In ascensore con Ryan: Tim Burton – Parte II

Ieri abbiamo cominciato una cavalcata nella carriera di Tim Burton, in attesa che l’ascensore di Ryan si fermi al piano giusto, passando in rassegna il quindicennio che va dall’85 al ’99.

Siamo rimasti con i dubbi e un sacco di domande.

Cosa succede a Tim Burton quando scavalca il secolo?

Quali altri film meravigliosi ci regala?

Perché continua a pettinarsi come Robert Smith dei Cure?

Quali altre ossessioni sublimerà con i suoi film?

Che tipo di ruoli affiderà a Johnny Depp?

Andiamo a rispondere a queste e a molte altre domande ripercorrendo gli ultimi dodici anni della sua carriera.

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2012: La Morte Puttana

Il titolo del post è preso da una poesia di Tiziano Sclavi sulla morte:

E la morte, la morte, dolcissima e amara,
la morte che cerchi nella notte chiara,
che cerchi per dirle quanto l’ami ancora,
che eri andato via ma di nuovo sei qui ora,
perché non puoi stare lontano da lei,
e le dici piangendo: io per te morirei,
e che sei il suo schiavo, e che lei è sovrana,
la morte, la morte, la morte puttana.

Che il 2012 non sarebbe stato un anno bello si vociferava già da un po’. Lo dissero i Maya qualche migliaio di anni fa quando ce la gufarono dicendo che a dicembre sarebbe finito il mondo. Qualche secolo dopo la saggezza popolare fece il resto creando il detto: “Anno bisesto, anno funesto.” e infatti il 2012 è un anno bisestile e la saggezza popolare ha sempre ragione, quindi questo è un anno davvero dimmerda.

Tralasciando Monti e i suoi tentativi di uccidere i poveri per salvare i ricchi, ci sono state tutta una serie di persone scomparse a noi tanto care e tutta una serie di altri eventi nefasti.

Il post, lo dico subito, è volutamente ironico per sdrammatizzare e ricordare con un sorriso quelli che hanno accompagnato la mia crescita regalandomi sorrisi e bei momenti.

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