Frankenweenie, il solito vecchio Burton

Sicuramente lo sapete già come la penso su Tim Burton. In caso non lo sapeste, potete farvi un giretto sull’ascensore di Ryan e leggere la prima parte e la seconda.

Riassumendo, in caso foste proprio pigri, Burton non tira fuori un film decente dal 2000.

A me mancava di vedere gli ultimi due che sono usciti al cinema: Frankenweenie e Dark Shadow.
Li ho visti entrambi il week end scorso, uno dopo l’altro, via il dente via il dolore.

Oggi parlo di Frankenweenie, settimana prossima di Dark Shadow.

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Multiplex er firme de paiura!

Multiplex

È domenica pomeriggio, il sole splende in cielo, ma non fa troppo caldo, si sta bene.

D’un tratto, in questa splendida giornata, sono irrequieto, una strana forza si sta agitando dentro di me. È l’autolesionismo che si sta destando dal suo torpore e mi spinge a vedere film dimmerda.

Siccome a casa ne sono sprovvisto in questo momento, non posso vedermi niente svaccato in mutande sul divano. Mi fiondo su internet a cercare un film brutto, lo trovo subito: è appena uscito, ma c’è solo in due sale di due UCI in tutta Milano.
Perfetto è il segno che aspettavo: solo i film peggiori vengono dati in solo due sale in tutta la città.

La smania tipica del suicida mi spinge a vestirmi in tutta fretta, saltare in macchina e guidare come un pazzo fino a Pioltello.

Corro alla cassa, chiedo i biglietti, il cassiere mi guarda e mi dice: “Ma è proprio sicuro che vuole vederlo?
Io, baldanzoso: “Certo, perché?
Il cassiere: “No, così, lo sa che è un film… diciamo… indipendente, vero? Glielo dico perché l’altra sera la gente è uscita dalla sala chiedendo indietro i soldi del biglietto…
Ho l’acquolina in bocca, prendo i biglietti, vado a comprarmi il Magnum alle mandorle di ordinanza e vado verso la sala… non so se sia stato il passaggio dal caldo esterno al freddo dell’aria condizionata, o il Magnum alle mandorle che stringevo in mano, ma fuori dalla sala c’è Gandalf Il Grigio. Ci guarda con l’aria sconsolata e spaventata di chi sa che il peggio deve ancora arrivare e, alzando le mani al cielo, ci dice: “Fuggite, sciocchi!

Chiudo gli occhi per un istante, Gandalf è sparito, entro in sala pronto a vedere Multiplex un Thriller di Stefano Calvagna.

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In ascensore con Ryan: Tim Burton – Parte II

Ieri abbiamo cominciato una cavalcata nella carriera di Tim Burton, in attesa che l’ascensore di Ryan si fermi al piano giusto, passando in rassegna il quindicennio che va dall’85 al ’99.

Siamo rimasti con i dubbi e un sacco di domande.

Cosa succede a Tim Burton quando scavalca il secolo?

Quali altri film meravigliosi ci regala?

Perché continua a pettinarsi come Robert Smith dei Cure?

Quali altre ossessioni sublimerà con i suoi film?

Che tipo di ruoli affiderà a Johnny Depp?

Andiamo a rispondere a queste e a molte altre domande ripercorrendo gli ultimi dodici anni della sua carriera.

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