Dark Shadows, Vampiri, Streghe, pesci morti e complessi non risolti

Come avevo minacciato promesso settimana scorsa, oggi mi tocca parlare dell’ultimo film di Tim Burton che mi mancava: Dark Shadow.

L’ho visto insieme a Frankenweenie e ormai ero preparato al peggio, e infatti i primi 10 minuti erano quello che mi aspettavo. Poi stranamente il film decolla, mi strappa una risata, non ci credo, mi si alzano le aspettative e… niente, leggete il post che è meglio.
Come al solito vi avverto, il post contiene spoiler, ma è necessario per parlarne, in ogni caso è un film uscito l’anno scorso, quindi dovrebbero essere caduti in prescrizione.

A proposito, prima di cominciare, per il futuro, ricordatevi che io le minacce promesse le mantengo. Sempre.

Continua a leggere

C’erano una volta i Vampiri…

Sono sempre stato un fan del genere horror. Lo sono diventato nel modo peggiore possibile: da piccolo ero convinto che se c’erano dei bambini in un film non poteva essere spaventoso.
Le notti insonni che ho passato dopo aver visto film come “Omen il Presagio” e “L’Esorcista“, mi hanno fatto capire che la mia teoria era un’emerita cazzata. Però quelle notti insonni erano un piccolo prezzo da pagare per vedere quei film, spaventosi, ma bellissimi.

La cosa che mi spaventava di più in assoluto, però, erano i Vampiri. Mi spaventavano di più dei licantropi, degli zombie, dei posseduti, mi spaventavano quasi quanto Gargiulo, il mio compagno delle elementari grande e grosso che ci pestava durante la ricreazione, soprattutto quando non gli passavamo la palla a calcio o perdeva.

I Vampiri, insomma, erano davvero spaventosi, quando andavo a letto mi tiravo le lenzuola fino al collo, così, se ne fosse entrato qualcuno in camera, avrebbe avuto difficoltà a mordermi. In più, dormendo con mio fratello, speravo mordessero lui lasciando in pace me. Dentro di me però sapevo che entrambe le cose erano un po’ delle cazzate, come la teoria dei bambini nei film.

Continua a leggere