimo. Dicono che è un film intelligente, che è diretto bene e scritto meglio e tutte quelle robe lì. La mia sensazione è che nei cinema ci siano 2 film che si chiamano “Looper“, uno bellissimo e poi quello che ho visto io.
Quello bellissimo però non riesco a trovarlo da nessuna parte, trovo solo lammerda quello che ho visto io, quindi mi tocca parlare di quello.

Siccome nei commenti del post dedicato a “Looper” mi è stato chiesto di parlare dei paradossi temporali del film, cosa complicatissima, eccomi qui a soddisfare le vostre curiosità.

Per assicurarmi di non perdermi niente ho chiesto alla mia amica Vivi, appassionatissima dell’argomento e gestisce la pagina di Facebook dedicata ai viaggi nel tempo: Time∼Warp, di darmi una mano a scovarli tutti. Che due teste funzionano meglio di una, soprattutto se l’una è la mia.

Il post contiene spoiler, quindi leggetelo solo se avete visto il film (in questo caso il post è più comprensibile, anche se ho cercato di spiegare la situazione il meglio possibile), oppure non ve ne può fregare niente di vederlo, oppure siete masochisti, oppure se siete dei dementi che quando leggono “SPOILER” se ne fregano e poi mi insultano nei commenti perché faccio spoiler.
Insomma vedete voi, poi però non rompete.

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L.N.M. presents: Dragonball Evolution – Parte I

È con immenso piacere che vi annuncio il ritorno della nostra rubrica de “La nota marrone“!

Un paio di settimane fa il protagonista di questa rubrica è stato “La Guerra Dei Mondi” di Spielberg e sulla pagina di Facebook mi è stato chiesto di farci rientrare anche “Dragonball Evolution“.

Siccome ogni vostro desiderio è un ordine, sprezzante del pericolo che nemmeno Bear Grylls quando si fa catapultare nel cuore della Giungla Amazzonica armato di un tagliaunghie, ho passato 2 giorni di passione e mi sono visto questo film… 2 volte. La prima per vederlo e pensare cosa scrivere, non l’avevo mai visto e avevo fatto bene, la seconda volta per fare le scan e scrivere il post di oggi e di domani (e anche di dopodomani che mi sa che 2 non bastano)… e a tal proposito, questa sarebbe la terza volta. Se mi mettevo il cilicio era meno doloroso.

Quindi, dopo essere quasi morto disidratato seduto sul gabinetto, ecco il post che tanto avete desiderato, preparate il Dissenten che si parte.

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“Myth Cloth” le mitiche, sbirluccicanti armature dei Cavalieri dello Zodiaco

Ormai è una moda. Sono tutti alla forsennata ricerca dei Myth Cloth la nuova serie delle action figures dei Cavalieri dello Zodiaco.

A me non son mai piaciuti più di tanto. Forse perché ero già grandicello quando davano i cartoni alla Tv o forse perché i logorroici pipponi strappalacrime che infarcivano le puntate, prima, dopo e durante i combattimenti, li trovavo insopportabili, ma non mi hanno mai preso.
Però le action figures mi sono sempre piaciute, anche se allora si chiamavano pupazzetti. E mi piacciono quelle nuove, andiamo a vedere qualche esempio.
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