Caro John Lasseter, ho visto Planes

Planes

Faccio outing e vi dico che domenica mattina ho visto Planes. Tanto sono già stato cazziato da BruceIommi per aver preferito Prisoners a Machete Kills, quindi non ho niente da perdere.

Non è che ci tenessi particolarmente a vederlo, ho solo accompagnato il mio nipotino, che ogni scusa per vederlo è buona, ma d’altronde quando dice: “Gli aerii sono i miei freferiti” come si fa a dirgli di no?

Non che mi aspettassi molto, ma nemmeno il nulla assoluto. Appena uscito dal cinema, mi è venuta una voglia matta di scrivere una lettera a John Lasseter, che ha scritto il film.

John Lasseter

Ciao John,

Come stai?
È un po’ che non ci parliamo, chissà se ci pensi ancora a me.

Sono sicuro di sì. Io a te ogni tanto ci penso, anche se ormai siamo lontani anni luce e ognuno ha preso la sua strada.

Mi ricordo ancora quando ci incontrammo la prima volta nel ’95, in quel cinema a Milano, l’Orfeo.
Io ero andato a vedere questa nuova diavoleria dei cartoni animati fatti al computer di cui tutti parlavano e tu eri lì con il tuo Toy Story pronto a rivoluzionare la storia dell’animazione. Fino a surclassare una Disney che, con il fiato corto e senza più idee né arte, in quegli anni cominciava a sparare le ultime cartucce buone.

Non te l’ho mai detto, ma io ti conoscevo già. Leggevo di te sulle riviste di videogiochi, come K, quando parlavano di questi meravigliosi corti fatti con il computer e presentati a quei festival a cui io non sarei mai riuscito ad andare e mi mangiavo le mani. Quei corti meravigliosi erano tuoi, li facevi con la cumpa della Pixar, come la chiamavi tu.

Ah, che bei tempi erano quelli. Anche se George Lucas voleva chiudervi perché vi riteneva inutili, e alla fine vi ha venduto a Steve Jobs per un casco di banane da dare ai suoi amati Ewoks, erano anni di fermento pionieristico nella computer grafica applicata ai cartoni animati di spessore.
Eri un fottuto cowboy che aveva scoperto l’oro all’ovest. Avevi aperto la strada e tutti dietro come pecoroni, ma avere un briciolo della tua classe e della tua inventiva e senza aver capito che il segreto non era la grafica o il computer. Infatti i tuoi cartoni erano i migliori di tutti.

Anche quando partivano male e rischiavano di essere un fallimento, arrivavi tu, forte e determinato, a prendere in mano la situazione e a portare a casa il risultato. E che risultato. Toy Story 2 non sarebbe stato lo stesso se non ti fossi messo tu dietro la macchina da scrivere e quella da presa.

Ero così orgoglioso quando ho visto che Hayao Miyazaki era venuto negli studi della Pixar solo per conoscerti.
Mi facevi tenerezza quando ti ho visto, tutto emozionato, chiacchierare e farti le foto con l’Hayao. Che tipo che è, simpaticissimo e intelligente, che ha fatto cartoni bellissimi, ma molto umile. Invece di tirarsela e fare il bauscia, va a fare i giri dai colleghi per conoscerli.

Poi tutto è precipitato.
La Disney ha comprato la Pixar, ti ha blindato dietro una scrivania come direttore creativo.
È stato lì che abbiamo cominciato ad allontanarci. Il tuo rubicondo faccione non era più tanto sorridente e i tuoi occhioni azzurri erano più interessati al verde dei dollaroni di Paperone, piuttosto che ai miei desideri.

Eppure io credevo ancora in te. Sono andato a vedere quella troiata di Bolt perché c’eri tu come produttore esecutivo, e benché mi abbia fatto schifo ho voluto dare la colpa al fatto che fosse un prodotto Disney su cui tu non avevi potuto mettere troppa mano.

Mi sono sforzato anche di apprezzare il primo Cars solo perché l’avevi scritto e diretto tu, con tanto amore. Qualcosa di carino ce l’avevi messo messo dentro e io, da bravo, me l’ero fatto bastare.

Ma poi?

Poi più niente.
Hai cominciato a produrre una roba brutta dietro ad un’altra roba brutta. Io, nonostante tutto quello che provavo, non ce l’ho più fatta e ti ho lasciato andare per la tua strada, ti ho lasciato libero di fare Cars 2 solo per aumentare il numero di macchinine da vendere, se erano i soldi del merchandising che volevi, beh, erano fatti tuoi.

Ti ho visto produrre quella stronzata di Ralph Spaccatutto. Anche se l’hai camuffata da roba per nerd, con tutti quei personaggi dei videogiochi, io non ci sono cascato, ho soffiato via il fumo che hai buttato negli occhi di tutti e ho visto lo spudorato product placement, il riciclo di idee trite e ritrite, i buchi di sceneggiatura e il messaggio finale completamente sbagliato. Un film vergognoso, fatto senza vergogna alcuna.
Quasi come Brave. Ah, beh, quello sì che è proprio una roba alla maniera peggiore della Disney, anche se è Pixar.
Di quel periodo solo Rapunzel si salva, ma scommetto che alla Disney non l’avete nemmeno fatto apposta.

La cupidigia ti sta divorando, John.
Sapevo che Planes era un altro Cars 2 fatto per pubblicizzare gli aeroplanini, ma speravo che, visto che l’hai scritto tu, fosse un pochino meglio. Che avessi imparato dagli errori di Cars 2.

Invece no. Hai chiamato altri due amichetti per adattare un generico copione su una storia di riscatto inserendo un sacco di aeroplanini.
Non vi siete sbattuti nemmeno a creare dei personaggi simpatici, ma avete riciclato vuoti stereotipi per occupare ruoli già visti mille e mille volte, piatti e banali senza alcuna salvezza.
Siete riusciti a fare un Cricchetto ancora più antipatico e ancora meno interessante dell’originale. Pensavo fosse impossibile riuscirci.
Siete riusciti a fare il solito cattivo verde con i baffi, ma con meno personalità di quello del primo Cars.
Siete riusciti a rendere patetico persino Doc Hudson Hornet del primo Cars, anche se questo ha la forma di un aereo della seconda guerra mondiale con le ali che si piegano.
Siete riusciti a farmi stare sulle palle i buoni e i cattivi allo stesso modo, senza alcuna distinzione.

Ad un certo punto non sapevate nemmeno come risolvere una situazione e allora avete detto fa niente, stacco, schermo bianco e l’aereo protagonista arriva a destinazione vincendo la tappa.
Mi sono chiesto se mancava un pezzo di film, prima di capire che pure voi non avevate voglia di farlo. Che non ve ne fregava proprio niente di come sarebbe venuto. Che non c’era la minima volontà di fare una roba anche solo un minimo decente.

A vedere Planes ho portato il mio nipotino di quattro anni perché gli aerii sono i suoi freferiti. Lui si è divertito a vedere persino Cattivissimo Me 2. Riesce a vedersi 40 puntate di fila della Peppa Pig senza sbattere le palpebre una sola volta, roba che gli devi mettere il collirio per evitare che si secchino gli occhi… ma d’altronde nella Peppa Pig c’è la droga.
Eppure anche lui era stremato da questo film, tanto che ad un certo punto mi ha chiesto sotto voce: “Zio, posso andare a giocare?”
E dove lo mando a giocare un bambino di 4 anni dentro la sala del cinema? A saperlo gli portavo il pallone.

John, così non va proprio bene. Ora anche basta fare queste vaccate. Non ti dico di farlo per me, perché tra noi ormai è tutto finito, ma almeno fallo per i bambini. Ormai la Disney ha in mano tutto, cercate di produrre qualcosa di decente almeno per loro, che non sia per forza uno spot di quasi due per quei modellini di aeroplanini della minkia.

Meno male ho tutti i vecchi film, quelli belli, da fargli vedere. Va bene. Ma volevo fargli nascere anche un po’ l’amore per il cinema, inteso anche come struttura, a mio nipote. Se nemmeno tu, John, mi dai i mezzi per farlo, allora è un’impresa disperata e sarò costretto davvero a portarlo a vedere Machete Kills.

Quindi, John, vaffanculo. Anche da parte di mio nipote, che ora gli aerii non sono più i suoi freferiti.

Il tuo ex-fan

MrChreddy

 

 

 

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Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

44 pensieri su “Caro John Lasseter, ho visto Planes

  1. sebbene il primo cars mi fosse piaciuto era la fotocopia di “doc Hollywood” e già avevo intuito che tutto il baraccone stava cominciando a vacillare.. se hai a disposizione un universo infinito in cui puoi fare TUTTO e sei costretto a copiare allora è un problema tuo..
    continuerò a guardarli con la speranza che esca un altro “a bug’s life” o appunto un “toy story” ma il china style e l’american dream hanno fatto un danno ormai irreparabile. R.I.P. fantasia e sogni

  2. Vabbè, aldilà di tutto
    rimane una cosa:

    in giro c’è ancora qualcuno che spende la sua domenica mattina
    per esaudire il desiderio e far felice un bambino.

    E questo qualcuno si chiama MrChreddy
    (vabbè, non si chiama davvero così, ma il concetto rimane).

    Giù il cappello.

      • Vedi Mister,
        non è cosa hai fatto.

        Ma come.

        Tu non lo hai “portato” al cinema.
        Sei andato con lui.

        Cerco di spiegarmi meglio:
        da piccolo riuscivo a percepire chi mi accompagnava
        e quindi assolveva al suo compito tutoriale

        da chi “partecipava” a quello che facevo.

        Non lo hai portato come se fosse un pacco, “per farlo contento”

        (quanto detestavo da piccolo questa locuzione)

        ma hai visto e partecipato al suo svago,
        e la dimostrazione è che ci hai fatto il post
        su quel film.

        In un epoca di sepolcri imbiancati
        moralisti
        e falsi perbenisti

        è più di quanto pensi.

        In un epoca di sepolcri imbiancati

        • Beh, mi sembra una cosa naturale.

          Sono andato al cinema proprio per stare con lui e costruirci dei ricordi insieme.
          Non avesse fatto freddo magari l’avrei portato al parco… anche se vorrei infondergli un po’ di passione, non lo nego :D

          Boh, sarà che ho voglia di paternità XD

  3. Sei un minchione Chreddy, ma anche il “mio” eroe. Per questo ti si perdona. Poi ti dico l’unica cosa che non capisco, ma prima quelle che capisco. Tre punti e un epilogo.

    1) Sei stato talmente bravo da riuscire a trasformare un’esperienza negativa in un saggio che in realtà è sui nostri tempi, neanche sul cinema in sé, figuriamoci se fosse su Lassater …

    2) .. un giorno che ci dovessimo incontrare a Milano davanti una birra parleremo di propaganda, e dei Diktat di “hollywood” (che Hollywood non è) qui non è possibile. Lasseter e i suoi rientri economici sono solo la conseguenza di un Agenda che gestisce i poteri a monte. Lasseter obbedisce perché DEVE obbedire, questo è quanto e a questo non può sfuggire. Nessuno. Quello che non vedi (non te, ma gli spettatori quanto i critici) è un piano organizzato che va avanti dai tempi di Griffith … ma saltiamo questa noiosa quanto cruciale parentesi e torniamo al tuo articolo …

    3) … ineccepibile. Mi unisco di cuore al tuo vaffanculo. Anzi, è un complimento, perché è un vaffanculo romantico, dolce e carico di rabbia genuina, quindi in realtà non lo merita. Meriterebbe una cosa tipo “complimenti caro il mio pezzo di merda venduto” … ma si scadrebbe nella frustrazione, e poi lui non è neanche tanto colpevole, come detto prima, deve obbedire … quindi lasciamo il tuo epiteto intelligente a scaldarci il cuore.

    EPILOGO.

    Ora alla cosa che non capisco: – come cazzo è che ti è piaciuto il primo Cars?? .. non sono uscito dal cinema, perché, quella volta e ora non più, avevo una ragazza con cui potermi distrarre … dopo i primi venti minuti volevo strappare lo schermo a morsi.

    Invece il fatto che sei andato a vederlo col tuo nipotino, ti fa comunque onore. Per i bambini questo e altro :D

    • Grazie DDD, è vero sono un minkione ingenuo e romantico che ancora ci crede, nonostante tutto.

      1) Non era mia intenzione… volevo parlare di una delusione, da un certo punto di vista “amorosa”, che ha toccato l’apice con una merda indegna… poi, ok, sono più intelligente di quello che penso anche io, e in questo post si può trovare davvero lo specchio dei tempi :D

      2) Infatti nel John Lasseter è solo “un prestanome” per mandare a cagare tutta un fetta dell’entertainment che sta sprofondando nel baratro.
      Lo so che ormai mette la firma e probabilmente in Planes il suo nome c’è solo perché è “tratto” dal suo mondo di Cars e non ha scritto una riga. Però, porca miseria, ha fato un sacco di cose belle, se ci devi mettere il nome sforzati almeno di metterci dentro un po’ d’anima e invece nemmeno quella.

      3) Era comunque sentito, perché non puoi fare una roba per bambini che stufa anche i bambini per cui la fai.

      Epilogo.

      Se leggi bene non ho detto che mi è piaciuto, ma che me lo sono fatto andare bene.
      Ho apprezzato la roba romantica del tempo che passa. La critica alla la tecnologia spinta, sfrenata, che ci fa dimenticare le cose belle che ci stanno intorno solo perché siamo impegnati a lavorare, ad andare veloci dal punto A al punto B senza guardare più il resto.
      Se proprio devo salvare qualcosa del primo Cars, salvo questo. :)

      Beh, gli aerii sono i suoi freferiti, mica si può dire di no :D

      • Tutto chiaro. Se ci fai caso, l’evoluzione dei cartoni animati segue quella dei videogiochi. Da una parte abbiamo delle sceneggiature prive di anima, e dall’altra videogiochi videogiochi dove al giocatore non è richiesta.

        Rimaniamo in attesa.

        Piccolo OT …

        … non vedo l’ora di rimettere le mani sulla nuova versione in 3D (che è sempre bidemensionale, ma ci siamo capiti, forse) di ABE’S ODDYSEE .. che platform! che tempi!

  4. Chreddy, ho postato un commento nell’articolo sbagliato, poi spostalo in quello delle sigle dei cartoni o cancellalo, che non è un problema

  5. allora già che ci siamo MrChreddy ti cazzio anch’io perche Machete Kills andava visto a priori…sarà una puttanata..m alo è con i fiocchi e sinceramente mi ha fatto proprio svagare e sfogare e ne ho tanto bisogno… :D

    “Quindi, John, vaffanculo. Anche da parte di mio nipote, che ora gli aerii non sono più i suoi freferiti”
    Proprio una lettera aperta e sincera al buon John che fu… :D:D:D
    Sì concordo ormai nn vedo trialers della Pixar che mi stimolino ad andare al cinema…che tristezza!

    • Lo so Cris, ma non sono proprio in vena di machete in ‘sto periodo :P
      Come dico nell’altro post, ogni tanto ho voglia di spendere soldi per vedere un film come si deve :D

      Eh, purtroppo anche alla Pixar hanno tirato i remi in barca :)


  6. solo4cris:

    allora già che ci siamo MrChreddy ti cazzio anch’io perche Machete Kills andava visto a priori…sarà una puttanata..m alo è con i fiocchi e sinceramente mi ha fatto proprio svagare e sfogare e ne ho tanto bisogno… :D

    Grazie per il sostegno Cris.

    Io Machete Kills l’ho visto ieri in compagnia e siamo morti dalle risate, ancora oggi mi tornano in mente alcune scene e mi ritorna immediatamente il sorriso. Il film è il più brutto dell’anno ma anche il più divertente. Va preso per quello che è, ossia una parodia dei vari Commando, Rambo, ecc. Un pò come una Pallottola Spuntata che era una parodia dei polizieschi. La violenza è tanta, ma è talmente eccessiva e surreale da non essere più violenza ma, appunto, una divertente parodia.

    MrC, mi sa che ti farebbe bene, ultimamente mi sembri un pò giù.

    • Concordo BruceIommi…è l’ideale per tirarsi su…
      MrChreddy poi sei autorizzato a chiederci il soldi del biglietto…e poi ti rifai pure gli occhi con tutte le belle tope ops tipe! Però ad esser sincera ho peferito il primo ma nn posso dire perchè senza spoilerare… eppoi ti vuoi mica perdere il prossimo capitolo…Machete nello spazio… :D

    • Hai ragione Bruce, sono un po’ giù in ‘sto periodo, ho un po’ di casini personali :)

      Però la vita va avanti. Se riesco a trovare un po’ di gente con cui farmi le risate vado a vederlo Machete :D

      • Oh, mister
        sbrigati a riprenderti da sto periodo no

        ‘ché mica posso fare il pirla da solo.

        Poi se ne accorgono che non sto recitando un parte…

        “tu tu tu tu
        u saxifona”

        (niente, non si schioda dalla mente)

        marcondirondirondirondero
        cigola la ruota sul sentiaaaeeeeroooo

        (manco questa)

        • Hai ragione Satanasso, ma in sto periodo se qualcosa può andare male, va peggio… :)

          Ora mi riprendo… spero :P

          P.S.

          Ma il blog sta peggiorando? Meno interessante? Troppo pesante? Devo fare un post di cazzate?
          No, chiedo sul serio, non sono ironico.

          • Non so se la domanda era rivolta a me,
            ma ti rispondo.

            E’ impensabile essere interessanti tutti i giorni
            ci sono giorni che i post mi interessano un sacco

            e giorni che non capisco una cippa.

            Ma io non faccio testo, non ho gli stessi interessi dei nerd
            e quindi sono un po’ “la matta” tra i commentatori del blog

            per ora ho raccolto per buona parte
            dei consensi

            ma se fossi capitato tra dei nerd “talebani”
            m’avrebbero sfanculato per il mio pressapochismo scanzonato

            M’è andata bene che ho trovato un gran gestore
            e tanta bella gente.

            Detto questo:
            è tutto ok, il blog mantiene il suo tenore, tranquillo

            unico consiglio:
            scrivi per te stesso.
            Non per piacere agli altri.

            Non era casuale la domanda che ti feci per l’Amarcord:

            ma sono film che piacciono a te?

            (era legata al fatto che stavi commentando un film che fondamentalmente non ti faceva impazzire,

            o almeno così affermavi).

            Io penso che se scrivi per te stesso
            ciò che piace a te
            o di cui vuoi parlare tu

            e non ciò che può interessare a noi

            il resto verrà da sè.

            Se poi vuoi accendere gli animi
            cerca qualche argomento “controverso”

            e prendi una posizione netta
            senza cercare di piacere a tutti

            (è impossibile, fidati)

            nun te poi sbaja!
            (forse)

            • Beh… io credo che bisogna fare un po’ e un po’ tra le cose che piacciono a me (e che non fregano a nessuno) e le cose che piacciono a chi legge.

              Però sei già il secondo in poco tempo che mi dice che devo scrivere per me :D

              Mi sa che cominciao ad ascoltarvi :P

  7. Qui dove sono io è rimasto tipo un mese in programmazione ma non l’ho mai visto, sia perchè era doppiato in “oriunda favella” sia perchè effettivamente non mi aveva proprio attratto ed ora so che il mio istinto mi ha salvato.
    Secondo me il livello di molte cose si sta abbassando con la scusa che i bimbi vanno tutelati e protetti, ma (come già ti dissi in passato non mi ricordo per cosa) questo è un modo per non prepararli alla vita e mi sta sulle palle!

    Per il resto mi unisco al plauso che ti hanno fatto perchè nonostante la Domenica mattina sia sacra l’hai usata per far felice tuo nipote. Questa cosa ti fa onore!

    • Purtroppo non è per tutelare i bambini, magari fosse così, male che vada sarebbe ingenuo.
      Il problema è che qui sono andati con il pilota automatico (ahahaha) senza mettersi nemmeno d’impegno.

      Comunque ho solo portato mio nipote al cinema, non ho mica trovato la cura per il cancro :D

      • Avrei voluto risponderti, ma non sapevo come spiegarmi, poi ho visto che ha già detto tutto magnificamente Messer Satanasso, quindi non ripeterò il concetto, ma ti rimando alla sua risposta.

        Bravo MrC. ^^

  8. Come non darti torto su quello che hai detto…
    ma su Ralph Spaccatutto hai completamente sbagliato TUTTO.

    Una domanda: te un film, in genere come lo analizzi? Partendo subito da chi l’ha fatto? Lo fai in modo oggettivo o in modo soggettivo? No, perchè sembra che tu quel film non l’hai capito proprio.

    Prima di tutto la storia è stata perfettamente inserita nel mondo dei videogiochi. Sono stati inseriti nel film anche elementi abbastanza complessi come il KonamiCode per esempio. Continuerei, ma per me è rimasto un film d’animazione stupendo.

    Poi hai anche scritto che il film ha dei buchi di sceneggiatura ed un messaggio finale completamente sbagliato. Questo me lo devi proprio spiegare! Io di quel film ho davvero un bel ricordo che magari condividerò… ma prima aspetterò tue risposte per conoscere quali sono veramente le tue opinioni sul film.

    Saluti!

    • Ciao Alessandro, benvenuto e vado subito a rispondere alle tue domande.

      Innanzitutto io esprimo mie opinioni e non verità assolute, a parte i fatti, quindi dirmi che su Ralph Spaccatutto ho sbagliato TUTTO non significa niente. Puoi dire che non sei d’accordo e che ho espresso un’opinione forte dicendo che è un film vergognoso, ma non che ho sbagliato.
      A meno che non sei Dio e hai la verità in tasca, non puoi dire che le mie opinioni siano sbagliate. Sopraqttutto ora che te le argomento.

      Personalmente quando vado a vedere un film cerco di giudicarlo a sé, pur tenendo presente chi l’ha fatto.
      Insomma, se vado a vedere un film di Kubrick non mi aspetto di vedere un Vacanze di Natale o un Kill Bill.
      Conoscere gli autori dietro ai film, o ai romanzi o ai fumetti o ai videogiochi, è importante per avere le chiavi di lettura per interpretare quei film, o tutte le altre cose che ho nominato prima.
      Ad esempio se non conosci Zack Snyder non capirai mai l’ultimo Superman.
      Altra cosa importante, io un film vado a vederlo sapendo chi c’è dietro. Avendo sviluppato dei gusti so cosa mi piace e so che autori mi piacciono e quindi vado a vedere i film che penso possano piacermi, in ogni caso posso essere stupito o deluso.
      In altre parole ogni film è una cosa personale, altrimenti chiunque potrebbe fare qualunque film e non è così.

      Passiamo a Ralph Spaccatutto.
      Dire che non ho capito questo film è come darmi del ritardato. Grazie.
      Per semplicità ho detto che ci sono buchi di sceneggiatura, in realtà non sono proprio buchi, ma forzature pretestuose di alcune situazioni.
      Prendiamo ad esempio la caverna di Vanellope. Molto convenientemente in quella caverna c’è un lago di Coca Cola con sopra delle stallattiti di Mentos e, guarda caso, un salto.
      Puoi crederci oppure no, ma la prima volta che l’ho vista ho pensato: “Uhmmmm…. questo sarà il finale: le Mentos cadono nella Coca Cola e il salto servirà a salvarsi”
      Non ci sono andato moto lontano perché era tutto così forzatamente palese da non poterlo ignorare. O se vuoi era tutto messo lì ad hoc, non ci voleva un genio per capire dove sarebbe andato a parare il tutto.
      Poi vabbè, ci sono tutte quelle scene inutili come la pubblicità al Nesquik (e altre che ora non mi ricordo avendolo visto un anno fa) che potevano essere tolte che il film non cambiava di una virgola. Da me si chiama product placement esasperato.

      Passiamo al messaggio sbagliato.
      Ok, il film è incentrato sul fatto che Ralph non è davvero cattivo, ma lo disegnano così e che, sì insomma, uno si deve accettare per quello che è e bla bla bla. Insomma la solita roba vista e rivista 150 miliardi di volte da quando i fratelli lumiere hanno inventato la macchina da presa.

      L’altro messaggio che passa dal film, quello sbagliato, è anche quello che viene dato per ultimo, quindi quello che, volente o nolente, rimane impresso: avere un vantaggio, anche sleale, può essere usato per vincere, perché l’importante è vincere.
      Ossia Vanellope è un glitch (anche se bisognerebbe chiamarlo bug), alla fine del film può decidere se rimanere un glitch o diventare normale come tutte le altre, visto che comunque è già una principessa non ci sarebbe niente di male a rinunciare al glitch.
      Lei decide di tenersi il vantaggio sleale, ossia il glitch.
      Ultima scena del film: una bambina sta giocando a Candy Rush e usa Vanellope. E’ seconda e sta per perdere. Ad un metro dall’arrivo glitcha, appare davanti a quella in testa alla corsa e vince. La bambina è felicissima, fa niente che ha barato, ha vinto, è questo l’importante! Ha vinto, cazzo!

      Magari sono io il bacchettone (magari sono pure contento di esserlo), però io vorrei che i miei figli, o i miei nipoti, imparassero che l’importante non è vincere, ma partecipare dando tutto se stessi.
      Vorrei che imparassero che perdere va benissimo se non hai niente da recriminarti perché ce l’hai messa tutta. Vorrei che imparassero che la vita migliore non ce l’hanno solo i vincenti, ma anche chi sa di aver dato il massimo in quello che ha fatto, anche se non è arrivato alla coppa.
      Questo è un bel messaggio, non il vincere a tutti i costi anche barando.

      Ora tu puoi dire che il glitch è un handicap.
      Invece no, non è un handycap, sì ti rende diverso dagli altri, ma nel senso che ti migliora rispetto agli altri.
      Tu mi sembri un giocatore di Nintendo, così a occhio e croce, scommetto che anche a te gira il culo se qualcuno in Super Mario Kart usa il bug (o il glitch) della scorciatoia e Nintendo non fa una patch per impedire agli stronzi di usarlo.
      Essì, mi sa proprio che ti rode.
      E’ la stessa identica cosa che succede nel film ed è lo stesso messaggio che ti dà il film.
      Un handycap è qualcosa che ti ostacola, non che ti avvantaggia. Non avere una gamba e gareggiare con Usain Bolt è un handycap. Avere 4 zampe come i cavalli e gareggiare ai 100 metri non è un handycap è un vantaggio bello grosso.
      Non so se capisci.

      Ultima cosa, prova a ragionare un attimo sul film: se invece dei personaggi dei videogiochi ci fossero stati quelli dei fumetti (al di là del Konami Code) sarebbe stato un film diverso?
      Se Ralph fosse stato, chessò, Lex Luthor e fosse passato da Superman al mondo dei Minipony, sarebbe stato un film diverso?
      Assolutamente no.

      I personaggi dei videogiochi, in Ralph Spaccatutto, sono puro e semplice fanservice per noi trent’enni che conosciamo Q-Bert e Clyde, ma in realtà NON SERVONO A NIENTE. Sono solo fumo negli occhi.
      Ralph Spaccatutto è incidentale che si svolga nel mondo dei videogiochi, è un film che poteva svolgersi in qualsiasi mondo e sarebbe stato uguale identico.

      Ecco, queste sono le mie opinioni (oltre al fatto che l’ho trovato mostruosamente noioso), se ritieni che non l’ho capito, prova a spiegarmelo, però devi essere davvero davvero bravo per farmi cambiare idea o provare a convincermi che non è così.

      Saluti a te :)

      • Premetto che il film nn l’ho visto…
        Però condivido in pieno il “pensiero” di MrChreddy dovrebbe essere vangelo questa frase: “l’importante non è vincere, ma partecipare dando tutto se stessi”.
        Ma purtroppo al giorno d’oggi sei giusto se: ti fai furbo, vinci costi quel che costi, bari per raggiungere il tuo scopo, pensi a te stesso prima di tutto..perchè tu vali e puoi e devi prendere tutto (mi ha colpito questa quinta serie di Dexter – per certi versi nn è così irreale)

      • Volevo intromettermi solo per dire una cosa, visto che ormai il discorso è OT:
        io ho considerato che il fatto che lei abbia quel potere sia una sua abilità e che anche le altre abbiano delle abilità intrinseche che però non vengono dette. Insomma che lei possa fare dei salti di qualche metro in avanti in un attimo è il suo potere, un’altra aveva le fiamme dagli scarichi che potevano attivare le bombe sui lati del tracciato (ciliege bombe) altri possono avere degli altri poteri che se usati al momento giusto possono rompere le scatole. Io me lo ero spiegato così e non con il fatto che lei “barasse”… Però effettivamente questa è una spiegazione che mi sono dato io e non è data dal film in modo esplicito.

        Detto questo a me il film è piaciuto, ma anche io mi aspettavo di meglio.

        • Anadol, un glitch, come un bug, è un’errore di programmazione, non è un’abilità.

          In genere i glitch vengono sfruttati online dagli stronzi che vogliono vincere. Tipo escono dalla mappa o cose del genere.
          Prova a cercare su Youtube Call Of Duty Glitch e guarda i filmati, poi dimmi se ti sembra una roba onesta.

          Nel film non viene spiegato, ma io sono più propenso a pensare che se tutte avevano un potere speciale, pure Vanellope l’aveva e in più aveva anche il glitch.

          Detto questo, la storia di Vanellope è tutta incentrata sulla vittoria a tutti i costi. In quel film tutti vogliono vincere, tutti devono vincere, non c’è gusto della gara, ma solo il fine ultimo.
          A me ‘sta cosa non piace :)

          Però, ripeto, mie opinioni personali.

          • Ah, non pensavo che fosse l’equivalente di un bug, sono molto ignorante in materia, mi rendo conto.
            Di solito io cerco, giocando, sempre di divertirmi e di far divertire anche gli altri, poi se vinci meglio. Per quello cerco sempre di vedere il lato corretto delle cose, ma effettivamente pensandoci e ripensandoci hai ragione te ed il discorso è innegabilmente sbagliato.
            Conoscendo molta gente che fa molti giochi (dalle carte alle miniature ai videogames) mi sono reso conto che noi in italia siamo tristemente noti per essere gente che va sempre in cerca dell’errore di valutazione da sfruttare per vincere anche senza divertirci e posso dirti che questa cosa mi dà molto fastidio.
            Sono arrivato al punto di smettere di giocare o di dire: ok, hai vinto te, ora giochiamo per divertirci?

            • Io sono arrivato alla convinzione che molti non hanno altro oltre ai giochi e quindi per loro vincere, ai videogiochi, è tutto.
              Sinceramente non capisco cosa ci possa essere di divertente nascondersi dietro lo scenario per seccare chi ti passa davanti, a parte il gusto di trollare gli altri.

              Comunque, quando troni in Italia e se mai ci vedremo, ti va una sfida a Bang! ? :D

              • Con Bang! mi inviti a nozze!
                Porterò anche cappello, speroni e stivalirossidacowboy [cit.]
                Noi ci facciamo delle discrete giocate molto spesso… ^^

  9. Ahahah! E MrChreddy si sfoga sugli avventurieri cagacazzi del blog! =D no, hai ragione, comunque mi diasiace veramente per il tuo nipotino. Eh si che arrivare a fare un film con degli aeroplanini parlanti, che scazza un bimbo che li adora, vuol dire veramente aver scritto ad occhi chiusi e senza neanche pensare a cosa si sta facendo. Mi dispiace per la pixar, la adoro, però purtroppo ste minchiate non le posso sopportare. Fai un bel post su Rapunzel! =D

    Nota personale: Anche se non commento seguo e leggo sempre tutto e quindi so del tuo brutto periodo, non mi sono mai permesso di dire niente perchè sarebbe stato come invadere la tua privacy e giustamente non credo ti andrebbe poi molto. Sempre se di privacy si può parlare dato che ormai per conoscerti meglio ci mancherebbe solo di vedere le tue lastre! Comuqnue mi permetto di dirti che, ovviamente, lo stato d’animo con cui scrvi i post traspare, è inevitabile, ma anche questo fa parte della tua sincerità e a me/noi va bene così! In bocca al lupo per tutto Mr!

    • Ma no, non mi sfogo. Solo che c’è modo e modo di dire le cose.
      Io esprimo opinioni e rispetto quelle degli altri, anche quando non le condivido.
      Se uno non la pensa come me può dirlo e argomentare le sue idee, a me va benissimo.
      Non mi va bene se uno arriva, la pensa diversamente, e allora dice che non ho capito un cazzo o ho sbagliato tutto.
      Può essere, anzi, lo è. Però se lo dici me lo devi dimostrare, se lo dici così solo perché a te è piaciuta una roba e a me no, non va bene.

      Quindi, alla fine, ho solo argomentato le mie opinioni :D

      Mah, Rapunzel non credo che freghi più niente a nessuno… :P

      Planes sì, ce l’hanno messa tutta per non metterci dentro niente :)

      Per la nota personale.
      Sì, il periodo è brutto. Però non sono affatto giù moralmente, sono solo stanco morto, più mentalmente che fisicamente, che poi è la cosa peggiore.
      Quando sei stanco fisicamente, dormi e recuperi, quando lo sei mentalmente non c’è verso, staccare il cervello è impossibile.
      Per fortuna ho la batteria che mi aiuta per quelle due ore a smettere di pensare.
      E, no, non è solo perché ora sono single, quello è il meno.
      Mi spiace solo di essere meno divertente, cercherò di recuperare :P
      Comunque grazie per quello che hai detto :)

  10. Povero nipotino chissà che delusione!
    Dai, consolati con Machete e pensa a chi è tanto sfigata da non riuscire a vederlo al cinema perché la sua lattante è malata e nessuna nonna la terrebbe in questo stato per far andare al cinema la madre snaturata… :(

    • Ciao Cieloamaranto, scusa, ma ho visto solo ora questo commento :(

      Beh, a lui le delusioni passano in fretta, mi spiace solo che l’ho visto davvero provato dalla noia del film, mi si è addormentato appena salito in macchina… che patatone :D

      Per Machete, sai che forse è meglio così… a meno che non ti sia piaciuto tanto tanto tanto tanto tanto il primo :D

      Comunque grazie mille per aver commentato ;)

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